Giovanni Migliore - Cittadino Modicano

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La politica che vorrei. (Ascolta il messaggio) Tema: 99 - Post: 6813
a cura di salvatore

del 09/10/2011 12:38:46

Ho letto con molto interesse quanto scritto da Giovanni e Paolo sul blog nelle due sezioni del sito (la cui divisione mi riesce un po difficile da comprendere)e provo brevemente a "dire la mia" sul tema.
I problemi della politica locale non sono altro che lo specchio di ciò che avviene a livello nazionale. Ci troviamo infatti,con un governo nazionale che si trova a dover gestire una crisi senza precedenti, con un debito pubblico che "morde" le nostre economie, che si è arroccato sulle sue posizioni a difesa di un premier "indifendibile" precludendo così nei fatti ogni possibile coinvolgimento dell' opposizione.
Opposizione che,di converso, è disunita e in disaccordo su tutto ed incapace di proposte serie e "realizzabili" trincerata com'è nella sua tanto decantata (e per me presunta, vedi caso Pionati) superiorità morale e culturale.
Ci troviamo pertanto di fronte ad un muro contro muro che per nulla giova alla collettività tutta e che anzi, aggrava ulteriormente il malessere e il disamore per la politica tutta, nazionale e locale.
A questo punto bisognerebbe andare oltre, saltare cioè la contrapposizione tra destra e sinistra (che storicamente non ha più senso), tra maggioranza ed opposizione, tra berlusconiani ed antiberlusconiani, andando alla ricerca di un nuovo meccanismo di coesione sociale. Soltanto se sarà inaugurata al più presto una nuova stagione politica all'insegna della "concordia nazionale" noi riusciremo a vincere le sfide che abbiamo di fronte.
E prima ce ne renderemo conto e meglio sarà per tutti!
Ben vengano quindi. persone che nulla hanno da chiedere alla politica se non mettersi al servizio della collettività "riscoprendo" il vero ed il più alto significato della politica stessa.


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del 09/10/2011 00:50:56

> Non ho visto il film, nè ho letto il libro da Lei citato e non riesco ad accostarlo alla Loro fine, tranne che per fine Lei consideri l'evidenza della nullità del contendere, perchè tutti girano alla larga del vero problema e ognuno, per le proprie capacità, o forze, cerca di portare acqua al proprio mulino, che, mi ripeto, trascura il disagio che vivono gli studenti.

Riguardo al Consigliere Migliore, non credo che i Suoi buoni propositi siano arrivati al copolinea, sono convinto che difficilmente rinuncerà a perseguirli.

Ritengo che il sentirsi vicino gente che lo stima ed apprezza il Suo modo di far politica col candore quasi "ingenuo" dei sani princìpi presenti nella Sua formazione culturale saranno carburante per il Suo motore, linfa per la Sua crescita.

E se decidesse di essere al capolinea, lascerebbe comunque a testa alta un sistema politico che non Lo merita, dove le appartenenze valgono più delle qualità, dove il sistema distruttivo sovrasta quello costruttivo, dove nani e ballerine si esaltano per apparire, dove i progetti politici sono fatti su calcoli personali.

Progetti politici! Il Sindaco ha un progetto politico, vuole salire di qualche gradino ancora, e così anche l'ultimo dei Consiglieri.
Siamo al cospetto di uomini che progettano il futuro, il loro futuro,
anche a discapito del nostro.

Si guardi intorno e mi dica casa vede, miseria, nient'altro che miseria, un deserto (non per grandezza, ma per desolazione) di ideali.

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Cane randagio cieco non soccorso a Caltanissetta (Sicilia) (Ascolta il messaggio) Tema: 99 - Post: 6811
a cura di Email firmata Gessica da Firenze

del 08/10/2011 23:03:41

Alla cortese attenzione

del Sindaco di Caltanissetta

e p.c.

Presidente VI Commissione - Sanità

Dirigente Ufficio Sanità Comune di Caltanissetta



Oggetto:

Cane randagio cieco non soccorso a Caltanissetta (Sicilia)







Gentile Signor Sindaco,

le normative vigenti sulla tutela degli animali d’affezione, e specificamente la Legge Regionale 15 del 3 luglio 2000, stabiliscono che, sulla base del dettato degli artt. 823 e 826 del Codice Civile, il Sindaco esercita la tutela delle specie animali presenti allo stato libero nel territorio comunale, vigila sull’osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli stessi.

In particolare, l’art. 14 “Cattura e custodia dei cani vaganti o randagi” stabilisce che: “I Comuni singoli o associati, direttamente o in convenzione con enti, privati o Associazioni protezionistiche o animaliste iscritte all’Albo regionale, provvedono alla cattura dei cani vaganti con sistema indolore [....]. Non è consentita la cattura di cani vaganti o randagi a soggetti diversi dagli addetti a tale servizi. I cani vaganti catturati e quelli ritrovati sono affidati ai rifugi sanitari pubblici o a quelli convenzionati, e sottoposti a controllo sanitario”.



È dunque di esclusiva competenza del Sindaco provvedere sia alla cattura dei cani abbandonati e al loro ricovero presso adeguata struttura, sia al pronto soccorso di un cane o di un gatto ferito.



Appare perciò illegittimo che il 10 settembre scorso, a fronte della segnalata presenza alla Polizia Municipale del Suo Comune di un giovane randagio non vedente in via dei Giardini, il cittadino segnalante sia stato invitato a formalizzare in Comando il ritrovamento al fine di perfezionare l’affido dell’animale al cittadino stesso, in attesa di un posto libero presso il Canile municipale. Non è il primo caso, poiché precedenti denunce di ritrovamento di cucciolate in stato di abbandono e bisognose di pronto soccorso veterinario sono state sottoposte a una analoga prassi.



Riteniamo non solo illegittimi tali comportamenti da parte delle Autorità competenti, ma anche pericolosi precedenti.

Il cittadino che malauguratamente si trovi a dover segnalare la presenza di un animale in difficoltà o crudelmente abbandonato, rischierà a Caltanissetta di doversi occupare a tempo pieno di un’intera cucciolata, magari in età neonatale, o di dover spendere i propri denari per prestare le necessarie cure veterinarie a un animale malato o incidentato.



Gravi affermazioni, come quella fornita in questo caso al cittadino segnalante – che fra l’altro ha l’obbligo di segnalare un animale ferito secondo le recenti modifiche al codice della strada – oltre che generare moltissima confusione, producono due drammatici effetti: che l’animale non riceva le urgenti cure di cui necessita e che nessuno in futuro si azzardi più a segnalare un’emergenza veterinaria o di denunciare un reato penale come l’abbandono di animali per paura di ricevere in affidamento coatto l’animale.



Ancora più preoccupante è la situazione dei gatti che abitano nel Comune di Caltanissetta.

Per gli ultimi due casi di pronto soccorso veterinario segnalati all’Ufficio sanità del Comune, infatti, non è stato autorizzato il ricovero presso un ambulatorio veterinario privato.

Se in passato, infatti, il Comune si faceva carico delle spese sostenute per la cura e il ricovero dei gatti incidentati, dal momento che a Caltanissetta non esiste alcun gattile convenzionato, oggi un micio che viene investito da un’auto può contare solo sul buon cuore di cittadini sensibili o delle Associazioni di volontariato.



Siamo certi che Lei, Signor Sindaco, si attiverà immediatamente, in coordinamento con le Autorità municipali preposte, per ripristinare il rispetto delle leggi e delle normative vigenti in materia di tutela degli animali, anche tramite dei comunicati appositi.



Non esiteremo altrimenti a rivolgerci all’Autorità giudiziaria per denunciare gli abusi e le omissioni perpetrati dal Comune di Caltanissetta a danno degli animali d’affezione e dei cittadini.

Distinti saluti



Gessica da Firenze

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del 08/10/2011 22:48:53

> Sig. Darwin ha ragione, oggi tutto è strumentale e non ha alcun fine. Credo che i buoni propositi vanno sempre a farsi benedire e credo che il consigliere Migliore è arrivato a capolinea. La guerra dei Nino è emblematica.Nino Minardo,Nino Gerratana,Nino Cerruto stanno lottando tra di essi perdendo il fine.la guerra dei Roses è la loro fine.Cosa faranno?

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del 08/10/2011 20:16:19

> Da un po' di tempo non intervenivo per mancanza di tempo e per la mancanza di linea internet a casa, ma la riflessone+speranza del Consigliere e l'arrivo di una nuova linea mi danno l'opportunità di riprendere a scrivere.

Speranza.

Speranza a lungo disattesa e per questo mi vorrei soffermare su 3 eventi che mi hanno colpito per la voglia di creare discredito sull'avversario politico.

Cronologicamente.

La storia dei 3 Nino, cosi aggrovigliata che non si riesce a capire, o meglio, passa in secondo piano il motivo del contendere; uno reccoglie testimonianze spontanee (per fare un dossier?) fra genitori e studenti del "Galilei", l'altro si assurge a vittima di ritorsioni, e il terzo chiede un'indagine ministeriale, risultato? Il comunicato dei genitori che chiarisce solo un fatto, le difficoltà degli alunni sono state strumento per screditarsi l'uno con l'altro lasciando al TAR le ragioni del contendere.

La Cooperativa Quetzal, 3 politici di un partito (???) Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, Giorgio Aprile, Consigliere Comunale e l’On. Carmelo Incardona che si preparano a consegnare un bel faldone alla Procura della Repubblica di Modica, non per tutelare i dipendenti, ma solo per colpire un'avversario politico.

Un Sindacalista, che, a dire dalla sigla sindacale di appartenenza, era più matto di un cavallo, tanto da non poterlo riportare sulla retta via, pero non è stato allontanato, faceva comodo il suo saltare di palo in frasca, si è dimesso e forse ora aspira ad una carriera politica, segiuranno querele?

Tutela degli studenti?
Voglia di legalita?
Tutela dei lavoratori?

No!

Solo azioni atte a far capire a Noi Cittadini che le Istituzioni, e chi le rappresenta, vivono immersi in un mondo irreale, non percepiscono i sentimenti della Società in cui vivono, non si rendono conto che non siamo più disposti a condividere con complicità certi comportamenti che lasciano irrisolti i problemi.

Quale soluzione?

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del 07/10/2011 00:31:57

DALLA CRITICA …..ALLA PROPOSTA, LA POLITICA CHE VORREI

Ai giorni nostri, irrompe sempre più prepotentemente la propensione alla critica verso tutto e contro tutti, atteggiamento questo sempre più diffuso tra i cittadini, spesso legittimati da un atteggiamento disfattista dei politici, ma non disdegnato da questi ultimi che per effetto d’una visione miope e settaria della politica, ritengono di doversi aggredire quotidianamente, quasi a voler argomentare la validità delle proprie idee.

Tutto ciò, sta sempre più determinando l’impossibilità d’un reale confronto tra le diverse componenti politiche ed un conseguente disamoramento dalla politica dei cittadini che stanno finendo per non comprendere e non condividere più nessuno.

Di questo passo, prima o poi la politica verificherà il proprio fallimento ed i cittadini che, piaccia o no, hanno bisogno di organi rappresentativi, pagheranno un conto che potrà essere evitato solo col ricorso al buonsenso generale.

Nessuno di noi può obiettivamente ritenersi immune da questa sorta di sindrome collettiva alla critica, che spesso diventa pura aggressione verbale ai limiti del lecito e ritengo che spesso tutto ciò avvenga nella più totale assenza d’una riflessione che se ci fosse, in molti casi indurrebbe ad astenersi dall’assumere certi comportamenti.

Vogliamo continuare a non riflettere e farci del male, ma soprattutto procurarne ai cittadini che ci hanno votato non per assistere alle nostre intemperanze, alle nostre quotidiane critiche verso gli avversari politici, bensì per essere rappresentati e tutelati nei loro diritti ?

Ciascuno di noi ha la libertà per deciderlo ma spero abbia anche la consapevolezza che il perdurare di certi comportamenti ci renderebbe moralmente responsabili d’uno sfascio sociale che potrebbe divenire irreversibile.

Ciascuno di noi, faccia invece uno sforzo, che denoterebbe buonsenso ed intelligenza, per cominciare da subito a programmare tavoli d’interlocuzione che vadano oltre gli schieramenti partitici; si pensi in maniera sinergica ad affrontare le tante problematiche che interessano il territorio; ci si confronti costantemente con i cittadini in maniera unitaria, smettendola con tutte quelle forme di protagonismo individuale e di parte che già tanti danni hanno procurato alla collettività e tanti inutili conflitti tra i cittadini che seguono il cattivo esempio dei propri pupilli politici.

Da più parti alla città di Modica viene riconosciuta per il passato,una tradizione politico-culturale di tutto rispetto; ritengo che anche oggi, gli attuali politici, divisi da schieramenti, possano dimostrare di avere l’intelligenza e la capacità per invertire una tendenza che ha dimostrato tutti i propri limiti.

Vogliamo finalmente capire di smetterla con i reciproci agguati e lavorare davvero per il bene della città ?

Questa sarebbe la vera politica che i cittadini aspettano !

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scheletri demoliti (Ascolta il messaggio) Tema: 99 - Post: 6807
a cura di Salvatore

del 02/10/2011 18:05:03

Mi domando.... ma chi è che controlla questi lavori..... di chi è il compito .....il Direttore dei Lavori che fa!!!!! dove era!!!! perche non aveva richiesta i relativi registri del carico e scarico e coma mai non si era domandato.
MA DOVE VA A FINIRE QUESTO MATERIALE............... O NON CONOSCEVA LA NORMATIVA NEMMENO IL D.L.
ALLORA MI CHIEDO: IN CHE MANI SIAMO E CHE SONO SOLO QUESTE LE NEGLINGENZE DI IMPRESA E DIREZIONE LAVORI?

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Gli Ecomostri Inconsapevoli (Ascolta il messaggio) Tema: 99 - Post: 6806
a cura di R.C.

del 01/10/2011 10:49:53

Tutto il materiale separato dal ferro,conseguente all'abbattimento degli scheletri di Treppiedi veniva conferito ed occultato in un terreno privato nele campagne di Scicli.
Il titolare dell'impresa,certamente non giovane e non inesperto,ha affermato in buona fede di non sapere che ciò che stava facendo fosse illegale.
In pratica,anzicchè conferire in una discarica autorizzata e sborsare circa centomila euro, la strada più breve ed economica era quella di "nascondere" i detriti sotto uno strato di terra in un luogo privato,con la compiacenza della proprietaria.
Il fatto è inquietante non solo per l'eventuale e presunto scempio ambientale attuale, ma sopratutto guardando al passato, perchè si giunge ad una riflessione :
- ma durante l'arco di una carriera, tutti quegli imprenditori
che "in buona fede" non conoscono le leggi o che fanno finta di non conoscerle,
quanti scempi ed occultamenti hanno compiuto?
Quanti sono stati e quanti sono attualmente i controlli alle aziende edili in merito al conferimento dei rifiuti speciali che producono durante il restauro o la demolizione di un edificio?
Per non parlare del privato cittadino o del muratore abusivo che fa lavoretti in economia e che deturpa l'ambiente lasciando recipienti in eternit,lavabi o vasi wc vicino ai cassonetti.
Ci vogliono più sanzioni e più controlli,entrambi severi.
La Legge non ammette ignoranza.

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Riflessioni sul "Galilei" (Ascolta il messaggio) Tema: 32 - Post: 6805
a cura di Giovanni Migliore

del 29/09/2011 00:08:10

IL “GALILEI”, LA SOCIETA’ CIVILE, LA POLITICA.

Il caso del liceo “Galilei” è chiuso, per la serie “cu n’appi n’appi re cassateddi ri pasqua” !
Sembra incredibile che problematiche di grande rilievo sociale e politico possano essere archiviate pur essendo rimaste irrisolte, lasciando quindi nel disagio gli studenti che hanno manifestato il loro dissenso rispetto a logiche che modificano i loro progetti formativi e provocano uno stato psicologico d’assoluta incertezza per il proprio futuro.
Questa è una vicenda dalla quale, per le modalità in cui è stata gestita, per il modo in cui si è voluta chiudere, si evince un generale appiattimento della società civile, forse rassegnata ad uno stato d’impotenza rispetto agli innumerevoli provvedimenti che Istituzioni, poteri dello Stato, personaggi politici, impongono sic et simpliciter.
In questi giorni, dopo il rientro degli studenti tra i banchi, consapevole dell’amarezza che serpeggia tra studenti e genitori, per nulla rassegnati alle conclusioni della vicenda, ho tentato di capire quale potrà essere l’evoluzione dell’attuale calma apparente ed emerge chiaramente che essendo quanto prima, convinti della validità delle loro tesi, non rinunceranno a manifestarle fino al raggiungimento dei loro giusti obiettivi.
Se questa è la prospettiva, al fine di evitare ulteriore perdita di ore di lezioni che inciderebbe negativamente sulla formazione degli studenti; per evitare che questi ultimi si sentano abbandonati al proprio destino; per far sentire loro la vicinanza della scuola ed il supporto della politica che non esita a mettersi in gioco per combattere le battaglie giuste, non sarebbe auspicabile che la scuola per quanto le compete ed i politici che hanno titoli per intestarsi le battaglie di civiltà, promuovessero dei tavoli ad hoc ?
Io penso che quanto auspicato, sarebbe un atto dovuto poiché continuo a ritenere che la politica, quella buona, saggia, rappresentativa d’un Paese, si misuri attraverso la sua opera di mediazione e d’intervento a favore dei cittadini, comprese le nuove generazioni.
Anche la scuola, se non vuole dare l’impressione a tutta la società ma soprattutto agli studenti ch’essa rappresenta la controparte di chi studia, dovrà adoperarsi affinchè chi sta investendo nel proprio futuro, possa sentirla al proprio fianco con propositività ed atti da cui si possa evincere reale senso di unitarietà e non di contrapposizione.


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del 28/09/2011 21:28:35

...ma....ma....i docenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Modica dove sono?
Non ho sentito alcuna loro voce in questo capitolo.
Sono assenti?
Sono supini?
Non prendetemi per nostalgico, ma credo che se oggi ci fossero ancora i vari Trombadore, Barone, Saluzzi e tutti quelli degli anni '80, altro che Gelmini.
Un docente (che prima di tutto è una persona) non si può piegare davanti a nessun politico o sindacalista prima di perdere la sua dignità di "dispensatore di cultura".
Ragazzi, coinvolgete i vostri professori e se vi manca lo spazio necessario in aula, proponete lezioni all'aperto, fate allestire schermi giganti in aula magna, trovate VOI quelle soluzioni anche assurde, anche bislacche, ma che mettano alla berlina gli Amministratori della Scuola.
Bene dice chi non vuole considerarsi un numero bensì una persona, unitevi con altri istituti d'Italia che vivono situazioni simili;
DAL BASSO VIENE LA FORZA!

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del 28/09/2011 17:25:41

> Sono una studentessa interessata in prima persona al problema. Oggi anche al telegiornale di video regione hanno comunicato praticamente insieme al servizio che parla degli insegnanti di sostegno ad Acate e spendendo solo poche parole che <>. Questo non è affatto vero: non si è risolto infatti proprio un bel niente. Anzi. Oggi soltanto abbiamo cominciato le lezioni (28 settembre) e in una classe di 30 alunni. Io e la maggior parte dei miei compagni della IV E solo in questo nuovo corso ritroviamo in qualche modo qualla continuità didattica che tanto abbiamo richiesto. Ma è veramente una situazione molto difficile. Ci ritroviamo indietro in molte materie e dovremo tenere corsi pomeridiani per recuperarle perchè in questo i professori ci stanno venendo incontro con tutti i sacrifici che questo comporta da entrambe le parti. Inoltre anche se è una delle aule più grandi dell'istituto è comunque piccola per ospiatre trenta persone : mancano sicurezza e igiene. Molti genitori hanno manifestato il proprio malcontento e non sapremo cosa ci succederà nei giorni seguenti. Crediamo ancora tutti al fatto che ci verranno ridate le nostre classi. La lotta non è finita e soprattutto NIENTE è stato risolto : NON STIAMO CERCANDO LA LUNA.

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L'ospite su giornale on line GIORNALE DI RAGUSA (Ascolta il messaggio) Tema: 32 - Post: 6802
a cura di Giovanni Migliore

del 27/09/2011 23:46:04

http://www.ilgiornalediragusa.it/rubriche/72-lospite/35972-modica-liceo-scientifico-qgalileiq--molto-presto-tutto-sara-archiviato.html

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del 27/09/2011 23:00:10

> ha ragione da vendere.Lei è stato un genitore esemplare poichè ci ha rappresentato tutti noi genitori.Il suo rimprovero al Signor Brafa è stato un esempio esemplare.
Come si può permettere un signore del genere di richiamare un ragazzo che a causa della distanza dai microfoni era costretto ad alzare la voce,e addirittura esprimendo un giudizio di maleducazione.Dopo circa 10 minuti lo stesso è andata su tutte le furie quando il Prof. Baeli le aveva fatto delle corrette e puntuali osservazioni.Una dimostrazione di non totale educazione, non rispetto dei principi di pulizia espressiva.
La inviterei a divulgare le registrazioni di quello che è successo in aula in modo da dare delle vere sberle di educazione ad alcune persone.
Sono convinto che con il suo aiuto questa storia non avra un facile epilogo.La prego di non abbandonare questi ragazzi. Mia figlia ha bisogno dei suoi professori. Questi l'hanno aiutata in modo serio nel togliere alcune remore quasi patologiche. Per favore non ci abbandoni .

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del 27/09/2011 21:39:18

LICEO SCIENTIFICO “GALILEI” , TUTTO ARCHIVIATO COME SE I PROBLEMI FOSSERO STATI RISOLTI.

Una settimana di manifestazione degli studenti del “Galilei”, la pubblicazione di qualche articolo sulla stampa di alcuni esponenti politici, qualche presenza di circostanza, l’archiviazione di tutta la questione che aveva spinto gli studenti a manifestare.
Questo potrebbe essere in estrema sintesi l’iter che ha caratterizzato nei giorni scorsi la vicenda del “Galilei”.

A rigore di logica, dovrebbero essere archiviate quelle questioni che hanno già trovato soluzione, purtroppo, come in questo caso, la soluzione manca e cionondimeno non se ne discute più.

Questa vicenda lascia l’amaro in bocca oltre agli studenti, anche ai loro genitori, poiché c’è la diffusa convinzione che il problema sia stato affrontato in maniera non consona, partendo dall’assunto che nulla si sarebbe potuto fare perché certe norme all’interno della riforma Gelmini, non possono essere cambiate dall’intervento d’un dirigente scolastico o da una manifestazione studentesca.

Questo è vero perché la politica, molto spesso, non tiene conto del fatto che alcuni settori della società, quali salute ed istruzione, non possono subire le stesse logiche di altri settori, in quanto si tratta del diritto alla salute e di quello all’istruzione, entrambi sanciti dalla Costituzione.

Tuttavia, la riforma Gelmini non è stata varata ieri mattina, per cui sarebbe stato doveroso che il capo d’istituto, dovendo cambiare (perché imposto dall’alto ) scelte di vita di alcuni studenti, programmazione di alcuni insegnanti, interloquisse con il corpo docente e con gli studenti per addivenire alla conclusione meno traumatica per tutti.

D’altronde, lo stesso dirigente scolastico prof. Carrubba, si è espresso proprio ieri in questi termini: se la questione avesse avuto minore eco, si sarebbe potuto far intervenire qualcuno che avrebbe potuto risolvere meglio la questione. Se poi il dirigente, avesse davvero condiviso le tesi degli studenti, avrebbe potuto coinvolgere gli stati più alti dell’istruzione e qualche esponente politico che forse sarebbe riuscito a patrocinare la causa degli studenti, che è il caso di ricordare non hanno chiesto la luna ma il diritto di continuare il corso di formazione scelto e con i docenti con i quali pensavano di andare avanti, nel rispetto delle norme di sicurezza che la legge prevede.

In questa vicenda, la società civile e la politica che conta, dov’è stata ?
Anche queste forme d’assenteismo procurano amarezza !

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del 27/09/2011 00:41:27

Da oltre 2 ore avevo cercato di scrivere sulle emozioni provate
come genitore da giovedi scorso ad oggi.
Purtroppo per problemi con il browser Mozilla, tutto quello che avevo scritto si è perso e quindi vista l'ora , rimandiamo a domani.

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del 26/09/2011 22:51:44

> Una volta la scuola era per pochi, solo per i figli dei ricchi e dei notabili. Poi con la democrazia è arrivata l'alfabetizzazione di massa. L'obbligo di frequentare la scuola,accessibile a tutti, sembrava una grande conquista della società civile.
Col passare del tempo si è ritornati al passato, la qualità della scuola pubblica è andata scemando, la differenza qualitativa fra scuola pubblica e privata si è allargata a dismisura, creando studenti di seria A e studenti di serie B.
Sinistra+Destra o destra+sinistra, appena saliti al governo hanno avuto il primo pensiero a dare picconate alla qualità della scuola e riforma dopo riforma hanno ristabilito il passato.
L'eguaglianza non esiste più, l'accesso alle scuole migliori è solo per pochi, sarà sempre più difficile mantenere i figli all'università e chi arriverà alla laurea sarà sempre un passo indietro a chi avrà fatto dei costosi masters all'estero.
Malgrado tutto, a costo di grandi sacrifici, i migliori emergono, ma poi sono costretti a lasciare l'Italia perchè restando si vedono tarpate le ali dai baroni di turno messi lì dalla politica.
Ospedali, università, centri di ricerca, sono in mano a gente cinica, priva di scrupoli e spesso incompetente. Sappiamo tutti che la politica non sceglie il meglio ma il più utile ad alimentare il proprio potere.
Anche qui stiamo vivendo il ballo del qua qua, oche starnazzanti che non si curano assolutamente degli studenti, ma uomini mossi dalla politica di potere e non di servizio, che hanno a cuore solo il consolidamento del proprio status.
In "cent'anni di solitudine" quando gli emissari del partito liberale andarono dal colonnello Aureliano Buendìa per trattare la fine della rivoluzione,così da poter accedere al governo con i conservatori,lo costrinsero a barattare gli ideali per cui aveva lottato per il potere.
Firmò, rifiutò ogni riconoscimento, e si lasciò morire di inedia nella sua casa natia.
Dico agli studenti, se ritenete di lottare per il vostro futuro, un futuro migliore rispetto a quello che purtroppo noi genitori vi stiamo consegnando, se pensate che i vostri ideali non si possono barattare col potere, non mollate, chiedete, a testa alta, il rispetto e la considerazione che meritate.

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del 26/09/2011 19:51:25

> Salve a tutti. Sono una studentessa del liceo scientifico e sono proprio una alunna della quarta che deve essere accorpata. Vorrei condividere con voi quello che sto provando in questi giorni, le mie emozioni, il mio stato d'animo. Stamattina come tutti sapete siamo rientrati a scuola e il preside ci ha convocato nell'auditorium. non potete immaginarvi come mi sentivo in quel momento. Ero agitatissima: non sapevo quello che mi sarebbe capitato, la classe in cui sarei dovuta andare, con quali nuovi compagni avrei trascorso gli ultimi due anni di questo liceo. Mi sentivo come se oggi 26-09-2011 fosse il primo giorno del liceo.. ero agitata come quattro anni fa, come se in un attimo tutto fosse stato tutto cancellato. è normale? oggi poi non si è risolto nulla, e siamo punto e a capo. Il preside non ci ha garantito continuità didattica perchè non ci ha concesso di avere neanche un nostro professore della IV E nelle nuove classi, come punto di riferimento. Dice comunque che provvederà a rimescolare il tutto per venirci incontro: lo speriamo bene. Ora, nell'attesa, mi sento come ieri, molto, molto triste e stanca di questa situazione insostenibile. Concludo dicendo che noi non ci arrenderemo a tutto questo: Siamo delle persone con dei sentimenti non dei numeri !!!!!!

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Re: IL PRESIDE DEL “GALILEI” DOVREBBE DIMETTERSI (Ascolta il messaggio) Tema: 32 - Post: 6796
a cura di Uno studente lsg galilei

del 26/09/2011 19:49:45

> dire come ci sentiamo oggi, è cosa alquanto difficile, e spiego perchè. Ci ritroviamo a dover riprendere lezione in una situazione davvero penosa, non tanto perchè saremo costretti a perdere i nostri professori e compagni, per cui non possiamo fare più nulla, visto che il preside anche qui si dimostra poco disponibile a venirci incontro e che, se non con le dovute proteste, non si dà da fare come dovrebbe, ma anche perché ci dicono di riprendere lezione in classi non a NORMA DI SICUREZZA. Questi accorpamenti prevedono la formazione di classi di 27, in alcuni casi 28-29, alunni, quando le aule a disposizione ne contengono 22(e non è una media aritmetica, ma il numero che possono contere solo POCHE aule nel nostro istituto). Ci hanno tolto veramente la tranquillità quest’anno, sia per lo smembramento in sè che ci riduce tutti ad alunni del primo (sebbene ciò sia legale, spero sia chiaro che disagio vivremo per un po’) sia per il sovraffollamento dei locali. La nostra protesta non cadrà nel vuoto, con o senza l’ausilio del preside, ci faremo strada da soli per vincere la nostra battaglia. Che sia chiaro, gli studenti hanno un obiettivo, e non ci hanno strumentalizzato, perchè questo ci è stato sempre chiaro sin dall’inizio. Rivogliamo l’equilibrio che avevamo l’anno scorso, quando ci erano concesse una classe in più all’ordinario sia al terzo che al quarto.

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del 26/09/2011 17:06:16

All'atto della formazione delle classi una delle prime verifiche che il dirigente scolastico, nella sua qualità di "datore di lavoro" ai fin della sicurezza, deve effettuare, è quella relativa al rispetto dei parametri previsti da varie norme che impongono limiti all'affollamento delle aule scolastiche.

In primo luogo si richiama il D.M. 18.12.1975 "Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica".

In riferimento alla funzionalità didattica il suddetto decreto prevede - per garantire condizioni igieniche e sanitarie compatibili con l'attività didattica - i seguenti standard minimi di superficie:

scuola dell'infanzia - mq+alunno 1,80

scuola primaria - mq+alunno 1,80

scuola secondaria 1° grado - mq+alunno 1,80

scuola secondaria 2° grado - mq+alunno 1,96

L'altezza dei soffitti delle aule, inoltre, non può essere inferiore a 3 metri.

Una classe di scuola dell'infanzia, primaria e media con 26 persone, di conseguenza, dovrebbe avere una superficie di mq 46,80. Una classe di scuola secondaria di secondo grado di 26 alunni dovrebbe avere una superficie di mq 50,96; una di 30 alunni, mq 58,80.

Gli standard abitativi descritti determinano una cubatura di aria pro-capite adeguata che se non viene rispettata può causare danni alla salute per un non corretto ricambio d'aria. Inoltre la loro inosservanza comporta la decadenza dalla validità del certificato di agibilità e del certificato di prevenzione incendi rilasciati sulla base della effettiva planimetria e delle dimensioni delle aule e della scuola.

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Liceo Scientifico, quale sicurezza? (Ascolta il messaggio) Tema: 32 - Post: 6794
a cura di GattoComunista

del 25/09/2011 09:29:35

Da Cittadino rispettoso della Legge mi chiedo perchè io devo rispettare la legge quando apparati dello stato fanno finta che non esiste.
Quale giustificazione si può dare alla mancanza del rispetto delle norme di sicurezza in una scuola?
La legge Gelmini non può baipassare il fatto le classi del Liceo Scientifico, per quanto glorioso possa essere (caro Signor Tonino), sono piccole e non possono ospitare più di 22 alunni, per questo non capisco la posizione del Preside, primo responsabile del piano di sicurezza.
Mi viene il dubbio che ogni volta che chiediamo allo stato di applicare e rispettare le stesse Leggi da Esso emanate, diventiamo anarchici e dobbiamo essere isolati, vilipesi, osteggiati.
Quale insegnamento viene dato ai Ragazzi quando l'istituzione che dovrebbe educarLi alla costruzione di una società rispettosa delle Leggi è la prima a fare carta straccia di queste Leggi?

Ma cosa possiamo pretendere da gente che costruisce tunnel da Ginevra al Gran Sasso con appena 45 milioni di Euro?
Magari con 50 possiamo costruirne uno che da Modica arriva a Roma in Viale Trastevere, 76+a, fin sotto le stanze che ospitano il Ministro, così possiamo sparare una carica di neuroni, necessari ad alzare le qualità del Ministro.
Vorrei avere a Modica il Ministro per dirgli solo "grazie di esistere".
Da oggi il problema, in Italia, non è la fuga dei cervelli, ma i cervelli che restano.
La patria di Galilei, Fermi, Marconi, Volta, è diventata lo zimbello del Mondo intero, prima per il BUNGA-BUNGA ed ora per il TUNNEL, "GRAZIE MINISTRO GELMINI".
Ai Ragazzi voglio dire, fatevi onore perchè disonore ne avrete in eredità fin troppo.


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