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> Stamattina ho telefonato all'Assessore Frasca Caccia per informarlo ,in base all'accordo fatto nell'ultimo incontro, o di sospendere per sanità pubblica il mercato di domani mattina o di provvedere alla pulizia di tutti i cassonetti della zona sia oggi che domani. L'Assessore mi ha ringraziato per aver segnalato il problema e provvederà.
Aggiornamenti ore 13:06.
Ho ritelefonato e dati i diversi impegni non aveva ancora potuto fare nulla.
ore 13:15 mi telefona L'assessore Frasca Caccia e mi riferisce quanto segue:
"Sentiti con l'Assessore Serra e visto che a Vittoria fanno scaricare solo due camion alla volta, in modo eccezionale tra stasera o al massimo domani mattina prima che arrivano gli operatori commerciali, i cassonetti ubicati nell'area del mercato saranno svuotati."
Amici Residenti di Modica Alta ...questo è quello che sono riuscito a fare. Speriamo bene.Saluti
Amici del blog, non posso passare per le strade di Modica e non sottolineare qualcosa che so e forse era meglio non sapere. Purtroppo sapere chi è in regola ad esempio nel Viale Manzoni oppure sapere che in Via Marchesa Tedeschi o C.So Umberto, è vietato qualsiasi tipo di ambulantato sia itinerante che a posto fisso, mi fa riflettere.
A Modica Alta abbiamo una persona che per l'intera mezza giornata ha venduto tranquillamente senza che nessuno lo abbia disturbato (Vigili e Assessori e Finanza avvisati)
A Modica Bassa nella Via Marchese Tedeschi, tre persone per l'intera mezza giornata (non so nel pomeriggio) hanno venduto tranquilalmente ....dimenticavo forse nessuno dei Vigili Urbani e Assessori è passato per quella strada Incredibile ma vero solo io sono passato in quella strada e mi sono accorto della presenza di questi signori che vendono in barba a qualsiasi presupposto di legalità.
Io credo che è giusto che immortali con un video questo mio "unico" passaggio in Via Marchese Tedeschi.
> Cari amici "Residenti di Viale Manzoni" sono molto preoccupato.
Sapete perchè ?
Sabato mattina come sapete ho fatto un giro a Modica Alta e nel Viale Manzoni (approffitando che il sabato i controlli sono inferiori)alle 11:30 vi erano 5 abusivi.
Lunedi mattina nel Viale Manzoni c'erano 3 abusivi.
Stamattina era presente un abusivo. Sistemato bene, sul marciapiede L'ambulante è senza autorizzazione, senza nulla osta, e inoltre vende la frutta in modo contrario alle norme igieniche e cioè una parte di essa è poggiata a terra e quindi sotto la soglia dei 90 cm.
Appena visto questo, ho telefonato all'Assessore Calabrese il quale ascoltato il mio problema mi ha promesso che mandava qualcuno.
Sono sceso al Comando e ho segnalato quando visto direttamente ai Vigili Urbani.
Non contento di ciò, ho pensato di andare al Comando della Guardia di Finanza. Ho parlato con un Maresciallo e gli ho esposto il problema. Dopo che ho raccontato tutto quello che mi è successo in questi ultimi 6 mesi, lui mi ha invitato a parlarne con il Tenente dopo il suo rientro che sarà giorno 29 Marzo. Il Maresciallo mi ha illustrato i vari interventi che hanno fatto insieme con i Vigili Urbani durante le feste patronali. Nel caso in specie mi ha detto che loro hanno poco da fare poichè loro sono un organo di repressione e quindi possono intervenire solo quando si crea un illecito tributario e cioè quando si è in presenza di una persona che non emette scontrini.
Sono rimasto deluso ma credo che non ho avuto la soddisfazione desiderata poichè il Maresciallo con cui ho parlato non era specializzato in questa materia.
Mi sono ripromesso che ritornerò dopo giorno 29 Marzo con l'intento di capire quali sono i margini effettivi del loro intervento.
(Ogni giorno ricevo oltre 5 telefonate di ambulanti che reclamano i loro diritti e altrettante sono le mie telefonate ai vari uffici e spesso vengono raddoppiate per dare una risposta e allo stesso capire se si è fatto qualcosa)
Per completare la giornata di oggi, alle 11:00 circa sono ripassato nel Viale Manzoni e nulla era cambiato. Incredibile ma vero !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ricordo ad alcuni "amici" ambulanti che la mia lotta contro l'abusivismo, ha un solo scopo e cioè garantire una presenza sul territorio di una figura di ambulante "professionista" che svolge il proprio lavoro con il massimo della dignità e il massimo del decoro. Vivere nella legalità diventa un onore e un orgoglio.
forse non riuscirò nel mio intento ma da oggi a quando completerò il mio mandato ....i punti non completi resteranno un chiodo fisso !!!!
Ah dimenticavo...... se per caso mi dimentico qualcosa.....aiutatemi a ricordare !!!!!!
Buco Multiservizi, il Comune ora ricorre contro se stesso
L'amministrazione comunale ricorre contro se stessa. La vicenda dei centodieci dipendenti della «Modica Multiservizi» si avvita a seguito della decisione dei lavoratori di ricorrere all'autorità giudiziaria per vedersi riconoscere le somme arretrate dovute per stipendi e straordinari. Un decreto ingiuntivo di tre milioni e 700 mila euro è stato notificato a palazzo S. Domenico e l'amministrazione dovrà decidere al più presto quale strada imboccare. Il pagamento di una mensilità delle due dovute e la promessa del saldo da qui a dieci giorni non ha convinto i lavoratori che hanno confermato lo sciopero indetto per martedì prossimo. I lavoratori premono da tempo e hanno manifestato tutto il loro disappunto ma anche la loro preoccupazione per il futuro nel corso della seduta del consiglio comunale. Quello che turba maggiormente il sindaco Piero Torchi e l'assessore al bilancio Carmelo Drago è il decreto ingiuntivo che dovrà essere onorato a breve termine se non interverranno altri fatti nuovi e con le casse comunali a secco questo potrebbe diventare un problema imprevisto e non messo in conto. L'amministrazione sta pensando di ricorrere contro il decreto ingiuntivo per bloccare l'effetto immediato del provvedimento giudiziario; l'assessore Carmelo Drago è sempre più deciso di percorrere questa strada anche se si tratta di una situazione veramente anomala. La «Modica Multiservizi» è infatti partecipata al 51 per cento dall'ente pubblico ed al 49 per cento dai privati. Con l'opposizione al decreto ingiuntivo l'amministrazione ricorrerebbe praticamente contro se stessa trovandosi allo stesso tempo nella condizione di ente pagatore e di ente beneficiario. Alla fine i tre milioni 700 mila euro dovranno comunque uscire dalle casse comunali a causa del debito accumulato in soli due anni. A questo punto occorrerebbe, forse, anche ripensare la stessa società mista. Le altre esperienze portate avanti in diversi comuni non hanno mai raggiunto gli obiettivi sperati cumulando tutti i difetti delle vecchie municipalizzate senza essere minimamente "contaminate" dall'apporto di managerialità dei privati.
Modica paga la Multiservizi e la Multiservizi i dipendenti
Il comune corre ai ripari e paga una tranche del debito (ammontante ad oltre tre milioni di euro) alla società mista Modica Multiservizi, per metterla nelle condizioni di pagare lo stipendio di luglio agli oltre cento dipendenti. Rimane in sospeso il pagamento del salario di agosto e, i dipendenti, sembra non siano disposti a revocare lo sciopero programmato per martedì, sospendendo i servizi forniti al comune, primo fra tutti, il trasporto degli alunni delle scuole dell’ obbligo. L’amministrazione comunale che è socio di maggioranza della Multiservizi, nei prossimi giorni deciderà se attivare il ricorso contro la decisione del Tribunale di Modica al quale si è rivolta la parte privata della società mista, di fare pagare al comune la somma dovuta. Il decreto del giudice è esecutivo per cui il comune dovrà liquidare il debito entro i prossimi giorni a meno che non decida di opporre ricorso. E’ l’assessore al Bilancio, Carmelo Drago, ad avanzare tale ipotesi. Vito D’Antona, consigliere di Sinistra Democratica, intanto, incalza l’amministrazione comunale sul futuro della società mista che, purtroppo, non ha rispettato le aspettative del consiglio comunale. “Rimane valida l’idea della società mista – replica l’ assessore Carmelo Drago – che, però, sarà rimodulata sulla scorta del decreto Bersani che impone la trasformazione in società in house, cioè a totale capitale pubblico. La Multiservizi ha svolto un ruolo anche sociale in quanto è servita a stabilizzare lavoratori e sono in corso trattative per la cessione all’Ente del 49 per cento. In ordine al decreto ingiuntivo emesso – aggiunge Drago - l’amministrazione sta valutando l’iniziativa dell’opposizione atteso che il 51 per cento di quel debito vantato è in carico allo stesso ente socio di maggioranza, per cui la somma andrebbe rimodulata”. Per fare chiarezza sul futuro della Modica Multiservizi ma, soprattutto, sulla stabilizzazione dei lavoratori, Vito D’Antona ha proposto la discussione in consiglio comunale evidenziando che vadano rivisti i contratti stipulati con la Multiservizi. Contratti ritenuti costosi a carico dell’Ente e che ricadono sui bilanci delle famiglie.
Consigliere Migliore,Modica a causa di questo scipero si ritrova con tutti i cassonetti strapieni di spazzatura.Noi residenti di viale Manzoni,la contattiamo per ricordare che giovedi 25 a Modica alta si dovrebbe svolgere il mercato quindicinale.Speriamo che lei faccia un'intervento presso l'assessorato competente per capire se l'amministrazione ha intenzione di far svolgere il mercato e se è si,noi residenti abbiamo bisogno delle certezze per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti.Ci tenga informati.
Le imprese che hanno partecipato al bando Europeo per l'individuazione del partner privato della struttura societaria creata dal Comune a capitale pubblico sono state sei. Cosim di Gela Agesp di Castellamare del golfo Maggioli di Sant'Arcangelo di Romagna Tronconi Costruzioni di Napoli Catania Multiservizi di Catania Altecom di Enna.
Le offerte dei privati furono prese in esame da un'apposita commissione, presieduta da Salvatore De Vitis, docente di Diritto Commerciale all'Università di Foggia Serena Cantale,consulente del presidente della Regione Siciliana,Salvatore Cuffaro Giovanni Mulone,avvocato Giorgio Giannone,commercialista Pietro Spadola,commercialista
Sono state controllate le posizioni degli aderenti in base a quanto prevede il bando, dopo di che quelle selezionate sono state invitate a presentare l'offerta e il piano economico-finanziario per la costituzione della società.
Articolo tratto dal "La Sicilia" del 14 ottobre 2003
La società Modica Multiservizi S.p.A. è stata costituita il 27 Luglio 2004 - giusto atto pubblico in pari data Rep. N.9115 e Racc.n.2180 tra il Comune di Modica e la società OMNIA GLOBAL S.r.l per le quote sociali al 51% e 49% del capitale sociale. Viene approvato lo statuto e il patto parasociale regolante i rapporti tra il socio pubblico e privato in ordine, sopratutto, in oridne all'esercizio e ripartizione del potere gestorio. - affidato alla costituenda società i seguenti servizi
1)manutezione edifici comunali 2)manutenzion stradale ed idrica 3)pulizia immobili urbani 4)cura e manutenzione del verde pubblico 5)trasporto scuolabus 6)gestione soste a pagamento
Quali erano gli scopi dell'amministrazione comunale dell'epoca? Detti scopi erano due : a) introdurre modalità di gestione dei servizi improntate a criteri di economicità, efficacia, ed efficienza, così da ridurre i costi, elevare gli standard qualitativi e quantitativi dei servizi b)assicurare lo sbocco occupazionale dei lavoratori precari(articolisti,L.S.U,L.P.U.) di tipo duraturo e non assistito, derivante da un'iniziativa avente valenza economico-imprenditoriale con garanzia di stabilità.
A tale scopo il decreto assessoriale n.1756/2004 Serv.V del 23/10/2004 registrato dalla Ragioneria centrale del lavoro in data 12/11/2004, con il quale è stata impegnata sul capitolo 322131 del bialncio della Regione siciliana a favore del comune di Modica,la somma di euro 542.279,50 quale contributo straordinario una tantum per l'allocazione lavorativa di n. 25 lavoratori impegnati in lavori socialmente utili con risorse del Fondo nazionale per l'Occupazione.
Ricordo che il protocollo d'intesa fu stipulato il 21 Ottobre 2004 e in quella sede il Comune di Modica si è impegnato ad attuare la stabilizzazione occupazionale di 25 lavoratori e di contro l'Assessorato regionael del Lavoro si è impegnato ad erogare in analogia alle disposizioni recate all'art.2 della legge regionale 24/2000 un contributo una tantum pari ad euro 542.279,50.
Dalla relazione dell'Avv.Giurdanella : L'amministrazione comunale,in ottemperanza a quanto previsto dall'art.5 della L.R.24/2000 aveva precedentemente inviduato ed approvato un percorso per la fuoriuscita dal precariato dei lavoratori L.S.U. nel piano complessivo di fuoriuscita dal bacino dei lavoratori socialmente utili dei 172 lavoratori che operano presso questo ente,deliberato dal COmune di Modica il 27/01/2001. Detto atto di programmazione prevedeva, in particolare, che di questi lavoratori 98 fossero destinati- 39 nella forma della collaborazione coordinata e continuativa e 59 mediante impiego - alla costituenda società mista.
A fronte di tale impegno il Comune avrebbe - ed in effetti in parte ha- beneficiato di incentivi e contributi previsti dalla normativa nazioanle e regionale.
£ 5.000.000, una tantum per ogni lavoratore precario assunto a tempo indeterminato (Art.7, comma 14,D.Lvo 81/2000)
£ 60.000.000, da ripartirsi in 5 anni in quote di pari importo, perogni lavoratore precario assunto (art.2,comma 3,L.R. 24/2000)
£ 4.600.000 quale contributo annuale per 4 anni, per ciascuna unità lavorativa aggiuntiva, assunta ad incremento della base occupazionale (indipendemente della provienza dal bacino L.S.U)con finalità di formazione iniziale e continua.
Sempre leggendo nella relazione redatta dall'Avv. Giurdanella leggo:
All'atto della costituizione della società il Consiglio di Amministrazione era cosi composto :
1)Vindigni Concetta nata a Pozzallo (presidente) 2)Maltese Salvatore nato a Rosolini 3)Adamo Giovanni nato a Melfi 4)Adamo Mario nato a Ragusa 5)Salvo Rossi Giuseppe nato a Ragusa
i primi tre compreso il Presidente sono stati nominati dal Comune di Modica mentre gli altri due, dal socio privato (e di essi Adamo Mario, amministratore delegato)
Attenzione,qui è necessario uno stop : Quello descrittnella relazione è errato.
Perchè ?
da una analisi delle buste paga trovo qualcosa di diverso :
Prendiamo alcuni esempi quelle dei consiglieri sono uguali mentre cambiano quello del Presidente e dell'Amministratore Delegato
Vediamo
Vindigni Concetta Presidente C.d.A. data assunzione 27/07/2004 busta paga Novembre Compenso Lordo 6.577,00 Rimborso chilometrico 302,52 Rimborso spese 200,00 Lordo 7,079,52 - Contributi 1.995,61 = € 5.083,91
Salvo Rossi Giuseppe Amministratore delegato data assunzione 27/07/2004
totale lordo 1.250,00 - trattenute 298,75 = 951,25
per eventuali precisazioni l'importo di € 6.316,89 Assegno n. 61.212.295-01 data 30/11/2004 tratto su Banca Agricola Popolare di Ragusa firmato Concetta Vindigni e intestato Giuseppe Salvo Rossi
l'importo di € 5.083,91 Assegno n. 61.212.294-01 data 30/11/2004 tratto su Banca Agricola Popolare di Ragusa firmato Giuseppe Salvo Rossi (amministratore delegato) e intestato Concetta Vindigni
l'importo di € 8.858,82 Assegno n. 61.217.071-06 data 14/01/2005 tratto su Banca Agricola Popolare di Ragusa firmato Concetta Vindigni e intestato Giuseppe Salvo Rossi
l'importo di € 7.599,54 Assegno n. 61.212.300-06 data 14/01/2005 tratto su Banca Agricola Popolare di Ragusa firmato Giuseppe Salvo Rossi e intestato Concetta Vindigni
l'importo di € 951,25 Assegno n. 61.217.072-07 data 14/01/2005 tratto su Banca Agricola Popolare di Ragusa firmato Giuseppe Salvo Rossi e intestato Adamo Mario
A questo punto mi chiedo :
QUESTE SOMME PER QUALI SERVIZI SONO STATI PAGATI SE IL PRIMISSIMO CONTRATTO FU SOTTOSCRITTO IN DATA 24/11/2004 ?
Il primissimo contratto fu sottoscritto in data 24/11/2004 per gestire l'emergenza idrica mediante autobotte. Tale contratto fu prorogato di volta in volta in abase alle disponibilità dei capitoli di spesa fino al mese di Aprile 2005.
Poi nel Gennaio del 2005 vennero stipulati i contratti per i seguenti servizi : 1)mantenzione ordinaria edifici comunali e scolastici 2)mantenzione ordinaria stradale ed idrica 3)pulizia immobili urbani 4)cura e manutenzione del verde pubblico 5)trasporto scuolabus
il 10/08/2005 veniva stipulato il contratto di affidamento del servizio gestione soste a pagamento
il 10/10/2005 veniva esteso il servizio di manutenzione ordinaria e di pulizia degli immobili urbani all'ex Ospedale S.Martino ed all'istituto ex Salesiani (destinati a dese dell'università)
QUINDI DA LUGLIO 2004 A GENNAIO 2005 (AD ECCEZIONE DEL CONTRATTO DEL SERVIZIO IDRICO) QUELLE BUSTE PAGHE EVIDENZIATE PRIMA SU QUALE ENTRATE DI GESTIONE SI POGGIANO ?
SU NULLA O...... MEGLIO SUL CAPITALE SOCIALE VISTO CHE L'AZIENDA NON AVEVA ALCUNA ENTRATA.
COSA SUCCEDE APPENA LA MULTISERVIZI INIZIA L'ATTIVITA' ?
A dicembre l'Ing. Salvo Giuseppe Rossi rassegna le dimissioni di Amministratore delegato per essere assunto come dipendente. Il CCNL applicato all'Ing. Salvo Giuseppe Rossi fu quello "IMPRESE DI PULIZIE E MULTISERVIZI" nella funzione QUADRO.
Al posto dell'Ing Salvo Giuseppe Rossi fu nominato come amministratore delegato Adamo Mario.
L'Ing.Rossi però non rimase solo dipendente ma rientrò nel Consiglio d'Amministrazione nella qualità di Consigliere. (quindi controllato e controllore)
L'Ing. Rossi poi passò a Direttore Tecnico sempre con lo stesso CCNL ma gli fu riconosciuto un premio o meglio un SUPERPREMIO di circa € 1.500,00 mensile
Per concludere questa seconda puntata sulla Multiservizi, vediamo cosa avvenne quando fu eletto amministatore delegato Adamo Mario.
Vennero affidati incarichi di consulenza ai seguenti professionisti Ing. valerio Veloce responsabile della sicurezza per oltre 40.000,00/annui
Studio RM Consulting SRL x la contabilità del lavoro con tariffe secondo l'albo professionale.
Il proprietario maggiore della RM Consulting Srl è il Dott. Rosario Alescio socio quest'ultimo dello Studio del Dott.Adamo (PROSVI)
> Piercarlo Scajola, figlio del Ministro dello Sviluppo Economico, 29 anni e una laurea in economia a Milano, dal novembre scorso è socio al 50% della Agena srl, Azienda per la generazione di Energie Alternative con sede a Monza che fino al 2008 aveva come ragione sociale gli studi di promozione pubblicitaria e oggi si occupa di invece di tecnologie per produzione e commercio di energia, dal fotovoltaico all’eolico, alle biomasse, al geotermico, compresa l’importazione o l’esportazione di energia idroelettrica. Il suo socio è Daniele Santucci*, 60 anni, che nei primi anni ’90 era vicepresidente della Avio Nord guidata dal craxiano Gianfranco Troielli. Oggi Santucci è presidente di Aipa, azienda di riscossione tributi controllata di Aipagest nel cui consiglio del cda siede Rolando Picchioni, ex deputato Dc poi Udc e quindi Pd – il suo nome compare negli elenchi della P2 ma lui ha sempre smentito – e oggi presidente della Fondazione della Fiera del Libro di Torino. Santucci di energia se ne intende. Fino a settembre era vicepresidente della Simav, società di sistemi di manutenzione della galassia Dalkia, che poi vuol dire colossi dell’energia come Edf e Veolia. Nel collegio sindacale della Simav siede ancora il commercialista milanese Francesco De Stefano, che svolge lo stesso ruolo anche presso la Fondazione Carige e nella Fin Porto di Genova. Prima l’Agena era sua ed è stato lui a cedere le quote a Piercarlo Scajola. L’Agena, probabilmente, vorrà entrare nel ricchissimo business che si apre in questi mesi. Forse per questioni di incompatibilità non potrà mirare ai 500 milioni che saranno stanziati dal Ministero dello Sviluppo da qui al 2015, ma le possibilità non mancano. La Regione Liguria, ad esempio, sta per varare un piano eolico che moltiplicherà da 10 a 150 le enormi pale per catturare il vento.
Tag:Agena, Espresso,
* Daniele Santucci = Aipa s.p.a = Omnia Global srl= Modica Multiservizi
Complimenti, ancora non abbiamo fatto il segno della croce e già cominciano ad arrivare folate di vento che spazzano via un po' di nebbia. Come ha fatto il Comune di Modica ha selezionare un Socio privato così complesso? E quella che allora era opposizione, dormiva? Mio figlio mi ha chiesto perchè succedono queste cose, gli ho risposto banalmente che tutto il mondo è paese. Altra domanda pericolosa che mi è stata fatta, Obama ha lottato per dare il diritto all'assistenza sanitaria a 35.000.000 di persone, e in Italia? Questa domanda è stata peggio di una frustata, mi sono sentito avvolto in un vortice ed il pensiero si è fermato sul volto di Berlusconi attorniato dalla sua corte e poi sugli scranni del Parlamento e del Senato, e via via fino agli Amministratori modicani. Come un fiume in piena gli ho detto che in Italia si fanno decreti leggi interpretativi. In Italia il primo ministro dichiara che alla manifestazione del 20 marzo, hanno partecipato un milione di persone, dando così del bugiardo al suo ministro dell'interno, perchè la polizia ha dichiarato una presenza di 150.000 persone. Il Italia, quando conviene, la legge si applica alla lettera, altre volte si interpreta. In Italia la legge dice che un Sindaco non può fare il Parlamentare, ma un Parlamentare può fare il Sindaco. In Italia una giornalista può manipolare le informazioni a suo piacimento, oppure, nella TV di stato si intervista un'attore spacciandolo per Tizio o Caio. In Italia, 1 KM di TAV (parliamo di Nord e non di sud truffaldino) costa altre 31.000.000 di Euro, in Francia e Spagna più o meno 12.000.000 di Euro. In Italia, le tangenti per i politici si sono evolute, oltre ai soldi si forniscono puttane. In Italia non ci sono puttanieri, ma utilizzatori finali. In Italia l'ordine delle cose è sovvertito, il colpevole si trasforma in vittima, la vittima non viene tutelata, nei film trionfa sempre il buono, nella realtà il buono è merce rara. Meglio emigrare in Nuova Zelanda o in Australia, perchè probabilmente è l'aria del mediterraneo che provoca tutto ciò. Consigliere Migliore, auguri affinchè il Suo impegno sia contagioso.
> Incredibile ma vero. Se prima ero affezzionato a questo sito, ora inizio a diventare sito-dipendente. Non so chi c'è dietro a questi nickname ma di certo siamo prossimi a livelli di dective internazionale. Sig."Vari nickname" ha ragione. Ho avuto modo di riscontrare che quello che lei scrive è vero. Ma dico ad oggi mai nessuno si è fatto qualche domanda ? In attesa con molta impazienza, saluti a tutti.
"Modica Multiservizi è all'interno di questo sistema."
La multinazionale olandese Select diventa Vedior, che controlla la stessa Mibi. Il responsabile è Sergio De Pasquale. Ma nel 2008 Vedior viene acquisita dalla multinazionale Randstat Holding,quotata in borsa ad Amsterdam, è diventata la seconda società di servizi HR al mondo. Presente in 53 paesi, con 34.000 dipendenti fissi e 5.400 filiali, è fra i leader di mercato in Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, India, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera, Polonia, Portogallo e sud est degli Stati Uniti.
Sono almeno trenta i call center che hanno sede a Catania, secondo l'ultimo censimento Infocamere. Come altre «reti» siciliane, dalla sanità al sistema cooperativo, anche questi servizi si offrono, attraverso l'alto turn-over e la forte ricattabilità sociale, come base di radicamento del clientelismo: lo testimonia il sistematico successo delle liste del Movimento per l'Autonomia, i cui esponenti figurano, direttamente o indirettamente, collegati alla creazione dei call center e alla relativa gestione del mercato del lavoro. Facciamo alcuni nomi: Carmelo Leanza, fratello del più celebre onorevole Lino Leanza, figura di spicco del movimento autonomista, non è forse lo stesso personaggio che, mentre come capo del personale della Mibi licenziava 34 dipendenti, a qualche centinaio di metri fondava, nel febbraio di quest'anno, una cooperativa dal nome suggestivo, la «Incoming», in cui venivano reclutati 200 nuovi contrattisti a progetto dopo aver partecipato a una megaselezione avviata alla vigilia delle elezioni nazionali del 9 aprile?
A gestire le selezioni è una società, la Infor Group, di proprietà di Sergio De Pasquale *, già responsabile della multinazionale olandese Select (oggi Vedior), che controlla la stessa Mibi. Tutto questo mentre un'altra cooperativa, che gestisce il call center Progetto Lavoro, la cui presidente del cda è Denise De Pasquale, figlia di Sergio, riversa il proprio personale in Incoming. A negare questi legami, rimane soltanto Carmelo Leanza, mentre evita imbarazzato le telecamere delle Iene. A confermare i collegamenti, le visure camerali, che fanno emergere Elisabetta Cerrai negli organi direttivi di tutte le società citate, imprese capaci di intercettare incentivi e risorse pubbliche per conservare il personale giusto fino al loro esaurimento: il 2 luglio, infatti, scadono i benefici della Legge 407, e il 2 luglio ai lavoratori della Mibi verrà dato il benservito.
* Sergio De Pasquale,amministratore unico della società Omnia Global srl,formata da sette società; Omnia Global diventa il socio privato di minoranza della Modica Multiservizi s.p.a.
Era il gennaio 2001 quando a Misterbianco nasceva la Mibi Servizi Integrati, un grande call center gestito dalla Select, con committente Wind. Tramite il sindacato i 150 addetti erano assunti a tempo indeterminato, mentre i Co.Co.Co. ottenevano il superamento del cottimo e la paga oraria, ed altri diritti. Ma ecco che nel 2003 la Select, compie un atto da prestigiatori. Apre a meno di un chilometro dalla Mibi, un altro call center, chiamato “Progetto Lavoro”, con 120 operatori e commesse Telecom. Stavolta però ignora i sindacati e forma una società sotto forma di cooperativa. Tutti i soci sono formalmente cooperatori (previo versamento di 25 Euro), tutti sono lavoratori precari. Lo statuto della cooperativa prevede anche un meccanismo, grazie al quale chi è licenziato, senza obbligo di fornire una giusta causa, decade anche da socio.
Non è finita: sempre la Select nel febbraio 2006 apre un nuovo call center con un’ennesima cooperativa a “scopo mutualistico” e la chiama “Incoming”. Ha lo stesso amministratore delegato, la stessa sede legale e lo stesso direttore del personale sia della Mibi sia di “Progetto Lavoro”. E’ un direttore che porta un cognome conosciuto essendo il fratello di Lino Lenza, Assessore del centrodestra prima al lavoro e poi alla cultura della Regione siciliana. Era autore del “patto per il lavoro” di Catania. Lavoro molto precario, come si è visto.
Siamo alla botta finale. Nell’aprile del 2006 arrivano i licenziamenti di 33 del Mibi, il primo call center che era stato in larga misura regolarizzato. Nello stesso tempo il secondo call center, l’Incoming, avvia una massiccia assunzione di lavoratori a progetto (senza istituti sociali come indennità di malattia, maternità e Tfr). Nasce una nuova società cosiddetta cooperativa, la “Incoming TLS”, che sottopone ai lavoratori del terzo Call center, “Progetto Lavoro”, un contratto aut-aut, prendere o lasciare: ha la durata di 24 mesi.
Tutti naturalmente devono versare la quota associativa, pari a 25 euro. Cambia il sistema retributivo: prima avevano un compenso mensile “fisso”, sia pure collegato alla realizzazione di un minimo di “contatti utili l’ora”, più un premio-provvigione per ogni contatto positivo. Ora godono di un “gettone di presenza” giornaliero e di un compenso per ogni contatto utile, più le provvigioni per i contatti positivi. Notate la dizione “gettone di presenza” che ricorda tanto gli emolumenti favolosi riservati ai consiglieri regionali, specie in Sicilia. Nell’agosto 2006 l’Incoming licenzia 30 operatori. Ai cosiddetti soci licenziati è chiesto di ritirare il contributo associativo, versato alla firma del contratto, in quanto contemporaneamente sono stati esclusi dalla qualità di soci della cooperativa.
Versione per la stampa Mostra rif. normativi Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00043 Atto n. 4-00043
Pubblicato il 31 maggio 2006 Seduta n. 7
LIOTTA - Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dell'economia e delle finanze. - Premesso che, secondo quanto risulta all’interrogante:
la Mibi, società del gruppo olandese Select, operante nel settore dei call center e dei servizi integrati alle imprese, ha attivato le procedure per la chiusura del sito di Catania in cui operano 34 lavoratori con contratto a tempo indeterminato;
la Mibi ha usufruito degli sgravi contributivi previsti dalla legge 407+90 scadenti a luglio 2006 per il personale impiegato;
nel febbraio 2006 dirigenti dell'azienda Mibi e dirigenti del network Select, nelle persone di Carmelo Lenza ed Elisabetta Cerrai, hanno costituito una società cooperativa denominata Incoming TLS che opera nello stesso settore ed è ubicata nella stessa area di insediamento produttivo della Mibi, precisamente in via Pilata a Misterbianco (CT);
il Consiglio di amministrazione della stessa cooperativa Incoming TLS ha approvato nell'aprile 2004 il regolamento interno allo scopo di avviare delle procedure di selezione e formazione del personale attraverso la Infor Group srl, operante nel settore della selezione e formazione di personale, avente sede in Corso Sicilia 10 in Catania;
tra i proprietari della Infor Group srl risulta tale Sergio De Pasquale che è al tempo stesso Presidente del Consiglio di amministrazione della Mibi e dirigente della Select;
risultano essere partecipate e controllate sempre dal gruppo Select le seguenti società: Risorsa Lavoro, operante nel settore della selezione di personale e Progetto Lavoro, operante nel settore dei call center, entrambi aventi sede in Corso Sicilia 10 in Catania, come la Infor Group;
Elisabetta Cerrai risulta negli organi direttivi della società Progetto Lavoro e della Infor Group srl;
Denise De Pasquale, parente di Sergio De Pasquale, risulta essere il Presidente del Consiglio di amministrazione della società Progetto Lavoro;
al personale selezionato della cooperativa Incoming TLS viene richiesta una quota associativa di adesione di 25,00 euro e contestualmente viene proposto di lavorare attraverso contratti di lavoro a progetto;
la Mibi è destinataria delle commesse della società di telefonia Wind (gruppo Enel);
i fatti sopra descritti rappresentano, a giudizio dell’interrogante, lo spaccato di una imprenditoria vocata ad utilizzare strumentalmente sgravi e benefici di legge finalizzati all'incremento dell'occupazione stabile, ma che invece utilizza strumenti di precarizzazione per non assumere personale stabile,
si chiede di sapere:
se le aziende che hanno usufruito di agevolazioni di legge finalizzate all'incremento dell'occupazione, come nel caso della Mibi, possano, alla scadenza delle stesse, attraverso degli evidenti passaggi di società come quelli sopra descritti, eludere gli scopi sociali e le finalità delle agevolazioni percepite;
se siano in corso procedure di attribuzione di agevolazioni pubbliche, sia fiscali che contributive, ad altre società del gruppo Select, a partire dalle società Incoming TLS, Infor Group e Risorsa Lavoro;
se non si ritenga opportuno avviare un’inchiesta sulla responsabilità dei committenti quali Wind, SKY, Telecom, nella determinazione delle condizioni di appalto, in particolare del rispetto delle normative contrattuali previste per tutti i lavoratori del settore dei call center.
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