DALLA CRITICA …..ALLA PROPOSTA, LA POLITICA CHE VORREI
Ai giorni nostri, irrompe sempre più prepotentemente la propensione alla critica verso tutto e contro tutti, atteggiamento questo sempre più diffuso tra i cittadini, spesso legittimati da un atteggiamento disfattista dei politici, ma non disdegnato da questi ultimi che per effetto d’una visione miope e settaria della politica, ritengono di doversi aggredire quotidianamente, quasi a voler argomentare la validità delle proprie idee.
Tutto ciò, sta sempre più determinando l’impossibilità d’un reale confronto tra le diverse componenti politiche ed un conseguente disamoramento dalla politica dei cittadini che stanno finendo per non comprendere e non condividere più nessuno.
Di questo passo, prima o poi la politica verificherà il proprio fallimento ed i cittadini che, piaccia o no, hanno bisogno di organi rappresentativi, pagheranno un conto che potrà essere evitato solo col ricorso al buonsenso generale.
Nessuno di noi può obiettivamente ritenersi immune da questa sorta di sindrome collettiva alla critica, che spesso diventa pura aggressione verbale ai limiti del lecito e ritengo che spesso tutto ciò avvenga nella più totale assenza d’una riflessione che se ci fosse, in molti casi indurrebbe ad astenersi dall’assumere certi comportamenti.
Vogliamo continuare a non riflettere e farci del male, ma soprattutto procurarne ai cittadini che ci hanno votato non per assistere alle nostre intemperanze, alle nostre quotidiane critiche verso gli avversari politici, bensì per essere rappresentati e tutelati nei loro diritti ?
Ciascuno di noi ha la libertà per deciderlo ma spero abbia anche la consapevolezza che il perdurare di certi comportamenti ci renderebbe moralmente responsabili d’uno sfascio sociale che potrebbe divenire irreversibile.
Ciascuno di noi, faccia invece uno sforzo, che denoterebbe buonsenso ed intelligenza, per cominciare da subito a programmare tavoli d’interlocuzione che vadano oltre gli schieramenti partitici; si pensi in maniera sinergica ad affrontare le tante problematiche che interessano il territorio; ci si confronti costantemente con i cittadini in maniera unitaria, smettendola con tutte quelle forme di protagonismo individuale e di parte che già tanti danni hanno procurato alla collettività e tanti inutili conflitti tra i cittadini che seguono il cattivo esempio dei propri pupilli politici.
Da più parti alla città di Modica viene riconosciuta per il passato,una tradizione politico-culturale di tutto rispetto; ritengo che anche oggi, gli attuali politici, divisi da schieramenti, possano dimostrare di avere l’intelligenza e la capacità per invertire una tendenza che ha dimostrato tutti i propri limiti.
Vogliamo finalmente capire di smetterla con i reciproci agguati e lavorare davvero per il bene della città ?
Questa sarebbe la vera politica che i cittadini aspettano !
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Repliche per questo messaggio
- Commento inviato da: Darwin in data 08/10/2011 20:16:19
> Da un po' di tempo non intervenivo per mancanza di tempo e per la mancanza di linea internet a casa, ma la riflessone+speranza del Consigliere e l'arrivo di una nuova linea mi danno l'opportunità di riprendere a scrivere.
Speranza.
Speranza a lungo disattesa e per questo mi vorrei soffermare su 3 eventi che mi hanno colpito per la voglia di creare discredito sull'avversario politico.
Cronologicamente.
La storia dei 3 Nino, cosi aggrovigliata che non si riesce a capire, o meglio, passa in secondo piano il motivo del contendere; uno reccoglie testimonianze spontanee (per fare un dossier?) fra genitori e studenti del "Galilei", l'altro si assurge a vittima di ritorsioni, e il terzo chiede un'indagine ministeriale, risultato? Il comunicato dei genitori che chiarisce solo un fatto, le difficoltà degli alunni sono state strumento per screditarsi l'uno con l'altro lasciando al TAR le ragioni del contendere.
La Cooperativa Quetzal, 3 politici di un partito (???) Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, Giorgio Aprile, Consigliere Comunale e l’On. Carmelo Incardona che si preparano a consegnare un bel faldone alla Procura della Repubblica di Modica, non per tutelare i dipendenti, ma solo per colpire un'avversario politico.
Un Sindacalista, che, a dire dalla sigla sindacale di appartenenza, era più matto di un cavallo, tanto da non poterlo riportare sulla retta via, pero non è stato allontanato, faceva comodo il suo saltare di palo in frasca, si è dimesso e forse ora aspira ad una carriera politica, segiuranno querele?
Tutela degli studenti?
Voglia di legalita?
Tutela dei lavoratori?
No!
Solo azioni atte a far capire a Noi Cittadini che le Istituzioni, e chi le rappresenta, vivono immersi in un mondo irreale, non percepiscono i sentimenti della Società in cui vivono, non si rendono conto che non siamo più disposti a condividere con complicità certi comportamenti che lasciano irrisolti i problemi.
Quale soluzione?
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