Martedi scorso è stata rilasciata la concessione edilizia per la costruzione di Via Fontana.
E' stata fatta la cosidetta edilizia negoziata?
Gli uffici non hanno visto nessuno.
Io credo che l'amministrazione abbia fatto tutto e credo che abbiano mantenuto quello che è stato promesso.(Non posso credere in nessun modo che in questo lasso di tempo non è stato fatto nulla)
Assieme al Consigliere Nigro, anzi per la verità, è stato tutto frutto del suo impegno sia la redazione che la presentazione di un'ordine del giorno mediante il quale cercheremo di avere lumi su quanto detto sopra.
Con grande piacere ho assistito alla partecipazione con grande entusiasmo anche di altri consiglieri
Michele D'Urso Michele Colombo Vito D'Antona Massimo Puccia Giorgio Stracquadanio
Altri colleghi non hanno firmato perchè non hanno avuto tempo di porre la propria firma prima del nostra presentazione al protocollo.
Che dite ......incrociamo le dita ??????
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MODICA - 19/04/2011 Modica: Giovanni Migliore e Paolo Nigro premono perchè si risolva il caso Un gazebo per la città chiede lo stop ai lavori in via Fontana Molti i residenti intervenuti per discutere insieme ai due consiglieri comunali Duccio Gennaro
Si è parlato della costruzione di uno stabile in via Fontana nel gazebo per la città. L’idea promossa dai consiglieri Giovanni Migliore(Pdl) e Paolo Nigro (Indipendente) ha portato sotto la tenda allestita di fronte alla costruzione al centro dell’attenzione molti residenti del quartiere che hanno discusso con i due promotori dell’iniziativa come operare per costringere l’amministrazione a fare un passo indietro rispetto alla concessione edilizia rilasciata per la costruzione di un edificio che affonda i suoi pilastri nell’alveo, pur dismesso, di un torrente.
L’argomento è stato dibattuto in varie sedi e l’amministrazione si è detta disponibile a fermare la costruzione grazie all’attivazione del sistema dell’urbanistica compensativa, ovvero la concessione di un’altra area edificabile ai proprietari che dovrebbero cedere all’ente l’immobile fin qui costruito dove invece sarebbe realizzata una piazzetta ed un parcheggio. Come hanno rilevato Paolo Nigro e Giovanni Migliore, dopo la sospensione dei lavori ed il sequestro del cantiere per difformità rispetto al progetto, il silenzio è calato sulla vicenda e nessun passo in avanti è stato fatto da parte dell’amministrazione.
Una mozione presentata dai due consiglieri non è stata ancora affrontata e discussa dal consiglio comunale e questo è stato uno dei motivi per i quali Nigro e Migliore hanno promosso l’iniziativa del gazebo dove i residenti hanno sostenuto la battaglia avviata e avanzato proposte per risolvere un caso che sta molto a cuore ai residenti. L’edificio infatti sorge nel bel mezzo del quartiere storico, copre in buona parte la fascia di abitazioni unifamiliari che si sviluppano su una dei fianchi della collina.
MODICA, Giovanni Migliore e Paolo Nigro: IL GAZEBO PER LA CITTA’ … … un modo per fare POLITICA PARTECIPATA!
Spesso qualche cittadino ha fatto osservare che la politica andrebbe fatta nelle sedi ad essa deputate e non a livello mediatico come sempre più frequentemente accade. E’ vero, ma non sempre è possibile e quando una certa concezione di fare politica rende impraticabile tale via, si rende necessario qualcosa che comunque faccia concretizzare quanto è stato precluso nelle giuste sedi.
La costruzione del palazzo in via fontana, di cui parliamo da qualche mese, avrebbe meritato un dibattito politico in consiglio comunale, volto ad approfondire una serie di aspetti dei quali una “buona politica” avrebbe il dovere di occuparsi!
Noi ci abbiamo provato a più riprese, convinti come siamo stati, oggi lo siamo ancor di più, che al di là degli aspetti meramente tecnici, in casi come questo, cioè di un palazzo costruito a ridosso del letto d’un fiume, nel contesto d’un sito di grande valore archeologico qual è l’antico villaggio trogloditico della Catena al Quartiere Vignazza ed all’interno del centro storico di una Città Patrimonio dell’Unesco,la politica abbia il dovere d’impedire lo scempio di realtà che tanti c’invidiano!
Così purtroppo non è stato e per ovviare ad un caso di politica che non guarda con gli occhi della tutela del proprio territorio, ci siamo attrezzati con un “gazebo” che in forma itinerante andrà nei diversi quartieri di Modica per affrontare le tematiche alle quali “i palazzi della politica” non hanno dato risposte ai Cittadini.
Sabato 16 u.s. è stato dato “il battesimo” al “gazebo per la città” in via fontana, di fronte alla costruzione in atto sotto sequestro, sono intervenuti i residenti della zona, professionisti, rappresentanti di associazioni di categoria, cittadini d’ogni colore politico il cui unico obiettivo è quello di tutelare il pregio d’un patrimonio che non può essere svenduto né per interesse economico, né per interesse politico!
Nelle cose dette dagli intervenuti l’elemento più ricorrente è stato quello di stigmatizzare il tardivo intervento dell’Amministrazione e l’incapacità politica di ascoltare l’opinione dei cittadini e di quei consiglieri che hanno tentato di porre l’attenzione su un tema di così grande importanza.
Grande soddisfazione da parte di tutti i presenti è stata espressa per la nostra volontà di voler mettere in campo una “politica partecipata con la cittadinanza”, elemento questo tenuto sempre meno in considerazione da chi amministra la Città!
E’ così profondo il nostro convincimento, al di là delle appartenenze partitiche, che questo sia il giusto modo di fare politica, che siamo solo all’inizio di un lungo percorso che ci vedrà sempre tra la gente con la quale vogliamo confrontarci!
Sig. Iozzia: speriamo che questa vicenda si possa risolvere a favore del quartiere; teme per il sequestro; segnala la presenza di cattivi odori dall’alveo ed anche dalle fondazioni del palazzo.
Arch. Fabio Bruno: è bello che questo sia il primo intervento in città dove si parla di un problema a prescindere dagli schieramenti politici; si esprime a favore di questa proposta di urbanistica negoziata, lui è a conoscenza che già da anni in alta italia viene attuata con buoni risultati; importante il sistema di smaltimento acqua piovana;
Meno Rosa - Coordinatore Cittadino Fare Ambiente: ok per iniziativa gazebo che si avvicina alla città; sulla questione via fontana si doveva intervenire prima del rilascio della concessione edilizia; l’amministrazione porti in consiglio comunale la proposta di urbanistica negoziata; si faccia presto perché non appena sarà rilasciata la concessione per regolarizzare le difformità accertate, i lavori riprenderanno speditamente ed il palazzo sarà realizzato; ha chiesto da tempo un incontro al sindaco sull’ex asilo delle Suore Carmelitane della Catena, ma non ha avuto risposta;
Ignazio Giunta: concorda con l’iniziativa, riferisce da aderente al PD che in consiglio i consiglieri sono favorevoli alla mozione;
Avv. Catia Gennuso ADICONSUM: apprezzamento e condivisione per l’iniziativa; sono disponibili a dare il loro contributo; consigliano di realizzare una struttura ludica;
Caccamo Presidente Associazione I Cittadini Liberi: ha manifestato l’adesione dell’associazione;
Sig.Nino Migliore: si è complimentato sperando che ci siano altri consiglieri come Migliore e Nigro, ne abbiamo bisogno; diceva suo nonno ricordatevi che bisogna pulire la cava finu o passu a iatta; continuare ed allargare la strada sulla cava fino all’ex foro boario, ma anche quella verso frigintini fino al ponte passo gatta; esiste il problema rifiuti nella cava;
Sono intervenuti diversi residenti tutti del parere che il palazzo non doveva farsi e sperano che ora non rimanga lo scheletro come quello vicino la chiesa della catena.
Altri cittadini hanno chiesto di sapere e conoscere cosa prevede questo progetto di riqualificazione della zona vicino il foro boario, hanno detto che è importante la via di fuga dal quartiere visto che proprio al foro boario è previsto il COM.
Orazio Puglisi : si è dispiaciuto perché nelle cose si ci pensa sempre all’ultimo minuto e non si fa alcuna programmazione. Una colpa ai politici perché tardono sempre a prendere le iniziative e una colpa ai residenti che spesso subiscono senza alcuna reazione. Ad esempio ha fatto notare, come proprio di fronte al gazebo si vedevano dei tubi rossi e una parete di calcestruzzo che doveva essere camuffata e invece è rimasta a bella vista in barba a tutti i presupposti di adeguamento ai piani della sovraintendenza
Dott. Giorgio ……….: ha evidenziato che a simil modo di quello che si è discusso nell’incontro sta per avvenire poco più avanti con la riprogettazione del territorio. Stanno per essere spesi oltre 15 milioni di euro ma nessuno si è preoccupato di interagire con la cittadinanza per capire quali sono gli accorgimenti che questi propongono
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Alcune foto Tema: 27 - Post: 6441
a cura di
Giovanni Migliore
del
18/04/2011 01:21:22
Amici blogger, cerchiamo di fare il punto della situazione. In questa prima fase vi illustreremo alcune foto fatte durante l'incontro. Nei prossimi giorni vi metteremo a conoscenza di cosa si è discusso e cosa i residenti chiedono all'amministrazione tramite la nostra figura istituzionale.
Parlarvi dell'emozione provata, credo che avrò bisogno di qualche altro giorno.
Il momento difficile anzi mostruosamente difficile è stata la preparazione burocratica e logistica.
La parte burocratica è stata preparata quasi eslusivamente da Paolo che con la sua meticolosità ha preparato tutte le autorizzazioni, dal pagamento dei diritti per l'affissione, alle domandine al Corpo dei Vigili Urbani, al Commissariato di Modica, con protocolli incrociati e cosi via.
La logistica ci ha impegnato due pomeriggi, dalle stampe delle foto, ai cartelloni al gazebo alle viti..... al preparare i cartelloni che in caso di maltempo l'incontro si spostava nel bar più in basso. Con l'occasione ringraziamo il circolo Vignazza che ci ha messo a disposizione l'energia elettrica e il bar Sfizio Pizza che ci aveva messo a disposizione la saletta in caso di maltempo.
Ringraziamo altresi il corpo dei Vigili Urbani che hanno presidiato per tutto il tempo della manifestazione e in particolare il ringraziamento va al Comandante per aver accolto immediatamente l'instanza ma per aver autorizzato il divieto di sosta nella zona il quale ci ha permesso di lavorare con tranquillità.
Ringraziamo tutti gli esercenti del posto per aver messo a disposizione le loro vetrine per i nostri manifesti in modo da rendere più semplice la comunicazione.
Ringraziamo tutti i partecipanti, in particolare tutti gli amici che di ogni parte della città hanno partecipato riconoscendo nella manifestazione un'interesse che va al di là di chi vive nel posto.......molte persone hanno detto "LA VIGNAZZA E' NOSTRA"....LA VIGNAZZA FA PARTE DELLA NOSTRA STORIA.....QUESTO QUARTIERE MI HA VISTO NASCERE ....E COSI VIA"
Non scopro nulla di nuovo se affermo che sono gli uomini a fare la differenza e ciò vale nelle professioni, nelle attività imprenditoriali e persino nella politica. E’ così, anche nella politica, nella misura in cui essa venga concepita come atto di donarsi per il bene della collettività, chi ricopre un ruolo conferito da un voto democratico della popolazione, può fare la differenza rispetto a chi ha una diversa visione. Chi segue le vicende politiche modicane, è a conoscenza della costruzione di via Fontana, attualmente sotto sequestro perché sarebbero emerse delle anomalie rispetto al progetto, ma anche per l’intervento politico d’un paio di Consiglieri comunali che da un punto di vista politico, da mesi combattono una battaglia per dimostrare l’inopportunità di realizzare un palazzo sul letto d’un fiume ed all’interno del centro storico cittadino. Costoro hanno presentato delle interrogazioni in Consiglio comunale che non hanno trovato possibilità di discussione e senza perdersi d’animo, hanno dato via ad un progetto chiamato “il gazebo per la città” organizzando periodicamente degli incontri a tema con la cittadinanza e realizzando quindi una sorta di politica itinerante che va nelle strade per affrontare coi cittadini le problematiche che assillano la città. Oggi si è tenuto il primo incontro alla vignazza per ascoltare i residenti della zona che si sono detti felici per questo modo di fare politica tra la gente ed hanno partecipato in misura cospicua dando anche un contributo di idee di cui i Consiglieri Migliore e Nigro ne faranno certamente tesoro all’interno del Consiglio comunale. Quello di oggi, è stato anche un esempio di politica diversa da quella che un po’ tutti conosciamo, perché all’insegna d’una volontà costruttiva per la città ed assolutamente distante da polemiche dettate dalla diversa appartenenza politica rispetto a chi governa la città. Era impossibile non notare che le presenze non erano caratterizzate da appartenenze ai partiti dei promotori dell’iniziativa, a dimostrazione del fatto che quando il politico si muove per il bene degli altri, si segue l’uomo e non il suo partito. Questa è la politica di cui ha bisogno la città , da qualunque parte provenga ! Giombattista Ballarò
Non possiamo che esprimere la nostra più viva e sincera gratitudine per il pensiero espresso al Sig. Ballarò.Grazie
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Complimenti Tema: 27 - Post: 6437
a cura di
un simpatizzante del gazebo per la città
del
16/04/2011 22:06:12
Siamo tornati indietro.Complimenti con grande stupore lei e il Consigliere Nigro avete ridato alla città qualcosa di nuovo ma allo stesso tempo di vecchio. la politica incontra la città dal basso.No l'amministrazione,no il sindaco ma i consiglieri comunali di opposizione che parlano bene dell'amministrazione e raccolgono le istanze della gente.Dove siamo? Forse siamo in una favola.Se non l'avrei visto all'opera mi verrebbe da dire belle iniziative ma non è cosi. Questa è l'ennesima trovata che lei ha messo in atto per incontrare la gente.Quando sono arrivato, i miei occhi hanno visto una cosa incredibile , c'eano almeno 10 persone che vi aiutavano ho visto Ignazio Giunta che aiutava il Consigliere Nigro a mettere i manifesti sotto il gazebo , il Consigliere Migliore sul camion che porgeva fili, sedie ad altre persone, chi legava il gazebo , chi portava le casse,insomma incredibile e poi un gazebo con casse, microfoni la gente che prendeva il microfono e parlava, la gente affacciata dai palazzi, la gente ferma nei marciapiedi, appunti nella lavagna,forse un sogno,no,è tutto realta.Grazie Grazie grazie a nome della città.fateci sognare. grazie
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Quali sono gli interessi dietro a questa operazione?
Come è stato impostato questo punto in Consiglio Comunale?
Interi fascicoli, documentazione, testimonianze verranno illustrate sabato pomeriggio (tempo permettendo) sotto un gazebo allestito con il Consigliere Nigro.
Assieme abbiamo vissuto la mozione, le varie comunicazioni alla sovrintendenza, assieme abbiamo affrontato il consiglio..... assieme abbiamo preso atto di una volontà preordinata o predeterminata o discriminatrice volta a minimizzare l'argomento in questione e cioè la manifesta volonta di non discutere la mozione in Consiglio........
....nel massimo della democrazia , nel massimo della libertà..... nonostante la nostra evidente intenzione fosse esclusivamente rivolta alla tutela ambientale, cioè dell'interesse generale della collettività, nostro malgrado, non ci é rimasto altro da fare che subire la decisione presa in conferenza dei capigruppo dai gruppi consiliari di nostro riferimento politico, i quali hanno pensato bene di prendere le distanze da noi ...;
......per una maggiore chiarezza .........per illustrare quali saranno le nostre lotte ...........per studiare una strategia fattiva ..............per dare una mano al quartire affinchè si venga a dotare di opere importanti
Sabato 16 Aprile alle ore 16:30 nel GAZEBO PER LA CITTA'
....DISCUTEREMO DI TUTTO CIO'
SIETE INVITATI TUTTI....... Cittadini, Consiglieri Comunali, Amministratori, Rappresentanti di Associazioni e chiunque voglia dare il proprio contributo su questo importante argomento.
MODICA - Mozione d’indirizzo edificio Via Fontana: “… ennesimo rinvio … il Consiglio Comunale NON decide!”.
Nella seduta del 25 Febbraio u.s. abbiamo accolto l’invito del Sindaco Buscema, impossibilitato a partecipare ai lavori per concomitanti impegni istituzionali, di rinviare la discussione della nostra mozione, ritenendo indispensabile la presenza del primo cittadino per affrontare l’argomento, ottenendo la garanzia che se ne fosse discusso alla seduta successiva. La seduta successiva, fissata per Giovedì 10 Marzo u.s., “è andata a vuoto” per mancanza del numero legale sia al primo (ore 19) che al secondo (ore 20) appello chiamato dal Segretario Generale. Il giorno dopo, al momento della trattazione della mozione, l’aula consiliare si svuota!
Alle ore 21:00 circa erano presenti 10 consiglieri: Cabibbo, Cannata, Cerruto A., Cerruto C., D’Antona, Iabichella, Migliore, Nigro, Scarso e Stracquadanio.
Erano assenti 20 consiglieri: Aprile, Aurnia, Avola, Azzaro, Carpenzano, Cavallino, Colombo, Covato, Di Mauro, D’Urso, Falco, Gerratana, Maltese, Mandolfo, Mavilla, Occhipinti, Poidomani, Puccia, Roccasalva e Zaccaria.
Al Presidente Scarso, a questo punto, non è rimasto altro da fare che dichiarare “decaduto” il Consiglio!
> Potrebbero i cittadini di Modica denunciare il precedente soprintendente (almeno) per incapacità od ignoranza? Ha visto i luoghi dove si stava realizzando questa porcheria? avrebbe operato nello stesso modo a Ragusa Ibla? e se non si fossero interessati i consiglieri Migliore e Nigro?... Tutti i cittadini (quantomeno di Modica)dobbiamo essere grati a loro, grazie.
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>Probabilmente i due Consiglieri hanno messo il dito nelle piaghe...ma dubito che certi politici impareranno a non tergiversare,a sentire dolore per le piaghe o semplicemente ammettere l'esistenza di qualche piaga nata magari in buona fede!
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Caro Meno, intanto desidero ringraziarTi per averci dato dei suggerimenti attraverso i tuoi commenti, ci saranno sicuramente utili nel prosieguo delle vicende "Lavori Via Fontana e Variante F.lli Avola". Quanto a questo tuo ultimo post ritengo che sia indispensabile capire se e di che tipo di abuso si tratta. Speriamo di venirne a conoscenza, insieme ad altro, al prossimo consiglio previsto per giovedì prossimo quando dovrebbe discutersi la nostra mozione d'indirizzo. L'urbanistica negoziata-perequativa alla quale abbiamo fatto riferimento con Giovanni Migliore, a partire dalla riunione tenutasi presso il salone della Chiesa della Catena, rappresenta una scelta innovativa per Modica (sarebbe la prima volta)e come tale va affrontata con tutte le attenzioni e cautele del caso.
“… i politici dovrebbero imparare a non tergiversare!”
Con il nostro comunicato del 28 febbraio, inerente l’approvazione della delibera in variante al Piano Regolatore del progetto di sportello unico della “Ditta Costruzioni F.lli Avola s.r.l.”, avevamo auspicato una “maggiore trasparenza e parità di trattamento” relativamente agli atti che i cittadini presentano al Comune per richiederne l’approvazione dal Consiglio Comunale.
Poiché in politica ogni rilievo critico viene interpretato come “tiro al piattello” e non come “legittima denuncia civica”, venuti a conoscenza delle dichiarazioni rese dai consiglieri Avola Salvador e Carmelo Cerruto, riteniamo opportuno quanto doveroso fare alcune precisazioni.
Il problema che rende difficile, o quasi impossibile, ogni forma di confronto deriva dal fatto che molti politici non hanno la “forma mentis” per recepire le critiche che, grazie al fatto di vivere in un Paese democratico, ciascuno ha diritto di muovere in maniera serena, con l’aggiunta che taluni di questi politici hanno il “vizietto di tergiversare” rispetto alle questioni mosse.
Nel comunicato del 28 febbraio abbiamo espresso stupore per un inadeguato controllo degli uffici preposti, abbiamo evidenziato l’incompletezza della pratica ed abbiamo soprattutto chiesto che di fronte al Palazzo ogni Cittadino potesse avere pari trattamento!
Perché il Vice Presidente del Consiglio Comunale piuttosto che dire nella sua “replica” se i nostri rilievi fossero oggettivi o infondati parla d’altro, quindi tergiversa, lasciando nei fatti aperta ed irrisolta la questione di cui trattasi?
Nessuno ha mai parlato di onorabilità o meno di alcuno, nessuno ha mai messo in discussione la dignità professionale e lavorativa di alcuno, nessuno si è chiesto se chi suona alla porta del Partito al quale appartiene il collega Consigliere trova sul campanello d’ingresso il problema della questione morale!
Quanto saremmo felici se oggi si potesse discutere di “senso etico” della politica!
Purtroppo riteniamo, con molta serenità di giudizio, che questo non sia possibile e sarebbe troppo lungo spiegarne le ragioni.
Ci preme comunque chiarire (per noi era già sufficientemente chiaro prima) che abbiamo agito nella consapevolezza di vivere in uno “Stato di Diritto”, che riteniamo ci abbia dato la legittimità ad esprimere giudizi politici e non pareri sull’onorabilità o rispettabilità o dignità delle persone.
Ci piacerebbe che così venissimo interpretati e non secondo “convenienza politica”!
In merito agli attacchi ai quali fa riferimento il Vice Presidente Avola, basterebbe che egli andasse a rileggere gli atti del consiglio, oppure a riascoltare le registrazioni audio delle sedute consiliari, per rendersi conto che si è trattato di rilievi, piuttosto che attacchi, aventi natura e finalità squisitamente politica e non di denigrazione personale come egli intende.
Ancora più banale, e volta anche a procurarsi uno spazio di “visibilità” (questa volta sì), appare la dichiarazione rilasciata al Corriere di Ragusa dal Presidente della commissione urbanistica Cons. Carmelo Cerruto.
Per caso pensa di avere la coda di paglia ? Ha operato in maniera non consona al suo ruolo, senza che ce ne siamo accorti ?
Il consigliere Cerruto con il suo comunicato oltre ad atteggiarsi a difensore d’ufficio o civico dell’Amministrazione, ritiene opportuno (non si sa perché!) esprimere un giudizio negativo sul nostro ruolo di consiglieri di opposizione e per giunta lo fa’ tentando di mettere “zizzanie” tra i vari gruppi consiliari di minoranza.
Che strano…….., da che pulpito viene la predica!
Se il consigliere Cerruto per “battitori liberi” intende persone che lottano politicamente per combattere la mala politica, confermiamo di esserlo stati, di esserlo ancora e che lo saremo ancora in futuro.
Tutto ciò non vuole assolutamente dire di non essere opposizione, semmai di esserlo coerentemente!
Modica, lì 05/03/2011 I CONSIGLIERI COMUNALI Giovanni Migliore e Paolo Nigro
> Mi chiedo: una volta che è stato accertato un Abuso edilizio con conseguente apposizione di sigilli e denunzia all'Autorità Giudiziaria può essere applicata l'"Urbanistica Perequativa" che potrebbe essere vista da Cittadini come un premio a chi ha violato la legge?
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> Gent.mo consigliere Migliore: Bravo. Ora andiamo oltre, e mi permetto di suggerire una Sua particolare attenzione al dopo... Non vorrei che la "perequazione" nasconda un danno maggiore del male. Per esempio una lottizzazione che non si è mai riuscita a fare ed oggi la brava ditta a seguito di un danno causato da questa amministrazine e patito economicamente dall'impresa riesca ad edificare la dove nessuno è mai riuscito. Lei sa meglio di me che la logica imprenditoriale fa volentieri ed apparentemente un passo indietro oggi magari per farne 5 avanti domani e mi auguro non in spregio a regole e rispetto del territorio. Suo devoto sempre Pino Lavatrice
In data 22/02/2011 prot.782 il Soprintendente scrive al Sindaco di Modica dice:
...si ritiene sia opportuno che la stessa area per la sua alta valenza storica, venga tutelata in modo tale da non alterare oltre il tessuto storico abitativo nel quartiere stesso.
...la proposta avanzata dai due consiglieri comunali, attraverso l'istituto dell'urbanistaica negoziata.......trova la più piena adesione di questa Soprintendenza.
Mi faccio alcune domande :
Come mai l'incartamento non ha un rendering fotografico da dove di evince lo stato dei luoghi prima dell'inizio dei lavori?
Come mai il Soprintendente precedente ha espresso parere positivo alla costruzione e l'attuale invece scrive :....si ritiene sia opportuno che la stessa area per la sua alta valenza storica, venga tutelata in modo tale da non alterare oltre il tessuto storico abitativo nel quartiere stesso ?
Possiamo dire la Città di Modica : Ringrazia vivamente!! .......... ma qualche dubbio rimane .......
Dichiarazione dei consiglieri comunali Giovanni Migliore e Paolo Nigro sulla nota vicenda relativa ai lavori di costruzione di un edificio in Via Fontana a Modica.
Durante la seduta del consiglio comunale di ieri sera, dopo aver ricevuto, per il tramite del Vice Sindaco Enzo Scarso, l'invito da parte del Sindaco Buscema di non trattare la nostra mozione d'indirizzo in quanto impossibilitato a partecipare ai lavori per concomitanti impegni istituzionali, abbiamo accolto tale invito ritenendo necessaria la sua presenza ed anche quella dell'Assessore all'Urbanistica, chiedendo ed ottenendo la garanzia che la mozione sarà trattata alla prima seduta utile.
Cogliamo inoltre l’occasione per evidenziare che sull’argomento, dopo aver trasmesso la nostra mozione alla Soprintendenza di Ragusa, siamo venuti a conoscenza che il Soprintendente, Arch. Alessandro Ferrara, che ringraziamo per l’attenzione prestataci, con propria nota inviata al Comune la scorsa settimana, ha affermato di ritenere che sia opportuno che l’area in questione per la sua alta valenza storica venga tutelata in modo tale da non alterare ulteriormente il tessuto storico abitativo presente nel quartiere della Catena.
Il Soprintendente ha altresì chiaramente affermato che la nostra proposta, attraverso l’istituto dell’urbanistica negoziata perequativa, che contempli il preminente e superiore interesse della collettività rispetto a quello, altrettanto legittimo, del proprietario del suolo oggetto di edificazione, di realizzare in altro sito l’edificio e di convertire la parte di quello già realizzato in una piazzetta con arredo urbano e sottostante parcheggio pubblico, trova la più piena adesione della Soprintendenza.
Attendiamo fiduciosi la discussione della nostra mozione, auspichiamo che possa essere finalmente l’occasione per un confronto serio e costruttivo attraverso il quale il Consiglio Comunale di Modica, nella sua più ampia espressione e rappresentatività, di concerto con l’Amministrazione, potrà segnare un momento importante e qualificante, contrassegnato da senso di responsabilità indispensabile, oggi più che mai, soprattutto in una materia difficile e delicata qual è quella dell’urbanistica e della tutela ambientale di un territorio. Modica, lì 26 febbraio 2011 F.to I CONSIGLIERI COMUNALI Giovanni Migliore Paolo Nigro
Modica. La polizia municipale sequestra immobile di Via Fontana. Denunciate due persone
Il Nucleo Operativo di Polizia di Polizia Edilizia della Polizia Municipale ieri ha sottoposto a sequestro preventivo di polizia giudiziaria il costruendo immobile tra Viale Quasimodo e Via Fontana. A seguito di sopralluogo presso il cantiere, il Nucleo, diretto dal Ten. Egidio Santaera insieme ai colleghi Salvatore Muriana Triberio e Giuseppe Gintoli, ha rilevato una difformità rispetto al progetto originario e, per questo motivo, si è provveduto all’apposizione dei sigilli alla struttura in costruzione. Il fascicolo, pertanto, è stato inviato alla Procura della Repubblica per i provvedimenti consequenziali. L’impresa che sta effettuando i lavori di costruzione, in buona sostanza, era in fase di preparazione dell’impalcatura per il “getto” di calcestruzzo per la realizzazione della soletta che, però, è risultata in contrasto con il progetto poichè tra l’alveo ed il cosiddetto “piano campagna”, ovvero era alta di circa sessanta centimetri rispetto al piano della sede stradale. Il N.O.P.E., pertanto, ha ritenuto dovere applicare il provvedimento afflittivo e, quindi, in atto i lavori sono stati bloccati. L’imprenditore, che è anche il proprietario, e il direttore dei lavori sono stati, altresì denunciati all’autorità giudiziaria.
Modica - Il costruendo palazzo in via Fontana è stato sottoposto a sequestro giudiziario perché è in difformità con il progetto. Le basi della costruzione a causa dello zoccolo del muro di cemento armato dell'argine del torrente, sono state effettuate 60 cm più alte, quindi la ditta prima di procedere con i lavori doveva chiedere al comune di Modica una variante che doveva poi oltre passare nuovamente dall’ufficio tecnico e poi alla Sovrintendenza, cosa che non è stata fatta.
Ieri mattina il sindaco di Modica Antonello Buscema, l’Assessore all’Urbanistica Giovanni Giurdanella e il dirigente del settore ing. Carmelo Denaro hanno incontrato i responsabili della ditta Fargione che sta realizzando i contestati lavori di costruzione dell’edificio residenziale in via Fontana, lavori che restano comunque sospesi come è stato disposto dall’ufficio Urbanistica per la verifica della alteffettiva conformità al progetto per il quale è stata rilasciata la concessione urbanistica.
L’Amministrazione ha così avviato con la ditta un’interlocuzione volta a negoziare una soluzione di urbanistica perequativa, che consentirebbe di allocare l’edificio in altro sito, secondo modalità che dovranno essere ulteriormente definite previa specifica deliberazione del Consiglio comunale. C’è però, sin d’ora, la disponibilità – dimostrata dalla ditta – ad accettare questo tipo di soluzione, che consentirebbe peraltro all’Amministrazione di utilizzare l’area in questione per opere utili alla collettività, come potrebbe esserlo l’ipotizzata piazzetta con parcheggio sotterraneo.
Resta da stabilire, ed è questo il nodo delicato da sciogliere, se trasferire la stessa cubatura dell’edificio previsto in via Fontana su un “suolo di atterraggio” di proprietà della stessa ditta oppure cederle un sito di proprietà del Comune, da individuare nell’elenco di quelli destinati alla dismissione, anche se questa procedura comporterebbe modalità di attuazione più complesse e dunque tempi più lunghi. Ferma restando la disponibilità della ditta interessata, l’Amministrazione e gli uffici comunali verificheranno in tempi rapidi la soluzione migliore da proporre alla stessa ditta e al Consiglio. A volte basta poco, basta trovare un punto d'incontro per rimediare e per trasformare uno sbaglio in una vittoria.
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> I nostri antenati,che abitavano nelle caverne del villaggio trogloditico(con la g,ti raccomando)del quartiere Vignazza,poco avvezzi a moderne costruzioni artificiose,stavano per rivoltarsi nelle proprie tombe,anzi catacombe, però un loro illustre discendente,secoli dopo,fece tutto il possibile perchè ciò non avvenisse,coadiuvato da person altrettanto caparbie e preparate, riuscendoci. A parte le caverne e gli antenati,qui stiamo parlando di una forma abominevole di abuso edilizio che è stato sospeso,bloccato,e a quanto pare sequestrato. Ciò ridà speranza e fiducia a quanti ritengono che nulla si può contro i poteri forti e le "disattenzioni" istituzionali verso un territorio già abbastanza devastato e violentato. Per fortuna che le lacune di alcuni ambientalisti,tecnici e politici caduti dalle nuvole vengono colmate da consiglieri comunali come Giovanni Migliore. Un paio di persone come te,in ogni amministrazione del Comune di Modica dagli anni 50 in poi,e la storia urbanistica di Modica non sarebbe quella poco felice dei giorni nostri. La stima nei tuoi confronti è sempre in costante aumento. Buon lavoro.
Giorno 01/02/2011 Interrogazione Giorno 14/02/2011 Incontro Ammministrazione,Residenti e Consiglieri Giorno 17/02/2011 I Consiglieri Paolo Nigro e Giovanni Migliore presentano una mozione d'indirizzo all'amministrazione
Giorno 18/02/2011 viene il Sovraintendente per fare un sopralluogo.
Giorno 18/02/2011 si parla di una probabile sospensione del cantiere
Giorno 18/02/2011 sui giornali on-line esce la notizia che con molta probabilità si sospenderanno i lavori
Giorno 22/02/2011 si apprende dai giornali-on line che la ditta è disposta a contrattare con l'amministrazione verso un nuovo concetto che si evolverà a Modica e cioè "urbanistica perequativa".
C’è però, sin d’ora, la disponibilità – dimostrata dalla ditta – ad accettare questo tipo di soluzione, che consentirebbe peraltro all’Amministrazione di utilizzare l’area in questione per opere utili alla collettività, come potrebbe esserlo l’ipotizzata piazzetta con parcheggio sotterraneo.... concetto di "urbanistica perequativa" proposta da Paolo Nigro nella riunione del 14/02/2011
ATTENZIONE .....NESSUNO PARLA CHE GIORNO 22/02/2011 COME POTUTO RISCONTRARE DA ME MEDESIMO, SI STAVA EVIDENZIANDO ALLA DITTA CHE L'IMMOBILE E' DIFFORME DAL PROGETTO ORIGINARIO.
Giorno 23/02/2011 La Polizia Municipale mette sotto sequestro giudiziario il costruendo immobile
Fino a questo momento nessuno ne parla.
Riflessione :
LE SUPPOSIZIONI, I DUBBI, SOLLEVATI DAI CONSIGLIERI NIGRO E MIGLIORE ..........ERANO FONDATI ??????
Stamattina alle 9:15 avevamo un'appuntamento con il Consigliere Paolo Nigro per vedere un po' di documenti sulla Via Fontana con un pò di calma. Io sono arrivato alle 9:00 e salito al 2° piano incontro l'Ing.Denaro. A questi, gli espongo la mia intenzione e lui con la sua solita e grande cordialità pensa di accompagnarmi dal funzionario Geom. Gerratana. Apriamo la porta......
...sorpresa ......
chi c'erà dentro la stanza?????
Oltre al Geom. Gerratana ...c'era l'avvocato ex proprietario, l'impresa nonchè attuale proprietario del ......
COSTRUENDO PALAZZO IN VIA FONTANA
L'ing. Denaro torna indietro e chiude la porta.
scambiamo due parole ......e cosa mi dice?????
Il costruendo palazzo in Via Fontana conferma quello che avevo sostenuto all'ufficio tecnico 15 giorni fa e cioè che è in difformita al progetto
le basi della costruzione a causa dello zoccolo del muro di cemento armato dell'argine del torrente, sono state effettuate 60 cm più alte.
cosa era necessario?????
La ditta prima di buttare le fondamenta doveva chiedere al Comune di Modica una variante E .....questa oltre passare nuovamente dall'ufficio tecnico doveva andare alla Sovraintendenza.....
......invece i lavori sono andati al massimo della velocità ..... per oscurare il problema......
oggi l'ordinanza di sospensione si rafforza in misura maggiore
bisogna rivedere le misurazioni, chiedere la variante e il parere alla sovraintendenza.
la soletta di prossima gettata è alta rispetto al piano stradale di 60 cm....
ATTUALMENTE LA COSTRUZIONE E' DIFFORME DAL PROGETTO ORIGINARIO.
Modica, per l'edificio di via Fontana:disposta la sospensione dei lavori
Il 1 febbraio "Il giornale di Ragusa" aveva sollevato la questione Modica, per l'edificio di via Fontana:disposta la sospensione dei lavoridi Leuccio Emmolo Venerdì 18 Febbraio 2011 - 22:38
Finalmente a palazzo San Domenico si sono accorti che in via Fontana c’era qualcosa che non andava. In questa via, in uno dei quartieri storici della città, si sta realizzando un edifico che si affaccia sulla cava e che chiuderà la prospettiva della parete rocciosa oltre a “coprire” alcune abitazioni preesistenti. La questione dell’edificio in via Fontana era stata sollevata dal nostro giornale lo scorso 1 febbraio con un articolo, corredato da una serie di foto, a firma di Felicia Rinzo. Sono seguiti interventi da parte di consiglieri dell’opposizione ( Migliore e Nigro).
Diciassette giorni dopo la pubblicazione dell’articolo il Comune si muove. Oggi la notizia che il dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Modica disporrà la sospensione dei lavori di costruzione dell’edificio residenziale oggetto delle polemiche. “La sospensione è motivata dall’esito dell’ultimo sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune, che suggerisce una verifica della effettiva conformità dei lavori che si stanno realizzando a quanto previsto dal progetto per il quale sono state date le autorizzazioni”.
Possibile che solo adesso il Comune avverte il bisogno di verificare la costruzione del palazzo? Ma i Vigili urbani perché non hanno segnalato la cosa a tempo debito? “ La sospensione dei lavori- spiegano in una nota il Sindaco Buscema e l’assessore all’Urbanistica Giurdanella- sarà dunque utile ad un approfondimento anche da parte della Soprintendenza che potrebbe intervenire con un nuovo parere.
Che la costruzione di quest’edificio desti la rabbia dei residenti del quartiere e una diffusa preoccupazione in tutti i cittadini che hanno a cuore il nostro centro storico, è infatti un fatto fisiologico e più che legittimo, ma la delicatezza del caso, intorno al quale si avviluppa una storia oltremodo controversa lunga più di trent’anni, impone a maggior ragione che lo si affronti con onestà intellettuale e con lucidità, cercando chiarezza e soluzioni piuttosto che facili strumentalizzazioni di taglio demagogico”. Meglio tardi che mai.
Modica: Disposta sospensione lavori dell’edificio in via Fontana, oggetto di polemiche dei residenti
Il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Modica disporrà nella giornata di oggi la sospensione dei lavori di costruzione dell’edificio residenziale in via Fontana, oggetto delle polemiche di questi giorni.
La sospensione è motivata dall’esito dell’ultimo sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune, che suggerisce una verifica della effettiva conformità dei lavori che si stanno realizzando a quanto previsto dal progetto per il quale sono state date le autorizzazioni. Questa mattina, intanto, l’Amministrazione e i tecnici hanno accompagnato il nuovo Sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa Alessandro Ferrara a fare un sopralluogo sul posto al fine di valutare insieme le soluzioni possibili.
La sospensione dei lavori sarà dunque utile ad un approfondimento anche da parte della Soprintendenza che potrebbe intervenire con un nuovo parere.
E intanto il sindaco di Modica Antonello Buscema e l’Assessore all’Urbanistica Giovanni Giurdanella colgono l’occasione per un ulteriore chiarimento su tutti i profili di questa questione, che appare necessario dopo quanto si è detto e si è scritto in questi giorni.
Che la costruzione di quest’edificio desti la rabbia dei residenti del quartiere e una diffusa preoccupazione in tutti i cittadini che hanno a cuore il nostro centro storico, è infatti un fatto fisiologico e più che legittimo, ma la delicatezza del caso, intorno al quale si avviluppa una storia oltremodo controversa lunga più di trent’anni, impone a maggior ragione che lo si affronti con onestà intellettuale e con lucidità, cercando chiarezza e soluzioni piuttosto che facili strumentalizzazioni di taglio demagogico.
L’incontro che abbiamo di buon grado accettato di fare lunedì scorso con i residenti del quartiere si è rivelato utile perché ha registrato la massima serietà, maturità e propositività di tutte le forze politiche rappresentate dai consiglieri comunali presenti, di maggioranza e di opposizione.
Non lo stesso si può dire di certa stampa che dimostra di non voler mancare occasione per costruire attacchi accettando il prezzo di allontanarsi dalla verità.
Bisogna dunque ricostruire linearmente le tappe di questa vicenda. La prima richiesta a costruire su quell’area da parte dei privati che ne sono proprietari risale agli anni ’80 ed è vero che allora, con esattezza nel 1990, una sentenza del Tribunale delle Acque Pubbliche riuscì a bloccare il progetto, confermando il diniego dell’autorizzazione che era stato già opposto da parte del Genio Civile ed era motivato dal mancato rispetto delle previsioni di legge sulla distanza dall’alveo del fiume.
Questa condizione è stata superata negli anni dalle nuove previsioni normative, che annullano l’obbligo di rispettare distanze minime nel caso in cui l’alveo sia stato già coperto, e soprattutto dal P.A.I. (Piano per l’Assetto Idrogeologico regionale), che al punto. 4.4. (Perimetrazione delle aree a rischio idraulico) della relazione sul bacino del Fiume Irminio e del Torrente di Modica, considera “risolutivi” gli interventi di copertura eseguiti e dice testualmente che “per questo motivo non sono state individuate aree a rischio né nel centro storico di Modica né in quello di Scicli”.
Questo ha di fatto abbattuto, secondo il parere del Genio Civile, gli ostacoli perché fosse concessa la propria autorizzazione, che difatti è arrivata nel 2007.
Solo la Soprintendenza ai Beni Culturali, competente dal momento che si tratta di un’area sottoposta a vincoli paesaggistici, avrebbe a quel punto potuto bloccare l’iter del progetto, ma anche quest’autorizzazione è arrivata nel 2008.
A quel punto il Dirigente del settore urbanistica, competente al rilascio della concessione edilizia comunale, non avrebbe potuto far altro che procedere in tal senso: si tratta infatti di una zona che il vecchio Piano Regolatore Generale individua come zona B, dunque edificabile, e anche ogni previsione del regolamento edilizio comunale in materia di costruzioni nei pressi dell’alveo era da considerarsi superata dal PAI.
Va chiarito peraltro che questo quartiere, pur essendo un quartiere storico, non rientra nella perimetrazione del centro storico. Eppure ancora, alla fine del 2008, l’ing. Denaro ha scritto all’Amministrazione, manifestando tutta la propria preoccupazione per la delicatezza del caso e questo ha innescato un nuovo, travagliato percorso, in cui i tecnici, la commissione edilizia comunale e il Sindaco personalmente hanno fatto il possibile per evitare che quest’autorizzazione dovesse essere concessa, tant’è che la stessa Soprintendente di allora, dopo l’ennesimo sopralluogo sul posto, rilasciò nel 2009 un nuovo parere imponendo una modifica del progetto con l’abbassamento di due piani.
La possibilità di un diniego per questa autorizzazione è stata di certo fortemente compromessa dalla presenza, alle spalle dell’area in questione, di un vecchio palazzo ben più alto di questo e ben più invadente sulla conformazione del quartiere.
Nella totale assenza di un solo elemento serio e giuridicamente valido, che non esponesse l’Ente a danni irreparabili dal punto di vista economico, il Dirigente ha dovuto, seppur in modo sofferto, firmare il rilascio della concessione edilizia.
Siamo nel mese di marzo del 2009, pochi giorni dopo l’ultima e definitiva autorizzazione della Soprintendenza.
Chi si azzarda dunque a sostenere che la vecchia amministrazione comunale aveva tenuto bloccati i lavori mentre questa li ha autorizzati, mente sapendo di mentire per almeno due motivi:
innanzitutto l’amministrazione non ha alcun potere arbitrario sul rilascio di una concessione edilizia laddove il PRG ha previsto un’area edificabile e in questo caso solo il Genio Civile e la Soprintendenza avrebbero avuto la competenza di bloccare i lavori, cosa che non hanno fatto;
inoltre l’ultima autorizzazione della Soprintendenza, quella che ha di fatto obbligato il Comune al rilascio della concessione, è arrivata solo nel 2009 e comunque solo dopo che era stato fatto ogni tentativo formale e informale per evitare che questo accadesse.
Questa cronistoria dice chiaramente che non c’è stata alcuna leggerezza, alcuna superficialità, nel modo in cui questa Amministrazione ha affrontato la vicenda e nel modo in cui ancora oggi la affronta, condividendo pienamente la legittima preoccupazione dei residenti del quartiere, e in particolar modo di quelli che hanno le loro case a pochi metri dall’edificio che verrà realizzato, così come di tutti i cittadini che temono la deturpazione di un quartiere storico della Città.
Chiunque voglia usare la storia di questo edificio per un attacco all’Amministrazione, non dimostra di averne realmente a cuore le sorti perché dovrebbe, in tal caso, indirizzare le proprie contestazioni e le proprie pressioni al Genio Civile e alla Soprintendenza, gli unici che potrebbero fermare ancor oggi i lavori con una modifica dei rispettivi pareri.
Tuttavia, come è stato garantito nel corso dell’incontro di lunedì scorso, se una soluzione c’è ancora l’Amministrazione comunale è pronta a farla propria, a sostenerla, a perseguirla e in tal senso ben venga il coinvolgimento del Consiglio Comunale per una scelta che sia ragionata e condivisa con grande senso di responsabilità.
Lunedi scorso, dopo la riunione avuta presso i locali della Chiesa Madonna della Catena, si era rimasti d'accordo che il Sindaco provvedeva a creare un contatto con la Soprintendenza di Ragusa e poi ci faceva sapere dell'incontro. Stamattina erano le ore 8:45 e un residente della zona, mi chiama telefonicamente per informarmi che c'era in corso un incontro proprio ai piedi del costruendo palazzo. 15 minuti di strada e raggiunsi il luogo.
Erano tutti al bar a prendersi un caffè.
Chi c'era all'incontro?
il Sindaco Buscema l'Assessore Giurdanella l'Assessore Spadaro il Dirigente Denaro il Responsabile dell'uffico tecnico Gerratana il Soprintendente Ferraro un tecnico della soprintendenza
Risultato : I lavori in giornata verrano sospesi
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> oggi 18 febbraio alle ore 13.10,la costruzione va avanti speditamente,c'erano tre carpentieri che lavoravano nonostante il tempaccio ed il costruttore soddisfatto che li guardava. Buon lavoro a tutti.
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Attualità MODICA - 17/02/2011 Modica: quando la fantasia supera la realtà, danneggiando parte dei cittadini Palazzo costruito a ridosso dell´alveo del fiume, a pochi metri dalle case L’amministrazione, sempre a fatto compiuto, sta tentando una improbabile mediazione tra residenti e titolare della ditta realizzatrice dei lavori; domani sopralluogo di Sovrintendenza, Genio Civile e sindaco Antonio Di Raimondo CorrierediRagusa.it
Com’è possibile costruire un palazzo nel popoloso quartiere Fontana (nella foto), in barba ai vincoli architettonici e a pochi metri dall’alveo di un fiume, con tutti i rischi che una circostanza del genere può comportare? E’ accettabile che il costruendo edificio possa togliere luce e aria alle abitazioni delle gante che in quella zona ci è nata e ci vorrebbe anche morire in pace? Evidentemente a Modica tutto questo è possibile, e pure accettabile, almeno per qualcuno. L’amministrazione tuttavia non riesce a spiegare il perché, tentando invece una improbabile mediazione tra residenti e titolare della ditta realizzatrice dei lavori, che, da parte sua, può contare su tutte le autorizzazioni necessarie.
Ma il nodo sta proprio qui: com’è stato possibile concedere queste autorizzazioni, alla luce di tutte queste problematiche ostative? Di chi è la responsabilità? Perché l’amministrazione Buscema tenta di agire solo a fatto compiuto? Tutte domande alle quali i cittadini pretendono una risposta chiara. Risposta che al momento non c’è. E’ un dato di fatto che con la precedente giunta questi lavori sono stati sempre bloccati, stante la mancata concessione delle autorizzazioni comunali. Anche i residenti, costituitisi in un gruppo e affidatisi ad un avvocato, avevano già vinto la prima causa, come conferma una dei residenti danneggiati, la signora Maria Civello.
"Da un palazzo di sei piani - dice la signora - sono arrivati ad una sorta di compromesso: garage più un piano. Ma a noi - dice la signora - ci ingabbiano comunque, privandoci del sole e dell´aria. L´avvocato al quale ci siamo rivolti - conclude la donna - sta accertando che le autorizzazioni in possesso della ditta siano tutte in regola ed ottenute secondo i crismi e i giusti criteri di valutazione".
Perchè con questa amministrazione tutto è cambiato, in peggio? Di colpo sono arrivate le concessioni che mancavano dalla Regione, dal genio civile e persino dalla soprintendenza, senza che nessuno si preoccupi del fatto che il palazzo stia sorgendo su di una cava, a due passi dall’alveo di un fiume, ingabbiando le abitazioni vicine. Qualcosa non va. e qualcuno dovrà darne conto e ragione. Intanto la ditta Fargione di Modica va avanti con i lavori, avendo in mano tutte le autorizzazioni che la mettono in regola. Per cercare di vederci chiaro e salvare il salvabile, domani, per iniziativa di Riccardo Minardo, si terrà un sopralluogo cui parteciperanno i rappresentanti del Genio Civile, Sovritendenza ed amministrazione comunale.
> per correre ai ripari,,,,buona l'idea dell'edilizia negoziata e della piazzetta,almeno in caso di eventuale inchiesta giudiziaria, "a pena è menza". Sotto la piazzetta,nei locali sotterranei,in caso di pioggia abbondante? un bell'acquario con le migliori razze autoctone di pesci di fiume. E i pilastri che presto vedremo? Un esempio di minimalismo del 21° secolo che daranno un volto moderno a quel quartiere vecchio come il mondo.
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Alle ore 20:00 cosi come previsto si è svolto l'incontro sulla costruzione di Via Fontana presso il salone della parrocchia Madonna della Catena.Un nutrito gruppo di persone era già in discussione quando sono arrivato. Alle ore 20:00 in punto eravamo sul posto Il dirigente Ing.Denaro Carmelo il funzionario responsabile Geom.Gerratana Antonino l'assessore Giurdanella Giovanni l'assessore Giovanni Spadaro il sindaco Buscema il consigliere Giorgio Zaccaria il consigliere Giancarlo Poidomani il consigliere Paolo Nigro il consigliere Michele D'Urso il consigliere sottoscritto
poi erano presenti una ventina di persone e la giornalista Concetta Bonini.
Diversi interventi, alcuni interrogatori, alcuni chiarificatori, altri propositivi.....
poi ci sono stati diversi interventi da parte dei residenti
....un signore ribaltava il concetto dell'importanza di essere una città dell'Unesco e a confronto poneva un quesito che il Presidente Lombardo ha posto per una costruzione a Siracusa.....lavori bloccati in attesa di un parere del comitato dell'Unesco
.....un altro residente ha sottolineato come tanti residenti hanno avuto bocciato qualunque intervento nella zona e invece questo grande scempio ha avuto tutti i pareri positivi
....altri hanno evidenziato come la Soprintendente abbia fatto un sopralluogo con grande superficilaità...o meglio è arrivata assieme allora all'ex Assessore e velocemente abbia dato il suo giudizio....
....altri sottolineavano il fatto che la zona non ha nessun consigliere che la rappresenti e che tutto procede con grande degrado della zona ....dal recupero dell'acqua che viene da Modica alta, ai lavori lasciati in balia del tempo come il cancello vicino la farmacia oppure tutti gli altri lavori attorno alla copertura già effettuata del torrente
i tecnici e l'assessore hanno spiegato l'intero iter e tutti i tentativi che ci sono stati per ritardare o meglio per bloccare il rilascio.
In merito a questo punto abbiamo mostrato tutti i vari dubbi e perplessità.
A sostegno di questa tesi anche il parere dell'Arch. Cavallo mostrava delle perplessità.
Il consigliere D'Urso ha cercato di fare riflettere la sala nel trovare e nel fare evidenziare alla gente residente, le varie preoccupazioni e paure.
io ho cercato di farmi spiegare ( senza che nessuno ci è riuscito) come mai il Genio Civile nel 1983 aveva dato parere negativo ai sensi dell'art.96 lettera f del R.D. e nel 2007 sempre ai sensi dell'art.96 lettera f dà parere positivo e addirittura evidenziava in esso una sentenza del 1974 della Cassazione che non menziona sia nel 1983, sia nel 1985 e sia nel 1990. Ho letto il parere del PAI dove al punto 4.4 dice che Modica ha avuto qualche problemino all'inizio del secolo ma ora con la copertura degli alvei il problema è contenuto e risolto.
L'intervento del Consigliere Nigro, ha segnato invece una svolta nell'ambito della discussione poichè ha proposto qualcosa di fattibile e concreto e cioè ha evidenziato la possibilità di una forma di edilizia negoziata tra la ditta costruttrice. Requisire il manufatto in se e per sè sarebbe eccessivamente oneroso per il comune mentre ......una proposta al costruttore di completare il piano e creare una piazzetta con parcheggi e in cambio l'amministrazione dare qualche terreno appetibile di sua proprietà rendendolo con una variante edificabile magari con una volumetria maggiore e con un conseguente risparmio degli oneri accessori. Tutto questo garantirebbe il recupero delle spese effettuate , maggior guadagni per il costruttore. La zona della Vignazza godrebbe di una piazzetta e una riqualificazione della zona a costo zero.
Alla fine......... l'intervento del Sindaco.
La prima parte dell'intervento non mi è piaciuto quando ha affermato che lui aveva predetto tutto quello che è successo questa sera ...dalla riunione....alla mia interrogazione e cosi via ....(mi chiedo perchè non si è corso ai ripari prima??? Perchè non si è fatto un'incontro prima di iniziare i lavori se tutto era prevedibile????)
.....lasciando la polemica.....
nella seconda parte del discorso invece il Sindaco ha preso un impegno di andare di nuovo dalla sopraintendenza per un'ulteriore verifica e poi di avviare una interlocuzione con il proprietario per una forma di edilizia negoziata.
Alla fine tutti assieme siamo andati attorno al costruendo edificio.
Qualche commento,qualche speranza......
...credo che una mozione di indirizzo per sviluppare meglio il concetto di edilizia negoziata con la ditta sia una buona opportunità per tutti ........dall'amministrazione ai cittadini del posto e ai cittadini modicani tutti.
Con questo post voglio ringraziare pubblicamente il Consigliere Zaccaria per il suo impegno, per aver contribuito ad organizzare questa serata e nel particolare per avermi invitato a discutere in questa assemblea cittadina.
Amici del blog. Due giorni sono stato assente dal blog poichè per motivi di lavoro sono stato a Roma. Al ritorno , l'amico Consigliere Zaccaria mi ha telefonato per invitarmi ad un incontro che si terrà lunedi prossimo nel salone della Chiesa della Madonna della Catena alle ore 20:00. Saranno presenti alcuni consiglieri , il Sindaco, l'assessore Giurdanella,il dirigente del settore Urbanistica Denaro.
Un'invito molto interessante poichè da un lato ha posto una consapevolezza obiettiva al fatto sollevato e dall'altro la riflessione ha portato a compiere un valido segnale di democrazia partecipata.
Chiunque è invitato......vi prego di essere presente e con forza poter dire la propria. Saluti giovanni.
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Suivant le conseil de 17 jours, 8 jours encore embarrassante (Pour eux) question Comment faire pour effectuer le travail entre 8 jours, le bâtiment sera presque habitable. Peut-être que certains veulent battre le Guinness Book des records? Je ne voudrais pas me retrouver dans la peau de ceux qui vivent à proximité du bâtiment par bâtiment, mais jamais l'esprit, de sa démission, les dés sont jetés Rien ne va plus les jeux sont fait!
..x chi non mastica il francese:
Prossimo consiglio giorno 17,ancora 8 giorni all'imbarazzante (per Loro) interrogazione da come procedono i lavori fra 8 giorni l'edificio sarà quasi abitabile. Forse vogliono battere qualche guinness dei primati?? Non vorrei trovarmi nei panni di chi abita nelle adiacenze del costruendo edificio,ma pazienza,rassegnatevi, il dado è tratto rien ne va plus les jeux sont fait !
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> Sulla costruzione di Via Fontana invito "il ballo dei qua qua" e gli altri a leggere il mio Post.n.6109 del 5+2 scorso e il Post n.6115 di Giovanni Migliore del 6+2 scorso potrebbero aiutare ad avere un quadro più chiaro della vicenda.
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Brani Tratti da: Giovanni Modica Scala, La Grande Alluvione, Ed. "Voce Libera di Modica" 1969 <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
-------------------- Secondo le risultanze del censimento del 1901,appena un anno prima della Grande Alluvione, Modica si trovava, per numero di abitanti presenti,al 37° posto dell'elenco dei più grossi Comuni d'Italia ed al 4° posto di quelli della Sicilia, dopo Palermo, Messina e Catania.
Modica aveva anche un proprio Rappresentante al Parlamento Nazionale. Ed è proprio a lui che vogliamo fare riferimento esplicito, nel dichiarare che il Governo era stato più volte interessato alla soluzione del problema più grave, più urgente del nostro Comune :la sistemazione e la copertura dei due torrenti. Sul conto dei quali, riteniamo necessario, prima di addentrarci nel nostro lavoro, dare qualche breve cenno storico.
La città, anteriormente al 1902, nel corso di lunghi secoli, aveva sofferto per inondazioni più o meno gravi; e la cattiva fama dei suoi torrenti,in particolar modo del Pozzo dei Pruni, è testimoniata ampiamente da scrittori antichi e moderni.
Raffigurando, come altre volte è stato fatto, il corso dei torrenti come una gigantesca ipsilon Y, la copertura nascose i segmenti superiori, lasciando scoperto quello inferiore.
Modica veniva a perdere, così, quell'aspetto singolare che ne faceva -secondo i dizionari della seconda metà del novecento - la città più caratteristica d'Italia, dopo Venezia.
Da questi torrenti,Pozzo dei Pruni e JanniMauro, quando sono riboccanti, nascono le inondazioni della mezza città di sotto, cioè quella parte del paese ove esistono le strade a ruota e tutto ciò che al vivere civile si appartiene.
Ai nostri giorni, tré ne sono avvenute. Una al dì 24 dicembre 1818 che ruinò quattro ponti ed una parte di strada rotabile di trecento passi circa, lasciando sommersa nella belletta molta quantità di frumenti, orzi ed altri generi riposti nei granai e nelle officine di primo piano. L'altra il 22 gennaro 1830 e, finalmente, il fatale acquazzone del 10 ottobre 1833 che, per calcolo di approssimazione costò a Modica la perdita di centomila onze, in danni sì pubblici che privati (n.d.a.: Oltre alla perdita di vite umane: sette, secondo la relazione dell'Intendente o nove, secondo il rapporto. Centomila onze corrispondono a più di un miliardo di lire attuali.
Evidentemente le varie amministrazioni succedutesi negli anni a seguire,compresa l'attuale,della storia passata della ns.Città non gliene è importata un fico secco.
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Anzichè rinviarlo di una settimana, questi slitta di 15 giorni.
Ora vi offro delle foto che ho fatto stamattina.
se avete modo di osservare, prima della costruzione la raccolta delle acque della Via Fontana e con precisione le acque che scendono da Modica alta e la raccolta delle acque della Via Catena confluivano in questo posto. Il tipo di roccia e di terreno permetteva in modo naturale di assorbire tutta l'acqua anche se si creava un forma di allagamento di oltre 2 metri.
Ora questo non ci sarà più.
Le acque scenderanno , la stradina Via Pozzo di Grotta diventerà un fiume e il recupero lo farà un tombino.
La Fiumara di Modica,chiamato anche Moticano (o Mothicano), è un corso d'acqua a carattere torrentizio della Sicilia sud-orientale. Il suo corso si svolge interamente nella provincia di Ragusa ed è lungo 22 km.
Il Moticano nasce dalla confluenza di due torrenti nel centro città di Modica, lo Janni Mauro (o S. Francesco) ed il POZZO dei PRUNI (o Santa Maria). L'incontro tra i due corsi d'acqua avviene proprio sotto la Torretta dell'Orologio del Castello dei Conti di Modica e dopo altri 300 m il Moticano raccoglie le acque del torrente San Liberale, proveniente da sinistra.
SINTESI DEL TRAGICO EVENTO :
Le quattro e venti antimeridiane del 26 settembre 1902. Proprio a quest'ora, il volume della pioggia che sembra già insuperabile, si dilata spaventosamente; non si tratta più di pioggia, più o meno torrenziale, ma di una valanga d'acqua che piove compatta a velocità incredibile. Si sono aperte le cateratte del cielo. La terra non è più in grado di contenerla; enormi distese mostrano la nuda roccia spogliata dell'humus che ha iniziato la sua macabra corsa verso la rovina. Laggiù in fondo c'è la città che dorme, ignara dell'apocalisse. I fulmini scavano solchi abbaglianti nel cielo nerissimo, squarciano le tenebre e si insinuano nelle fessure delle finestre e delle porte, come a spiare; i tuoni rotolano sulle coste e fanno tremare le case. I torrenti POZZO dei PRUNI, Ianni Mauro e Santa Liberante cominciano a vomitare montagne d'acqua.
Particolarmente terribile il primo, alimentato da un bacino di circa diciassette chilometri quadrati, con pendenze che superano, in molti punti, il 30%, inizia la sua pazza corsa a sette chilometri dalle porte di Modica. Via via che precipita verso il fondo valle, raccoglie le acque in piena del Passo Gatta, di Cava Fazio e della Vaccalina, come un enorme imbuto. All'altezza del San Pancrazio, entra nella strettoia degli argini; a questo punto il dislivello di oltre 150 metri e la strozzatura graduale aumentano vertiginosamente l'altezza della fiumara e la sua velocità.
Piomba alle spalle della Chiesa di Santa Maria come una gigantesca palla di cannone: si tratta di un fronte di acqua di quasi undici metri di altezza proiettato ad oltre cinquanta chilometri l'ora. Il ponte della Catena, investito dall'onda che porta avanti un grosso albero, a guisa di ariete, crolla senza resistenza. Il primo vero ostacolo è rappresentato dalla curva di Via Dione su cui sorgono tre case di abitazione, a diversi piani, che vengono spazzate via come castelli di sabbia. Dove un momento prima c'erano tre costruzioni di mole rispettabile, l'acqua si scava un nuovo letto profondo più di tre metri dal piano della strada e largo più di quindici! La parete est della Chiesa, robustissima e di nuova costruzione, servì quasi da guida all'acqua per scagliarsi contro il palazzo dirimpetto, che subì gravissimi danni, e per irrompere, attraverso i balconi sfondati, nelle stanze del primo piano dove lasciò un metro di fango. La Chiesa, il cui pavimento ha una superficie di quasi mille metri quadrati, si riempì di acqua melmosa per una altezza di tre metri e cinquanta. In Piazza Mazzini, il famoso piano Orosco, la piena ha un attimo di sosta, a causa del suo improvviso allargamento di fronte.
E' solo un attimo; poi, la folle avanzata riprende. Le colonne del ponte Pilera si incrinano, l'atrio comunale è allagato, la balconata dell'Ufficio Postale è divelta. A questo punto, le acque del POZZO dei PRUNI si incontrano con quelle del torrente Ianni Mauro; con un enorme boato, un tratto di ben 68 metri dell'alveo coperto di Piazza San Domenico scoppia letteralmente, a seguito della pressione interna provocata dal rigurgito dei due torrenti nel punto di incontro. Malgrado le notevoli proporzioni della piazza, l'acqua raggiunge una altezza complessiva di quasi dieci metri dal tetto dell'alveo. Le traccie lasciate sul palazzo Grimaldi arrivano a cinque metri e novanta dal marciapiede che, a sua volta, si innalza di quattro metri dal fondo della cava. Forti del reciproco apporto, le acque continuano la loro opera di distruzione e di morte. Buona parte delle case costruite sull'area dell'attuale Ufficio Postale ed i terrani situati all'incrocio di Via Arancitello con Via Santa, vengono diroccati. Più di trenta persone di questo quartiere, sorprese nel sonno, affogano come topi in trappola.
"Tratto da "La grande alluvione" (op. cit. pp.59-65)di G.Modica Scala --------------------------------------------------------------------- <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Quasi 110 anni dopo,nei pressi del torrente POZZO dei PRUNI definito nella cronistoria ("particolarmente terribile ,alimentato da un bacino di circa diciassette chilometri quadrati, con pendenze che superano, in molti punti, il 30%, inizia la sua pazza corsa a sette chilometri dalle porte di Modica"), si continua a costruire, opzione parecchio discutibile anteposta alla primaria necessità di una seria messa in sicurezza dell'intero quartiere. Correva l'anno 2011. Primo Ministro a Roma S.Berlusconi. Primo cittadino di Modica A.Buscema.
Consigliere Migliore , veda che molti consiglieri dell'attuale maggioranza avevano fatto una riunione nei locali della Chiesa della Madonna della Catena. Non le dico le promesse.Poi altri amici che militano nella Legambiente avevano promesso ferri e fuoco per risolvere il problema. Tutto nel silenzio più totale. Un consigliere che ha fatto sempre battaglie contro il cemento, ora sta in silenzio. Questo consigliere di cui io parlo ha un padre che ha fatto tante battaglie e continua a battagliare contro questo palazzo. Oggi per me è una domenica triste.Non posso credere che delle persone e in particolare i paladini contro il cemento rimangono in silenzio davanti a questo scempio. Un paese intiero parla di questo squallore ma nessuno parla. Ha fatto bene a togliere i nomi dei proprietari nei documenti perchè questi erano capaci di querelarla. Interessi di casta.Che dirle tanti auguri per questo modo di portare avanti le cose, i fatti di tutti noi. Un grosso rammarico dove è il Sindaco Antonello Buscema, dove sono i consiglieri integralisti contro il cemento , dove sono tutti gli altri consiglieri di minoranza del suo partito e degli altri.la ringrazio per avermi dato la possibilità di sfogarmi e la prego di contattarmi nell'email riservata se ha bisogno aiuto o sostegno per questa battaglia contro i mulini a vento.Buona Domenica a lei e alla sua santa famiglia.Auguri.
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complimenti Tema: 27 - Post: 6117
a cura di
complimenti per la costruzione
del
06/02/2011 08:42:46
vivissimi complimenti all amministrazione attuale per avere permesso di costruire accanto ad un torrente in pieno centro storico speriamo mai ma se accadesse qualcosa almeno sapremo i nomi dei responsabili dopo quasi trent'anni tutti i pareri sono okkei quuindi...l'opera sarà compiuta,,con la felicità(!) di chi ci abita nella zona--- dire vergogna è poco ma rispettiamo tutte le autorizzazioni che sono state rilasciate sicuramente da persone responsabili e competenti ma che preferiscono la cementificazione al posto della sicurezza o del verde o dei parcheggi,,,maaahhh
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Ho dovuto impiegare diverse ore per togliere i nomi dai vari documenti. In questo post vi allegherò alcuni documenti. Ricordo che alcuni di questi non sono disponibili nel fascicolo al Comune di Modica. Quanto detto è testimoniato dal fatto che giovedi sera nel corso di una interessante e proficua discussione con l'Assessore Avv.Giurdanella, mi resi conto che lo stesso non aveva la senteza del Tribunale delle Acque. Ovviamente gli lasciai la mia copia che avevo appresso.
Ora vi pubblico tutta la diatriba di allora.
Il Consiglio Comunale nel bilancio di previsione del 1982 aveva stanziato 200.000.000 di Lire per la pavimentazione e sistemazione dell'area risultante dalla copertura dell'alveo Passo Gatta a prolungamento della Via Marchese Tedeschi.
La Giunta il 31 Gennaio 1983 e riadottata con delibera 872 del 18/05/1983 e ratificata dal Consiglio Comunale con atto n.40 del 6/6/1983 aveva approvato il progetto redatto dall'Ing. Diana per la copertura dell'alveo.
Ovviamente per la realizzazione dell'opera era necessario espopriare i terreni.
Il Sindaco il 22 Novemnre 1983 rilascia una concessione edizia, la n.257 con la quale si poteva costruire un palazzo di 5 piani fuori terra con 2 appartamenti per piano. Iniziano le opere di sbancamento.
Il 14 Aprile 1984 con ordinanza 388 il Sindaco pro-tempore espopria alcuni tratti di terreno per la copertura dell'alveo.
Alcuni residenti fecero una segnalazione al Genio Civile e questi con provvedimento n.8252 del 03/07/1985 ordinò di eseguire tutti i lavori a ripristinare allo stato quo ante il terreno latistante l'argine destro del torrente per tutta la striscia di mt.10 di larghezza.
In data 16/10/1985 i proprietari fecero ricorso al Tribunale delle Acque a Roma
qui nelle righe successive riporto alcune pagine più significative
Infine vi allego un esposto dove evidenzia, come in itinere sono state cambiate le carte e cioè fu presentato un progetto di variante al progetto originario dell'Ing. Diana ....
...con il quale il Comune di Modica al posto del muraglione e del relativo riempimento nello stacco di suolo dei proprietari intendeva e ha costruito una passerella pedonale a sbalzo della larghezza di mt. 1 ,50 incastrata nel muro d'argine della copertura del torrente. Tale passerella oltre ad essere in difformità al progetto origianrio e all'espropria del suolo, costitui una strozzatura del traffico pedonale proprio nell'incorcio col ponte Mulinello ......
ma i vari proprietari mostrarono il loro disappunto per una disparità di trattamento poichè questi hanno avuto occupate dal Comuen di Modica per intero le aree espopriate e case demolite.
Questi documenti non sono presenti nel fascicolo. L'avv. Giurdanella invece mi ha riferito che la ditta ha avuto il parere del genio Civile e della Sovraintendenza grazie al PAI che ha superato tutto.
Consigliere Migliore, il caso è stato trattato anche su organi di stampa ma purtroppo non si è riusciti a bloccare questo scempio. Personalmente ho parlato pure con il sovrintendente che nonostrante fosse contrario non poteva bloccare il progetto perchè era tutto regolare, anche se in passato alcuni enti avevano dato pareri negativi, successivamente (magicamente) i pareri sono diventati positivi. Spero che il consiglio possa fare qualcosa. * giò 1 febbraio 2011 alle 12:06
Si tratta di uno scempio… fino a qualche giorno fà si vedeva un bellissimo arco in pietra che sarà completamente coperto dalla struttura. Spero anch’io che il consiglio possa fare qualcosa ma temo sia troppo tardi!!! * SicMan 1 febbraio 2011 alle 13:10
anch’io sono allibito davanti a questo scempio.
Non solo si va a deturpare un angolo della Modica antica, ma potrebbero esserci dei rilevanti problemi di sicurezza, visto che la costruzione insiste proprio sul letto del torrente e, in caso di piogge molto abbondanti, potrebbe fungere da pericolosissimo tappo.
Su questo pericolo almeno, sarei contento di essere smentito dai tecnici che seguono il progetto. * Antò 1 febbraio 2011 alle 14:08
Concordo a pieno per il fatto che non rispecchia al massimo il principio di salvaguardia del patrimonio storico, ma signori, ci sono padri di famiglia a casa senza lavoro. In questo particolare momento, e direi veramente tragico, alla bellezza dell’arco in pietra, comunque, preferisco che almeno gli operai impegnati in tale opera possano portare il “pane a casa”. Dal punto di vista della sicurezza credo proprio che i tecnici abbiano valutato bene, anche perchè sarebbero i primi a rimetterci. Nel nostro territorio tutta l’economia ruota attorno all’edilizia ed all’agricoltura e mi sembra proprio che le restrizioni, a tutti i livelli (zone edificabili da piano regolatore esaurite, piano paesaggistico, 1000 autorizzazioni per ogni intervento spesso rilasciate da uffici lentissimi), stanno provocando il collasso della nostra città. Continuando così rimarranno a lavorare solo i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate….e ne avranno di lavoro per tirare dalle tasche della gente i pochi spiccioli che sono rimasti. Scusate lo sfogo….. * bestiale 1 febbraio 2011 alle 19:18
bestiale il danno all’Ambiente, alla Città,
bestiale “l’equivalenza” di “Antò”: costruire = abbrutimento, spiegategli che si può fare nuova edificabilità anche costruendo edifici belli e integrati con l’Ambiente,
bestiale ignorare la verità: si è favorito l’ennesimo potente, avido all’inverosimile, permettendogli qualcosa che in un paese civile non sarebbe mai stato permesso,
bestiale l’omertà, perchè ognuno ha il suo fazzoletto/ettaro di terreno trasformato stranamente da agricolo a edificabile, e vaff….o all’Ambiente, basta “ca io mi puozzu canciari a machina”, SOLO VIGLIACCHI E PUTIARI * SicMan 1 febbraio 2011 alle 19:49
x Antò mi spiace, ma non si può giustificare qualsiasi sfregio all’ambiente o alle città con il solito discorso che così la gente lavora, le famiglie possono andare avanti ecc. ecc.
Allora perchè non radere al suolo tutti i palazzi (e le chiese) lungo il corso Umberto per ricostruirvi tante belle palazzine ? Sai quanti posti di lavoro si creerebbero… * siamo ai pilastri!!! 1 febbraio 2011 alle 23:23
Tra qualche giorno oltre al piano seminterrato ci sarà anche il solaio a livello con la strada. Strano che ci si accorga solo adesso di tutto ciò! Un cartello abbastanza visibile mostra da diversi mesi ciò che si sta realizzando. Inoltre, a quanto pare, l’idea dei proprietari era di realizzare un palazzo come quello che c’è accanto e la scelta finale è il risultato di una contrattazione che se esasperata avrebbe probabilmente dato ragione ai costruttori e ci saremmo ritrovati un altro palazzone che avrebbe fatto danni più seri a tutto il contesto. Se avessi potuto decidere io non l’avrei fatto realizzare ma a quanto pare gli amministratori del tempo non la pensavano come me e come molti di coloro che hanno commentato. Si è provato a trovare il modo per bloccare questa costruzione che certamente non servirà a garantire un tetto al costruttore, ma ad oggi di fattibile non è arrivato niente. E fino a quando non accadrà è legittimo che chi ha un’autorizzazione proceda con i lavori. * Antò 2 febbraio 2011 alle 8:59
Certo, x carità, è indubbio che si debba salvaguardare l’ambiente! Premesso che io non ho fatto nessuna equivalenza costruire = abbrutimento (da bestiale, ma forse non ho capito bene il suo messaggio). E premesso che lavoro nel settore. Dicevo solo, in via generale e non contestualizzato all’edificio oggetto dell’articolo, che costruire oggi è diventato quasi impossibile x i troppi vincoli e il troppo potere affidato a funzionari di uffici pubblici (che stanno comodamente seduti su una sedia sicuri che il 27 arriverà lo stipendio, non sto dicendo a far niente però!!!!). Il mio discorso sarà populista, scritto in maniera molto semplice, ma non so voi ma io conosco tantissima gente che in questo periodo è a casa senza lavoro! E’ inconcepibile!! Io fossi un politico non dormirei la notte!! Apprezzo lo spirito rivoluzionario di “Bestiale” che definisce “Vigliacchi e Putiari” chi si accontenta di cambiare la macchina. Dico io: magari potremmo permettercelo!!!! Saranno da 20 anni che non vedo più una manifestazione di iniziativa popolare, soprattutto a Modica. Ma chi potrebbe mai permettersi di perdere un giorno di lavoro per stare in piazza. E urlare alle orecchie di chi? E poi ritornando all’edificio in questione. Ma cosa dovrebbe fare il consiglio comunale? Bloccare i lavori e obbligare l’impresa a ripristinare i luoghi? Ha tale potere? E’ mai successo prima? E pensate veramente che un impresa investa centinaia di migliaia di Euro senza avere le carte in regole, con tutte le firme necessarie? * Marco 2 febbraio 2011 alle 13:00
C’è poco da discutere: si tratta di un progetto che non tiene in alcun conto la tradizione costruttiva cittadina né un qualunque accettabile gusto contemporaneo. A me, poi, fa schifo! * maria calabrese 2 febbraio 2011 alle 14:09
non è possibile, un fatto del genere. Credo che il Sindaco dovrebbe intervenire e chiedere almeno una sospensione dei lavori. In attesa, grazie. * michele 2 febbraio 2011 alle 16:33
A prescindere se la popolazione, tutta, sta vivendo un momento di grande austerità lavorativa, agricola ed edilizia, che sono gli assi portanti della città di Modica, da sempre ma, a me sembra inopportuno abbruttire e rovinare paesaggi storici, solo perchè la politica ha deciso che tutto è in regola. Ma bisogna stabilire per chi, si usa la “regola” e chi deve usarla. Negli anni passati, anche il palazzo della Bicatex (memorabile), compreso quello affiancato, sono risultati in regola, ma solo dietro gli imbrogli perpetrati dai politici dell’epoca e per favorire qualche costruttore di comodo, tant’è vero che i due piani in sovrappiù, sono rimasti legali ed in perfetta regola. Personalmente, sarei contento, e del parere, se i due aborti, del potere edilizio e politico, venissero abbattuti per ridare al centro storico la sua tanto mancata bellezza e ci metto anche quella schifosamente schifosa, “fontana del progresso”. Ma di quale progresso stiamo parlando? Probabilmente di quello servile. * mimmo 2 febbraio 2011 alle 18:49
Ah, il famoso edificio “da sorgere”! Qui non si salvaguarda nemmeno l’italiano!
Ringrazio "Annichilito!" per aver riposto tanta fiducia nella mia persona e nella mia risposta, che comunque voglio dare a prescindere dal fatto che non sono un esperto in materia di ingegneria idraulica.
L'esperienza probabilistica del ciclo degli eventi naturali (scienza su cui si basano le previsioni dei terremoti, per esempio) ci insegna che "se un evento è accaduto può ripetersi".
Sulla scorta di ciò è facile che in un qualsiasi momento dobbiamo aspettarci tanto il ripetersi di un terremoto simile a quello che sconvolse il Val di Noto nel 1693, quanto l'Alluvione che rasò a zero Modica Bassa nel 1902.
E badate bene che nel 1902 ancora gli alvei dei torrenti modicani erano scoperti, quindi le acque non subivano una pressione che risulterebbe nefasta per tutto il tratto coperto (C.so Umberto I, Via Marchesa Tedeschi partendo da Via Quasimodo e prima ancora dai pressi dell'ex Foro Boario, Via Nazionale nel tratto adiacente Via Tirella, V.le Medaglie D'Oro).
Due scenari si aprirebbero in caso di alluvione: 1) l'imbocco degli alvei si intasano, si otturano, e l'acqua non scorre più nel letto dei torrenti, ma tracima (con la violenza che tutti possiamo immaginare) e trascina a valle ogni casa, ogni cosa (anche il costruendo edificio della Vignazza), perchè si sa: "l'acqua non ha ossa" e s'infiltra dappertutto. 2) l'imbocco degli alvei non si intasa, ma più probabilmente si intasano proprio alla confluenza dei torrenti in piena; quì la scena diventa apocalittica, perchè l'acqua crea una pressione tale che è simile ad una bomba: le coperture degli alvei scoppiano per la troppa pressione e la quantità di acqua che ne fuoriesce "di botto", mista ai detriti della deflagrazione, crea un "effetto mina", con una violenza, questa volta, che difficilmente riusciamo ad immaginare.
Quindi il problema dell'edificio in questione non è legato al rischio idraulico "straordinario" dovuto all'evento calamitoso, ma al rischio "ordinario", cioè al rischio che, modificando il suolo e in parte il sottosuolo, anche una normale pioggia creerà problemi che prima erano sconosciuti.
Per questo mi consta che sia proibito tassativamente costruire NUOVE COSTRUZIONI lungo gli alvei dei fiumi e in Centro Storico (notate che devono avverarsi entrambe le condizioni, cioè 1) - che ci troviamo in Centro Storico e 2) - che parliamo di Nuove Costruzioni), mentre è possibile fare una Manutenzione Ordinaria e Straordinaria di quelle costruzioni che esistevano in Centro Storico prima dell'avvento dei vincoli.
Per quanto riguarda invece l'impatto ambientale paesaggistico, non posso che rammaricarmi con Le Soprintendenze che a volte negano Nulla Osta all'apertura di una finestrella e a volte autorizzano obbrobri del genere.
Grazie per l'attenzione. Geometra (in pensione)
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> Che questa costruzione sia uno schiaffo alla nostra Città Patrimonio UNESCO,alle nostre tradizioni ed alla nostra cultura e' indubbio! che la concessione edilizia in questione abbia superato ed ottenuto positivamente tutti i passaggi anche questo almeno sembra indubbio! quale è quindi il Peccato Originale?...semplice:Quando si è al cospetto di simili Problematiche Urbanistiche, chiamiamole così, dove il diritto(riconosciuto) del privato cozza terribilmente con i valori paesaggistici,ambientali ecc.. la soluzione avrebbe potuto e dovuto essere una sola: PROGETTARE UN'OPERA PUBBLICA IN QUEL SITO(SPAZIO A VERDE), INSERIRLA NEL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE PREVEDENDO IN BILANCIO LA RELATIVA SOMMA E QUELLA RELATIVA AL GIUSTO INDENNIZZO AL PROPRIETARIO, CONCILIANDO COSI' L'INTERESSE PRIVATO CON LA SALVAGUARDIA DEL PAESAGGIO.IO NON SO SE I SINDACI CHE SI SONO SUCCEDUTI IN QUESTA VICENDA HANNO TENTATO QUESTO PERCORSO, NON MI RISULTA A MEMORIA COME NON RISULTA CHE I CONSIGLI COMUNALI CHE SI SONO SUCCEDUTI SIANO STATI MESSI A CONOSCENZA DELLA DELICATA VICENDA.
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> Io penso che fregirsi del titolo di Città patrimonio dell'UNESCO, debba includere l'impegno a mantenere e migliorare l'aspetto della Città. Purtroppo a Modica lo sport più gradito è deturpare il territorio. A prescindere che paesaggisticamente quel palazzaccio sarà una ferita non rimarginabile, vorrei solo far notare cosa potrebbe accadere se malauguratamente la natura decidesse di ripetere, nella sua imprevedibilità, quello che è successo nel 1902 e non trascuriamo che purtroppo ciò può accadere in qualsiasi momento. Supponiamo che la costruzione venga costruita con criteri da sopportare la massa d'acqua proveniente dal fiume Pozzo dei pruni. Per l'acqua la costruzione sarebbe un ostacolo da superare e pertanto di allargherebbe ai lati aumentando il livello e sbattendo sulle case che sono ai lati. Quale darà la forza d'urto? Potranno resistere quelle case costruite parecchi decenni fa? Il Geometra in pensione potrebbe illuminarci?
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Buongiorno a tutti voi Modicani. Io vivo in Australia a Melbourne da 45 anni, tre anni fa sono venuto a Modice e ho trovato una bella città.Io sono orgoglioso che Modica esca nel nostro museo tra le città patrimonio dell'Unesco.Ieri mia sorella che abita che nel quartiere di Santa Margherita mi ha riferito di questa notizia e cioè che dei soggetti stanno costruendo in uno dei posti più affascinanti per me perchè ricordano la mia fanciullezza e cioè il quartiere Vignazza. Dalle foto sono rimasto stupito più che sconvolto.Non posso credere mai che delle persone possono nel 2011 rovinare, deturpare qualcosa di prezioso.Io non so cosa rappresenta lei per la politica di Modica ma credo che debba intervenire immediatamente per fare sospendere i lavori. Spero che continui a parlare di questo fatto per capire meglio.A presto, Martino.
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PRECEDENTI Tema: 27 - Post: 6103
a cura di
dubbioso
del
03/02/2011 20:20:45
sempre in Via Fontana, precisamente all'altezza del curvone che immette nella traversa che porta all'ex Macello, la Soprintendenza Sez. Archeologia ha bloccato la costruzione di un edificio in piena curva (da parecchi anni ormai insiste lo scheletro in cemento armato tra l'altro pericoloso proprio perchè su una curva quasi cieca e sempre con l'asfalto bagnato, luogo di tanti scivoloni in motorino che, fino ad oggi, non hanno causato morti, ma tanti feriti). Credo che l'organo preposto alla salvaguardia dell'ambiente possa e debba mettere un veto anche al costruendo edificio della Vignazza (o meglio "ro ponti 'i mulineddha"), essendo un periodo storico, questo, ove il Dirigente Archeologo della Soprintendenza BB. CC. AA. di Ragusa, già professore a contratto di Archeologia tardoantica e medievale presso l’Università di Catania, dal 2002 Direttrice Onoraria del Museo Civico di Modica, con all'attivo numerose pubblicazioni inerenti l’età preistorica (in particolare l’età neolitica e la prima età del bronzo) e l’età tardoantica (censimenti e studio di catacombe ed ipogei) e medievale (insediamenti e chiese rupestri) è anche Assessore al Centro Storico del Comune di Modica.
Un'altra considerazione: ma gli argini dei fiumi (salvo situazioni pregresse) non sono proprietà del Demanio per i primi 7 metri? però non so se si possa applicare questo principio anche nei centri abitati!
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Moltissime abitazioni della parte vecchia della città, addossate le une sulle altre, sono spesso l'estensione delle antiche grotte abitate fin dall'epoca preistorica. Sono state censite quasi 700 grotte,680 per l'esattezza, che una volta erano abitate o comunque adibite a qualche uso, fra quelle visibili e quelle "inglobate" in nuove costruzioni.
Di notevole rilevanza storica è l'ottimo stato di conservazione, in pieno centro storico, della necropoli del Quartiriccio, al quartiere Vignazza, con alcune decine di tombe a forno scavate nella roccia, risalenti al 2200 a.C. Il tessuto urbano, adagiato sui fianchi delle due vallate e sui pianori delle colline sovrastanti, è un intrigo di casette, viuzze e lunghe scale, che non possono non ricordare l'impianto medievale del centro storico.
Il primo sito conosciuto relativo all’antica età del bronzo è quello di Cava Lavinaro, individuato da P. Orsi già nel 1905; Le testimonianze site a ridosso del centro urbano di Modica sono costituite prevalentemente da necropoli poste per lo più lungo il versante occidentale del torrente Pozzo dei Pruni, nell'area compresa fra l'ex centrale elettrica ed il quartiere Sbalzo, sotto lo sperone della rocca del Castello. Già S. Minardo aveva segnalato tombe a grotticella artificiale nella zona del Pastificio della Contea e dell’ex centrale elettrica5; in questo versante il gruppo più cospicuo di tombe, sopravvissuto alle cave di pietra ed ai moderni edifici, si trova al Quartiriccio: se ne contano circa trenta a forno, a pianta subcircolare, talora precedute da un'anticella; l'ingresso è tondeggiante o rettangolare6. Altre tombe apparentemente isolate, in quanto più intensa è stata la moderna attività edilizia, si ritrovano lungo lo stesso versante, in via Santa Venera e presso l'omonima chiesa rupestre7. È ipotizzabile che l'abitato relativo si trovi nei pianori soprastanti: materiali castellucciani infatti sono stati rinvenuti nella zona di Santa Teresa. Un recupero di materiali coevi è stato effettuato in occasione di lavori stradali nella vallata, presso la fontana di San Pancrazio nel 1878.
In altre parole,l'antichissimo quartiere della Vignazza,secondo mio modesto parere,DOVEVA ESSERE SALVAGUARDATO da ogni forma di speculazione edilizia ,colpevole di modificare permanentemente ed in maniera grave quello splendido scenario che si perde nella notte dei tempi. Ma se consideriamo la fine che ha fatto a Modica la Necropoli tardoromana di Treppiedi,in confronto,il quartiere della vignazza può ritenersi fortunato.
Cons. Migliore, La invito a vedere se ci sono più pareri del Genio Civile in merito al progetto. In tal caso l'Ing. Capo dell'Ufficio del Genio Civile di Ragusa dovrebbe dare spiegazioni in merito. Inoltre il Dirigente dell'Ufficio Tecnico sez. Urbanistica del Comune di Modica dovrebbe relazionare in merito ai pareri acquisiti dagli enti preposti alla tutela (paesaggistica e alle acque, scongiurare il rischio idrogeologico e se in quella zona insiste il vincolo idrogeologico dotarsi del parere della Forestale). Ancora. Chi era l'Assessore al Centro Storico pro tempore all'epoca in cui fu rilasciata la Concessione Edilizia e se fosse stato informato circa la modifica del territorio e l'ambiente in questione. Intanto i lavori vanno avanti speditamente anche nei giorni di pioggia! Segno questo che si ha premura di finire uno scheletro-cattedrale a imperitura memoria.
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Il sottoscritto Consigliere comunale Giovanni Migliore, del gruppo “idea di centro”, chiede a codesto Spett/Le Presidente del Consiglio, d’inserire all’o.d.g. dei prossimi consigli comunali, la presente interrogazione relativa alla costruzione di via fontana.
Questo stesso Consiglio si è speso con grande energia, allorquando si è discusso del piano paesistico con argomentazioni atte a dimostrare l’opportunità di salvaguardia del territorio.
Lo stesso può dirsi di quando si è discusso di barocco e di tant’altro. Nulla o quasi si è detto di questa costruzione di un edificio residenziale che sorgerà in via fontana, che invece avrebbe meritato più d’un approfondimento per la particolarità del sito e perché, piaccia o no, il costruendo edificio andrà a cancellare un pezzo di storia del nostro territorio.
Con la presente interrogazione si chiede all’Assessore al ramo di fornire lumi al Consiglio comunale, perché possa meglio comprendere il silenzio attorno al caso.
Condivido quanto riferito dall'amico sign. Cappello nella frase :
"...perchè stanno occultando quel bell'angolo di centro storico all'incrocio con via Fontana (di fronte la farmacia D'Anna)con una costruzione nuova (costruita tra l'altro vicino la cava);"
Chi passa da quelle parti può notare,tra le altre cose,un portico ad arco in pietra,che sta per essere oscurato dal grosso fungo di cemento che sta crescendo. E poi tante altre casette,modeste,discrete e incredule di quanto sta accadendo,si vedranno negate anche quei pochi raggi di sole che accarezzavano il loro prospetto. Qualcuno parla di ammodernamento e rivalutazione della zona,un valore aggiunto al quartiere vignazza che finalmente godrà delle giuste attenzioni da parte delle istituzioni. Pienamente d'accordo,ma non bisogna stravolgere e cementificare un quartiere parecchie volte citato nei libri sulla storia di Modica e documentato da foto del secolo scorso,in cui era visibile il caratteristico "ponte dei mulinelli" con lo sfondo del villaggio trogloditico della Catena. Un'altra violenza al nostro Patrimonio bene dell'Umanita' sta per essere compiuta. Con il consenso di tutti. firmato rc
Finalmente spassionatamente e ininterrottamente iniziano a Modica i cantieri con ben 77 operai che sconvolgeranno verosimilmente la nostra città, miglioreranno e aggiusteranno ogni cantunèra ro paìsi, laboriosamente e instancabilmente ricostruiranno ciò che i nostri predecessori hanno distrutto barbaramente. Infattamente,orgogliosamente,dico a tutti : continuàti a vutarimi, e ci sarà sempri CHIU' TRAVAGGHIU PI TUTTI !!! Mai più puostu fissu,prometto ai nostri giovani al massimo tri misi di travagghiu,perchè io penso alla loro salute,non è giusto sfruttarli con il lavoro a tempo pieno.Ma stiamo scherzando? Io li tutelo,beatamente e coraggiosamente prometto tri misi di travagghiu e novi misi di vacanza.Vi pari nenti? Dicono ca i siciliani vogliono travagghiari picca? Nun è veru! Noi facciamo in pochi giorni quello che gli altri fanno in un anno. Vi pari nenti? E poi noi siamo una risorsa per lo stato. Meno lavoriamo e meno ci ammaliamo,meno lavoriamo e meno infortuni abbiamo. Meno lavoriamo e più figli facciamo. Meno lavoriamo e più tempo abbiamo per ragionare, pensare e programmare il futuro. Sicuramente politicamente e sbadatamente non ci aveva pensato nessuno prima di me. Votatimi e travagghierete picca,anzi quasi propria. Appassionatamente vostro Cetto La Qualunque.
Le considerazioni di Orazio Cappello mi fanno tornare alla mente quello che molti anni fà mi disse Aldo Rossi (allora Ordinario della Cattedra di Composizione Architettonica 2 allo IUAV): "Modica è una città in perenne equilibrio precario"; e mentre gli spiegavo il mio progetto per un percorso pedonale misto ascensoriale e munito di scale mobili occultate tra le "calli-vanelle" che potesse connettere la parte Bassa con la parte Alta della mia Modica (era il 1989), Lui spense il mio entusiasmo chiudendo la cartella dei disegni e invitandomi a progettare a Berlino. Oggi comprendo appieno quel suo gesto paterno (allora mi sembrò uno schiaffo!) e mi torna in mente Urbino, quella scelta luminosa di CONSERVARE la città antica e COSTRUIRNE una nuova lontano da essa. Modica avrebbe potuto e dovuto emulare tali esempi (e in parte lo ha fatto) senonchè ancora qualcuno si ostina a "sbrindellare" quel poco che è rimasto, togliendo ogni giorno al "ridente paese" la speranza di vedere una Modica intatta, viva e orgogliosa del suo passato.
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>Il turista, e non solo, si chiederà anche come mai ha dovuto penare tanto a trovare un parcheggio e quel terreno incolto accoglie solo quella macchina! forse i modicani sono dei masochisti. Si chiederà anche, transitando per via Quasimodo, perchè stanno occultanto quel bell'angolo di centro storico all'incrocio con via Fontana (di fronte la farmacia D'Anna)con una costruzione nuova (costruita tra l'altro vicino la cava); penserà che oltre a masochisti sono dei vandali, incompetenti, pazzi.... ecc. penserà sicuramente che gli abitanti di Modica non hanno nulla a che fare con i loro antenati, perchè non solo non sono riusciti ad abbellire Modica, ma non sono riusciti neppure a conservarla.
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Stamani alle 11 circa le bidomiere di calcestruzzo erano in piena attività per il costruendo palazzo "ra vignazza" in pratica più avanti della farmacia della via fontana scendendo da modica alta. A vedere da lontano il luogo dove ci sono le fondamenta sembra una voragine,un buco,un anfratto di cava, appunto "cava" e sicuramente come in tutte le cave,scorrerà dell'acqua,magari nelle adiacenze ci sarà il letto di qualche ruscello o fiume. Alquanto insolito come posto.Neanche panoramico, è sotto la timpa.Sono sicuro che i vicini non saranno nemmeno tanti felici, ma poi...se non è centro storico quello,dopo lo scempio anni 60 del corso Umberto ancora insistono ,..mahhhhh sopraintendeza,ambientalisti,verdi gialli blu,che fanno? Oggi inizia il chocobarocco,eh si,a Modica abbiamo il cioccolato,il barocco e perchè no...tanto,tanto cemento.
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Ah ah ah, e questo è ancora niente! Vedrete quando si realizzerà la costruzione degli alloggi pseudopopolari (quelli a canone agevolato fatti approvare dal dimissionario Assessore Cerruto) tutti belli messi in fila lungo il torrente (coperto, s'intende, a spese della cittadinanza) fino ad arrivare all'ex Foro Boario!!! Ci si augura che non debba mai ripetersi l'alluvione del 1902, quando si approvano certe cose+case. Le iniziative sono sempre lodevoli, ma a volte sono terribili nella loro bontà.
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Carissimo Consigliere, sono un frequentatore di questo sito e scusate se mi trincero dietro a un Nickname. Sono felice che il sito sia stato messo in sicurezza. Voglio però ribadire che non è stato il Comune a provvedere alla recinzione ma il proprietario che si accinge a riqualificare il fabbricato. Va bene così. Anzi l'Ufficio Tecnico o quello al Centro storico (poco distante dal luogo ritratto in foto) dovrebbe "sollecitare" i vari proprietari di edifici fatiscenti a provvedere al più presto ad una verifica strutturale e ad un risanamento degli stessi per evitare spiacevoli inconvenienti che a volte si tramutano in disgrazie. Grazie per lo spazio che ci mette a disposizione (non ho ancora finito di ripercorrerlo tutto, credo che ci vorrà un mese!).
> Tutti bastardi sono.stanno costruendo questa cazzo di costruzione ,la forma è precisa.Come si può rovinare una zona in questo modo.Un governo di sinistra un sindaco e il consigliere Nino Cerruto ecologista precisino permette che si possono fare queste porcate mentre lui governa.D'Antona dove sei.perchè hai denunciato in via dente la costruzione di Futura costruzione e non quella dei flli Avola.perchè verdi superverdi tutori dell'ambiente permettete uno scempio del genere.SONO INCAZZATO.CONSIGLIERE MIGLIORE LA PREGO DI PUBBLICARE TUTTE LE PORCATE CHE HANNO FATTO. FACCIA VEDERE I NOMI DI CHI CI STA DIETRO QUESTA COSTRUZIONE.HANNNNNNNNNNNNNNNO ROVINATO TUTTO.ABBIAMO ACQUA DA TUTTE LE PARTI E SE QUESTO TORRENTE CROLLA.FATEMI CALMARE
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> Parere favorevole sopraintendenza BB.CC.AA. N.312 del 11/03/2009.
Praticamente un mostro di cemento da costruire nella cava,in pieno centro storico, nei pressi di un alveo di torrente,davanti ad alcune modestissime abitazioni che non vedrebbero più il sole.
Nonostante ciò,una costruzione legittimata dalla Sopraintendenza.
Ma la Sopraintendenza è un organo periferico che dipende dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha sede amministrativa in Via del Collegio Romano, n. 27, in Roma. L'attuale Ministro in carica è Sandro Bondi (PDL).
Io chiederei un parere al Sottosegretario o al Ministro in persona. Una lettera o un'email con le foto incluse su questa costruzione un pò anomala. Solo per avere un loro parere,non per denuncia. Per quella eventualmente ci penserebbero i Carabinieri. Infatti presso il Ministero opera il Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, quale struttura dei carabinieri specializzata, a dirette dipendenze funzionali del Ministro. Gerarchicamente la struttura dipende dal Comando generale dei Carabinieri. Si dice che acqua,consigli e sale,se non richiesti,non se ne danno. Però un bravo Consigliere quale Lei è,deve essere anche un recettore dei consigli e dei malcontenti da parte della gente. Vada sul posto,magari con qualche amico,e faccia una specie di intervista alla gente del luogo per sapere cosa ne pensano. Un'ultima cosa. Ma il terreno sul quale sorgerà(?) l'edificio,di chi è? E' privato o del Comune? Mi scusi,sono peggio di San Tommaso.
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Siamo nel quartiere Vignazza un po' prima della Via Catena difronte alla farmacia
In data 25/03/2009 viene rilasciata una concessione edilizia n.99
abbiamo il parere della soprintendenza n. 312 del 11/03/2009
Viene da domandarsi......ma come si può rilasciare una concessione del genere a ridosso dell'alveo, deturpando completamente i luoghi e l'aspetto storico.
Per me è un vera e propria "carognata" al centro storico e alla sicurezza
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