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> Credo che prima di scrivere lei debba accendere il dono più grande che ha ricevuto l'uomo e cioè l'intelligenza.
Si è chiesto chi erano i consiglieri che hanno votato la delibera?
Io ieri sera sono arrivato in aula alle 21:02.
Il mio ritardo è dovuto al fatto che nel pomeriggio ho portato mio padre da uno specialista a Catania. Il ritardo dallo specialista mi ha portato a partire da Catania alle 19:45. Ho dato il massimo per arrivare prima possibile.
Anche per questa volta in 796 giorni del mio mandato, ho avuto la fortuna di non essere mai assente nè ad un Consiglio nè ai lavori della commissione. Tanto era dovuto.
> Se vuole io Le posso dare una spiegazione tecnica e logica.
Se guarda la data si rende conto che è di giugno del 2010, uno dei momenti più caldi del dibattito sul mercato di viale Manzoni e parecchi chiedevano che venisse allocato presso l'ex foro boario. A questo il consigliere Migliore ha fatto notare che la Giunta, e non il Consiglio Comunale,(Berlusconi ha estromesso il Parlamento e Buscema da buon simpatizzante a estromesso il Coinsiglio Comunale da decisioni importati) avevano destinato ad altro uso il bene.
Modalità, tempistica e bontà dell'operazione richiederebbero troppo tempo per discuterne e le posizioni potrebbero non essere tutte concordi.
> Di roforme della scuola hanno fatto cavallo di battaglia sia la destra che la sinistra, e perchè no, anche il centro.
Ad ogni cambio di governo il ministro della Pubblica Istruzione, si è sentito in dovere di lasciare traccia della propria imbecillità.
Berlinguer, Moratti e Gelmini, gli ultimi riformatori, hanno roformato le riforme, col solo risultato di scontentare Tutti, e lasciando inalterato il risultato che produce la scuola, asini con un diploma, asini con laurea breve e asini con laurea specialistica.
Il sistema privilegia gli imbecilli ed esclude gli intelligenti, tranne quelli che si adeguano.
Lo scollamento è totale, l'istituzione scolastica vive in un mondo parallelo, fuori dalla realtà, i burocrati tendono a mantenere il potere, i sindacati vogliono presenvare il presente senza tener conto del furto che fanno alle generazioni future, gli alunni sono incapaci di discernere e utilizzano lo sciopero per fare un giorno di vacanza, i genitori sono latitanti e si lamentano solo se i loro figli non sono promossi, non indagano sul programma formativo e sulla qualità degli insegnanti, inseriamo in questo contesto i bidelli che non fanno più i bidelli, abbiamo le pulizie esterne, i mestolatori abilitati e corbellerie del genere.
Da anni il processo di mediocratizzazione, va avanti e nulla fa prevedere un cambiamento, aspettiamo il prossimo ministro.
Quali risposte ad un ordine del giorno senza senso? Quante sono le classi affollate a Modica? Quanti sono gli alunni che non hanno potuto iscriversi a scuola nella nostra città? Quante sono le classi con più di un disabile? Quante sono scuole e le classi che rispettano le leggi in materia di edilizia scolastica?
Vorreste essre così gentili da fornirci i numeri? In caso contrario ci sentiamo autorizzati a dire che i nostri micro politici hanno perso del tempo che potevano impiegare meglio.
Signor Righi,di certo il consigliere Migliore non ha bisogno di un avvocato,è competente e sa il fatto suo,risparmi quindi tali osservazioni sciocche e prettamente politiche. Quella mia è una valutazione circoscritta alla pubblicazione della determina in questione e volevo capire cosa voleva dire Migliore. Vero è che non siamo tutti dotati di spiccati doti intuitive come lei,ma le garantisco che Migliore se dovesse scegliere un avvocato non andrebbe a cercare di certo l'avvocato Fausto Righi. Quindi,a suo modo di vedere,le 50.000 euro previste,non sono utili,a fronte di un'operazione educativa,culturale,di crescita,di vita comunitaria,di condivisione di sana e gioiosa convivenza all'interno di una struttura che da anni era abbandonata e che non è limitata alla Fontana ma a tutta Modica. Sono convinto che il consigliere mi spiegherà meglio la sua azione e non mi riserverà una risposta come questa che veramente,fa rabbrividire.
Io personalmente ho esternato il mio dissenso a questa riforma che non viene dal basso ma proiettata dall'alto.
Una riforma che ha privilegiato l'aspetto ragionieristico.
222.000 precari in Italia senza lavoro
Il più grande licenziamento della storia.
Critico
Io critico la politica nazionale Io critico la politica locale
La cultura a livello nazionale ha avuto un perdita di 8 miliardi di euro.
......attenzione a livello locale .....non si scherza
La cultura a livello locale (per un bilancio previsionale balordo e privo di senso) ha perso oltre 300.000,00 e oltre 2.000.000 per mancati finanziamenti o meglio per una mancanza di progettualità di questa amministrazione
basti pensare che l'ultima offerta dell'università era quella di avere un finanziamento comunale di 100.000 e invece sono stati inseriti 25000 e quindi la "morte" dell'istituzione e dall'altro garantiamo acquisti di libri o manifestazioni di circa 10.000 per illuminare il sagrato della Chiesa di San Pietro.
ora vi allego l'odg approvato ieri sera
Una riflessione finale
Qualcuno leggerà quest'ordine del giorno?????
Ad oggi mai nessuno ha risposto ad un odg votato dal Consiglio Comunale.
Riflessione finale :
Io credo che per l'ennesima volta, la politica ha strumentalizzato una aspetto triste della nostra società
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Ministro della Pubblica Istruzione Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Ai Presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato Al Presidente della Regione Al Presidente dell’Ars Al Prefetto Al Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale Al Presidente del Consiglio Comunale di Modica Al Sig. Sindaco del Comune di Modica Ai Sigg. Capigruppo Consiliari Agli Organi di Informazione Loro Sede
Oggetto: Rispetto delle norme di sicurezza negli ambienti scolastici e salvaguardia dell’offerta formativa. Tenuto presente che D.P.R. n.81/09 “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utillizzo delle risorse umane della scuola” , approvato dal governo Berlusconi produce classi superaffollate, invivibili, insicure e in contrasto con le norme vigenti in materia di sicurezza. Rilevato che ciò ha determinato, nella formazione delle nuove classi, il verificarsi di situazioni limite per cui, già per l’anno scolastico in corso, in diverse scuole, a causa del sovraffollamento delle classi, non è stato possibile organizzare gli spazi-scuola in maniera accettabile o, peggio ancora, non è stato possibile accogliere, le domande di iscrizione di alcuni alunni (in palese violazione dell’art. 34 della Costituzione Italiana, il quale recita: “La scuola è aperta a tutti.”). Constatato che, anche in presenza di alunni portatori di handicap, il Miur non è disposto a retrocedere dalla sua logica del “risparmio” (tanti ragazzi si sono visti negare o diminuire le ore di sostegno e, in più, si sono visti “stipare”, magari in compagnia di altri due o tre compagni anch’essi portatori di handicap, in classi sovraffollate, con tutti gli svantaggi che potete immaginare in termini di integrazione e di pari opportunità!). Considerato che il D.P.R. n. 81/09, convertendo in effettivo l’orario settimanale dei docenti di ogni ordine e grado e abolendo di fatto le ore di disponibilità, comporta il verificarsi di situazioni assai problematiche che vanno ad aggravare il problema sicurezza (è ormai in uso nelle scuole suddividere gli alunni delle classi in cui manca un’insegnante sulle altre classi, sovraffollando ulteriormente le classi). Valutato che l’aumento a trenta e più alunni per classe (l’anno scolastico che sta per iniziare vede iscritto 20.000 studenti in più con una riduzione di 3.700 classi – da verificare!) comporta altresì un irreparabile scadimento dell’offerta formativa (non sarà più possibile per gli insegnanti instaurare un rapporto personale con i propri studenti; non sarà possibile, se non sporadicamente, ricorrere a verifiche orali; non sarà possibile aiutare chi resta più indietro; non sarà possibile attivare laboratori…insomma nella scuola pubblica non sarà più possibile attivare un percorso didattico serio e condiviso!). Stimato che il drastico taglio delle risorse fornite alla scuola (ben 8 miliardi di euro!) comporta una drastica riduzione degli organici (ossia il trasferimento di sede per molti docenti di ruolo e la mancata riconferma per molti docenti precari!) e rende praticamente impossibile il mantenimento della continuità didattica. Si richiama, urgentemente, l’attenzione della presente assemblea a discutere su dette tematiche di interesse diffuso, evidenziando che: • Il D.M. Lavori pubblici del 18/12/1975, recante “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”, al punto 1 prevede, nelle tabelle annesse al decreto, i seguenti standard minimi di superficie delle aule: - scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado: mq/alunno 1,80; - scuola secondaria di 2° grado: mq/alunno 1,96 oltre 2 mq per persona adulta. (Si precisa che tali standard sono tuttora vigenti così come espressamente richiamato dall’art 5 comma 3 della L. 23/1996 e sono altresì richiamati, in quanto espressamente vincolanti, dal recente Decreto Interministeriale sulla formazione delle classi e degli organici del 13/04/2010.). • Il D.M. Interno del 26/8/1992, recante “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, al punto 5.0 (“Affollamento”) stabilisce che, al fine dell’evacuazione delle aule, il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in 26 persone/aula ed al punto 5.6 (“Numero delle uscite”) che le porte devono avere larghezza di almeno m 1,20 ed aprirsi nel senso dell’esodo quando il numero massimo di persone presenti nell’aula sia superiore a 25. • La Legge 20/08/01 n. 333, il D.M. 24/07/98 n. 331, il D.M. 03/06/99 e lo stesso D.P.R. 81/09 prevedono che, in presenza di uno studente con gravi disabilità, il numero massimo è di 20 alunni per classe.
Preso atto delle suddette leggi, si rileva che: la mancata osservanza degli standard sopracitati può essere di pregiudizio per la validità sia del certificato di agibilità sia di quello di prevenzione incendi, rilasciati in base alla planimetria ed alle dimensioni della scuola (e delle singole aule);
da ciò potrebbe scaturire grave pregiudizio per la salute degli alunni e dei docenti, in caso di necessità di evacuazione dell’edificio e delle aule (si ricorda che la nostra Regione, in particolare, è a forte rischio sismico);
è responsabilità del RLS (ma anche di ogni cittadino!) segnalare, anche presso le autorità competenti (Vigili del Fuoco, Servizio Igiene pubblica dell’ASP, Protezione Civile e Prefettura), la non osservanza delle suddette norme;
ad essere violato non è solo il diritto dei nostri più giovani cittadini a vivere in ambienti sani e sicuri ma anche la qualità della loro formazione e del loro futuro.
Si invitano quindi il Sindaco, l’Amministrazione Comunale, unitamente al Presidente del Consiglio Comunale e ai Capigruppo consiliari, ad avviare le iniziative più opportune al fine di tutelare i diritti e la salute dei propri cittadini facendo rispettare, in tutte le strutture scolastiche del Comune, le norme vigenti in materia di sicurezza e di vivibilità scolastica.
a farsi interprete di tali disagi presso le Istituzioni competenti.
ad avviare la costituzione di un tavolo tecnico, coinvolgendo se possibile i comuni limitrofi e la provincia di riferimento, per monitorare le attuali condizioni delle scuole (di ogni ordine e grado) presenti nel territorio, in modo da evidenziare le situazioni irregolari e/o potenzialmente rischiose e cercare, con tutti i mezzi disponibili, di porvi rimedio. Lo stesso tavolo tecnico dovrà: operare al fine di mettere in campo le iniziative necessarie per mantenere le classi o, se possibile, aumentarle; operare per una riqualificazione dell’offerta formativa rispetto al tempo-scuola; vigilare affinché nei Comuni si predispongano i bilanci al fine di garantire i servizi (trasporto scolastico, mensa, ecc.); operare per la riqualificazione/rifunzionalizzazione degli edifici scolastici; occuparsi dell’accesso ai fondi CIPE; monitorare l’accettazione di iscritti da parte delle scuole, in funzione degli spazi disponibili per la didattica. Ad operare perché si riorganizzi la rete scolastica della Provincia di Ragusa al fine di trasformare tutte le scuole in Istituti Comprensivi per i vantaggio che se ne potrebbero trarre Valutare l’opportunità di dotare la Regione Sicilia di una Legge sul Diritto allo Studio Richiedere la riconferma di tutto l’organico necessario a coprire le ore di sostegno adeguate al numero degli alunni diversamente abili Operare affinché il Governo Nazionale preveda misure per il sostegno della didattica e per accompagnare socialmente gli insegnanti precari. A questo proposito si dovrà varare un Piano di Stabilizzazione del Personale Precario, valutando la possibilità di massicci prepensionamenti.
Ai voti l’ordine del giorno viene approvato all’unanimità.
> Su una cosa ha ragione, quando afferma che non riesce a comprendere. Se comprendesse, non direbbe mai che il problema della spesa è secondario rispetto ai benefici. Il problema della spesa è primario, sempre, non solo in questo caso. A meno che non voglia farsene carico lei. Prima di disgustarsi cerchi di documentarsi, eviterà pessime figure.
Consultando il sito RTM e leggendo alcune notizie,ho cliccato su l link suddetto e mi sono chiesta come si possa impostare una pubblicazione in questo modo,senza porre l'ovvia attenzione sull'importanza della presenza Caritas in un quartiere ed in una struttura per anni abbandonata. E' questo il modo di fare politica?Fermarci all'impegno di spesa del comune,minimo se si ripartisce per i tre anni del progetto,senza considerare il dispendio di risorse finanziarie ed umane,il tempo e le competenze,messe a disposizione della città,è assurdo. La gente ed in particolare i bambini che prendono nuovamente "possesso" di un loro spazio,non è meraviglioso? Invece di studiare e conoscere al meglio come si svilupperà tale progetto e le ripercussioni positive che avrà su Modica,lei pone l'attenzione ed evidenzia in giallo,la spesa e tanti altri aspetti di certo secondari rispetto ai benefici. Perchè non interveniva quando era evidente il degrado,quando quell'aria era meta di barboni e tossicodipendenti?Ora invece pubblica un pezzo che a difficoltà riesco a comprendere. Tutto ciò è,secondo me,ridicolo e questo modo di fare politica non ha come obiettivo il bene della città ma conferma la mia convinzione che dell'attuale classe politica,di governo ed opposizione,non abbiamo cosa farcene.Sono disgustata. Buon lavoro.
Ringrazio il Prof. Guccione per la civilissima replica alla mia. Preciso, qualora non fosse ancora chiaro, che sono favorevole alla "ferma biologica" della cementificazione di massa che in questi ultimi anni ha visto picchi iperbolici nella nostra provincia, grazie ad escamotage tipo "90 mq di locale artigianale per ogni 3000 mq di superficie agricola" e articoli di legge vari avallanti programmi SUAP che fanno impallidire anche le speculazioni anni '70. Non dimentichiamo i mostri anni '50 e '60 che hanno sostituito case e chiese nei centri storici. Insomma, ogni epoca, dalla fine della II Guerra Mondiale in poi, ha lasciato ferite nel territorio, quasi insanabili. La storia millenaria del nostro paese sembra non aver insegnato nulla. Ambrogio Lorenzetti, già nel XIV sec., tracciava le linee guida dei moderni piani regolatori con le sue allegorie sugli effetti del Buono e Cattivo governo. Negli anni '80 abbiamo scoperto che i PRG, nella loro accezione, erano fallimentari, non fosse altro perchè l'iter approvativo era troppo lungo per permettersi di dare soluzioni ad un territorio che si evolveva quotidianamente, per cui ogni PRG disattendeva le aspettative sociali, economiche ed urbanistiche del territorio cui tendeva organizzare e gestire. Credo che tutti (a partire dal Prof. Guccione, per arrivare a me, passando per Guido Fortunato, Iabichella Marco e Robin Hood) siamo daccordo sulla storia recente iblea che ci ha lasciato città caotiche, brutte, violentate nella loro essenza di "contenitori di umanità". L'incapacità di governatori a servizio delle grandi Imprese (non solo edili) ha prodotto uno status al quale, però, si vuole porre argine con strumenti coercitivi che inaspriscono il già difficile momento finanziario delle tasche dei cittadini meno abbienti. Il fenomeno del proliferare delle tabelle "vendesi" che si trovano in tutti i centri storici della Provincia di Ragusa credo sia legato più all'impossibilità di mantenimento di immobili vetusti e fuori da regole igienico-sanitarie, che al bisogno di un Piano Paesaggistico. Chi possiede una casetta di 70-80 mq in centro, ha un bene di valore immobiliare prossimo al 1500 €xmq, tuttavia per ristrutturare secondo i canoni igienico-sanitari e nel rispetto delle leggi energetiche e ambientali, dovrebbe accollarsi una spesa di circa 1000 €xmq, da cui deriva che il valore di mercato di tali immobili vetusti è di circa 500€xmq. A questo punto si innesca un circolo vizioso: io, residente in un appartamento in periferia, proprietario di casa utilizzabile solo da indigenti, ho un esborso continuo di tasse che peraltro non posso permettermi con l'esigua pensione, e pertanto, prima che la Serit o un altro riscossore qualsiasi, ci metta le ipoteche, tento di (s)venderla, visto che non riesco a pagarci le tasse. Chi comprerà la mia casa? raramente un nordico in cerca di un "buen retiro", più sicuramente un extracomunitario che se ne frega delle norme di ogni tipo, forse un "lungimirante" impresario che, accorpando più unità abitative, ne farà un delizioso condominio in centro (sempre che non lo obblighino a creare un garage per ogni unità abitativa perchè norme "fuori di testa" in casi specifici lo pretendono). Domanda: serve veramente un Piano Paesaggistico fatto in tal guisa? la ricaduta sul territorio costruito solo teoricamente sarà benefica; il risultato certo è quello di far levitare la tassazione sugli immobili (magari con altri parametri catastali), ma il valore di mercato aumenterà solo con cospicui investimenti sull'immobile da restaurare, lo stesso immobile che già non posso mantenere e che andrà sicuramente all'asta previo "sequestro" dell'ente riscossore. Ben venga una norma urbanistica che limiti l'uso del territorio agricolo, ma tenga anche conto di non infierire sull'agricoltura e sull'allevamento.
A Guido Fortunato dico che le imprese (per definizione) troveranno humus dove c'è più business, se ne fregano di dover licenziare tutti gli operai quì in Italia se trovano più rendimento all'estero con manodopera locale; conseguenza diretta è il lavoro nero (prefiguriamoci già un tasso di disoccupazone che sfiorerà il 50%, in quanto tutto l'indotto ne risentirà e anche gli Enti dovranno adeguarsi).
Scusate se sono stato pedante, ma l'età fa certi scherzi.
Condivido quanto riferito dall'architetto Guccione.Anzi mi complimento con lui;la Sua descrizione del territorio ed i Suoi suggerimenti sono preziosi. Dissento invece da quei geometri ed ingegneri adesso canuti che,loro malgrado,hanno contribuito alla creazione di città disordinate e mostruose (ad.es.Modica Sorda)coadiuvando amministratori, politici e costruttori molto poco "attenti"al territorio,in un'epoca in cui si pensava solo a costruire "alberi di trenta piani",senza strade,senza ne spazi verdi nè di aggregazione,ponendo così le basi per una città come la vediamo adesso,cioè orribile. Anche il territorio extraurbano è stato parecchio violato. Salviamo il salvabile. Esistono decine e decine di antiche cascine e masserie in disuso.Trasformiamole in splendide strutture ricettive,con restauri professionali atti a riportarle fedelmente agli antichi splendori; i muri a secco e la tipicità della flora autoctona farebbero da cornice invidiabile ed irriproducibile a livello mondiale. La gente che fugge dale caotiche ed invivibili città vuole il contatto con la natura,quella autentica,da sogno,per alcuni; la gente vuole respirare quell'aria incontaminata e pura che solo una campagna priva di industrie sa dare. Di alberghi a 4,5,6 stelle ne è pieno tutto il mondo. Puntiamo di più sulla natura e su ciò che abbiamo ereditato e che purtroppo non apprezziamo. Il cemento ce l'hanno tutti. Il nostro territorio,così bello per com'è,non ce l'ha nessuno !!
> Sig. Fortunato e Dott. Guccione io credo che voi non viviate nel nostro territorio e oltremodo non avete capito che il nostro territorio è diventato vittima di una diatriba politica;basti vedere che la zona di Vittoria è bianca e quindi è possibile installare all'infinito impinati fotovoltaici e invece la nostra zona tutta bandita;attenzione ormai si possono costurire complessi abitativi nel centro di una campagna cioè appartamenti inc campagna.un assurdo dell'assurdo. Se forse non ho capito molte cose, vi prego di spiegarmi meglio come stanno le cose.
> Veda Dottor Guccione, il nostro Geometra in età avanzata, è in pensione e difende, malgrado tutto, una corporazione. Non si rende conto che i tempi sono cambiati e non si rende neppure conto che oggi l'edilizia è in mano a speculatori nella migliore delle ipotesi. Non creano neppure benessere nel territorio, i materiali li acquistano in fabbrica e strozzano gli artigiani che lavorano per loro. Lui forse non sa o fa finta di non sapere che oltre ai danni ambientali, quello è un settore con un tasso di evasione fiscale elevatissimo, dove girano enormi pagamenti in nero e pertanto è facile far sparire soldi di poco lecita provenienza, pensi alle mazzette riscosse dai politici. I nostri politici investono ancora sul mattone e fanno buoni affari, acquistano immobili a prezzi stracciati perchè i soldi dati in nero non si vedono, pertanto il piano paesaggistico è per loro un grosso problema. Dategli almeno il tempo di trovare nuove soluzion per continuare ad arricchirsi senza destare sospetti.
> Ricordate il casino scatenato dalla simpaticissima Stefania Piazzo, quela che fa la giornalista e scrive sul gaornale di partito La Padania?
Ricordate a Porta a Porta come è stato aggredito da due gentildonne, il Sindaco Buscema?
Le gentildonne erano il sottosegretario Martini e il ministro Brambilla.
Cos'hanno in comune queste tre gentildonne? Un amore smisurato per i cani.
Un amore ricambiato in moneta sonante per la gentildonna Brambilla, Ex Presidente della Leida. Cos'è la Leida? E' un'associazione animalista di volontariato che gestisce canili-lager. Fra le sue attività c'è anche il commercio all'ingrosso di mangimi per cani e gatti. Mi piacerebbe sapere quanti canili serve con la sua attivita il ministro e magari in questo potrebbe aiutarci la gentildonna Stefania Piazzo pubblicando le informazioni sulla Padania.
Mi sembra doveroso rispondere al signore che si firma “geometra” perché il suo intervento mi appare garbato e a suo dire legato al territorio e non accademicamente astratto. Vorrei ribadire che certamente la mia proposta può apparire astratta ed accademica in Provincia di Ragusa perché come scrivevo hanno voce sui giornali solo chi crede che “sviluppo” significa costruire ancora, cioè allargare la metastasi che ha distrutto i nostri luoghi più belli. Invece ho scoperto che sono tantissimi coloro che la pensano come me, io sono stato fortunato ad avere un po’ di spazio. Il sindaco di Ragusa tuona perché non può rilasciare una licenza edilizia per un nuovo Albergo con il Piano Paesaggistico. Io vivo a Firenze da 40 anni, gli alberghi in questi decenni sono quadruplicati. Ma nessun nuovo albergo è stato costruito. Si sono usati edifici esistenti. Questo è sviluppo! E le imprese hanno lavorato lo stesso! Forse in provincia di Ragusa mancano contenitori edilizi vuoti? Quando cammino per le strade vicino alla mia casa natale a Comiso è un’angoscia costante: sulle porte si legge solo SI VENDE ogni 4 o 5 casa una sola è abitata. Per me è un viaggio nei ricordi del passato anche se non sento più il vociare di un tempo ma il cupo e disperato silenzio del presente. Questo lo chiamano sviluppo! Una follia devastante ha chiuso le menti della mia gente. Sempre case nuove invendute…sempre più case vuote ed abbandonate, spesso degradate, nei centri storici, che nessuno riesce ad alienare anche a prezzi stracciati. Questo porterà al fallimento delle imprese edili non il Piano Paesaggistico! A chi venderanno queste case? Agli extracomunitari che sbarcheranno affamati dai loro tristi barconi? O si pensa che il nostro mare o il nostro splendido barocco convincerà quelli del Nord a comprare queste case nelle zone turistiche, senza parcheggi, senza parchi, senza giardini, senza viali alberati, affogati nel cemento? I figli delle nostra provincia dovranno emigrare a Nord non per vivere in un paesaggio più bello , ma semplicemente perché avranno distrutto le nostre risorse: le coste, i centri storici ed il bel paesaggio. E poi i tempi sono maturi, già alcuni politici più lungimiranti – che esistono - lo dicono prima o poi passerà una legge urbanistica che inibirà il consumo di suolo e si useranno gli edifici esistenti: quelli di qualità si restaureranno e quelli squallidi di butteranno giù per essere sostituiti, si spera, da architetture migliori. Gli edifici esistenti bastano ed avanzano! E mi dispiace per i proprietari di suoli che senza far nulla aspettano di diventare ricchi!
> L'Avvocato Scarso ha parlato in maniera chiara e senza allusioni sulle qualità degli attuali dirigenti del Comune, cosa molto apprezzata, ma..., e si, c'è sempre un ma che lascia stupiti.
In considerazione che non ne ha salvato uno che sia uno, avrei una domanda da porre:
chi ha dato l'incarico agli attuali dirigenti?
Se come immagino, ed è logico, la paternità è da attribuire all'amministrazione, quale risultato potrà dare una nuova compagine assessoriale? Cambiare il conducente della diligenza, se restano come cavalli i soliti brocchi (più o meno è stato questo il giudizio del Consigliere Scarso), a nulla servirà.
L'amministrazione deve curare il progetto politico, gli assessori sono i curatori della progettazione ad indirizzo e i controllori della qualità, i dirigenti devono dar corpo al progetto e i dipendenti sono gli esecutori.
Il tutto può essere considerata una macchina dove ogni elemento deve fare quello che è di sua competenza, se uno si blocca, e se a bloccarsi sono i pezzi più importanti, è tutta la macchina che và in panne.
> Caro Consigliere, inutile dirle ancora quanto io condivida le sue posizioni, quindi mi limito ad alcune considerazioni. A quanto risulta, i dirigenti del settore economico del Comune di Modica non brillerebbero per professionalità. Risulta anche che non ci sono stati interventi formativi volti a potenziare il livello delle loro competenze. Addirittura si apprende - dall’esponente autonomista - che non ci sono proprio professionalità adeguate, al punto di dover ricorrere ad un deus ex machina fornito di bacchetta magica. Sorvolo sulla vacuità di questa scelta e le chiedo: ma questi dirigenti impreparati, privi di professionalità, inadatti, secondo l’esponente del MpA, ad essere oggetto di crescita professionale, cosa faranno? Continueranno a prendere lo stipendio? Perché se è così, e suppongo che sia così, la proposta dell’Avvocato Scarso fa acqua anche sotto questo profilo. Mi stia bene.
LE ARRAMPICATE SUGLI SPECCHI DEL MPA DOPO IL RIMPASTO DA UFFICIALIZZARE A MODICA
Esce davvero molto poco dal cilindro dei maghi della politica modicana ! Il rimpasto di giunta che l'Amministrazione comunale vuole far passare come naturale momento di rinnovo di energie umane e non per spegnere le fibrillazioni emerse negli ultimi sei mesi dal MpA, ha registrato ieri un momento di approfondimento e di analisi tra l'avvocato Carmelo Scarso, uomo di punta del movimento autonomista ed il Consigliere Giovanni Migliore del Pdl. Nell'ambito del confronto emergono alcune grosse incongruenze, significative d'un modo di amministrare che continua a privilegiare gli aspetti politici piuttosto che l'oggettività dei problemi. Il consigliere Migliore ritiene che quest'Amministrazione, piuttosto che andare alla ricerca di maghi dell'economia, si sarebbe dovuto far carico di far crescere professionalmente i dirigenti interni all'Ente e pretendere che il loro operato fosse all'altezza del compito, mentre l'esponente autonomista afferma che l'Ente non dispone di professionalità adeguate per risolvere la gravità dei problemi. Affermazione che non può essere condivisa e che maschera la reale volontà di avvalersi d'un professionista, che al di là dei meriti professionali da verificare, ufficializza la certezza che il nuovo Assessore al bilancio, unico nome certo del rimpasto, è un uomo del MpA. Ammesso e non concesso che il sig. Amoroso sia un genio dell'economia, non dovrà forse tener conto della situazione socioeconomica della città per evitare che insorgano nuovi problemi economico-sociali? Si è riflettuto sufficientemente sul fatto che prima che quest'esperto di bilanci comunali entri nel merito delle questioni, passerà un certo periodo di tempo che inevitabilmente appesantirà la già complicata situazione? Gli artefizi contabili che caratterizzano il bilancio appena approvato, come potranno essere risolti, se non si mette mano ad un più opportuno sistema della riscossione dei tributi, che porti nuova linfa alle casse del Comune? Sono questi gli interrogativi delle forze di opposizione che fanno apparire poco credibile la manovra di rimpasto che nulla di più sarà di un'operazione di facciata e non un reale cambio di rotta per incidere più profondamente a livello politico su una situazione economico-finanziaria dell'Ente che è sempre sotto scacco e sempre potenzialmente prossima al rischio di dissesto finanziario. Oggi, alla luce di quanto emerge, sono convinto quanto prima che quest'Amministrazione, che in campagna elettorale affermava di avere le soluzioni ai problemi della città che ben conosceva, sia fallita per quanto ha espresso fin qui e continuerà a fallire nel proseguo della legislatura, perché le soluzioni che individua non sono idonee ad uscire da una situazione difficile e che sembra destinata a rimanere tale.
(inserito ore 12:37 - errore database rinserito 16:02 stesso Id 5327 prot.inf.certificato)
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