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Mi corre l'obbligo di ringraziare il blogger pinco pallino per i poteri sovrumani che mi attribuisce, sebbene ritengo che abbia esagerato non poco.Se avessi davvero la capacità di far cadere qualcosa a qualcuno, Lei non immagina quante persone sarebbero senza mani per le nefandezze che impongono alla società. Purtroppo non è così e molti continuano a circolare allungando sempre più le mani.Quanto al giudizio espresso circa il fatto che molti di noi amano organizzare le marce per far partire solo gli altri, lo ribadisco interamente e solo chi è obnubilato da concezioni di schieramento riesce a non vederlo. Mi permetto di suggerire una diversa serenità nel recepire le diverse posizioni degli altri se davvero vogliamo contribuire ad una società ormai prossima allo sfascio totale.
> Sig. Ballarò lei mi fa cadere le braccia quando scrive queste cose a favore del consigliere migliore, la prego di occuparsi di cose più importanti, come lei sa ben fare.
non so perchè lei se la prende con la scuola.Ha forse qualche interesse? Perchè pensa sempre che l'amministrazione non fa nulla? Modica non ha soldi e credo che tutte queste disgrazie di cui lei parla mai si verificheranno tranne che nella sua testa.La colpa di questo disastro è dei suoi colleghi dell'UDC, di Forza Italia e di quelli che hanno governato nel passato.Le sue polemiche sono soltanto strumentalizzazioni come strumentalizzazione è ogni sua azione o ogni suo comunicato. La prego vivamente di dimettersi.Grazie a nome di tutta Modica.
CHOCOBAROCCO 2011 : UN SOLO EVENTO……TANTI PROBLEMI PER I CITTADINI
Pianificare in una città delle manifestazioni volte a promuovere le proprie specialità e riuscire per l’occasione a far conoscere le bellezze monumentali del sito, è qualcosa che va certamente elogiato.
Dal punto di vista viario però, la nostra Modica ha certe caratteristiche delle quali non può non tenersi conto se non si vuole correre il rischio che qualcosa di positivo per l’intera comunità si trasformi solo in disagio per i cittadini.
Quanto mi è stato raccontato stamattina da un amico, conferma che l’Ente e/o gli uffici preposti che organizzano l’evento non tengono conto di alcuni dettagli, di fondamentale importanza per i cittadini che continuano, anche in presenza d’una manifestazione, ad avere le esigenze di tutti i giorni, e di conseguenza si complica la loro vita.
Venerdi sera, questo signore che è un imprenditore, aveva l’esigenza di recarsi al Credito siciliano per effettuare un’operazione di cassa continua.Giunto in prossimità del cimitero,viene bloccato da una pattuglia di vigili urbani che chiede dove fosse diretto; il mio amico risponde che aveva l’esigenza di recarsi in Corso Umberto per fare l’operazione sopradescritta ed uno dei vigili risponde che in macchina non poteva andare oltre e quindi l’operazione l’avrebbe dovuta rimandare alla mattina del giorno seguente o fare ricorso al servizio di bus navetta.
Sarebbe stato forse il primo caso di versamento in cassa continua, utilizzando un bus navetta !
A nulla è servita l’insistenza del cittadino che ha provato ad argomentare la delicatezza e l’opportunità di non rinviare l’operazione da espletare, tant’è che alla fine, imbufalito, ha rinunciato alla sua opera di persuasione, maledicendo la manifestazione in corso per i problemi che gli stava creando.
Nulla da eccepire ovviamente nei confronti del vigile che ha eseguito degli ordini, ma la domanda da porre all’organizzazione dell’evento è la seguente : è giusto che un cittadino, per lo svolgersi d’una manifestazione, debba essere impedito a fare ciò che meglio lo tutela ? E se quest’uomo, lungo il percorso o durante la notte fosse stato rapinato, non si sarebbe forse determinato un tragico evento per non aver opportunamente previsto una certa elasticità mentale ?
Benvengano dunque tutte le manifestazioni che possono contribuire a dare una bella immagine a Modica ed un aiuto agli operatori economici, ma si eviti al contempo di complicare la vita agli altri cittadini.
L’ISTITUTO DE AMICIS DI MODICA ALTA VA CHIUSO: MANCANO I CRITERI MINIMI DI SICUREZZA.
Circa due anni fa, all’allora assessore Calabrese, chiesi mediante un’interrogazione d’intervenire sullo stato di pericolosità che presentavano due dei tre cancelli d’accesso alla scuola De Amicis. Conosciamo tutti la solerzia che caratterizza un po’ tutti i personaggi politici ed infatti ancora oggi, i cancelli sono sotto catena perché il Preside altro non ha potuto fare che precludere il transito degli studenti che per entrare ed uscire dall’Istituto debbono passare dall’unico cancello ancora non scardinato. Quotidianamente da questo cancello transitano non meno di trecento ragazzi e bambini dell’asilo. Se, speriamo mai, dovesse verificarsi la necessità d’una evacuazione, il passaggio angusto e la ressa provocata dalla necessità d’uscire in fretta, darebbe luogo a qualche evento drammatico. Molti genitori si sono rivolti al Preside per lamentare il persistere di tale grave anomalia che sottopone a seri rischi i propri figli, ma costui dichiara di non poter fare null’altro oltre ciò che gli competeva, ossia d’aver inviato tre preventivi al Comune per attivarsi alla riparazione. Chiedo all’Amministrazione comunale come vengano spesi i fondi strutturali che vengono messi a disposizione dal Ministero per intervenire nelle scuole e chiedo altresì che chi di dovere si attivi al più presto per riparare i cancelli ,dopo due anni di colpevole silenzio, e scongiurare il verificarsi di qualche drammatico evento che sarebbe figlio dell’ignavia politico-amministrativa di qualcuno.
Caro Giovanni, il tuo impegno politico-sociale è acclarato ma il risultato della partecipazione all'incontro d'ieri, promosso per decidere sul ricorso al TAR,è la prova provata che molti concittadini amano applicare il vecchio detto "armiamoci e partite".Seicento famiglie interessate ad una problematica, di per sè difficile da risolvere e all'incontro promosso, si presenta meno dell'1%. Ma con un'apatia così diffusa, come si può pretendere di risolvere i problemi? E' giusto delegare sempre gli altri e noi rimanere alla finestra ? Penso davvero che i modicani o la gran parte di essi, abbiano un atteggiamento che non può essere condiviso se si vuole che qualcosa cambi in favore della società.
5 genitori di cui 3 di un'unica classe IV C e 2 della prima classe.
L'avvocato ha illustrato il fatto, ha ripreso i motivi dell'ordinanza regionale che hanno portato alla soppressione delle due classi. Una soppressione basata su un'analisi quantitativa e non qualitativa.
Come sappiamo l'unica arma a difesa di questa soppressione è rimasta la leva della sicurezza.
I tre genitori presenti della classe IV, abbiamo i nostri figli sistemati in una classe che rispetta tutte le norme sulla sicurezza.
Mi direte è l'unica, ma intanto questa collocazione ci rende inermi nell'intraprendere qualunque azione.
Nella discussione è emerso con grande senso di maturità che visto il numero esiguo di partecipanti, non potevamo intraprendere nessuna azione se non prima fare un consulto tra genitori e ragazzi. Un'incontro che verrà richiesto entro domani e verrà fissato per la settimana prossima ,......... si spera tra giovedi o venerdi prossimo.
Il contenuto dell'incontro sarà quello di mettere a confronto la volontà dei genitori e la volontà dei ragazzi.
Il confronto democratico porterà ad una conclusione o intraprendere l'azione del ricorso oppure lasciare il tutto e riprendere il 25 Giugno prossimo.
Ho condiviso appieno la saggezza di questa decisione.
A margine della discussione , infatti, si ci poneva la domanda di quali potevano essere le conseguenze di un'eventuale decisione positiva del Tar e ci si chiedeva se a fine anno 2011 o a gennaio 2012 i ragazzi fossero veramente disposti a tornare alle classi iniziali ???
vedremo....
Allo stesso tempo si è pensato di inserire all'ordine del giorno di questo prossimo incontro, l'eventuale decisione di costituire un comitato per la formulazione di un quesito referendario che porti all'abrograzione dell'art.16 del DPR del 2009. Questa azione mi sembra molto interessante e credo molto incisiva in un sistema che si vede costretto ad accettare anche ciò per cui non si è d'accordo. Un'impresa dura ma non impossibile.....basta crederci !!!!!
Amici questa sera ho ottenuto di anticipare la mia interrogazione e grazie al consenso del Presidente, del Sindaco e dei colleghi consiglieri, ho illustrato la mia interrogazione fatta la settimana scorsa. La risposta del Sindaco è stata molto soddisfacente poichè mi ha assicurato che il servizio è stato affidato ad una ditta di Catenanuova Provincia di Enna. La ditta cucinerà a Modica e comprerà l'occorrente per le cucine a Modica.
Il servizio mensa inizierà il 07 Novembre 2011.
Con l'interrogazione ho chiesto la vericidità delle voci che si sentivano in giro circa la mancanza di alcuni contenitori e attrezzature. Il Dirigente presente in Aula ci ha assicurato che oggi è stato fatto l'inventario e tutto è in ordine.
Confortato di quanto detto sopra, ho espresso la mia soddisfazione per l'approssimarsi del giorno d'inizio della refezione e ovviamente il mio ringraziamento va al Sindaco e al suo collaboratore nominato come consulente per aver raggiunto il risultato; magari non agli inizi del mese di Ottobre ma agli inizi del mese di Novembre che rappresenta in ogni caso un grande successo visto gli "andazzi" degli anni precedenti.
Giovedi Pomeriggio alle ore 16:00 presso lo studio dell'Avvocato Luca Licitra si terrà un'incontro per la preparazione del ricorso al Tar. Si prega a chi ha la possibilità di poter partecipare.
I genitori del Liceo Scientifico hanno deciso di fare Ricorso al Tar
L'entrata e l'uscita della scuola di Piano Gesù a Modica Alta , ogni giorno è un'incubo.
Diversi genitori mi hanno contattato per evidenziare il grande malessere e allo stesso tempo la grande preoccupazione sia all'entrata che all'uscita della scuola.
Qual'è il problema?
Molte persone lasciano in sosta anche temporanea le proprie autovetture lungo il viale Manzoni sia a salire che a scendere o meglio solo per il tempo di accompagnare il proprio figlio o la propria figlia a scuola......
Risultato .....un caos generale
sosta a destra e a sinistra
....le autovetture con grande difficoltà cercano di scansarsi, ..... mentre passano genitori dietro le macchine , ....mentre escono i genitori che hanno lascaito i bambini alla E de Amicis sia delle Medie come della Scuola Materna .....mentre il Vigile Urbano cerca di fare attraversare i bambini ....mentre passano motori
insomma un vero e proprio caos !!!!!
Ho preso un impegno con questi genitori che a giorni parlerò con il comandante Puglisi o con il responsabile alla viabilità tenente Saro Cannizzaro affinchè nell'ordine dei lavori venga inserito un controllo attento della strada in questione magari istituendo un divieto di fermata e quindi di sosta negli orari di entrate e uscita della scuola, di multare chi sosta sulle strisce pedonali e chi sosta in modo indebito nei parcheggi riservati ai portatori di handicapp.
Mi auspico che la mia richiesta venga accolta magari per evitare il verificarsi di una tragedia annunciata. Foto scattate oggi Lunedi 24/10/2011 alle ore 8:46
Non ho scattato le foto prima poichè vi sono troppi volti di bambini.
> Complimenti ai Consiglieri Nigro e Migliore. La via Botta è un presidio , non si passa. Sono convinto che le antenne se ne andranno.Complimenti.Buon lavoro.
Modica - Antenne di Telefonia Mobile in Via Botta: “… l’anniversario delle promesse mancate!”.
Tutto nasce il 15 ottobre 2010 allorquando in Via Botta (in una casa di proprietà privata) venne installata la 4^ antenna di telefonia mobile in “palese dispregio” del regolamento approvato dal Consiglio Comunale a febbraio 2009, in base al quale si stabilì che le antenne potevano essere installate su edifici e terreni di proprietà del Comune e che nel termine di “6 mesi” andavano rilocalizzate tutte quelle esistenti su siti diversi.
Il Sindaco un anno fa’ promise ai cittadini che entro “3 mesi” (gennaio 2011) la 4^ antenna sarebbe stata spostata su un suolo comunale e per facilitare ciò si impegnò a non far pagare alla società di telefonia il canone per i primi due anni.
Ciò avrebbe consentito anche il posizionamento delle altre 3 antenne togliendole definitivamente da Via Botta, garantendo al contempo un guadagno per le casse comunali pari a circa € 36.000 per anno.
Dopo “6 mesi” dalla scadenza della “promessa del Sindaco” abbiamo organizzato un incontro pubblico in Via Botta, sotto il “GAZEBO PER LA CITTA’”, dove insieme ai cittadini residenti e non, ai rappresentanti di associazioni varie, presenti anche esponenti dell’Amministrazione, in modo “democratico e partecipato” si decise di coinvolgere il Consiglio Comunale per far si che il Sindaco riuscisse, con la forza datagli dal consiglio a prescindere dei colori politici, a spostare una volta per tutte le antenne.
Nel mese di luglio 2011 venne approvata dal Consiglio all’unanimità la nostra mozione d’indirizzo.
A distanza di 4 mesi nulla è stato fatto di quanto richiesto e deciso con la mozione.
In tutto ciò emerge anche la beffa: in base a nostre ricerche pare che tutto sia bloccato per il mancato accordo tra il Comune e la società di telefonia sul canone da corrispondere; il Comune pretende € 18.000 circa, la società sarebbe disposta a pagarne € 12.000 circa.
Ci chiediamo: ma perché il Sindaco a fatto passare inutilmente questi mesi quando invece avrebbe potuto sbloccare la vicenda accettando la proposta della società di telefonia motivando questa decisione con l’interesse pubblico prevalente?
Stamattina siamo stati coinvolti dai cittadini di Via Botta, i quali, sentendosi abbandonati dalla politica, ci hanno chiesto, quali loro rappresentanti, di continuare ad impegnarci affinchè si abbiano delle risposte.
In tal senso, tutti insieme, si è deciso di intraprendere alcune iniziative, la prima sarà quella di richiedere un incontro volto a sensibilizzare S.E. il Prefetto sullo stato della problematica in essere.
Lunedì ci recheremo in Prefettura per avanzare la richiesta d’incontro e non appena riceveremo conferma della data ci attiveremo per organizzare al meglio una delegazione di cittadini residenti (in gran parte anziani) che ci hanno espressamente chiesto di voler essere presenti.
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