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Stamattina alle 9:15 avevamo un'appuntamento con il Consigliere Paolo Nigro per vedere un po' di documenti sulla Via Fontana con un pò di calma. Io sono arrivato alle 9:00 e salito al 2° piano incontro l'Ing.Denaro. A questi, gli espongo la mia intenzione e lui con la sua solita e grande cordialità pensa di accompagnarmi dal funzionario Geom. Gerratana. Apriamo la porta......
...sorpresa ......
chi c'erà dentro la stanza?????
Oltre al Geom. Gerratana ...c'era l'avvocato ex proprietario, l'impresa nonchè attuale proprietario del ......
COSTRUENDO PALAZZO IN VIA FONTANA
L'ing. Denaro torna indietro e chiude la porta.
scambiamo due parole ......e cosa mi dice?????
Il costruendo palazzo in Via Fontana conferma quello che avevo sostenuto all'ufficio tecnico 15 giorni fa e cioè che è in difformita al progetto
le basi della costruzione a causa dello zoccolo del muro di cemento armato dell'argine del torrente, sono state effettuate 60 cm più alte.
cosa era necessario?????
La ditta prima di buttare le fondamenta doveva chiedere al Comune di Modica una variante E .....questa oltre passare nuovamente dall'ufficio tecnico doveva andare alla Sovraintendenza.....
......invece i lavori sono andati al massimo della velocità ..... per oscurare il problema......
oggi l'ordinanza di sospensione si rafforza in misura maggiore
bisogna rivedere le misurazioni, chiedere la variante e il parere alla sovraintendenza.
la soletta di prossima gettata è alta rispetto al piano stradale di 60 cm....
ATTUALMENTE LA COSTRUZIONE E' DIFFORME DAL PROGETTO ORIGINARIO.
Interrogazione di Michele D’Urso del PdL all’Amm.ne comunale sulla refezione scolastica: “l’ennesimo disservizio rimasto senza risposta”
A distanza di due anni e mezzo dalle elezioni cittadine, oggi, Modica è una città dilaniata da una lunga lista di proteste e problemi oscuri ed irrisolti (i più recenti: gli errori nel canone acqua, la nuova costruzione in Via Fontana, la vicenda di Via Conceria dove tutti protestano dalla ditta esecutrice ai residenti che non hanno parcheggi e viabilità, i disservizi nella refezione scolastica, la oscura vicenda di Cecchi Paone, la annosa vicenda delle partecipate, l’abbandono di Marina di Modica, la questione ambientale, quella urbanistica ecc. ecc.), con un generale stato confusionale causato da una inesistente amministrazione comunale, chiusa nelle stanze del palazzo e lontana dai cittadini. Rispetto a tale stato di cose ed alle insistenti domande che i cittadini ci rivolgono non abbiamo altra arma che quella di “interrogare” l’amministrazione per fare in modo che, al di là delle dichiarazioni di facciata, la stessa mostri il suo vero volto. Per tale ragione ho predisposto, in uno alle altre iniziative che stiamo affrontando con i colleghi del gruppo consiliare del PdL, una interrogazione per avere risposte sulle ragioni per cui l’Amm.ne nulla ha fatto in ordine alle recenti proteste dei genitori per le gravi irregolarità registrate nel servizio di refezione scolastica, tenuto conto che sin dall’inizio della legislatura abbiamo puntato l’indice sul problema con riferimento ai termini dell’appalto ed allo stato di abbandono delle cucine comunali e dei lavoratori che da anni prestavano servizio, con serietà e capacità, nelle stesse.
Modica, 22 febbraio 2011 Consigliere Michele D’Urso
In Italia trasgredire le regole può essere un vantaggio. Localizzi un posto,non importa se sottoposto a vincolo paesaggistico,non importa se vicino ad un torrente,non importa se davanti alle porte e alle finestre della gente,ottieni tutti i permessi e le licenze necessarie,e inizi a costruire,nel pieno dei tuoi diritti. Però ad un certo punto,anzi ad un certo livello,ti bloccano i lavori perchè ritengono che ci sono parecchie anomalie ed incongruenze, e così spunta all'improvviso una sorta di ravvedimento operoso dalla controparte che ti consente di regolarizzare le violazioni ed omissioni proponendoti in cambio un altro lotto dove poter sfogare i tuoi istinti repressi di costruire ad ogni costo. Questa è l'Italia molto attenta e che vuole bene all'ambiente e al territorio. Anzi più che un'Italia,direi un'Italietta,o meglio una Little Italy,nel modo di fare e di vedere le cose(sempre a scoppio ritardato)
n.b. ogni riferimento ad opere e costruzioni nel pieno centro di Modica è da ritenersi puramente casuale.
come mai la via nazionale non è mai stata asfaltata????...ormai è diventata un colabrodo!!!...dal ristorante cinese e fino alla concessionaria è un susseguirsi di buche e avvallamente pericolosi.....
Caro R.C., vorrei azzardare un'ipotesi: tutti i paesi che hai citato più il Sudan e il Medio Oriente fino al Pakistan sono, in un modo o nell'altro, legati agli U.S.A.; inoltre l'ONU è "strettamente" legata agli Stati Uniti d'America. Credo che il regista abbia trovato la strada per risanare la propria crisi a scapito del Vecchio Continente e dei Paesi Emergenti dell'area mediterranea. Suggerisco di imparare l'inglese e in fretta!
> Già,cosa sta succedendo? Tunisia,Egitto,Yemen,Marocco,Bahrein,Iran,Algeria,Libia,e ancora non è finita. Tre capi di stato,o meglio ,dittatori,sono caduti. Forse è solo l'inizio? Ma di che? Tutto si sta svolgendo per la sete di libertà e di democrazia di questi popoli o c'è dietro una regia unica con scopi che vanno ben altro? Ad esempio l'espansione musulmana in Europa,e non sarebbe la prima volta nel corso dei secoli,come la storia insegna? L'economia dell'Occidente dopo l'11 Settembre del 2001 ha subito una battuta d'arresto catastrofica,le finte missioni di pace degli Stati Uniti e dei suoi alleati in Medio Oriente sono state inutili,migliaia di vite umane sacrificate e centinaia di miliardi di dollari sprecati per nulla. L'assetto mondiale potrebbe cambiare,quando il potente nemico è fiacco e indebolito,come accade nella boxe,è il momento buono per attaccarlo.
Caro Luca,per evitare di caricare di lavoro il consigliere Migliore,le consiglio questi link. In questo modo ottimizziamo i tempi,riducendo la "filiera"
salve sig. Migliore, purtroppo sono di nuovo quì a segnalarle un'altra Gravità, lo stato di abbandono della via Tirella.come al solito da settimane ,nonchè da mesi, la strada è ridotta un colabrodo con delle buche che se prese con un mezzo rischiano sicuramente di mettere a repentaglio la sicurezza di chi la percorre.vi è in particolare una buca molto profonda ,nei pressi della pompa di benzina, che se presa da uno scooter lo stesso rischia di finire,per quanto è profonda, nella cava.siamo alle solite .la strada è percorsa da tanti ma tutti se ne f...regano.la prego come suo solito di fare qualcosa.grazie e a presto su queste pagine.
Ieri dopo il Consiglio Comunale, l'Assessore Frasca Caccia mi ha riferito che il vitellino nella discarica è stato rimosso. L'operazione è costata al comune di Modica 480,00 €. Un'ottimo risultato dell'inciviltà di qualche nostro concittadino.
Allo stesso tempo mi ha evidenziato come il dipendente con cui mi ero confrontato...... ha seguito tutto l'iter, .....ha fatto vari sopralluoghi coadiuvando le forze di polizia e i veterinari.
Un plauso va nei confronti di questo dipendente che ha utilizzato la propria autovettura e ha svolto una buona parte del suo lavoro fuori i suoi turni di lavoro e senza alcuna ora di straordinario o compensazione. Il senso civico e lo spirito di abnegazione ha completamente cancellato l'equivoco che era sorto qualche giorno fà.
Sono d'accordo con quanto afferma il Presidente dell'Ascom di Modica, Giuseppe Assenza. Le strade di Modica sono diventate una conquista giornaliera di ambulanti. La maggior parte di questi vengono dai comuni vicinori e una buona parte sono abusivi nel senso che non hanno il nulla osta del Sindaco. A suo tempo avevo proposto di dotare ogni ambulante che opera a Modica di una targhetta colorata in modo diverso.
Ogni ambulante di Modica, dovrebbe esporre sul parabrezza del veicolo un cartello.
Il cartello giallo dovrebbe identificare che siamo in presenza di un'operatore modicano itinerante e quindi può vendere ma non deve sostare oltre due ore nello stesso posto.
Il cartello verde dovrebbe identificare che siamo in presenza di un'operatore non residente e quindi in possesso del nulla osta del Sindaco ( a Modica solo 4 ambulanti hanno il nulla osta del Sindaco e cioè possono vendere nelle vie della città) anche questo potrebbe vendere in modo itinerante con una sosta di massimo due ore.
infine il cartello rosso dovrebbe identificare che siamo in presenza di ambulanti a posto fisso.
Un cittadino che acquista da un'ambulante che non ha cartello giallo, verde o rosso significa che sta acquistando senza alcuna protezione ....e quindi sta acquistando da un'abusivo.
Ogni cittadino potrebbe vigilare sulla presenza degli ambulanti nel territorio e aiutare, quindi la polizia municipale a intervenire laddove si presentasse un'anomalia.
Modica, per l'edificio di via Fontana:disposta la sospensione dei lavori
Il 1 febbraio "Il giornale di Ragusa" aveva sollevato la questione Modica, per l'edificio di via Fontana:disposta la sospensione dei lavoridi Leuccio Emmolo Venerdì 18 Febbraio 2011 - 22:38
Finalmente a palazzo San Domenico si sono accorti che in via Fontana c’era qualcosa che non andava. In questa via, in uno dei quartieri storici della città, si sta realizzando un edifico che si affaccia sulla cava e che chiuderà la prospettiva della parete rocciosa oltre a “coprire” alcune abitazioni preesistenti. La questione dell’edificio in via Fontana era stata sollevata dal nostro giornale lo scorso 1 febbraio con un articolo, corredato da una serie di foto, a firma di Felicia Rinzo. Sono seguiti interventi da parte di consiglieri dell’opposizione ( Migliore e Nigro).
Diciassette giorni dopo la pubblicazione dell’articolo il Comune si muove. Oggi la notizia che il dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Modica disporrà la sospensione dei lavori di costruzione dell’edificio residenziale oggetto delle polemiche. “La sospensione è motivata dall’esito dell’ultimo sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune, che suggerisce una verifica della effettiva conformità dei lavori che si stanno realizzando a quanto previsto dal progetto per il quale sono state date le autorizzazioni”.
Possibile che solo adesso il Comune avverte il bisogno di verificare la costruzione del palazzo? Ma i Vigili urbani perché non hanno segnalato la cosa a tempo debito? “ La sospensione dei lavori- spiegano in una nota il Sindaco Buscema e l’assessore all’Urbanistica Giurdanella- sarà dunque utile ad un approfondimento anche da parte della Soprintendenza che potrebbe intervenire con un nuovo parere.
Che la costruzione di quest’edificio desti la rabbia dei residenti del quartiere e una diffusa preoccupazione in tutti i cittadini che hanno a cuore il nostro centro storico, è infatti un fatto fisiologico e più che legittimo, ma la delicatezza del caso, intorno al quale si avviluppa una storia oltremodo controversa lunga più di trent’anni, impone a maggior ragione che lo si affronti con onestà intellettuale e con lucidità, cercando chiarezza e soluzioni piuttosto che facili strumentalizzazioni di taglio demagogico”. Meglio tardi che mai.
Modica: Disposta sospensione lavori dell’edificio in via Fontana, oggetto di polemiche dei residenti
Il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Modica disporrà nella giornata di oggi la sospensione dei lavori di costruzione dell’edificio residenziale in via Fontana, oggetto delle polemiche di questi giorni.
La sospensione è motivata dall’esito dell’ultimo sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune, che suggerisce una verifica della effettiva conformità dei lavori che si stanno realizzando a quanto previsto dal progetto per il quale sono state date le autorizzazioni. Questa mattina, intanto, l’Amministrazione e i tecnici hanno accompagnato il nuovo Sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa Alessandro Ferrara a fare un sopralluogo sul posto al fine di valutare insieme le soluzioni possibili.
La sospensione dei lavori sarà dunque utile ad un approfondimento anche da parte della Soprintendenza che potrebbe intervenire con un nuovo parere.
E intanto il sindaco di Modica Antonello Buscema e l’Assessore all’Urbanistica Giovanni Giurdanella colgono l’occasione per un ulteriore chiarimento su tutti i profili di questa questione, che appare necessario dopo quanto si è detto e si è scritto in questi giorni.
Che la costruzione di quest’edificio desti la rabbia dei residenti del quartiere e una diffusa preoccupazione in tutti i cittadini che hanno a cuore il nostro centro storico, è infatti un fatto fisiologico e più che legittimo, ma la delicatezza del caso, intorno al quale si avviluppa una storia oltremodo controversa lunga più di trent’anni, impone a maggior ragione che lo si affronti con onestà intellettuale e con lucidità, cercando chiarezza e soluzioni piuttosto che facili strumentalizzazioni di taglio demagogico.
L’incontro che abbiamo di buon grado accettato di fare lunedì scorso con i residenti del quartiere si è rivelato utile perché ha registrato la massima serietà, maturità e propositività di tutte le forze politiche rappresentate dai consiglieri comunali presenti, di maggioranza e di opposizione.
Non lo stesso si può dire di certa stampa che dimostra di non voler mancare occasione per costruire attacchi accettando il prezzo di allontanarsi dalla verità.
Bisogna dunque ricostruire linearmente le tappe di questa vicenda. La prima richiesta a costruire su quell’area da parte dei privati che ne sono proprietari risale agli anni ’80 ed è vero che allora, con esattezza nel 1990, una sentenza del Tribunale delle Acque Pubbliche riuscì a bloccare il progetto, confermando il diniego dell’autorizzazione che era stato già opposto da parte del Genio Civile ed era motivato dal mancato rispetto delle previsioni di legge sulla distanza dall’alveo del fiume.
Questa condizione è stata superata negli anni dalle nuove previsioni normative, che annullano l’obbligo di rispettare distanze minime nel caso in cui l’alveo sia stato già coperto, e soprattutto dal P.A.I. (Piano per l’Assetto Idrogeologico regionale), che al punto. 4.4. (Perimetrazione delle aree a rischio idraulico) della relazione sul bacino del Fiume Irminio e del Torrente di Modica, considera “risolutivi” gli interventi di copertura eseguiti e dice testualmente che “per questo motivo non sono state individuate aree a rischio né nel centro storico di Modica né in quello di Scicli”.
Questo ha di fatto abbattuto, secondo il parere del Genio Civile, gli ostacoli perché fosse concessa la propria autorizzazione, che difatti è arrivata nel 2007.
Solo la Soprintendenza ai Beni Culturali, competente dal momento che si tratta di un’area sottoposta a vincoli paesaggistici, avrebbe a quel punto potuto bloccare l’iter del progetto, ma anche quest’autorizzazione è arrivata nel 2008.
A quel punto il Dirigente del settore urbanistica, competente al rilascio della concessione edilizia comunale, non avrebbe potuto far altro che procedere in tal senso: si tratta infatti di una zona che il vecchio Piano Regolatore Generale individua come zona B, dunque edificabile, e anche ogni previsione del regolamento edilizio comunale in materia di costruzioni nei pressi dell’alveo era da considerarsi superata dal PAI.
Va chiarito peraltro che questo quartiere, pur essendo un quartiere storico, non rientra nella perimetrazione del centro storico. Eppure ancora, alla fine del 2008, l’ing. Denaro ha scritto all’Amministrazione, manifestando tutta la propria preoccupazione per la delicatezza del caso e questo ha innescato un nuovo, travagliato percorso, in cui i tecnici, la commissione edilizia comunale e il Sindaco personalmente hanno fatto il possibile per evitare che quest’autorizzazione dovesse essere concessa, tant’è che la stessa Soprintendente di allora, dopo l’ennesimo sopralluogo sul posto, rilasciò nel 2009 un nuovo parere imponendo una modifica del progetto con l’abbassamento di due piani.
La possibilità di un diniego per questa autorizzazione è stata di certo fortemente compromessa dalla presenza, alle spalle dell’area in questione, di un vecchio palazzo ben più alto di questo e ben più invadente sulla conformazione del quartiere.
Nella totale assenza di un solo elemento serio e giuridicamente valido, che non esponesse l’Ente a danni irreparabili dal punto di vista economico, il Dirigente ha dovuto, seppur in modo sofferto, firmare il rilascio della concessione edilizia.
Siamo nel mese di marzo del 2009, pochi giorni dopo l’ultima e definitiva autorizzazione della Soprintendenza.
Chi si azzarda dunque a sostenere che la vecchia amministrazione comunale aveva tenuto bloccati i lavori mentre questa li ha autorizzati, mente sapendo di mentire per almeno due motivi:
innanzitutto l’amministrazione non ha alcun potere arbitrario sul rilascio di una concessione edilizia laddove il PRG ha previsto un’area edificabile e in questo caso solo il Genio Civile e la Soprintendenza avrebbero avuto la competenza di bloccare i lavori, cosa che non hanno fatto;
inoltre l’ultima autorizzazione della Soprintendenza, quella che ha di fatto obbligato il Comune al rilascio della concessione, è arrivata solo nel 2009 e comunque solo dopo che era stato fatto ogni tentativo formale e informale per evitare che questo accadesse.
Questa cronistoria dice chiaramente che non c’è stata alcuna leggerezza, alcuna superficialità, nel modo in cui questa Amministrazione ha affrontato la vicenda e nel modo in cui ancora oggi la affronta, condividendo pienamente la legittima preoccupazione dei residenti del quartiere, e in particolar modo di quelli che hanno le loro case a pochi metri dall’edificio che verrà realizzato, così come di tutti i cittadini che temono la deturpazione di un quartiere storico della Città.
Chiunque voglia usare la storia di questo edificio per un attacco all’Amministrazione, non dimostra di averne realmente a cuore le sorti perché dovrebbe, in tal caso, indirizzare le proprie contestazioni e le proprie pressioni al Genio Civile e alla Soprintendenza, gli unici che potrebbero fermare ancor oggi i lavori con una modifica dei rispettivi pareri.
Tuttavia, come è stato garantito nel corso dell’incontro di lunedì scorso, se una soluzione c’è ancora l’Amministrazione comunale è pronta a farla propria, a sostenerla, a perseguirla e in tal senso ben venga il coinvolgimento del Consiglio Comunale per una scelta che sia ragionata e condivisa con grande senso di responsabilità.
Lunedi scorso, dopo la riunione avuta presso i locali della Chiesa Madonna della Catena, si era rimasti d'accordo che il Sindaco provvedeva a creare un contatto con la Soprintendenza di Ragusa e poi ci faceva sapere dell'incontro. Stamattina erano le ore 8:45 e un residente della zona, mi chiama telefonicamente per informarmi che c'era in corso un incontro proprio ai piedi del costruendo palazzo. 15 minuti di strada e raggiunsi il luogo.
Erano tutti al bar a prendersi un caffè.
Chi c'era all'incontro?
il Sindaco Buscema l'Assessore Giurdanella l'Assessore Spadaro il Dirigente Denaro il Responsabile dell'uffico tecnico Gerratana il Soprintendente Ferraro un tecnico della soprintendenza
Tutto il tratto a salire della via Rocciola fin dopo l'Airone non è più adeguato al flusso enorme di traffico veicolare attuale. Anni fa lessi un articolo su La Sicilia che riguardava stanziamenti per l'allargamento di questa strada,che fine hanno fatto? Mancano i requisiti di sicurezza ed occorre che si attivino celermente le istituzioni preposte,prima che succedano ulteriori disgrazie come quella di ieri che ha visto coinvolta una ragazzina in scooter. Raccolte di firme,proteste,segnalazioni,l'importante è che qualcosa si faccia,al più presto.
> oggi 18 febbraio alle ore 13.10,la costruzione va avanti speditamente,c'erano tre carpentieri che lavoravano nonostante il tempaccio ed il costruttore soddisfatto che li guardava. Buon lavoro a tutti.
Amici del blog, stasera al consiglio comunale è successo l'inverosimile.
Sono state votate due varianti che rappresentavano un'eccezione per il Piano Regolatore e mentre una lottizzazione all'interno di una ZONA C è stata sospesa per delle VOCI DI CORRIDOIO.
Direte ....assurdo
Si è assurdo.
E' stata chiesta una sospensione del punto perchè delle voci di corridoio dicono che il posto è variato rispetto al progetto originario.
Il dirigente ha affermato che tutto è , tal quale i documenti.
La voce del Dirigente e cioè la voce di chi SI assume tutte le responsabilità e la voce che può bloccare o addirittura revocare la lottizzazione se all'atto dell'esecuzione trova delle difformità........
..........questa voce .....autorevole è stata schiacciata da una voce di corridoio
C'è da rimanere allibiti.
la richiesta della sospensione si è portata con se il mio voto contrario, l'astensione dei consiglieri di minoranza e il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza.
Stasera l'Assessore Frasca Caccia mi ha riferito che il bando per il mercato è stato inviato alla commissione. In questo momento stanno lavorando per la scelta del giorno
A breve il regolamento arriverà in Consiglio.
Amici, se avete idee o proposte avanzatele o sul mio sito o all'email dell'Assessore.
> Grazie per il commento. Ha ragione. Per cambiare il nostro futuro,......lo possiamo fare solo noi. Tutto dipende da noi.Noi dobbiamo aiutare qualunque governo a governare. Utilizziamo le leggi, utilizziamo gli strumenti messi a disposizione della legge.....come l'URP. Dissociamo la politica dalla gestione.
Attualità MODICA - 17/02/2011 Modica: quando la fantasia supera la realtà, danneggiando parte dei cittadini Palazzo costruito a ridosso dell´alveo del fiume, a pochi metri dalle case L’amministrazione, sempre a fatto compiuto, sta tentando una improbabile mediazione tra residenti e titolare della ditta realizzatrice dei lavori; domani sopralluogo di Sovrintendenza, Genio Civile e sindaco Antonio Di Raimondo CorrierediRagusa.it
Com’è possibile costruire un palazzo nel popoloso quartiere Fontana (nella foto), in barba ai vincoli architettonici e a pochi metri dall’alveo di un fiume, con tutti i rischi che una circostanza del genere può comportare? E’ accettabile che il costruendo edificio possa togliere luce e aria alle abitazioni delle gante che in quella zona ci è nata e ci vorrebbe anche morire in pace? Evidentemente a Modica tutto questo è possibile, e pure accettabile, almeno per qualcuno. L’amministrazione tuttavia non riesce a spiegare il perché, tentando invece una improbabile mediazione tra residenti e titolare della ditta realizzatrice dei lavori, che, da parte sua, può contare su tutte le autorizzazioni necessarie.
Ma il nodo sta proprio qui: com’è stato possibile concedere queste autorizzazioni, alla luce di tutte queste problematiche ostative? Di chi è la responsabilità? Perché l’amministrazione Buscema tenta di agire solo a fatto compiuto? Tutte domande alle quali i cittadini pretendono una risposta chiara. Risposta che al momento non c’è. E’ un dato di fatto che con la precedente giunta questi lavori sono stati sempre bloccati, stante la mancata concessione delle autorizzazioni comunali. Anche i residenti, costituitisi in un gruppo e affidatisi ad un avvocato, avevano già vinto la prima causa, come conferma una dei residenti danneggiati, la signora Maria Civello.
"Da un palazzo di sei piani - dice la signora - sono arrivati ad una sorta di compromesso: garage più un piano. Ma a noi - dice la signora - ci ingabbiano comunque, privandoci del sole e dell´aria. L´avvocato al quale ci siamo rivolti - conclude la donna - sta accertando che le autorizzazioni in possesso della ditta siano tutte in regola ed ottenute secondo i crismi e i giusti criteri di valutazione".
Perchè con questa amministrazione tutto è cambiato, in peggio? Di colpo sono arrivate le concessioni che mancavano dalla Regione, dal genio civile e persino dalla soprintendenza, senza che nessuno si preoccupi del fatto che il palazzo stia sorgendo su di una cava, a due passi dall’alveo di un fiume, ingabbiando le abitazioni vicine. Qualcosa non va. e qualcuno dovrà darne conto e ragione. Intanto la ditta Fargione di Modica va avanti con i lavori, avendo in mano tutte le autorizzazioni che la mettono in regola. Per cercare di vederci chiaro e salvare il salvabile, domani, per iniziativa di Riccardo Minardo, si terrà un sopralluogo cui parteciperanno i rappresentanti del Genio Civile, Sovritendenza ed amministrazione comunale.
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