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Giovedi pomeriggio alle 15:30 in punto si è tenuto un'incontro presso l'ufficio del Dirigente Muriana tra i cittadini di Via Botta, lo stesso e l'assessore. Oltre a questi menzionati, eravamo presenti io , il consigliere Paolo Nigro e Roberta Puccia componente del GTV (Gruppo Tecnico di Valutazione per i campi elettromagnetici).
E' stato un'incontro molto interessante, anche perchè vi sono stati diversi interventi tutti volti a sapere come era andato a finire l'impegno che aveva preso il Sindaco Buscema il 22 Ottobre del 2010.
Infatti in tale data il Sindaco aveva emesso un'ordinanza per bloccare i lavori..... poi aveva dato l'autorizzazione per un tempo di 3 mesi , tempo massimo entro cui bisognava trovare un sito alternativo e collegare le nuove antenne.
I cittadini chiedevano ......cosa si è fatto?
Perchè è passato quasi il doppio del tempo e cioè sei mesi?
L'Assessore Spadaro in modo minuzioso ha spiegato l'intero iter, ha fatto vedere la corrispondenza tra gli uffici della WInd e il Comune di Modica. Hanno fatto vedere le foto, gli spazi necessari per la torre faro
Ci hanno spiegato anche che è in corso una trattativa tra il Comune e nel particolare tra il Dirigente al Patrimonio Ing Patti e gli avvocati della Wind per la determinazione del compenso e la stipulazione del contratto.
Davanti a noi l'Assessore Spadaro ha telefonato al funzionario della WInd il quale ha riferito che in entro questa settimana ci fa pervenire le foto e il progetto di massima.
Il Comitato e il GTV ne prenderà visione prima che questi protocollano l'instanza. Il tutto questo dovrebbe avvenire entro giorno 16 Maggio. Aspettiamo questa email...........
Conclusione :ampiamente soddisfatto perchè la politica ( io e il consigliere Nigro) è servita per fare incontrare cittadini e istituzioni.
Credo che questa operazione sia stata più proficua di 100 comunicati o di 100 interrogazioni.
Il consiglio di ieri, martedì 4 maggio, avrebbe dovuto trattare un nutrito ordine del giorno: progetto di sportello unico; debiti fuori bilancio; project financing Cimitero.
La maggioranza di centro sinistra, ancora una volta, non è stata in grado, o non ha voluto garantire i numeri in aula per portare a compimento i lavori consiliari.
Se non ci fosse stata la nostra presenza responsabile e determinante il consiglio si sarebbe sciolto (alla fine è stato rinviato al 12 maggio alle ore 20).
Come mai il Sindaco, presente fra il pubblico, non è entrato in aula?
PRESENTE un solo Assessore, l’Avv. Nino Frasca Caccia!
ASSENTI gli Assessori pertinenti per delega sui punti inseriti all’o.d.g.: Giurdanella all’Urbanistica; Amoroso al Bilancio; Sammito ai Lavori Pubblici!
A questo punto nasce il dubbio: tutto ciò è casuale oppure è forse una crisi che timidamente si manifesta?
Siamo fermamente convinti che, crisi SI o crisi NO, il senso di responsabilità dovrà prevalere sempre e su tutto!
Modica, andando avanti così, con questa politica di certo non potrà crescere!
Numero dei presenti : 12 mancava il quorum e quindi rinviato di 1 ora .
Io avevo la febbre oltre 38 ed avevo pensato di ritirarmi a casa.
Una chiacchera tira l'altra , ho trascorso quell'oretta con degli amici in Consiglio e quindi ho deciso che anche con la febbre restavo in Consiglio.
alle 21:30 viene fatto l'appello e si inizia
1° punto all'Odg una variante al PRG
la storia :
un artigiano a Frigintini ha un piccolo capannone di 100 mq e ha chiesto che con lo Sportello Unico si concedesse un ampliamento di altri 100 mq.
Quindi siamo davanti ad un signore che svolge un suo lavoro e per motivi di ampliamento chiede un'amplimento... quindi non si tratta di costruzioni nuove...
una pratica dove viene descritto in modo minuzioso il perchè è necessario l'ampliamento e la priatica è corredata anche di dati economici.
Su questa pratica il Consigliere Vito D'Antona non manca a fare la storia di orlando furioso ......
cioè prima parte dal fatto che non capisce perchè questo signore non chiude bottega e invece va a costruire nella zona artigianale e cosi può ampliare quanto vuole.
Questa richiesta o meglio questo pensiero potrebbe farlo solo un extraterrestre perchè ......
sostanzialmente l'artigiano andrebbe a bruciare il suo investimento iniziale, lascerebbe un'immobile abbandonato a se stesso......
lascerebbe la sua clientela ....
e cosi via
ma la stupida domanda che io mi faccio è questa :
COME MAI IL CONSIGLIERE D'ANTONA HA FATTO UN INTERVENTO FIUME HA ATTACCATO L'AMMINISTRAZIONE PERCHE' IN AULA MANCAVA L'ASSESSORE DI RIFERIMENTO....
la stampa ha dedicato 1/2 pagina di giornale
......SU QUESTO SUAP (SPORTELLO UNICO DI AMPLIAMENTO)
mi chiedo mi chiedo e mi richiedo perchè......
..... NON HA DETTO NULLA SUL SUAP (SPORTELLO UNICO DI NUOVA COSTRUZIONE -UN NUOVO CAPANNONE ) - QUANDO QUESTO ERA IL CAPANNONE DI UN CONSIGLIERE DEL PD?
Sono queste le cose che non riesco a digerire dalla politica
Perchè il Consigliere D'Antona non ha stigmatizzato l'assenza dell'assessore all'urbanistica nella seduta precedente?
ma la barzelletta non è finita qui .....
in aula eravamo in 15
11 della maggioranza e 4 della minoranza (Migliore,Puccia,Nigro e Cannata)
e stato grazie al ritorno in aula del Consigliere Carpenzano che la seduta ha potuto continuare......
11 della maggioranza e 5 della minoranza
la maggioranza (tanto per dire) in che modo assicura la continuità dei lavori?????
Sul Suap o Sportello Unico , io ho sempre espresso parere positivo se si tratta di ampliamenti ad attività precedenti , ovviamente con un'attenta analisi da parte della ditta che giusitifica l'ampliamento.
Da quasi tre anni ho sempre chiesto al Dirigente , di fare corredare le pratiche di un business-plan da dove si potrebbero con estrema facilità evincere le intenzioni e le potenzialità della ditta in questione (richiesta andata sempre a vuoto perchè nel regolamento del Comune di Modica manca questa dizione)
domanda?
perchè non si modifica il regolamento?
Il Dirigente da quasi tre anni parla di questa variazione ma......
l'AMMINISTRAZIONE E L'ASSESSORE AL RAMO ....DORMONO SONNI TRANQUILLI
Dopo il Consiglio ci siamo fermati in pizzeria e abbiamo scritto il comunicato che segue ...........
Non ricordo piu da quanti anni è in abbandono la piazzetta del S.Cuore, ove è stata allocata la statua del Santo Padre. Da anni saranno dieci o forse 15 non ho idea sono stati istallati del piantoni in ferro che dovevano fungere da ringhiera e che invece non sono altro che dei piantoni in ferro lasciati li a fungere da "PUNTONI" in caso che qualcuno va a sbatterci e nel caso specifico potrebbe succedere qualcosa di grave. Invito LEI Consigliere Migliore a farsi carico di questo problema e sensibilizzare qualcuno dell'Amm.ne o degli uffici competenti ad eliminare l'incombente pericolo che a parer mio da oltre 15 anni si porta alle lunghe. Non chiedo altro che venga istallato un passamano al fine di eliminare quesi spuntoni che escono proprio in corrispondenza del Bar "vecchio Caffè e dell'annesso chioschetto bianco. Spero che sia eliminato il pericolo. RINGRAZIO
> Ho parecchi dubbi che una struttura mista o privata possa risolvere i problemi idrici relativamente alla distribuzione e manutenzione.
Sono convinto che i politici partorirebbero tanti baracconi costosissimi e non incentrati sul servizio ma sul business di pochi, con assunzioni a go-go e stipendi da nababbi per gli amministratori.
Il proliferare di società di questo tipo serve solo a sistemare i trombati della politica e ad ampliare il potere clientelare.
Ritengo che nessuno possa smentire che le partecipate sono come le carcasse di animali nella savana, servono a sfamare le belve e poi abbandonate alle intemperie quando restano solo le ossa.
> A "Fonte Internet" dico: L'analisi della famosa legge Galli(voluta dalla Sinistra) è perfetta in particolare nel punto in cui prevedeva l'affidamento del Servizio Idrico interamente anche ai Privati oltre che al Pubblico o ai Consorzi fra Comuni.L'asino è cascato proprio quando gli stessi fautori della legge si sono accorti che l'affidamento ai privati avrebbe potuto comportare problemi per i consumatori e da lì tutta la sinistra ha scatenato da anni una guerra contro la legge voluta dalla Sinistra stessa ed anche perchè ancora certa sinistra ondeggia smarrita e contraddittoria fra il pubblico e il privato.Per quanto mi riguarda a Modica sulla vicenda dell'affidamento ai privati del servizio idrico ho sostenuto e, per certi versi con successo,un battaglia in Consiglio Comunale contro l'affidamento ai privati voluto e caldeggiato paradossalmente dagli stessi miei ex amici della Sinistra che poi si sono ravveduti.Questo solo per storia documentata e per far capire alla gente come spesso certi paradossi creano grossi problemi.Per me la soluzione migliore resta sempre la gestione attraverso i Consorzi fra Comuni o Società Mista con la tassativa(come prevede la legge)presenza della "Consulta dei Consumatori" organo di controllo a tutela degli utenti.
La lunga diatriba che si sta sviluppando in questi giorni in merito alla questione della gestione privatistica del servizio idrico integrato, merita alcune considerazioni in proposito. La Legge 36+94 - "Disposizioni in materia di risorse idriche"(Legge Galli) era, nell'idea del suo promotore, un'ottima legge, nella quale veniva sancito un principio fondamentale "Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono PUBBLICHE e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà, Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale, Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la fauna e la flora,acquatiche"(art. 1). Con la legge n. 36+1994, è stato avviato in Italia un profondo processo di modernizzazione e riorganizzazione del settore idrico, reso scarsamente efficiente dall’estrema frammentazione degli operatori. Questa frammentazione impediva l’affermarsi di una gestione efficiente (soprattutto in termini di sprechi idrici) e determinava una disomogeneità degli standard qualitativi del servizio. Per fare fronte a questa situazione, la legge assegna alle autorità regionali e locali la riorganizzazione dei servizi di acquedotto e smaltimento attraverso un’integrazione territoriale. In particolare, la Legge assegnava (art. 8) alle Regioni il compito di definire gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) ed ai Comuni ed alle Province (art. 9) quello dell’organizzazione del Servizio Idrico Integrato, secondo “criteri di efficienza, di efficacia e di economicità”. In particolare i Comuni dovevano provvedere alla gestione del Servizio secondo i modi e le forme previsti dalle vigenti normative: il SII poteva essere affidato ad un soggetto gestore PUBBLICO o PRIVATO. Gli ATO sono costituiti,di fatto, dai Comuni in quanto consorziati. La gestione, comunque,deve avvenire con una serie di clausole tra cui: - l'obbligo del raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario della gestione - le modalità di controllo del corretto esercizio del servizio - il soddisfacimento di un adeguato livello di efficienza e di affidabilità del servizio da assicurare all'utenza anche con riferimento alla manutenzione degli impianti - la definizione di criteri e modalità di applicazione delle tariffe (determinate dagli ENTI LOCALI) e del loro aggiornamento, anche con riferimento alle diverse categorie di utenze. Per assicurare il Servizio Idrico Integrato, quindi, tutti i fruitori del servizio devono pagare una tariffa,destinata a coprire i costi dello stesso. La tariffa, poi, è suddivisa in due aliquote: tariffa del servizio idrico e tariffa del servizio di fognatura e depurazione. In particolare, la prima (tariffa del servizio idrico – art. 13) è quella destinata a coprire i costi del servizio di fornitura di risorsa idrica potabile ed è determinata DAGLI ENTI LOCALI (Comuni) tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell'entità dei costi di gestione delle opere, dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio![+b] La seconda (tariffa del servizio di fognatura e depurazione – art. 14) è quella destinata alla copertura dei costi per il collettamento delle acque reflue (fognatura) e alla loro successiva depurazione. Anche in questo caso, la tariffa viene determinata, DAGLI ENTI LOCALI, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio! La Legge Galli, dunque, voleva essere uno strumento, soprattutto per i Comuni, per organizzare,ottimizzare e gestire il Servizio Idrico Integrato, secondo criteri di efficienza e risparmio idrico. La Legge prevedeva, poi,anche la concessione della gestione asoggetti terzi non appartenenti alla pubblica amministrazione(art. 20). Da quest’ultimo articolo nascono tutti i problemi! Un soggetto PRIVATO che gestisce un bene pubblico lo fa e lo farà sempre cercando un INTERESSE che non può essere altro che economico. Tale interesse si ripercuote, per forza di cose, sulla tariffa e, quindi, sull’utente finale! Per poter trarre profitto dalla gestione (di tipo “industriale”) del bene acqua o si riducono i costi, con conseguente riduzione dell’efficienza del servizio, o si aumentano gli introiti, con conseguente aumento delle tariffe. Ancora una volta nel Belpaese si sono stravolti i significati delle parole, si sono trasformati i concetti “in corso d’opera” (nella stessa legge), si sono indorate le pillole! Se un’acqua è PUBBLICA, come può essere GESTITA da un privato in una logica di “pubblico servizio”, per l’interesse della collettività? Se la tariffa deve assicurare SOLO la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio, come può un privato INVESTIRE in un’impresa che vedrà coperti solo i costi? Siamo alle solite: i principi sono validi, l’attuazione no.
Di seguito il comprensibilissimo testo del referendum privatizzazione acqua:
> Volete Voi che sia abrogato l’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea”, convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?
se non ricordo male circa un anno fa è stata approvata in consiglio qualcosa che riguarda i rifiuti.
Ricordo che Lei ha impiegato ore ed ore ad analizzare il bando dell'Ato ed il bando del dirigente e dell'allora Assessore Serra.
Ricordo che Lei ha dimostrato che il bando dell'Ato era inaccettabile ed il bando dell'Amministrazione era un pastrocchio.
Non ricordo che il gruppo consiliare del PDL abbia preso una posizione netta in merito al problema.
Non ricordo che il PDL abbia votato contro ne che abbia chiesto un rinvio per permettere un miglioramento del bando.
Alla luce di tutto ciò ecco la mie domande:
Cosa vi attendevate da un bando simile? Come mai dopo un anno solo oggi vi accorgete che da tale bando non è stato partorito neanche un topolino?
Infine vorrei sapere dove conferiamo i rifiuti e il costo in più se è redistribuito dall'Ato o ricade solo su di noi, cosa centra L'Ato con le compostiere di cui si parla nelle altre Città, non vorrei che con i soldi (o i debiti)anche dei Modicani si foraggiasse la campagna elettorale del Sindaco di Ragusa.
> Caro Fonte Internet ti ringrazio per le tue attente puntualizzazioni e ti chiedo di essere sempre trasparente e non curarti mai se una notizia può più o meno provocare dissapori. La democrazia è segnale di civiltà e di condivisione.
E' stato un percorso molto difficile per me e anzi in un primo momento quello che avevo letto mi aveva permesso di concepire la cosa come molto positiva ed economica per la collettività. Questa idea, piano piano è cambiata.
Il motivo del cambiamento.........si è determinato ...perchè.????
in un primo momento mi veniva da pensare in questo modo....
la privatizzazione e quindi l'impegno del privato.. ..... potrebbe recare vantaggi per la collettività ......
potri pensare a intere città dotate di impianti idrici nuovi e funzionanti, con perdite d'acqua pari a zero, alla possibilità per tutti di utilizzare l'acqua dei rubinetti ed evitare cosi il consumo spoporzionato di acqua minerale in bottiglie
" In Italia "i consumi domestici permangono a livelli eccessivi, quindi di spreco, se si pensa che l’Italiano medio consuma 213 litri al giorno d’acqua potabile mentre lo Svizzero si limita a 159 e lo Svedese si “accontenta” di 119 litri."
"In IItalia le perdite della rete di distribuzione continuano a superare il 30-35% per non menzionare i livelli delle regioni del Sud con percentuali fino al 60%. In Svizzera ed in Svezia la percentuale si situa attorno al 9% considerato il tasso di perdita “naturale” al disotto del quale è difficile scendere;
- pur essendo il 6° paese più industrializzato (ricco) del mondo, l’Italia resta ad un livello basso di copertura territoriale dei servizi di fognatura e di depurazione che servono rispettivamente solo il 52,5% ed il 65% della popolazione. L’Italia si caratterizza, ancora oggi, come un paese ad elevata carenza di infrastrutture idriche, mancanza di adeguamento di quelle esistenti, scarsa manutenzione ordinaria e straordinaria"
(da: MANIFESTO ITALIANO 2005 PER UN GOVERNO PUBBLICO DELL’ACQUA a cura del COMITATO ITALIANO PER UN CONTRATTO MONDIALE SULL’ACQUA
Consumate in Italia 6 miliardi di bottiglie d'acqua di plastica in un anno
I primi bisogni, i bisogni primari dell'uomo diventanto spesso il bersaglio della malavita.( esempio i rifiuti)
quindi l'acqua ............!!!!!!! e poi ???????
in una sintesi, anzi in una supersintesi.....ritraggo i miei pensieri e le mie convinzioni da una privatizzazione dell'acqua a favore del mantenimento "in house" di questo servizio.
Il gruppo consiliare (Azzaro, Carpenzano, D’Urso, Gerratana e Migliore): mentre in provincia infiamma il dibattito su TARSU e differenziata, a Modica i nostri amministratori dormono sonni tranquilli, niente appalto, niente differenziata ed aumento tassa
In tutta la provincia iblea si parla di raccolta differenziata e della Tarsu, ma nella nostra città tutto tace. Pertanto chiediamo all’amministrazione perché non sta facendo nulla, come nulla comunica alla città, in ordine ad un serio progetto per la raccolta differenziata, misura di salvaguardia necessaria per porre rimedio alla emergenza rifiuti, attività sulla quale tutti i comuni della provincia sono attivi. Perché il servizio di raccolta dei rifiuti rimane, da troppo tempo, affidato in via diretta ed urgente e non si procede con il bando che il CC ha approvato già da un anno a questa parte?
E devono spiegare alla città che la TARSU continuerà ad aumentare, anche per il mancato affidamento del servizio e per la impossibilità di mettere a regime e quantificare il costo del servizio. Bisogna fare qualcosa per i cittadini e per la nostra città, non si può restare inermi! La polemica nasce spontanea ed è inevitabile rispetto ad una evidente incapacità, lo diciamo ancora una volta, di programmare la propria azione, lasciano la nostra città in balìa degli eventi.
> I nostri Onorevoli saranno ricordati per il loro senso altamente civico.
Le vicessitudini giudiziarie di Drago e Minardo R., Borrometi per aver fatto parte della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera e aver votato contro l'arresto di Previti, Minardo N. per aver votato, leggi assurde, rispettando gli ordini di scuderia del più grande presidente del consiglio che l'Italia abbia mai avuto, non sto parlando di De Gasperi, ma del gigante berlusconi.
Purtroppo queste sono realtà e verità che resteranno inconfutabili.
> spero che la ripubblicazione di questo articolo non crei imbarazzo tra il consigliere ed i vertici del suo partito. Se così fosse me ne scuso.Anzi,me ne sono già pentito.
...la maggioranza parlamentare (PDL – Lega) ha approvato la legge 20 novembre 2009, n.166, con la quale il Servizio Idrico viene riconosciuto servizio a rilevanza economica e quindi deve essere gestito totalmente dai privati o in regime misto con il 40% almeno affidato ai privati. In quell’occasione l’on. NINO MINARDO, invece di recepire le istanze che venivano dal territorio e dal Consiglio Comunale, che chiedevano la non approvazione di questa deleteria legge, ha preferito seguire la sua maggioranza e votare a favore della privatizzazione dell’acqua. E poichè al peggio sembra ormai non esserci limite, la norma consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio. Con il referendum si chiede di abrogare la privatizzazione imposta del servizio idrico, demandando ai comuni la possibilità della gestione pubblica e diretta dei servizi pubblici locali, e di non lucrare sulla gestione del servizio idrico, cioè LA TARIFFA NON PUò COMPRENDERE LA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO DAI PRIVATI. Ovviamente occorre una grande mobilitazione perchè si raggiunga il quorum dei votanti e perchè, ovviamente, VINCANO I SI. “Riteniamo – dice il consigliere comunale di Una Nuova Prospettiva di Modica, Nino Cerruto – che non sarà dato tanto spazio nei mezzi di informazione a questo referendum, per cui diventa ancora più importante che ciascuno di noi faccia la propria parte informandosi ed informando. Una commissione, appositamente istituita in seno all’Assemblea Regionale Siciliana, sta esaminando i disegni di legge che mirano a ripubblicizzare l’acqua in Sicilia e ci è giunta notizia che si stanno muovendo poteri forti con lo scopo di far insabbiare l’iter legislativo della ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) in Sicilia. Segno questo che l’acqua è “molto appetibile”.
Chiunque vuole partecipare e si sente interessato del problema , oggi pomeriggio alle ore 15:30 nella stanza del Dirigente Muriana presso la sede distaccata del Comune di Modica (vicino al Barycentro) si terrà un incontro con la presenza dell'Assessore Spadaro per illustrare a che punto sono i lavori e le trattative con la ditta di telefonia. I cittadini fanno presente che la scadenza dell'impegno del Sindaco e dell'Assessore era il 31/01/2011 ossia 3 mesi dopo la manifestazione.
ricevo da un amico e pubblico il seguente messaggio:
Inizio messaggio inoltrato:
Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset. Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani: Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.
Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti. Passaparola!
Prima di stampare, pensa all'ambiente ** Think about the environment before printing
CONS. MIGLIORE, FONTE INTERNET, AMICI TUTTI DEL BLOG, CREDO CHE SI DEBBA URGENTEMENTE PRENDERE POSIZIONE SU QUESTO ARGOMENTO. silvio
i miei MIGLIORI auguri di una pronta guarigione. si riguardi, perchè avremo bisogno di tutta la sua salute per la.......salute della città. saluto silvio
Amici del blog, la febbre oltre 39 non mi sta permettendo di comunucicare con voi. Spero di farcela ad essere presente al Consiglio Comunale per stasera. L'ultima mia azione politica è stata lunedi pomeriggio alle ore 17:00.
Infatti a tale ora, a Palazzo San Domenico era stata convocata la commissione bilancio.
Il tema della commissione sono stati i debiti fuori bilancio.
Eravamo io, Poidomani, Aurnia e D'Antona
Assenti Aprile e Iabichella
E' stato possibile analizzare solo un debito poichè per gli altri nonostante la commissione ha chiesto da sempre una documentazione specifica e completa .......
le pratiche continuano ad arrivare in commissione sprovviste di relazioni dei dirigenti e dei documenti necessari per fare un adeguato controllo.
L'unico debito completo di documenti e con la presenza del dirigente Dott. Pluchino è stato quello relativo alla spesa di 15.750 o 18.750 da elargire all' Associazione "Città del pane".
la storia:
il 27/09/2002 la Giunta comunale con delibera 153 del 27/09/2002 decise di fare aderire il Comune di Modica a questa associazione per la somma di € 3.000,00 annuo + 750 € spese una tantum
Fu pagata la quota per il 2002, per il 2003 e per 2004
dopo ......dimenticata
L'associazione Citta del Pane in data 07/04/2010 con prot. 19195 scrive al Comune di Modica e chiede le quote annuali.
Amio avviso sbaglia perchè chiede per gli anni 2005-2006-2007-2008-2009-2010 la somma di 15.000+750
ho fatto notare al dirigente che la somma dovrebbe essere 18.000 +750
Si è riservato di telefonare per l'indomani e cioè ieri e stasera in consiglio ci comunica l'effettivo importo.
ma il fatto più grave è un'altro
il dirigente in data 24/11/2010 chiede all'ufficio Ragioneria di impegnare la somma di € 3.000,00 nel bilancio 2010.
La delibera rimane nell'Ufficio Ragioneria ma non viene esitata.
COSA SUCCEDE IN QUESTO MODO ?????
L'AMMINISTRAZIONE BUSCEMA ATTENTA ALLA CONTABILITA' ........IN MODO SCIENTIFICO CREA UN DEBITO FUORI BILANCIO
Attenzione qualcuno potrebbe dire .......non c'erano i soldi
SBAGLIATO
perchè il bilancio non si costruisce con la cassa ma con le spese sistemate nel modo più preciso possibile nei capitoli di riferimento.
sono così " I CONTI DI MODICA" ?????
Per me è molto squallido (in termini di bilancio) parlare e sparlare e poi fare degli errori del genere.
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