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> L'arroganza del Signor Di Pasquale va oltre ogni campanilismo. Voglio ricordare a tutti i Modicani che il Signor Di Pasquale nelle qualità di Sindaco di Ragusa si è arrogato il diritto di poter decidere chi poteva conferire i rifiuti a Cava dei Modicani, trascurando, sempre per arroganza, che il Comune di Ragusa non era proprietario, ma socio ATO così come gli altri Comuni costretti a conferire in provincia di Messina. Il Signor Di Pasquale, con il silenzio del Consigliere comunale Michele Colombo, ha costretto ogni famiglia modicana e tutte le imprese del territorio a pagare una tassa sui rifiuti molto più alta del normale. Meglio l'ignoranza che non l'arroganza. Un invito a Tutti i Modicani NON VOTATE chi sostiene questo Signore che conosce da intelligente solo le leggi che gli fanno comodo.
L'emendamento civetta per Ibla e le "onorevoli furbate"
DI CONCETTO IOZZIA + 06.05.2013 h 13.33
Nell’era del “GRILLISMO” scopriamo anche l’emendamento “CIVETTA”. E’ quello che, per chi, come noi, non è aduso al linguaggio dell’Assemblea regionale siciliana quando si discute di Legge Finanziaria significa: io voto una cosa a te e tu ne voti una a me, magari per non dare nell’occhio o per mettere a tacere le malelingue. Ai politici piace chiamarlo “gioco di squadra”. Ma solo quando conviene. Potrebbe anche chiamarsi scambio, o baratto con i soldi pubblici. Nel caso specifico, anche una “furbata”, come l’ha intesa qualche addetto ai lavori, per fare approvare un fiume di euro (cinque milioni per il 2013, un milione in più rispetto allo scorso anno) a favore della legge privilegio su Ibla. E che sia un privilegio lo si capisce anche da qualche dichiarazione dello stesso ideatore della “furbata”, l’onorevole Nello Dipasquale, ex sindaco di Ragusa, della lista “Crocetta-Megafono”, lanciato all’Ars dal movimento politico “Territorio”. “Un obiettivo – afferma Dipasquale - raggiunto grazie al lungo lavoro di raccordo tra le forze politiche della maggioranza e della minoranza con la “complicità” del Governo regionale”. Siamo certi che il termine “complicità” non sia penalmente rilevante e che si riferisca alla circostanza che l’emendamento salva-privilegio sia stato presentato da un deputato palermitano del Pdl, Giuseppe Milazzo, il quale non ha nulla a che spartire né con il territorio ibleo, né con il Territorio di Dipasquale. Il puzzle, alla fine, si è composto e dal cilindro della Finanziaria sono usciti cinque milioni di euro che, aggiunti al quasi 120 elargiti dal 1981 (anno della geniale intuizione di un deputato d’altri tempi, Giorgio Chessari, del Pci) portano a circa 250 miliardi delle vecchie lire, in 32 anni, la dotazione di una legge che doveva servire, all’inizio, per risolvere le emergenze del quartiere barocco di Ibla, da intendersi come riqualificazione del patrimonio monumentale del centro storico. Dal 1981 ad oggi, tuttavia, le competenze della legge si sono estese enormemente, fino ad arrivare anche a comprendere Ragusa superiore, varie ed eventuali. C’è, infatti, un articolo “magico” nella legge su Ibla. E’ l’articolo 13 che istituisce un “Fondo di gestione per le spese generali” a cui è destinato l’8,5% dell’intero finanziamento regionale, cioè una cifra mediamente tra i 300 e i 400 mila euro l’anno con cui si è finanziato di tutto. Non solo da questo fondo sono state attinte le risorse per pagare la Commissione Risanamento, l’ufficio tecnico centri storici, tutti gli incarichi ai liberi professionisti per la redazione dei progetti, delle indagini, dei collaudi, degli stessi strumenti urbanistici, ma è stato pagato anche il bimestrale “Ragusa sottosopra” e soprattutto è stata pagata la serie delle manifestazioni culturali più fortunate per il rilancio turistico di Ragusa: Ibla Grand Prize, il Festival organistico internazionale, le rassegne di cinema e teatro, Ibla Buskers, il Convegno Terraemotus e altri convegni sul centro storico, il protocollo d’intesa con la banda musicale, la stagione concertistica Melodica. Per le sole manifestazioni culturali sono stati spesi quasi 130mila euro l’anno. E, in tempi di crisi e di restrizioni nella spesa pubblica, non è cosa da poco. Continuare in questa direzione con i soldi di tutti in un periodo in cui – per rimanere nell’ambito della salvaguardia del patrimonio architettonico delle città della provincia di Ragusa – ci sono chiese e monumenti che hanno bisogno di restauri urgenti per non crollare, stanziare un milione di euro in più per la legge su Ibla sembra davvero uno sproposito che si aggiunge, inopportunamente, ad un privilegio. Come hanno detto più volte (ma sempre sommessamente per non disturbare i manovratori dell’Ars) vari sindaci iblei, sarebbe opportuno, dopo 32 anni, ridurre i finanziamenti per Ibla e destinare qualcosa anche ad altri centri del Val di Noto. D’altra parte, se fino all’anno scorso era stato speso solo il 70% dei fondi stanziati per Ibla, c’è da supporre che si comincia ad avere qualche difficoltà ad individuare le opere da finanziare nel quartiere barocco. A meno che non si vogliano smaltare le fontanelle pubbliche, la qual cosa susciterebbe certamente qualche perplessità nella Magistratura ragusana che potrebbe mettere il naso nelle modalità di spesa di tanti soldi pubblici. Malgrado tutto, comunque, l’intera deputazione iblea all’Ars (che dovrebbe rappresentare tutto il territorio che ha elargito voti e non solo il Territorio dell’onorevole Dipasquale) si è dichiarata soddisfatta del risultato raggiunto. Contenti loro, scontenti migliaia di elettori che credevano di avere dei validi rappresentanti all’Assemblea regionale siciliana. E tutti, prima delle elezioni, avevano battuto in lungo e in largo le città della provincia per chiedere voti promettendo impegno incondizionato al di là di ogni interesse campanilistico. A giudicare dall’esordio e dal risultato portato a casa, c’è da rammaricarsi del fatto che troppi cittadini si siano fatti “ammaliare” ancora una volta. Vedremo se, nei prossimi mesi, ci sarà data l’opportunità di cambiare opinione.
(Ascolta
il messaggio)Tema: - Post: 7066 a cura di da Fonte Internet pubblicato il ( 05/07/2011)
del
15/05/2013 12:05:10
> LO SAPEVATE CHE :
La legge su Ibla è una legge prodigiosa che in 28 anni di provvisorietà ha versato nelle casse della città 119 milioni di euro (calcolati moltiplicando la somma rifinanziata 4.250.000 euro annui per 28 anni). Idem per Ortigia. Rimane fuori da ogni dubbio il fatto che questa legge abbia prodotto splendidi risultati ridonando a Ragusa innanzitutto e alla provincia intera poi, un meraviglioso salotto in cui, credo tutti, ci riconosciamo. Ma tutto quello che accade a Ibla si ferma a pochi metri, arrivando al massimo al centro di Ragusa. Modica e Scicli vivono ogni giorno l’umiliazione di un’architettura costretta alla morte.
C’è bisogno di un intervento strutturato e di qualità sul patrimonio, che non può essere fatto a scapito di altre realtà. Non si può farlo a Modica e Scicli a scapito di Ragusa. Non lo si può continuare a fare a Ragusa a scapito di Modica e Scicli. L’allora presidente del consiglio provinciale Nello Di Pasquale, ora sindaco di Ragusa, che in un consiglio comunale aperto del 2003 a Scicli ebbe a dire: “occorre pensare ad una nuova legge, che non sia necessariamente rimodulazione della legge su Ibla, che tuteli anche gli altri centri storici riconosciuti patrimonio dell’Unesco”.
……..NON VOGLIO APPROPRIARMI DEGLI ARTICOLI ALTRUI,PER CUI TENGO A PRECISARE CHE LE FRASI SOPRAMENZIONATE SONO TRATTE DA UNA LETTERA ALLA REDAZIONE DELL’ANNO 2009 apparsa sotto forma di articolo SU RAGUSANEWS.COM (o Sciclinews) dal titolo: “Il Barocco va in frantumi.A ciascuno i suoi cocci” firmato da F.Roccasalva di Milano.
QUINDI PERCHE’ ADDOSSARE TUTTE LE COLPE AL PRESIDENTE LOMBARDO(lungi dal difenderlo,è l’ultima cosa che farei). OCCORRE SEMPRE GUARDARE LE DUE FACCE DI UNA MEDAGLIA ED ESSERE OBIETTIVI. SECONDO ME ENTRAMBI,e per ragioni ognune opposte a quelle dell’altro,NON FANNO ALTRO CHE STRUMENTALIZZARE questa vicenda per scopi strettamente legati alle elezioni.
…e di quest’altro articolo d’archivio del 4+10+2008 che ne pensate?
“L’auto blu del Sindaco di Ragusa è pagata con i fondi della legge su Ibla”
In un comunicato stampa di SD inviato dal consigliere Giuseppe Calabrese si legge: «Il noleggio dell’Alfa Romeo 166 executive 2,4 Mjet del comune di Ragusa, usata come vettura di rappresentanza dal Sindaco e dalla Giunta, viene pagato con i soldi della legge speciale su Ibla. Difatti con determina dirigenziale n. 1963 del 9 settembre 2008, il settore ottavo dei centri storici, impegna euro 19.823,84 per il noleggio dell’ammiraglia. Non si capisce la motivazione che autorizza il sindaco ad utilizzare fondi che dovrebbero servire per rivitalizzare Ibla, verso acquisti che nulla hanno da vedere con il corretto utilizzo di queste risorse. L’11 settembre 2006, il sottoscritto [Calabrese, ndr] presentò apposita interrogazione al sindaco quando fu deciso di acquistare 3 autovetture per le notifiche con la legge su Ibla e ricordo che allora quel procedimento venne sospeso. Ritengo che anche il canone di locazione dell’ammiraglia pagato con questi fondi è una forzatura alla normativa : SD segnalerà quanto accaduto a chi di competenza».
..chissà,forse Lombardo non ha poi tutti i torti,dopo trent’anni basta,chiudiamolo sto rubinetto!!!
Amici stasera alle 20:00 circa abbiamo depositato tutto. Programma, squadra assessoriale ecc...... Si parte Sono felice di avere una squadra di 90 persone che ha solo una volontà ......quella di vincere .
Le battaglie più diventano difficili più diventano belle.
Mi raccomando non promettiamo nulla di quello che non si possa realizzare.
Dobbiamo sempre rispettare il postulato delle TRE C Certezza Competenza Credibilità Siamo 90 x 10 contatti al giorno cadauno avremo 900 contatti giornalieri x 20 giorni= 18.000 contatti......... senza spendere soldi ma con solo il tam tam c'è la facciamo ad informare molta gente Noi dobbiamo preoccuparci solo di fare sapere che noi ci siamo , poi lasciamoli liberi .....le urne decidono. Con affetto Giovanni
> Che cazzo scrivono Lo sa il Sig.Di Pasquale che Migliore oltre a sapere cosa significa lavorare ha conseguito più lauree fra cui una specialistica in Pubbliche Amministrazione con 110+110 . Master in Contabilità Nazionale ecc ecc
............. http://www.ragusah24.it/2013/05/14/megafono-a-muso-duro-contro-il-pd-ha-prevalso-la-loro-arroganza ...... Dalle polemiche con l’altro candidato sindaco del PdL, Giovanni Migliore a quelle più recenti con Sgarbi. Migliore chi? Ha chiesto Dipasquale ad una precisa domanda sulla proposta del consigliere del PdL di stornare la legge su Ibla anche per Modica. “Migliore si è dimostrato politicamente e amministrativamente ignorante perché non ha neanche idea di cosa sia una legge speciale. La legge su Ibla è solo per Ibla non si può certo dividere in più parti. Invece poi di vedere nella mia persona il responsabile della mancata erogazione di fondi per Modica, Giovanni Migliore dovrebbe ricercare i colpevoli nelle sue immediate vicinanze, onorevoli che da tanti anni sono in politica”. Chiaro il riferimento tra le righe a Nino Minardo, primo sponsor di Giovanni Migliore nella corsa a Palazzo San Domenico.
Se tu vuoi ottenere benessere in futuro, quindi pane per i tuoi figli devi seminare
seminare ....significa intanto rinunziare ad alcune certezze che hai oggi prendiamo ad esempio il grano
l'agricoltore ha due scelte
o prende il grano lo macina e lo trasforma a pane oppure ...INVESTE.... cioè prende il grano ..e temporaneamente se ne priva ..
siccome crede nel FUTURO
che cosa fà?
si alza la mattina presto
ara il terreno, lo prepara in modo preciso
e poi.......con ulteriore sacrificio ...butta tutto quello che ha
cioè semina .....semina con una certezza ....RACCOGLIERA'
il seminatore ad un certo punto avrà grande sconforto
perchè...
perchè i giorni passano.....
dal terreno non spunta nulla...
poi osserva e vede che parte di quel grano
una parte se lo sono portati gli uccelli un'altra parte le formiche
ma la sua pazienza e il tempo
gli daranno ragione
perchè dopo freddo e tempeste ...in primavera spunteranno i primi germogli
con fiducia ...con grande fiducia ...con grande cura ogni giorno accompagnerà il futuro raccolto fino ad arrivare al giorno della mietitura.
L'agricoltore raccoglie un grande raccolto
il suo investimento ha prodotto un grande risultato
ha investito 1000 chicchi di frumento , ne raccoglierà milioni
Dobbiamo investire per risparmiare nel futuro, dobbiamo credere al nostro futuro, dobbiamo avere pazienza ed essere ottimista ( le tempeste passeranno, il maltempo finirà
Approvato dopo tre ore e mezza di dibattito dal Consiglio Comunale di Modica il conto consuntivo 2012. Adottato a maggioranza con tredici voti favorevoli, quattro contrari e tre astenuti. L’atto doveva essere approvato entro il 30 aprile. Presenti 16 consiglieri la seduta si apre con una comunicazione del Presidente Scarso che annuncia una serie di convocazioni per affrontare e volate il bilancio di previsione 2013 ( da approvarsi entro il 30 giugno) e poi entro il 14 giugno c’è la necessità di adeguare il piano di riequilibrio pluriennale sul quale il consiglio dovrà esprimersi. La seduta affronta l’adozione del conto consuntivo 2012. Il quadro generale presenta un risultato di amministrazione con un disavanzo complessivo al 31/12/2012 pari a € – 24.003.856,51. La somma è il frutto della differenza tra residui attivi pari € 93.607.448,40 e i residui passivi pari a € 117.615.051,64. La gestione di competenza indica un disavanzo di € – 3.774.626,37. Il dato risulta da un quadro complessivo di riscossioni pari a € 37.859.431,14; pagamenti pari ad € 30.202.107,75, differenza è di € 7.657.323. Residui attivi pari a € 19.975.673,61; residui passivi € 31.407.623,37 che fa una differenza pari a € €-11.431.950 che indicano un disavanzo, se rapportato alla differenza di € 7.657.323, di € – 3.774,626,37. Il parere dei revisori dei conti evidenzia tra l’altro una differenza tra risultato obiettivo e saldo finanziario pari € – 7.440.795,00 sforando in questo modo il patto di stabilità per l’anno 2012. La sanzione prevista è pari al 3% e l’introito della somma da parte dello Stato. E’ in corso di discussione sulla legge che prevede una revisione del Patto di Stabilità e si attendono novità. I debiti certi entro il 31 dicembre 2012 sono di 64 milioni di euro che è la cifra richiesta allo Stato in riferimento al DL 35 / 2013 per ottenere un mutuo con la CC.DD.PP. su base trentennale.
Bocciata una sospensione dei lavori, il presidente dei revisori dei conti rende in aula una relazione tecnica del conto consuntivo 2012 attraverso la quale motiva i numeri in agenda rilevando tra lì’altro come gli accertamenti sono inferiori rispetto alle previsioni indicate nel bilancio di previsione. Evidenzia lo sforamento del Patto di Stabilità per l’anno 2012 come già riferito in consiglio. Sulle partecipate invita l’amministrazione a porre in essere gli atti per la chiusura della Servizi per Modica, oggi in stato di liquidazione, così come previsto dalla legge. L’Ente ha il dovere e il diritto di controllare le società che vengono finanziate dall’Ente.
Dopo un chiarimento del Sindaco sui debiti fuori bilancio si apre il dibattito che ha registrato una serie di interventi che si possono così sintetizzare.
Il rispetto dei termini di approvazione del conto consuntivo e del bilancio di previsione 2013 sono elementi di regolarità finanziaria amministrativa per il riconoscimento del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. C’è da augurarsi l’azzeramento dei debiti dell’ente grazie al DL in fase di riconversione e quindi migliorerà le cose. Necessario rendere coerente l’accertamento con le previsioni di entrata con le riscossioni. I dati sono preoccupanti e mettono in forte crisi l’ente costretto ad anticipare risorse per garantire i servizi. ( Vito D’Antona).
Sulla SPM va fatta chiarezza non solo sui conti ma anche sul suo destino. Necessario porre in essere una strategia utile a recuperare i residui attivi e le previsioni ad oggi non sono confortanti. L’approvazione del piano grazie al DL 35 darebbe una maggiore liquidità per le casse dell’ente, con tutte le ricadute positive, in quanto i debiti possano liquidarsi in trent’anni. Dannoso sulla programmazione avere approvato i bilanci di previsione in grande ritardo, malgrado consentito dalla legge, quasi a fine anno. ( Giovanni Migliore).
Si richiama al senso di responsabilità del consiglio comunale in cui la maggioranza non garantisce il numero malgrado l’impegno costante di diversi consiglieri che registrano anche il richiamo pubblico, attraverso la stampa, del Presidente del Consiglio comunale su assenze e presenze nel civico consesso. Si reclamano la conoscenza dei debiti fuori bilancio che sono stati regolati per cassa e di cui il civico consesso è ignaro. Registra il fallimento della giunta per la politica finanziaria dell’ente che non riesce a riscuotere e dove lo fa non usa metri equitativi di giustizia sociale. Anticipa il voto di astensione per senso di responsabilità e contrario sul piano politico. (Paolo Nigro)
Questa amministrazione ha prodotto un’azione di recupero su accertamenti e riscossione degli anni pregressi. Non esiste oggi una maggioranza ma tutti sono chiamati a rispondere al proprio mandato con senso di responsabilità indipendentemente delle posizioni di ognuno. I debiti pagati dalla giunta sono il frutto di decreti ingiuntivi e pagati per cassa per non caricare di oneri il debito e quindi le casse dell’ente. Esiste un problema di rapidità nell’acquisire il pagamento dei ruoli malgrado sia stato potenziato l’ufficio delle entrate per debellare l’evasione e l’elusione fiscale. Non aver approvato l’aumento dell’Irpef ha creato un problema all’ente peraltro su una tassa progressiva che avrebbe dato respiro alle casse dell’ente. Auspicabile l’approvazione del piano pluriennale di equilibrio che sancirà la bontà della politica dell’ente. (Giorgio Zaccaria)
La Corte dei Conti nel gennaio 2012 con delibera indicava al consiglio la strada da percorrere per dare equilibrio ai conti del nostro ente. Ritiene che le sue preoccupazioni espresse nelle varie sedi per quanto non è stato fatto da parte dell’amministrazione sono rimaste inascoltate. Il decreto Salva Enti ha affrancato il Comune dal dissesto ed è sperabile che la previsione del nuovo patto di stabilità faccia superare le questioni finanziarie presenti oggi. Il mancato rispetto del patto di stabilità del 2012 la dice lunga sullo stato di salute finanziaria dell’ente; Sulle società partecipate non si hanno notizie contabili certe ed è strano che il socio sia unico, il Comune, e laddove c’è un amministratore unico non si garantisca il dato contabile. Su IMU, Irpef non si dichiara d’accordo con il consigliere Zaccaria e quindi contrario all’aumento della pressione fiscale e stigmatizza le modalità di approvazione del piano di riequilibrio fatto in un quarto d’ora il 30 dicembre scorso. ( Silvio Iabichella).
Si passa al voto dell’emendamento proposto dai consiglieri Zaccaria e Carpenzano che nei fatti riconoscono la facoltà del civico consesso, come da legge, che in tema di conto consuntivo può deliberare anche in presenza di apertura dei comizi elettorali per le amministrative 2013 che interessano l’ente.
Il civico consesso approva l’emendamento con tredici a favore, astenuti quattro Il conto consuntivo 2012 viene approvato a maggioranza con dieci favorevoli, quattro contrari e tre astenuti. Il consiglio comunale approva.
Firenze: lavori notturni per l’asfaltatura di strade. le precisazioni di Arpat
Firenze, 3 marzo 2010 - Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa a proposito di pareri espressi da parte di ARPAT per lavori notturni su asfaltature di strade a Firenze, si precisa che "ARPAT non ha espresso nessun parere relativamente a proposte di asfaltatura stradale dei lavori notturni a Firenze".
Tutte le lavorazioni edili che non rispettano i limiti di inquinamento acustico possono essere svolte ottenendo una deroga ai limiti di inquinamento acustico rilasciata dal Comune all'impresa che svolge lavori.
Per ottenere tale deroga la legge regionale e il regolamento del Comune di Firenze stabiliscono che l'impresa deve presentare una valutazione della rumorosità delle sue lavorazioni contenente gli accorgimenti adottati per limitare il disagio e i danni alla salute dei cittadini.
Nei casi in cui tali superamenti dei limiti siano particolarmente significativi (dipende dalla durata e dall'intensità dei rumori) il Comune, prima di rilasciare la deroga, è obbligato a chiedere un parere alla Azienda Sanitaria Locale. ARPAT interviene in questo processo solo come consulente tecnico dell'Azienda Sanitaria Locale per valutare l'affidabilità delle stime fatte dall'impresa e la eventuale possibilità di adottare accorgimenti migliori per ridurre ulteriormente i disagi della popolazione.
Mercoledì 24 febbraio la ASL 10 ci ha segnalato che la Direzione Mobilità del Comune di Firenze aveva espresso l'esigenza di fare una riunione per discutere la problematica dei rumori legati alle asfaltature notturne che avevano intenzione di svolgere. La riunione si è tenuta lunedì 1º marzo, presso la UF Igiene Pubblica della ASL 10 zona Firenze: erano presenti la Direzione Mobilità del Comune di Firenze, la Direzione Ambiente del Comune di Firenze, ARPAT e i dirigenti della ASL.
E' stato esaminate l'elenco delle strade nelle quali il Comune ha intenzione di procedere ai lavori notturni. È stato spiegato che cosa prevede il regolamento del Comune di Firenze. Tenuto conto della tipologia di strade previste è emersa una comune valutazione che tali lavori si potevano fare, ma restava la necessità che le imprese presentassero una fascicolo contenente lo studio delle procedure per ridurre al minimo l'impatto acustico delle loro lavorazioni e l'impegno sottoscritto a rispettarle.
Capendo la necessità di procedere con urgenza allo svolgimento di questi lavori, e avendo presente il fatto che, nonostante l'affidamento di tali lavori sia stato preparato da tempo, nulla è stato ancora fatto riguardo alla valutazione e mitigazione dell'inquinamento acustico, ARPAT e ASL si sono impegnate a fornire i pareri sulle valutazioni che le imprese presenteranno, al più tardi entro una settimana dal ricevimento della richiesta, anziché nei 45 giorni previsti dal regolamento del Comune di Firenze.
Occorre dire che la presentazione di una valutazione di impatto acustico per la richiesta di deroga ai limiti è una prassi ormai ordinaria per tutti i cantieri che riguardano le grandi opere, sia in periodo diurno che notturno, nonché per tutte le lavorazioni sulla sede ferroviaria in periodo notturno. È invece generalmente ignorata dalle imprese che si occupano di lavori edili stradali in città.
Per questo motivo abbiamo espresso la convinzione che è importante che le imprese in primo luogo, e l'amministrazione pubblica, con rispetto delle regole previste dai regolamenti comunali, acquisiscano dimestichezza con le problematiche dell'inquinamento acustico di queste tipologie di lavori, così da migliorare le procedure ed i macchinari utilizzati quanto serve per rendere compatibili tali lavorazioni con il loro svolgimento in periodo notturno.">
Mi permetto di suggerire quella che sarebbe un'autentica novità per un'Amministrazione del Sud,cioè il tassativo svolgimento NOTTURNO di qualunque lavoro pubblico di manutenzioni o rifacimenti che interessino la pubblica viabilità urbana, al fine di non creare disagi ai cittadini con lunghi incolonnamenti e conseguenti consumi energetici e temporali. Sarebbe un vero segnale di civiltà e cambiamento. Il maggior costo del personale impiegato per lo straordinario, verrebbe ammortizzato dai tempi più celeri nello svolgimento dei lavori, il che consentirebbe una maggiore e più rapida erogazione dei servizi sul territorio.
“Legge su Ibla rifinanziata con 5 milioni di euro. I cittadini modicani ringraziano chi ha sventolato le bandiere della vittoria dimenticando di rappresentare tutta la provincia, cui fa parte anche Modica, che avrebbe avuto diritto di usufruire di almeno un quinto del finanziamento”.
Ho appreso con soddisfazione mista purtroppo ad amarezza e dispiacere la notizia relativa al rifinanziamento della legge su Ibla ottenuto, come si legge da comunicati stampa trionfali, con tatticismi e astuzia.
Avrei sicuramente preferito, come avrebbero preferito anche i miei concittadini, che chi ha usato astuzia e strategie per il rifinanziamento della legge su Ibla avrebbe rivolto il suo pensiero anche alla città della Contea, patrimonio dell’Umanità, che necessita sicuramente di stanziamenti speciali per la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico ed architettonico e la migliore rivitalizzazione del suo centro storico.
Considerato che questa volta ad Ibla sono toccati 5 milioni di euro, quindi 1 milione di euro in più rispetto agli anni passati, sarebbe stato più opportuno mettere in atto tutte quelle tattiche e l’abilità di cui ci si è vantati, per dare il giusto sostegno anche alle altre città, come Modica, che si pregiano avere patrimoni inestimabili.
Sono dell’idea che chi rappresenta nelle istituzioni la provincia di Ragusa non dovrebbe privilegiare nel suo comportamento il puro campanilismo, ricordandosi solo che esistono gli altri comuni della provincia iblea al momento della raccolta dei voti; l’atteggiamento discriminate a cui abbiamo assistito non rispecchia la volontà al vero sostegno ed interesse per l’intera provincia, un comportamento sbagliato che i cittadini modicani hanno compreso subito nella consapevolezza che non possono contare su chi si è rivelato distratto e disinteressato.
Peccato!
Un’occasione perduta per la nostra città, in un momento di crisi e difficoltà sarebbe stato un segnale tangibile di aiuto e sostegno per Modica che avrebbe potuto usufruire nel tempo di un maggiore rilancio e crescita anche in termini turistici ed economici naturalmente.
Il binomio prodotti tipici locali e turismo rappresenta una delle sfide più importanti della prossima amministrazione comunale, lo afferma in una nota Marco Nanì (Pdl).
“La valorizzazione dei prodotti locali – afferma Nanì – è uno dei nostri punti di forza per un turismo che offre le migliori eccellenze del territorio.
Le produzioni locali sono molto diffuse ed apprezzate ma è opportuno andare oltre, con mirate azioni di marketing che prevedano il coinvolgimento dei produttori, degli operatori turistici (ricettivo e ristorazione) e della pubblica amministrazione”.
“L’enogastronomia – Prosegue la nota – dalla pasticceria alle produzioni avicole e casearie (per citarne alcune) va promossa in modo da rappresentare un generatore di turismo e non un semplice elemento complementare alla vacanza.
Occorre rafforzare l’immagine dei prodotti già ampiamente affermati, come il cioccolato, e al contempo valorizzare le nostre produzioni d’eccellenza.
Si pensi, ad esempio, alle produzioni avicole poco considerate nonostante l’alta qualità sia ampiamente riconosciuta”. “Puntare sulle eccellenze del nostro territorio – conclude l’esponente del Pdl Modicano – significa dare a tutta la città nuove prospettive di sviluppo socio-economico e soprattutto turistico.
Per questo motivo, tale proposta sarà certamente tra i punti programmatici del progetto del Popolo della libertà per la città di Modica”.
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