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>Si, a breve inserirò nel blog la puntata di Ring. La stessa verrà scomposta in 11 parti, considerato i limiti imposti da YOUTUBE di max 10 minuti per filmato. (sto lavorando su questo) A presto ...........e grazie sempre per la vostra grande solidarietà.
> Bravo.Il Consigliere Scarso ha confermato il fallimento dell'amministrazione.il rimpasto è una sberla alla classe politica modicana.Mi hai meravigliato per le tue competenze e per aver colto sempre in tutti i passaggi le "seriali" contraddizioni del consigliere Scarso. Io credo che il Consigliere Scarso si sentiva "un grande" e alla fine ha scoperto di essere si grande ma di essere stato il Golia della situazione. Bravo Davide.Complimenti
oltre ai doverosi complimenti per la chiarezza e la puntualità disarmante nei confronti dell'avversario in campo e l'assenza di "politichese", che rende partecipi anche i cittadini comuni e digiuni di qualsiasi nozione in campo amministrativo, mi preme complimentarmi con il cons. Avv.to Scarso, che ha dimostrato alla cittadinanza quanto fossero fondati i dubbi sulla funambolicità delle argomentazioni amministrative di questo primo governo Buscema. Staremo a vedere quali altri conigli usciranno dal cappello Pd-MpA.
Le argomentazioni del Prof. Arch. Biagio Guccione sulla difesa del Piano Paesaggistico sono pienamente condivisibili, MA NON PER "QUESTO" PIANO PAESAGGISTICO. Questa "coltre" che è stata calata tout-court sul territorio è la classica "cutra" modicana (ricordate il detto "...e ora cu sa tira a cutra?"). Come mi sono trovato a dire qualche post fà, non è così che si salva un territorio. In questo modo si ottiene solo la costruzione di un grande MUSEO (ma il territorio Ibleo non è un centro storico, non è Firenze, non è Venezia) senza tenere conto di due basilari fondamenti della nostra società: 1) - le tradizioni contadine estese anche al costruire e al costruito. 2) - la dinamicità della crescita e dello sviluppo sociale oltre che economico di un popolo.
Con questo modo di agire si ottiene solo lo scopo di costringere una popolazione a cambiare dall'oggi al domani i propri usi e costumi. Il sapore è squisitamente da regime totalitario. E' ciò a cui sono abituati gli accademici, gente che non ha mai preso una cazzuola in mano e teorizza invece di risolvere.
Ha ragione Guccione quando tuona contro i politici, gli stessi che non hanno il vezzo di risolvere ma di complicare le situazioni per i loro tornaconti personali.
Tuttavia i cambiamenti radicali, "rivoluzionari", non hanno mai prodotto grandi benefici, allora è più opinabile che le leggi vadano cambiate gradualmente, come ho già detto. Per il nostro territorio sarebbe stato più opportuno operare a passaggi successivi: 1) - eliminare la facoltà di costruire finti locali commerciali, artigianali, studi tecnici ecc. 2) - eliminare il SUAP nella sua attuale accezione (attenzione, il SUAP è uno strumento di per se molto utile, solo che chi se ne è servito ne ha abusato fino a farlo diventare un legalizzatore di scempi ambientali, un esempio fra tutti i capannoni che sostano nelle vicinanze della Chiesa delle Crocevie che non solo hanno deturpato il paesaggio, ma hanno ridotto quasi a zero il valore della vicina meravigliosa masseria con annessa casina signorile e terreni adiacenti). 3) - Approvare il PRG con la possibilità di dotarsi di PRPC (Piani Regolatori Particolareggiati Comunali di iniziativa pubblica e-o privata). 4) - Richiedere ovunque e comunque il parere della Sovrintendenza BB.AA.CC. che dovrebbe a sua volta esprimere pareri meramente estetici e non urbanistici, come del resto avviene in tutta Europa.
Questi quattro punti avrebbero da soli salvaguardato il territorio senza limitare nessuno nella propria facoltà di decidere dei propri beni.
Il Piano Paesaggistico, mi rivolgo all' Arch. Guccione, non produrrà altro effetto se non quello di far emigrare le Imprese verso paesi esteri, e di conseguenza il licenziamento di migliaia di operai che produrranno una enorme massa di lavoratori occasionali (quindi in nero) per le piccole riparazioni dell'edificato.
E' un mio parere ed ho i capelli abbastanza bianchi per poterlo dire con esperienza.
One Response to “Il Consigliere Giovanni Migliore Scrive: Lettera aperta ai Consiglieri Comunali di Modica”
meno rosa says on: 27 agosto 2010 at 19:40 Consigliere Migliore, ancora complimenti!! sempre documentato,sempre preciso,sempre attento e rispettoso della verità amministrativa degli ultimi anni ma a certi politici-amministratori dà fastidio la verità documentata.Il Consigliere Migliore fa un passaggio molto importante quando afferma”..una parte non indifferente dei debiti passati… avevano origine più remota”..infatti le “bombe finanziarie ad orologeria” furono innescate dal 2000 in poi con i seguenti atti economicamente e finanziariamente sbagliati ma condivisi e firmati da tutte le forze politiche ecco: 1)Mancata realizzazione della Discarica e dei CCR oggi Modica è vicina ai 10 milioni di euro di debiti. 2)Tre corsi di Laurea per l’Università a Modica costati parecchi milioni di euro all’anno con i risultati che tutti conosciamo. 3)Istituto Musicale costato parecchi milioni di euro con i risultati che tutti conosciamo. 4)Multiservizi e Rete Servizi..guardare Blog del Consigliere Migliore. 5)Spese per carburanti,manutenzione ecc,,,mai poste sotto controllo.. e per chi vuole altre informazione basta leggere il mio documento sulla crisi finanziaria inviato alla stampa in tempi non sospetti ed in possesso anche di “Modica Liberata” Questi miei sono semplici ma significativi dati tutti documentati e documentabili che hanno il solo scopo di fare riflettere in modo completo i nostri cittadini e non solo.Grazie
Così come la politica che stiamo imparando ad interpretare sempre più correttamente, offre spunti quotidiani per riflettere sui tanti suoi difetti, per una volta, ma spero che sia l’inizio d’una lunga ed interminabile serie, oggi, un articolo apparso su un blog, mi offre l’occasione per condividere ed apprezzare il contenuto dello stesso ed affermare che esiste una reale speranza che anche la politica possa redimersi. Riporto integralmente il testo: LA POLITICA CHE FACCIO NON E’ QUELLA CHE AVEVO SOGNATO ! Immagino che a ciascuno di noi, nel corso della propria vita, sarà capitato di voler fare qualcosa ed una volta riuscitoci, scopre che ciò di cui si sta occupando non corrisponde affatto a quello che aveva immaginato. Ebbene, anch’io sto vivendo qualcosa di simile per quanto riguarda la mia attività politica di cui mi occupo da un paio d’anni; sono entrato nell’agone politico del quale, man mano che passa il tempo, mi rendo sempre più conto di condividere sempre meno ed intuendo che quasi tutti i protagonisti dell’attuale mondo politico, al di là delle frasi di circostanza che farebbero capire la loro volontà di cambiarla, in realtà, va bene così a tutti, in quanto molto raramente, la scelta di spendersi in un ruolo con la concezione del servizio agli altri è presente, anzi la discesa in campo viene concepita come il mezzo per poter perseguire quei privilegi riservati a questa casta ed il raggiungimento di obiettivi personali, difficilmente ottenibili in altri contesti. Non mi ritrovo in una compagnia di attori che recitano un copione pensando ad un altro, non mi sento in sintonia con chi promette una cosa e pensa invece di realizzarne un’altra in direzione opposta, non mi piace che s’illuda la gente per ottenere il consenso, quando a priori si sa, che mai ci si occuperà delle loro istanze, non condivido i frequenti cambi di casacca finalizzati a scopi solo personali e condanno la ricorrente ipocrisia di coloro che si atteggiano a giudici severi verso gli avversari politici e non riescono mai a condannare le tante indecenze dei propri compagni d’avventura. Poichè la politica che sognavo di fare non corrisponde minimamente a quella che verifico quotidianamente, mi attiverò da subito per tentare, forse presuntuosamente,di pianificare un modello di politica che sia più consono ai miei principi ed al mio sentire. Molto presto argomenterò alcune mie riflessioni con quanti mi seguono giornalmente ed assieme, tenteremo qualcosa di davvero innovativo e che bandisca un certo modo squallido di fare politica.
L’analisi compiuta da questo personaggio politico, da un lato avvalora le tesi sostenute da tempo da un numero sempre più rilevante di cittadini, dall’altro, e mi pare l’aspetto più significativo, fa emergere il dato che non tutti, per fortuna, hanno una visione della politica finalizzata al perseguimento dei propri obiettivi, ma rilevano anch’essi la necessità di dare un volto etico ad una politica che sempre più diffusamente appare degradata e quindi bisognosa di urgenti processi di revisione che le ridiano l’originario significato nobile e morale. Sarà interessante nelle prossime settimane, seguire l’evolversi di tali intendimenti, sperando di poter scrivere che qualcosa di nuovo, stia avvenendo concretamente nella politica.
Riporto un articolo comparso su Ragusanews qualche giorno fa,il cui autore è il Prof. Arch. Biagio Guccione Docente di Architettura del Paesaggio Università degli Studi di Firenze Coordinatore del Master di II livello di Paesaggistica.
Firenze - Questo Agosto sono rimasto molto colpito dagli attacchi duri, ingenerosi, quasi spietati, che la stampa locale ha sferrato contro il Piano Paesaggistico fatto approvare dalla Sovrintendente Vera Greco (ora trasferita a Catania). Seguendo la cronaca locale sembrava che tutti i cittadini fossero contro questo Piano Paesaggistico, trattato come un distillato di nefandezze.... http://www.sciclinews.com/articolo/17411/Piano-Paesistico-attacchi-sconsiderati
Paesaggistico, trattato come un distillato di nefandezze. Confesso che mi sono indignato: mi sembrava che la gente del ragusano avesse perso la sua intelligenza e la sua sensibilità.
Comprendo i politici locali, che ovviamente non vogliono perdere la loro fetta di potere più rilevante che si concentra nella gestione urbanistica del territorio, e mi chiedevo: ma la società civile, gli intellettuali dove sono? Non fanno nulla? In fondo il Piano Paesaggistico tenta di salvare il salvabile, bloccando non lo sviluppo ma lo sfascio che è sotto i nostri occhi. Non credo che sia necessario essere .....http://www.sciclinews.com/articolo/17411/Piano-Paesistico-attacchi-sconsiderati continua .....
Da un'attenta analisi,sono tre i nemici del forum. Uno è di sinistra,un altro è di estrema sinistra,l'ultimo è un proletario che crede ancora alla favola del comunismo e non si è accorto che l'ideologia sulla quale si basa non esiste più,tranne che in Cina,dove gli operai lavorano 20 ore al giorno e dove vige la pena di morte per impiccagione; bell'esempio di comunismo. Ma pur rispettando gli ideali d'ognuno,sacrosanti,sarebbe opportuno che questi personaggi trasferissero le proprie illazioni su altri forum vicini al loro pensiero,ce ne sono a centinaia. La loro azione di disturbo è creata per destabilizzare l'encomiabile lavoro che svolge il consigliere dott.Migliore. Siamo in presenza non di una normale critica,accettabile e magari costruttiva,ma di autentici attacchi alla persona,inutili ed insensati. Sembra diventato,per loro,uno sport,quello di denigrare e banalizzare. Quasi uno stalking psicologico. Si tratta per fortuna di pochissime persone,in taluni casi, a due nickname corrisponde la stessa persona,quindi il cerchio si restringe. La caccia è aperta. Verrete stanati,prima o poi,senza bisogno del furetto,statene certi. Buona fortuna.
*Denigrare: Parlar male di qlco. o di qlcu., offuscandone il valore o la reputazione SIN diffamare, infangare
> Il moralizzatore mi ricorda tanto la sinistra moderna, il suo cuore batte forte a sinistra, ma il portafogli lo tiene ben stretto a destra e il cervello vola libero per elaborare amenità. Come solitamente diceva mio nonno, grande filosofo del secolo scorso, "u saziu ca nun criri o dhiunu e comu o voi ca rici cunnutu o sceccu". Metaetico, particolarismo, generalismo, formalismo, sembra Bertinotti che quando parlava di lavoratori e del loro duro lavoro, indossava il maglioncino di cachemire.
> Caro Razzio del Diccio, ha già risposto lei, perfettamente. Il moralizzatore non sa a cosa attaccarsi e rispolvera reminiscenze universitarie mal digerite. Questo intervento mi ricorda quello di Giorgio Zaccaria, che il 4 agosto, alle ore 18, 07, in un commento su Radio RTM, a un certo punto afferma : ‘In campo metaetico questa prospettiva è nota come “particolarismo”, in contrapposizione al “generalismo” e al “formalismo” delle teorie basate su principi’. La citazione di Zaccaria è proprio identica a quella del moralizzatore, ma sicuramente è una coincidenza e si tratterà di un’altra persona. Resta il fatto che la scelta dello pseudonimo “moralizzatore” indica che il soggetto si ritiene superiore agli altri; i riferimenti filosofici, assemblati alla meno peggio, tendono a confermare questa molto presunta superiorità a livello culturale. Il soggetto ignora, evidentemente, che la grandezza della comunicazione consiste nella chiarezza invece che nell’ermetismo. Non vale la pena di entrare nel merito di quanto afferma, visto che siamo in presenza di parole in libertà. Prendiamo atto che è pieno di livore e che, nonostante si consideri persona istruita, commette errori anche formali, oltre che sostanziali. C’è solo da ridere, buona giornata.
> Io non so quello che vuol dire il Consiglire Migliore con quello che ha scritto, ma Lei è veramente una delusione. Dopo tanto filosofeggiare non riesce a capire quello che io dico. Quattro comuni tutti insieme fanno meno di 50.000 abitanti, Modica se non sbaglio è vicina ai sessanta o comunque superiore a cinquanta, una bella promozione per una persona. Sarà per meriti? Nessuno dice che la città è alla deriva, anzi io sostengo che è ben ancorata al podere del feudatario che si sposta spesso da Modica a Palermo, come direbbe l'amico Ignazio Giunta è in porto sicuro e mani sicure. Dire che la sostituzione di Sammito è una strategia di partito va sicuramente bene per la sua filosofia politica, non per me. Come dice qualcuno, Modica non aveva eccellenze per sostituire Sammito? Stia in campana e analizzi meglio prima di scrivere.
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