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Il profilo di Daisaku Ikeda è stato tracciato dal prof. Antonio La Spina, docente dell’università di Palermo, il cui ateneo ha conferito a Ikeda la laurea honoris causa in comunicazione.
Al termine di una partecipata cerimonia a Palazzo San Domenico Il Sindaco: “ Un grande onore per la Città” Significativa e partecipata la cerimonia del conferimento del... continua la lettura.
Gentile Sig.Giovanni Migliore, credo che la cosa più idonea da fare sia documentarsi. Trascrivo quindi un elenco di siti che affrontano questo spinosissimo tema:
Commenti:
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Carissimo Consigliere Migliore, al fine di sfatare la "dottrina" contenuta nella nota dell'Amministratore Unico Avv. Giovanni Giurdanella, sulla possibilità o meno di rilasciare atti e documenti societari, qui di seguito si esplicita ancora meglio quello che lei Carissimo Consigliere ha sempre sostenuto: HANNO PAURA"
"La giurisprudenza amministrativa ha da tempo rifiutato l'idea che la veste societaria sia di per sé idonea a sottrarre il gestore di un servizio pubblico alle regole pubblicistiche relative al diritto di accesso, e lo stesso legislatore ha accolto tale impostazione modificando opportunamente la legge 241/1990 e definendo in modo più appropriato i concetti di “pubblica amministrazione” e di “documento amministrativo”. I diritti informativi previsti dall'art. 43 del D. Lgs. 267/2000 a favore dei membri del consiglio comunale e provinciale hanno natura e finalità profondamente diverse dal diritto di accesso disciplinato dal Capo V° della legge n. 241/1990 giacché, a differenza di quest'ultimo, non costituiscono esplicazione dei principi di trasparenza ed imparzialità riconducibili all'art. 97 della Costituzione, ma sono connessi alla funzione esercitata dall'amministratore locale, alle competenze che la legge attribuisce all'organo consiliare e, in ultima analisi, al corretto funzionamento del sistema di governo locale, secondo principi di rappresentatività politica e democrazia. Per stabilire se nella locuzione “aziende ed enti dipendenti” che si rinviene nel secondo comma dell'art. 43 del T.U.E.L. possano essere ricomprese, ed in quale misura, le società al cui capitale sociale partecipano le amministrazioni comunali o provinciali, è necessaria una lettura sistematica della disciplina che regola il funzionamento degli enti locali. Ciò impone di considerare che, tra i casi di ineleggibilità ed incompatibilità con le funzioni di consigliere comunale e provinciale, la legge include l'ipotesi di chi ricopre cariche che attribuiscono poteri decisionali in società per azioni partecipate dall'ente. Ciò ad evitare che la coincidenza di amministratore dell'ente locale e di amministratore della partecipata influisca sull'esercizio, doveroso da parte dell'ente pubblico, del controllo sull'andamento della partecipata stessa. Inoltre, va considerato che la competenza decisoria circa l'assunzione di partecipazioni azionarie è stata attribuita dal legislatore al Consiglio comunale . Questo duplice ordine di aspetti induce a ritenere sussistente il diritto di informazione del consigliere comunale e provinciale nei confronti di tutti gli atti – non solo quelli strettamente inerenti il servizio – di una società controllata o posseduta interamente. dall'ente locale"
> Scusatemi, da sempre ho abbracciato la Religione Cattolica e mai, pur sapendo della loro esistenza, ho sentito la necessità di conoscere altri dogma.
> E’ molto importante, anzi è fondamentale, per la Soka Gakkai, ampliare il portafoglio membri: aumenta il suo peso politico di rappresentatività e ne rafforza il ruolo di controparte, come è successo nelle trat... continua la lettura.
Daisaku Ikeda, una persona che si fa pregare due volte al giorno nelle preghiere silenziose, assieme ai defunti, quando è ancora vivo. Che dà guide su come dobbiamo comportarci anche se per lui le guide non valgo... continua la lettura.
> Sig. Fausto Righi la ringrazio doppiamente : uno per aver scritto nel mio blog e secondo per aver contribuito con le sue righe scritte su Radio Rtm ad aprire un "caso". Io spero che con il contributo di tu... continua la lettura.
> Appare sempre più inopportuna la cittadinanza onoraria resa dal Sindaco di Modica a questo tizio giapponese,profeta del bene e della pace,ma del quale l'umanità intera ne farebbe tranquillamente a meno. E poi Modi... continua la lettura.
Tornano ad aggredire i cani randagi. Stavolta sono entrati in azione in Contrada Santa Rosalia ed hanno preso di mira un allevamento di maiali. Hanno, insomma, cambiato rotta nel senso che nei mesi scorsi l’obiettivo erano stati ovini e caprini. Ne hanno sbranati due di circa trenta chilogrammi ciascuno mentre altri ventisei li hanno feriti, molti in maniera seria. L’allarme è stato lanciato dal proprietario dell’allevamento suino, un modicano, al quale nella serata di domenica si è presentato uno spettacolo non certo allegro. Sangue sparso ovunque, maialini feriti e poco più in là i due già morti e sbranati. Secondo quanto raccontano i residenti del posto(si tratta di una zona densamente popolata ai confini dei territori di Modica e Pozzallo), il branco era composto da una ventina di cani randagi, che nonostante l’arrivo delle persone non hanno desistito e sono rimasti aggressivi e nei pressi dell’allevamento segno che le loro intenzioni erano quelle di completare “l’opera”. La gente è allarmata ed il proprietario lo è ulteriormente poiché c’è adesso il rischio che i maialini feriti si possano uccidere tra loro, attratti dal sangue. Con molta probabilità si andrà ad una separazione ma ci vogliono locali idonei. I suini erano, tra l’altro, tutti regolarmente dichiarati all’Ufficio Veterinario. Evidentemente i cani cominciano a proliferare. Nei giorni scorsi il Nucleo Anti-randagismo della polizia municipale era riuscito, insieme al personale della cooperativa Dog Professional, a catturare i cani che avevano sbranato quasi per intero un gruppo di circa venti agnellini in Contrada Violicci.
commento tratto dal sito di Radio Rtm :Nickname = Verità dice :
18 maggio 2010 alle 8:53
…la domanda quanto costa l’operazione di cattura, fa si che si lasci tutto nell’incuria…io mi chiedo…la vita umana quanto costa?..E’ una domanda che solo al pensiero mi fa rabbrividire perchè la vita umana non ha prezzo e chi ragiona in questi termini è inqualificabile! La legge impone che i cani vengano catturati vivi e siamo in accordo…le diatribe non ci riportano indietro la vita di un bambino e la paura che ne è scaturita…allora che si fà? Aspettiamo a chi tocca alla prossima! Un senso di vomito mi assale, scusate per chi si scandalizza leggendo la parola “vomito” ma nei fatti c’è proprio da vomitare!
Amici del blog, che dire ......, ho copiato il commento del Sig. Verità perchè sintetizza bene l'emozione che ha lasciato nella mia mente la lettura di questa notizia.......
Buongiorno Silvio, concordo con quanto scrivi a proposito degli imbonitori. Sul resto ho qualche perplessità. Il messaggio e i valori espressi dal Buddha Shakyamuni, vissuto circa 2500 anni prima di Cristo, una volta ... continua la lettura.
> Lancio un appello a chi sa rispondere a questo quesito sullo smaltimento di un rifiuto pediatrico appena sfornato "bello caldo" : Il pannolino imbrattato di sostanza marrone; in quale cassonetto occorre smaltirlo? 1) plastica 2) carta 3) umido? La mia vicina ci tiene a saperlo.
> Ma come è possibile? Ma se i nostri Amministratori alla vista di Vindigni e Company si genuflettevano e pendevano dalle Loro labbra. Grazie Consigliere Migliore, Lei l'aveva detto che l'ATO aveva fallito su tutta la linea, aggiungiamo un'altra perla al Suo operato.
hi..hi..hi... questa notte ho sognato che... il presidente dell'ato ambiente e..tutto il suo seguito...sono stati mandati a casa.... che peccato...potevano farlo prima....
Ma tu pensi che il Sindaco non sappia dei 100.000,00 euro annui percepiti dal dirigente della Multiservizi? Serve la domanda durante i lavori del Consiglio? Io inviterei il Sindaco a creare una commissione per far luce sul salasso Multiservizi. Tra l'altro, il buon senso dice, che se un'azienda va male il primo ad essere licenziato è chi dirige e non i lavoratori di basso livello. A questo punto la sensazione è che le responsabilità nella Multiservizi non sono solo dell'UDC (qualcuno in passato ha parlato di feudo dell'UDC, a ragion veduta),ma probabilmente anche qualche mezzadro si è fatto gli affari suoi. Dispiace che da qualche anno, pur essendo, il timone, passato in mano alla sinistra, la rotta sia rimasta la stessa. Io penso, anche se non ci sono illegalità, che se l'etica e la morale fanno ancora parte bagaglio culturale di chi ci amministra, diventa doveroso far conoscere quanto è costata la Multiservizi ai Modicani e chi è stato a beneficiarne. Grazie al consigliere Migliore qualcosa in più sappiamo, ma manca ancora parecchio. Ti lascio con una stima letta sul Corriere della Sera, in Italia il matrimonio fa affari, malaffari e politica ci costa la bellezza di 60 miliardi di euro l'anno, siamo al primo posto in Europa per corruzione, ma chi ci governa non sente l'esigenza di porre fine a questo scempio.
Palermo - Mercatini rionali, senza controlli crescono abusivismo e sporcizia di Claudio Di Gesù
Ripercussioni sul traffico veicolare, mentre i rifiuti vengono abbandonati senza nessuna cura. La pulizia straordinaria delle aree interessate produce costi sempre maggiori.
PALERMO – Sono 24 i mercatini rionali nella città, distribuiti nei giorni della settimana dal lunedì al sabato per le otto circoscrizioni. Ogni prima domenica del mese, poi, c’è il mercatino dell’antiquariato a Villa Sperlinga. Fin qui i numeri che, relazionati a un’attività, quella mercatale ambulante, sono sufficienti a coprire le necessità di risparmio dei nostri concittadini in tutte le aree di Palermo. Il mercatino rionale si è meglio definito nel tempo, offrendo prodotti a buon prezzo, con un occhio alla qualità e alla diversa tipologia di mercanzia offerta (ortofrutta, abbigliamento, casalinghi ecc...). È cresciuto il livello di consapevolezza della possibilità, parimenti alla necessità di risparmiare ma non è cresciuta in egual misura la capacità da parte dell’amministrazione comunale di controllare e organizzare il mercato al suo interno e soprattutto al suo esterno.
L’appropriazione gestita, ma soprattutto consensuale da parte dei cittadini e degli operatori commerciali di una strada o di una piazza è sicuramente positiva per gli sviluppi economici ma anche culturali che tale occasione offre. Non lo è sicuramente l’appropriazione indebita, intendendo con ciò la totale occupazione degli spazi intorno al mercato da parte di venditori di ogni genere, che travalicano le regole del normale vivere, occupando tutto ciò che di libero si presenta loro, dallo scivolo per disabili, all’ingresso di un condominio, il tutto senza autorizzazioni di alcun genere (art.2-3-15 del regolamento comunale che disciplina l’occupazione di aree pubbliche, adottato in Consiglio comunale con deliberazione n.90 del 27+04+1995).
Tutto ciò porta naturalmente al caos, sia per il traffico impazzito sia per la concorrenza sleale che si genera fra “mercatari doc” che hanno licenze e pagano il suolo pubblico e, i mercanti d’assalto, cui interessa ben poco delle regole. A questo c’è da aggiungere la totale assenza di contenitori idonei per i rifiuti differenziati, che inevitabilmente conduce, dopo la chiusura del mercato rionale (intorno alle ore 14) a uno scenario di guerra: buste di plastica, cartoni, rifiuti di ogni genere, dentro e fuori il mercato, oltre che contenitori per i rifiuti della zona, stracolmi.
Tutto ciò potrebbe essere evitato con un doppio controllo. Sugli abusivi esterni al mercato (da parte della Polizia municipale) con verifiche continue e non occasionali e, sugli operatori interni (fornendo loro i contenitori per la raccolta differenziata) da parte degli “ispettori ambientali” (figura prevista dal contratto di servizio, di recente firma, fra Comune e Ato 3 Palermo). Tutto a vantaggio dell’ambiente, ma anche delle tasche dei cittadini. Meno mezzi e operatori dell’Amia (la società che gestisce la raccolta dei rifiuti) utilizzati per la pulizia straordinaria, significano più risparmio per la città.
Articolo pubblicato il 22 luglio 2009 Fonte : QUOTIDIANO DI SICILIA
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