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> E' chiaro,limpido, cristallino..... che sui rifiuti e sulla multiservizi, questa amministrazione ha fallito.
Io nn riesco a capire come il nostro caro (costoso) ex senatore, pur essendo uomo dell'Onorevole Lombardo, abbia permesso che la sua città vada a scaricare i rifiuti in un paesino della provincia di Messina. Onore e merito all'Onorevole Lentini, che pur essendo oggi un Parlamentare di opposizione (PDL), sia riuscito con il suo intervento inaspettato a far si che la sua piccola cittadina,Ispica, (noi con un pò di disprezzo la chiamavamo Spaccafunnu)continui a scaricare i rifiuti in zona. Magari l'ex senatore, dopo 20 anni di campagne elettorali sulla RG CT, si è ormai convinto che il raddoppio è stato fatto e che nn è così difficoltoso arrivare a Mazzarrà Sant’Andrea. I Modicanie e gli Sciclitani ringraziano.
Sulla Multiservizi la scommessa nn era chiudere la società, ci sarebbe riuscito anche un bambino.La scommessa era e doveva essere, farla funzionare.Ridurre i contratti ai soli costi dei dipendenti, rimodulare i servizi affinchè tutti i dipendenti si rendessero utili, usare la mano pesante con chi è tacciato di essere fannullone (accattarisi a custioni) e infine, se c'è ne fosse stato di bisogno fare gli appalti per le poche cose che la società nn riusciva a fare. Anche qui qualcuno, a voluto liquidare la società perchè pensava che fosse un covo di un determinato partito, nn ha pensato che forse le esigenze dei cittadini vengono prima delle vendette politiche personali. Questa volta a ringraziare sono solo i Modicani.
Ciao Giovanni, è da un pò che non ci sentiamo e che non intervengo nel Tuo sito, purtroppo l'impegno della mia nuova attività è stato più grande di quanto avevo preventivato, però ti seguo sempre e sei sempre nei miei pensieri. Infatti poco fà, mentre aspettavo un cliente nel piazzale di fronte Barycentro ho notato una vecchia fiat 124 abbandonata proprio nel mezzo del parcheggio come potrai vedere dalla foto che ti allego.Se non sbaglio è uno dei tanti problemi che tu hai sollevato. Spero di averti fatto cosa gradita e con l'occasione ti faccio i miei migliori auguri di una buona Pasqua a Te e Famiglia, ciao T.M.
> Grazie a tutti i Modicani. Modica crede nella differenziata. Modica cresce Modica non sopporta essere presa in giro Modica è una città onesta
Grazie all'impresa Puccia perchè ha dimostrato il massimo impegno ....ha dimostrato una buona organizzazione ha permesso di risparmiare, di differenziare di più, e di avere una città pulitissima.
1.000.000 di kg. = 1.000 tonnellate oltre 100 compattatori non sono andati a scaricare a Vittoria
1000 tonnellate saranno un entrata per il comune € 50.000,00 1000 tonnellare non consegnati a Vittoria diventeranno € 100.000,00
I cittadini Modicani tutti godranno dello sforzo di alcuni che hanno già creduto nella differenziata e nella Ditta Puccia che ha creduto in questi cittadini.
...se vogliamo essere migliori, dobbiamo migliorarci.
Amici stamattina verso le 10:00 l'Assessore Frasca Caccia mi ha telefonato per informarmi che alle 12:00 a Palazzo San Domenico c'era un incontro presso il suo Assessorato con le varie associazioni e sindacati per modificare l'ordinanza delle aperture domenicali del 29/12/2009. Inoltre mi chiese se in quella sede volevo esporre la mia mozione e quindi insieme decidere sul da farsi. Alle 12:15 arrivai a Palazzo San Domenico e dopo aver illustrato la mozione, la stessa veniva accettata all'unanimità inserendola cosi al primo punto. Successivamente lo stesso tavolo tecnico ha modificato l'apertura delle domeniche gia previste in calendario riducendo dall'intera giornata a solo la domenica pomeriggio. Verso le ore 13:00 firmato un foglio dove era contenuto quando affermato,il dirigente Pluchino trasformerà tale documento in ordinanza.
Contenuto dell'ordinanza :
Nelle zone rurali TUTTE ( ad esempio Zappulla, Montesano, Cannizzara, Barco ecc ) e nella frazione di Frigintini sarà possibile l'apertura domenicale e festiva per tutto l'anno esclusivamente per i negozi del settore alimentare con superfici limitate.
In modo inaspettato e in modo rapido questo problema è stato risolto.
Modica avrà una periferia ricca di bontà, prelibatezze e profumi........TUTTO L'ANNO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Un ringrazimento va all'Assessore Frasca Caccia e ai rappresentati delle varie associazioni e dei vari sindacati.
Nonostante i buoni intendimenti della legge circa l’ottimizzazione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, non sembra affatto che gli A.T.O. abbiano dato, in concreto, i frutti sperati.
Come già evidenziato nella prima parte di questa indagine, l’attuazione del sistema ha presentato e presenta varie criticità alle quali si rinvia e, nonostante alcune affettive ottimizzazioni, ha fatto lievitare considerevolmente i costi ed crea problemi di varia natura circa lo svolgimento del servizio. Il legislatore regionale ha recentemente ritenuto di porre un qualche rimedio prevedendo una drastica riduzione del numero delle società d’ambito ma ciò – a parte il fatto che la legge, sul punto, non è stata ancora attuata – non sembra assolutamente idoneo, da solo, a risolverne i nodi cruciali.
Il primo tema di fondo – sul quale occorre prontamente porre un rimedio sia a livello normativo sia a livello amministrativo ed attuativo – è quello relativo alla natura ed alle funzioni delle società d’ambito le quali, come già sopra rappresentato, dovrebbero avere dei compiti soltanto regolatori, differenziando in tal modo la loro posizione ed i loro interessi istituzionali rispetto al gestore del servizio. Pertanto gli A.T.O. dovrebbero utilizzare personale adeguato, dotato di effettive e specifiche competenze professionali, non facilmente acquisibili a mezzo di stabilizzazioni di personale precario dei comuni (spesso privo di precedenti e qualificate esperienze lavorative), e conseguentemente dichiarare senza indugi – ove occorra - gli eventuali esuberi. In ogni caso, il numero del personale deve essere adeguato alle diverse modalità di gestione.
Occorre infatti evidenziare che l’obiettivo principale nell’espletamento dei servizi pubblici, comunque organizzati, è appunto quello di rendere alla collettività amministrata il servizio migliore possibile mentre nessun prevalente o concorrente pari rilievo può avere l’offrire un lavoro o il migliorare le condizioni di lavoro o di reddito di talune persone la cui assunzione ed il cui mantenimento in servizio appare invero strumentale al pieno ed ottimale soddisfacimento dei bisogni dei cittadini.
Ciò premesso – ed a parte la rappresentata archiviazione della procedura di infrazione comunitaria n. 2006/4420, che si riferisce ad una particolare vicenda, che non inficia le altre pronunce europee e che si riconnette soltanto all’anomala introduzione statutaria di un’assemblea di coordinamento, dotata di poteri atipici) - si dubita sia della legittimità comunitaria degli affidamenti diretti delle gestioni del servizio alle attuali società d’ambito perché tali affidamenti non possono comportare, relativamente ciascun singolo comune-socio dell’impresa A.T.O., alcun “controllo analogo” a quello esercitato sui propri uffici e non possono quindi rientrare tra quelli cosiddetti “in house”, quali notoriamente delimitati da varie sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità Europee. Ciò è anche avvalorato dalle procedure di infrazione avviate contro l’Italia dalla Commissione europea e dalle suindicate sentenze già pronunziate dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee.
Ma oltre all’aspetto della legittimità comunitaria, deve rilevarsi che l’attuale sistema degli A.T.O. appare quanto meno aprioristicamente inopportuno sotto il profilo di una sana gestione aziendale.
Invero, come già detto, le società d’ambito non preesistevano sul mercato e, quindi, erano prive di qualsivoglia specifica esperienza professionale e gestionale, e, in genere, di “avviamento”. Le stesse, inoltre, sono state originariamente costituite con il capitale sociale minimo allora previsto dal codice civile (€ 100.000,00), di nessun significato economico-finanziario perché inidoneo allo scopo, ed erano prive di mezzi e di personale: trattavasi in buona sostanza di “imprese improvvisate”, prive di capitale di rischio, sostanzialmente prive di mercato e di rischio imprenditoriale e destinate ad assumere consistenza economica soltanto in forza del monopolio loro derivante dai successivi contratti di servizio e dagli apporti da parte dei comuni-soci. Sul punto va tuttavia aggiunto che le situazioni dei vari A.T.O. sono notevolmente differenziate (anche in ordine al personale) e che, per esempio, alcuni di essi, hanno successivamente aumentato il capitale sociale, pur se ciò è appare soltanto strumentale ai fini dell’ottenimento di alcuni vantaggi di legge e se tale aumento è comunque insufficiente anche ai fini dei necessari investimenti.
Gli enti locali – da parte loro – hanno forse trovato una qualche immediata convenienza nella possibilità di devolvere parte di proprio personale c.d. “precario” il quale ha così goduto della “stabilizzazione” (la parte di personale rimasta presso i comuni, ha invece finito per costituire – come si è detto - un costo aggiuntivo). Tutto ciò ha però comportato un assai consistente ed immediato aumento dei costi di gestione a seguito delle innovazioni introdotte in materia e dagli altri fattori sopra indicati, tra i quali assume particolare rilievo il trasporto in discarica e la gestione della discarica stessa secondo le restrizioni imposte dall’attuale normativa.
La sottocapitalizzazione degli A.T.O. ha comportato e comporta anche gravi difficoltà in ordine agli investimenti (pur necessari alle imprese sane), la loro inaffidabilità circa il tempestivo adempimento delle obbligazioni assunte, e la loro esclusiva dipendenza dai soci i quali, peraltro, nell’attuale situazione si trovano talora praticamente costretti al rimborso di spese “a piè di lista”, peraltro in sostanziale violazione dell’art. 238, comma 3, del D.Lgs. n. 152 del 2006.
Va ancora osservato che la “derivazione pubblica”, l’esclusività del rapporto, l’assenza di preoccupazioni riguardanti la concorrenza ed il controllo pubblico di tali società potrebbe indirettamente comportare una loro sostanziale (anche se non formale) neutralità in ordine a maggiori costi di personale (sia sotto l’aspetto numerico sia sotto l’aspetto retributivo, sia sotto l’aspetto dell’effettiva qualità e quantità del lavoro svolto) e di gestione dei trasporti e delle discariche, potendo forse restare più interessati a questioni “politiche” e+o di mera legittimità formale che a problemi di distribuzione di dividendi agli azionisti, di affermazione sul mercato, di concorrenza, di qualità servizio e, quindi, di ricerca di nuove tecniche e di maggiore economicità della gestione economico-finanziaria.
In altri termini, l’attuale assetto degli A.T.O. – salve le anzidette differenziazioni - somma sia i difetti del “pubblico” sia i difetti del “privato”.
Per quanto sopra, appare necessario ed urgente che le aziende di smaltimento dei rifiuti siano finanziariamente e professionalmente idonee, sappiano stare sul mercato, siano realmente indipendenti dai comuni e dalle loro finanze ed abbiano specifici obiettivi da perseguire.
L’attuale applicazione dell’I.V.A. (10%) sul servizio ha inoltre introdotto un ulteriore aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini. Tale imposta – nonostante il diverso parere espresso dall’Agenzia delle entrate - appare tuttavia di discutibile debenza sostanziale, atteso che – non essendosi ancora diffuso il “passaggio alla T.I.A.” - ancor oggi si paga la TA.R.S.U. che, com’è noto, è una vera e propria tassa. Cosicché attualmente si calcola e si paga sostanzialmente un’imposta (l’I.V.A.) su una tassa. Peraltro molti A.T.O., e relativi comuni-soci, sostengono la sussistenza del “controllo analogo” ai fini del superamento dei vincoli imposti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea; ed allora, anche sotto tale profilo, potrebbe apparire discutibile il pagamento dell’IVA da parte di soggetti che si pretende di assimilare ad una sorta di uffici degli stessi comuni-soci.
La questione merita tuttavia ulteriori e specifici approfondimenti che vengono richiesti dalla Corte agli organi competenti.
Per quanto poi concerne le discariche, le stesse, nell’immediato, andrebbero individuate ed autorizzate più speditamente senza farsi troppo rallentare da opposizioni ideologiche, ingiustificatamente psicologiche, atecniche o strumentali, magari, tenuto conto delle specifiche realtà territoriali, scegliendo il minor danno ed individuando dei siti in qualche modo “inquinabili”. E’ infatti di tutta evidenza che l’esigenza del pronto smaltimento dei rifiuti è assolutamente ineludibile (come hanno anche dimostrato recenti fatti di cronaca) e che pertanto ogni altra considerazione e remora vi è subordinata (ogni attesa appare dunque ingiustificabile e pregiudizievole).
Comunque appare all’uopo necessaria la realizzazione dei (pur assai costosi, ma sovvenzionati) termovalorizzatori, anche al fine e trasformare i rifiuti in energia ed ottenere in tal modo il duplice vantaggio di meglio e più adeguatamente eliminare i rifiuti medesimi e, contemporaneamente, di produrre preziosa energia e di abbassare i costi sostenuti dai cittadini.
Da ultimo, in questa sede di conclusione della relazione, la Corte ritiene di segnalare – al fine dei necessari urgenti interventi – la necessità di tenere in debito conto i maggiori oneri sopportati in atto dagli enti locali per l’attuazione di un complesso sistema radicalmente da riformare.
>A proposito di abusivi, vi porto a conoscenza di come viene risolto il problema in altre città del sud, dove forse funziona qualcosina in piu', chi di competenza ne potrebbe prendere qualche spunto. (testo integrale)
TRANI: OCCUPAVANO ABUSIVAMENTE I MARCIAPIEDI CON LA MERCE: CHIUSI 6 FRUTTIVENDOLI PUGNO DI FERRO DELLA POLIZIA MUNICIPALE
di (redazione traniweb dell’8 aprile 2010)
10/04/2010 Occupavano, costantemente ed in modo abusivo, porzioni di marciapiedi con cassette di frutta e verdura, in barba all’ordinanza sindacale ed a qualsiasi forma di rispetto del decoro urbano. Nonostante le notifiche della polizia municipale e le pressanti lamentele dei cittadini (sfociate in alcuni esposti), sei fruttivendoli (tutti di Andria e Barletta) hanno continuato ad ignorare i divieti di occupazione di suolo pubblico all’esterno dei loro esercizio. Inesorabile, a questo punto, è scattato il pugno di ferro della polizia municipale di Trani, confortata nella sua azione da quanto prevede il decreto sicurezza approvato dal governo nel 2009, che impone di adottare un adeguato provvedimento amministrativo che ponga fine al comportamento illecito.
Tutti e sei i fruttivendoli sanzionati si sono visti notificare dagli agenti di polizia municipale l’obbligo di chiusura dell’attività per cinque giorni lavorativi. In base a quanto prevede il decreto sicurezza, la notifica è stata trasmessa per conoscenza al comando della Guardia di Finanza per ulteriori accertamenti fiscali. I sei fruttivendoli operavano in sei strade anche molto lontane tra loro, a testimonianza di un diffuso malcostume non sempre tollerabile, come dimostrano le quotidiane lamentele dei cittadini, stanchi di dover zigzagare tra le cassette della frutta. Un provvedimento analogo fu assunto a settembre del 2008: in quella circostanza furono sette i fruttivendoli sanzionati dalla polizia locale con la chiusura dell’attività per tre giorni, ed anche in quel caso si faceva riferimento ad una preoccupante reiterazione dell’infrazione. Quattro di questi ci sono cascati di nuovo, a distanza di quasi due anni.
L’attività di controllo sul territorio della polizia municipale di Trani ha interessato anche i giorni di festa appena conclusi. Gli agenti hanno effettuato dei controlli nel giorno di Pasquetta, sanzionando quattro attività di ristorazione e bar che non avevano provveduto al pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico.
> Sono d'accordo e la stessa cosa sta succedendo con la multiservizi, perchè il lavoro svolto dai dipendenti in organico sarà in parte esternalizzato, ma i dipendenti attuali vanno protetti e pertanto continueremo a pagare quelli spostati ad altro incarico (cosa faranno?), e in più le società esterne che faranno i servizi che prima facevano loro.
Quanti sono i dipendenti Comunali ? (rilevato dal messaggio 1744)
Dipendenti a tempo indeterminato n. 504 Dipendenti contrattisti n. 118 Dirigenti n. 8 Dipendenti della Multiservizi n. 100 Dipendenti della Reteservizi n. 29 TOTALE n. 759 a questi bisogna aggiungere le persone impegnate nell'azienda Raccolta Rifiuti Urbani e le persone inserite nelle Cooperative Sociali. Sono pochi? Sono troppi? Fate Voi. Il problema è che in ogni caso i servizi per il Cittadino sono minimi e qualitativamente spesso scadenti. A fronte di questa marea di dipendenti, quando verrà realizzato il canile bisognerà darlo in gestione. Si, perchè a nessuno viene in mente di utilizzare (con la dovuta preparazione) personale già in carico. Dimenticavo, se chiedete perchè i servizi erogati sono modesti, vi diranno sempre che l'organico non è sufficiente (vedi Vigili Urbani, servizi sociali e tutto il resto). Domanda finale, circa 1.000 persone non sono sufficienti a garantire i servizi ad una città con una popolazione inferiore a 60.000 abitanti? UN DIPENDENTE PER OGNI 56 ABITANTI.
La presente per informarLa degli eccellenti risultati raggiunti dai modicani nell'era della gestione Puccia Giorgio a Modica. AD OGGI RACCOLTI OLTRE 1 MILIONE DI CHILI DI RIFIUTI DIFFERENZIATI. Ecco la sorpresa di Pasqua. Certi di averLe fatto cosa gradita, dato il suo enorme interessamento alla questione ambientale più volte rimarcato, con l'occasione Le porgiamo i ns. distinti saluti. Auguri di BUona Pasqua
Carissimo Dott. Migliore, SIAMO ARRIVATI AL 22° GIORNO DA QUANDO E' STATA FATTA LA PRIMA SEGNALAZIONE, MI SA CHE ANCORA NON SI SONO CONVINTI.- OGGI NE E' SPUNTATA UN'ALTRA PICCOLINA CHE TENDERA' AD ALLARGARSI.- IO HO FATTO IL SEGUENTE CALCOLO : Lt. 800 giornalieri x giorni 22 = Lt. 17.600 di acqua perduta inutilmente.-
Basterebbe dare mandato a un manovratore che abita nelle Vanella 156 per chiudere l'acqua in dieci minuti.-
> Visto che tra alcuni giorni,la mia spazzatura andrà a finire,(se non ci saranno novità), a Mazzarrà S.Andrea in provincia di Messina,vorrei vederci un pò più chiaro sulla vicenda.
La discarica di Mazzarà Sant’Andrea,dista solo 300 metri dal centro abitato di Furnari,(Comune sciolto per infiltrazioni mafiose e quindi commissariato). Ben sette consiglieri comunali,su quindici complessivi,si sono dimessi. Nel paese l’aria è irrespirabile, non sempre, ma spesso, il cattivo odore arriva dalla discarica, ne sono coinvolti anche i comuni limitrofi. La discarica era fin a qualche tempo fa un problema che era meglio tacere, era comoda da tirar fuori in campagne elettorali con promesse, dimenticate subito dopo l’elezione, qual’ è la stranezza? in Italia è prassi, in Sicilia è obbligo. Il 10 Aprile 2008 scatta l’operazione “ Vivaio” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Messina, che porta a provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di varie persone, riconducibili a “ Cosa Nostra” operante nella zona tirrenica. Buona parte dell’operazione è riconducibile all’attività imprenditoriale legata alla discarica ed al suo indotto; il Gip scrive: “ il Comune di Mazzarà allo scopo di allargare la discarica avrebbe dovuto acquisire attraverso la procedura espropriativa, determinati terreni. Di fatto quest’acquisizione è avvenuta per cessione bonarie dei proprietari che si sono rivelate particolarmente lucrose per i precedenti proprietari dei fondi”. La società che si occupa della discarica è la Tirreno Ambiente.
Il Senatore Lumia,in un'interrogazione, chiede: quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare che la discarica di Mazzarà S. Andrea sia ancora soggetta al condizionamento mafioso; se il Ministro dell’interno sia a conoscenza dei gravissimi fatti esposti in premessa e delle ragioni per cui sono, allo stato, mancate conseguenti iniziative da parte delle istituzioni competenti; se, una volta verificata la veridicità di quanto riportato, non ritenga doverosa l'adozione di una procedura di accesso, al fine di poter assumere le eventuali necessarie determinazioni in ordine allo scioglimento dell’amministrazione comunale di Furnari, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000. Il 13 Marzo 2009 si è insediata al comune di Furnari la commissione ministeriale nominata dal Prefetto Alecci di Messina su disposizione del Ministro degli Interni Maroni, per accertare infiltrazioni della criminalità organizzata all’interno dell’ente. La commissione, presieduta dal viceprefetto Contarino, è composta da esponenti delle forze dell’ordine: il dirigente del commissariato di Barcellona, Rodolfo Savio, il tenente colonnello dei Carabinieri, Luigi Bruno, e il Maggiore della Guardia di Finanza, Ugo Rabbuffetti. La commissione avrà tempo novanta giorni per concludere le indagini. La legge deve fare il suo corso, speriamo che a Furnari non accada ciò che già si è verificato in altri comuni, ma intanto il danno ai cittadini è stato fatto, il comune è rinomato per il suo vino e il suo olio, oggi invece ha un danno ambientale causato dalla vicina discarica, che tra l’altro dovrebbe essere ampliata. I Camion carichi di spazzatura la notte attraversano la statale 113, per arrivare alla discarica di Mazzarà, lasciamo perdere la velocità, lo dico perché io personalmente abito sulla statale in territorio Terme Vigliatore, da lì passano; Dai camion cola un liquido che si riversa sulle strade e con l’avvento del caldo lascio al lettore immaginare l’odore che al mattino si sente salire, non oso immaginare l’odore che arrivi a chi si trova vicino alle discariche.
ulteriori informazioni per chi ha tempo e pazienza :
Amici del blog con questo post vi segnalo che da oggi è partita la petizione on-line per il trasferimento del Mercato Rionale di Modica Alta. La firma digitale sarà garantita dalla convalida tramite l'email che sottoscriverete. Se il numero di firme sarà congruo,alla petizione farò seguire una mozione altrimenti esporrò il fatto tramite una interrogazione all'ammninistrazione.
Come fare per sottoscrivere la petizione ?
Andare alla vostra destra nell'area petizione, cliccare sul trasferimento mercato rionale di Modica Alta e poi sottoscrivere la petizione. La tua firma sarà valida se risponderai all'email che verrà inviata nell'email che hai evidenziato. In questo modo avremo solo email certe e definite. Spero di aver fatto cosa gradita a quanti del Viale Manzoni patiscono questo problema da anni.
Stamattina in Via Musco Traversa di Viale Manzoni abbiamo un nuovo ambulante abusivo. Cira 10 minuti fa ho inviato un messaggio all'Assessore Calabrese : In Via Musco traversa Vial e Manzoni un abusivo con frutta sistemata a terra. Ti prego di fare intervenire i VV.UU.
Delegazione del Comune di Modica visita l’impianto titolare del brevetto “Refolo” scritto il 31 mar 2010 nella categoria: Politica
Ieri mattina una delegazione del Comune di Modica, composta dall’Assessore all’Ecologia Tiziana Serra e dai consiglieri comunali Leonardo Aurnia (MPA), Giovanni Occhipinti (MPA) e Giovanni Migliore (PdL), si è recata presso lo stabilimento della G.T.A. s.r.l del gruppo Arcobaleno, a Catania, titolare del brevetto Refolo(sistema alternativo e tecnologicamente avanzato nel campo dello smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani). Durante l’incontro sono state esposte le potenzialità dell’impianto che potrebbe dare, nelle intenzioni del depositario del brevetto, una svolta importante nell’annosa questione dello smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. Durante la discussione si è valutata la possibilità di effettuare uno studio di fattibilità, con l’eventuale collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), necessario per valutare le potenzialità e le ricadute del sistema Refolo sul territorio modicano. La delegazione si farà carico di portare a conoscenza dell’ Amministrazione e del Consiglio Comunale le informazioni raccolte e le conseguenti impressioni positive maturate nel colloquio. “Ci si auspica – dice Leonardo Aurnia – che in futuro problematiche importanti come quella dei rifiuti, possano essere affrontate con lo stesso spirito di collaborazione e di dialogo emerso in questa occasione, tra opposizione e maggioranza, a dimostrazione che entrambi gli schieramenti hanno a cuore le sorti della Città di Modica”.
Nel frattempo ho aggiornato la lista dei giornali on line cliccabili direttamente dalla mia homepage a sinistra e in basso ho inserito tutti i video sul mercato di Modica Alta
Amici del blog e in particolare alle persone che mi hanno spinto ad interessarmi di questo problema a partire dal 30/01/2010. post 2501
Da allora grazie al suo "pungolo" non ho lasciato mai un post senza seguito.
All'inizio gli uffici non avevano capito il posto dove porre una tabella. Poi è stata messa una tabella ma ovviamente la stessa non poteva essere in grado di togliere il problema.
Cosi effettuai una ricerca tra gli uffici dei lavori pubblici e gli uffici della manutenzione e cosi riusci a ricotruire la storia di quella strada.
Il 13/03 nel post 3056 ho pubblicato la storia di quel costone roccioso. Amici del blog, innanzitutto devo ringraziare il Sig. Libero per avermi aiutato a scovare e a scrivere un'altra pagina del mio blog.
In questi giorni quando sono andato in giro negli uffici per reperire informazioni, tutti sapevano di questo costone roccioso "passogatta-frigintini."
Come lei ben dice, una tabella non può fare nulla.
Gli uffici mi hanno riferito che hanno inviato una diffida ai proprietari.
Assurdo........
Queste persone possono pagare loro ?
Qualcuno stima che ci vogliono da 500.000,00 a 700.000,00 ?
Beh nella mia mente ricordando il lavoro di C.da Pisciotto (vicino al rifornimento) questo è costato quasi 90.000,00 (A base d'asta era 110.000,00) ed erano circa 15 metri per un altezza di circa 5 metri.
Ora nel caso in specie il lavoro sarà per almeno 400 metri alto circa 3 metri e quindi ????'
bene, dopo questi ragionamenti mi sono chiesto,
perchè questi lavori non li fa la provincia?
La risposta: la Provincia non li può fare perchè questa strada è stata ceduta al Comune.
Quando ?
Il 15/01/2002
Esiste un verbale di consegna?
Si
Cosa c'è scritto ?
Nel 2001 il "Sindaco" con una propria determina n.1951 del 08/11/2001 ha trasmesso con un foglio di accompagno n.18981 del 28/11/2001, il quale ha assunto il protocollo il 04/12/2001 con n.67166
cosa ha chiesto ?
Il Sindaco di Modica ha ridelimitato il centro abitato ai sensi del D.Lgs 285/92 art. 4 e D.P.R. 495/92 art.5.
Visto che art.2 del D.Lgs 285/92 art.2 comma 7 sancisce che sono COMUNALI LE STRADE STATALI,REGIONALI O PROVINCIALI CHE ATTRAVERSONO I CENTRI ABITATI CON POPOLAZIONI SUPERIORE A 10.000 ABITANTI E CHE DI CONSEGUENZA,LE PREDETTE STRADE DIVENGONO DI PROPRIETA' DEL COMUNE "OPE LEGIS" INDIPENDENTEMENTE DA SPECIFICI ATTI AMMINISTRATIVI DI DECLASSIFICAZIONE ......
Le strade passate con questo verbale sono km. 28,79 avete letto bene 28.790 metri di strade.
Ma la storia si fa più interessante, quando andiamo a leggere
Il 15/01/2002, giusta convocazione prot. 6118 del 08/01/2002 trasmessa al competente Ufficio Comunale con raccomandata A/R, alle ore 09.00, l'Ing Salvatore Mauceri, dirigente del settore viabilità della Provincia Regionale di Ragusa, si è trovato al km.0+000 della s.p 42 Caitina-Scicli per dare inizio alle operazioni di consegna dei tratti ( 18 tratti ..che potete leggere nel verbale) da parte della Provincia al Comune di Modica.
Nessuno è presente per il Comune di Modica
Atteso l'arrivo del richiesto funzionario comunale fino alle ore 09.30, constatato il perdurare dell'assenza, avuta la presenza, in qualitaà di testimoni, dei signori Massari Rosario e Schininà Claudio, si da corso alle programmate operazioni di consegna percorrendo, alla presenza continua degli intervenuti, i tratti stradali oggetto di trasferimento, di cui alle allegate planimetrie....
come sarà stata consegnata questa strada ???
al punto 10) tratto iniziale della s.p.28 Modica Favarotta dal km.0+000 al km 1+200 - ubicazione del tratto declassificato in corrispondenza del confine delle particelle 170 e 298 del foglio 29 di Modica -piano viabile con pavimentazione in conglomerato bituminoso in discrete condizioni manutentive -impianto di segnaletica verticale completo -segnaletica orizzontale mancante
e il resto ?????
Vedete amici del blog .......del costone roccioso non se ne parla.
Una strada del genere con un pericolo così evidente come è stata presa in consegna senza che nessuno abbia fatto accezioni ?????
Una svista del genere ci costerà almeno 500.000,00
Mi pongo a questo punto alcune domande ?
Il Sindaco nel 2001 voleva allargare il centro abitato.perchè? Il funzionario dell'Ufficio Tecnico non si è presentato.perchè?
il verbale finisce in questo modo:
a partire dalla data del presente verbale i tratti sopradescritti nelle consizioi in cui tovasi .....vengono consegnati al Comune di modica che ne acquisisce la titolarietà, per cui da oggi cessa da parte della Provincia l'onere di provvedere alla relativa manutenzione nonchè ogni ingerenza del proprio perosanel tecnico ed ispettivo. Per dare tempo al Comune di provvedere alla volturazione dei contatori ENEL degli impianti di pubblica illuminazuone ...resterà a carico della Provincia fino al 30/04/2002.
Ogni altro commento....è inutile!!!!!!!!!!!!!!!
Nel post 3184 vi avevo scritto che avevo terminato l'interrogazione ma stavo lavorando per vedere se c'era qualche finanziamento da proporre all'amministrazione.
Nel nostro comune abbiamo un ufficio pagato per seguire tutti i finanziamenti regionali !!!!!!!!!
Amici leggendo la rassegna stampa della Provincia di Ragusa (((( la Provincia ha un ufficio stampa che fa la rassegna stampa mentre Modica ha un Ufficio Stampa ma non ha rassegna stampa )))) ho scoperto che nel giornale di Sicilia del 23 Marzo 2010 c'è un articolo FAS, PIOGGIA DI MILIONI SUI COMUNI MA ENTRO 2 MESI SERVONO I PROGETTI
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