Alla cortese attenzione
del Sindaco di Caltanissetta
e p.c.
Presidente VI Commissione - Sanità
Dirigente Ufficio Sanità Comune di Caltanissetta
Oggetto:
Cane randagio cieco non soccorso a Caltanissetta (Sicilia)
Gentile Signor Sindaco,
le normative vigenti sulla tutela degli animali d’affezione, e specificamente la Legge Regionale 15 del 3 luglio 2000, stabiliscono che, sulla base del dettato degli artt. 823 e 826 del Codice Civile, il Sindaco esercita la tutela delle specie animali presenti allo stato libero nel territorio comunale, vigila sull’osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli stessi.
In particolare, l’art. 14 “Cattura e custodia dei cani vaganti o randagi” stabilisce che: “I Comuni singoli o associati, direttamente o in convenzione con enti, privati o Associazioni protezionistiche o animaliste iscritte all’Albo regionale, provvedono alla cattura dei cani vaganti con sistema indolore [....]. Non è consentita la cattura di cani vaganti o randagi a soggetti diversi dagli addetti a tale servizi. I cani vaganti catturati e quelli ritrovati sono affidati ai rifugi sanitari pubblici o a quelli convenzionati, e sottoposti a controllo sanitario”.
È dunque di esclusiva competenza del Sindaco provvedere sia alla cattura dei cani abbandonati e al loro ricovero presso adeguata struttura, sia al pronto soccorso di un cane o di un gatto ferito.
Appare perciò illegittimo che il 10 settembre scorso, a fronte della segnalata presenza alla Polizia Municipale del Suo Comune di un giovane randagio non vedente in via dei Giardini, il cittadino segnalante sia stato invitato a formalizzare in Comando il ritrovamento al fine di perfezionare l’affido dell’animale al cittadino stesso, in attesa di un posto libero presso il Canile municipale. Non è il primo caso, poiché precedenti denunce di ritrovamento di cucciolate in stato di abbandono e bisognose di pronto soccorso veterinario sono state sottoposte a una analoga prassi.
Riteniamo non solo illegittimi tali comportamenti da parte delle Autorità competenti, ma anche pericolosi precedenti.
Il cittadino che malauguratamente si trovi a dover segnalare la presenza di un animale in difficoltà o crudelmente abbandonato, rischierà a Caltanissetta di doversi occupare a tempo pieno di un’intera cucciolata, magari in età neonatale, o di dover spendere i propri denari per prestare le necessarie cure veterinarie a un animale malato o incidentato.
Gravi affermazioni, come quella fornita in questo caso al cittadino segnalante – che fra l’altro ha l’obbligo di segnalare un animale ferito secondo le recenti modifiche al codice della strada – oltre che generare moltissima confusione, producono due drammatici effetti: che l’animale non riceva le urgenti cure di cui necessita e che nessuno in futuro si azzardi più a segnalare un’emergenza veterinaria o di denunciare un reato penale come l’abbandono di animali per paura di ricevere in affidamento coatto l’animale.
Ancora più preoccupante è la situazione dei gatti che abitano nel Comune di Caltanissetta.
Per gli ultimi due casi di pronto soccorso veterinario segnalati all’Ufficio sanità del Comune, infatti, non è stato autorizzato il ricovero presso un ambulatorio veterinario privato.
Se in passato, infatti, il Comune si faceva carico delle spese sostenute per la cura e il ricovero dei gatti incidentati, dal momento che a Caltanissetta non esiste alcun gattile convenzionato, oggi un micio che viene investito da un’auto può contare solo sul buon cuore di cittadini sensibili o delle Associazioni di volontariato.
Siamo certi che Lei, Signor Sindaco, si attiverà immediatamente, in coordinamento con le Autorità municipali preposte, per ripristinare il rispetto delle leggi e delle normative vigenti in materia di tutela degli animali, anche tramite dei comunicati appositi.
Non esiteremo altrimenti a rivolgerci all’Autorità giudiziaria per denunciare gli abusi e le omissioni perpetrati dal Comune di Caltanissetta a danno degli animali d’affezione e dei cittadini.
Distinti saluti
Gessica da Firenze
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