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carissimi amici del blog, leggo tutti i giorni il blog di giovanni migliore, delle sue battaglie fatte, dell'iteressamento che ha nei confronti della sua città e sopratutto dei suoi cittadini, che spesso lo chiamano in causa per un qualsiasi problema, che puntualmente la nostra amministrazione non riesce a risolvere e lui l con la sua disponibilità ed umiltà cerca di dare quantomeno una risposta positiva e magari fra spintoni, notizie stampa e quant'altro riesce a risolvere quel piccolo problema che un comune mortale cittadino non riesce. .......mi domando pure, cari amici, quanti giovanni migliore ci sono nella nostra amministrazione comunale.......!!!!!!! ad oggi posso dire "solo" il consigliere giovanni migliore. un grazie per tutto quello che fai GIOVANNI
> Consigliere Migliore, vorrei scusarmi per la mia osservazione fatta nel commento precedente dove chiedevo come mai l'amministrazione di Modica non ha aderito alla giornata Nazionale in bicicletta??essendo stato fuori Modica per 2gg non ero a conoscenza di questa iniziativa nel comune di Modica, e quindi chiedo formalmente scusa per l'errata osservazione da me fatta.grazie
Le hanno risposto vari commentatori e io evito di risponderle semplicemente xke altrimenti userei delle parole offensive rischiando di scendere al suo livello.Lei e i suoi colleghi dovete ringraziare questa amministrazione e questo consiglio comunale perchè la maggior parte di questi soggetti essendo politici non hanno vergogna di nulla ed è per questo che andate di pari passo.
> Come dimostra l'articolo che segue,il Cons.migliore non è l'unico che si occupa del problema mercato. Evidentemente quel "tizio" che osserva, osserva male e legge poco.
LA GAZZETTA DEL SUD on line - 13 Aprile 2010
Gli abusivi dilagano nei mercati rionali e assediano il centro
Protestano Ascom e Fiba
Duccio Gennaro MODICA Abusivismo dilagante. Dai mercati rionali ai mercatini lungo le strade, dagli esercizi commerciali ai locali di intrattenimento. «C'è qualcuno che si occupa di queste cose a palazzo S. Domenico?» – si chiede Peppe Barone, vicepresidente provinciale del Fiba. Anche Peppe Assenza, presidente dell'Ascom ha puntato il dito sulla questione ed ha chiesto al sindaco Antonello Buscema di correre subito ai ripari. Negli ultimi mesi si assiste infatti all'occupazione abusiva di spazi, ad esempio in viale Medaglie d'oro. Nel tratto finale della strada le bancarelle, sia pure autorizzate, hanno quasi raddoppiato gli spazi e invaso la sede stradale senza che nessuno muova un dito.. In alcuni giorni della settimana viale Medaglie d'oro si presenta come un "suk". Le cose non vanno meglio nei mercatini rionali di viale Manzoni a Modica Alta ed alla Caitina, dove sono maggiori le presenze degli abusivi che dei regolari. Altro caso sollevato anche dall'Ascom è quello dei locali del centro storico. Le pizzerie di asporto sono sempre più in aumento ma, contrariamente a quanto dichiarato ed autorizzato, i titolari mettono a disposizione dei clienti tavoli e sedie che occupano spazio pubblico e trasformano gli esercizi in veri e propri ristoranti, senza averne le caratteristiche ed i servizi. Altra piaga del centro storico sono le bancarelle di cineserie, che ormai sono un arredamento fisso di corso Umberto. Un paio di blitz dei vigili urbani non hanno indotto la comunità straniera di pachistani, cingalesi e cinesi a spostare le bancarelle.
Non meriterebbe neanche una risposta, ma un semplice Amen.
Però Le voglio dire che Lei ha una visione dell'onestà veramente singolare.
Un commerciante con negozio paga, l'affitto del locale, la tassa annuale per la registrazione del contratto, la TARSU (molto salata), deve rispettare la legge 626, HCCP, e non so quante altre cose, e Lei ritiene onesto un ambulante che di tutto questo paga ZERO?
Sono sicuro che Lei non sa neppure dove abita di casa l'onestà.
Che ci prenda per il culo un Ministro ci può stare, ma un ambulante abusivo no, non è possibile.
> Tutte le discariche, dalla Val D'Aosta alla Sicilia, gestite da Piemontesi, Siciliani o Cinesi, sono a rischio eco-mafie.
Spesso le mafie utilizzano le discariche per riversarvi rifiuti tossici.
Inoltre le discariche, malgrado gli enzimi, hanno un impatto ambientale ad alto rischio inquinamento se non dell'aria, delle falde acquifere.
Non possiamo dimenticare che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, pertanto la discarica non può essere il futuro o l'avanguardia.
L'unica soluzione ad impatto zero o quasi, può essere solo la differenziata, rendendo così i rifiuti una miniera.
In questo modo si eliminano o riducono sensibilmente i costi della discarica e relativo trasporto, e le varie tipologie di rifiuto producono reddito.
Complimenti al Sig. Dirosa per aver scritto e risposto su questo blog. Credo che sia la prima persona come giornalista a scrivere. Credo che questo spazio possa essere utile a tutti per confrontarCi e capirCi meglio. Grazie
SONO CONTENTO CHE LEI ABBIA INDIVIDUATO IL PUNTO. NATURALMENTE IL SERVIZIO ERA SOLO SATIRA E NULL'ALTRO. AGGIUNGO PERO' DUE COSE. 1) IO PENSO CHE ALL'INTERNO DI UN TG (QUANDO LA COSA E' PALESE) UN SERVIZIO SATIRICO CI PUO' STARE BENISSIMO (SUL MODELLO DELLA TV INGLESE PER CAPIRCI). 2) SONO CONVINTO (E HO RACCOLTO FONTI AUTOREVOLISSIME ALL'ASSESSORATO REGIONALE ALL'ENERGIA E DA ESPERTI DI SMALTIMENTO RIFIUTI) CHE IL DISINTEGRATORE NON POSSA MAI E POI MAI ESSERE LA SOLUZIONE PER IL PROBLEMA DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI RAGUSA. HO MANDATO UNA SERIE DI NOTIZIE IN MERITO SUL SITO DI RTM. PUO' VERIFICARLE LA'IA. CORDIALMENTE
> Tutto vero quello che Lei dice. Ma ripeto che la gestione ATTUALE è in mano a piemontesi (non a caso) che il cda di tirrenoambiente è cambiato e aggiungo (l'ho detto nel servizio andato in onda più volte) che adesso uno dei partner della Tirrenoambiente è una società che gestisce la discarica di Londra e che fa usa un metodo con enzimi che cancella ogni traccia di puzza (dentro la discarica ci sono andato e non c'era nessun odore. Aggiungo che ora fanno fare visite alle scolaresche per vedere come funziona la discarica e l'impianto per la produzione di energia tramite il biogas. In ogni caso il punto è capire se ADESSO quello di Mazzarrà è un modello gestionale per una discarica da cui prendere esempio. Io penso di sì, ma il dibattito è naturalmente aperto
Amici del blog.....non riesco a comunicare con voi. Sabato pomeriggio e Domenica ho cercato di ritagliarmi degli spazi per mettere avanti del lavoro che era rimasto ...indietro e allo stesso sto cercando di preparare i video. In particolare il video sulla spazzatura mi ha creato dei problemi perchè bisogna fare piccoli aggiustamenti poichè si inquadrano spesso l'autista e l'aiutante.
Poi ho da montare il video che Domenica Mattina io e il consigliere Mavilla abbiamo girato al cimitero...un'altro scempio
e il video di stamattina che ho fatto dalle 8:50 fino alle 9:26 a modica Alta appresso ad una cagna. alle 9:27 sono arrivati i Vigili Urbani. la cagna l'hanno seguito e alle 11:15 sono riusciuti con l'intervento della Dog Professional a prenderla. La cagna è stata portata al canile. vi racconterò.....
poi sono andato a Ragusa presso l'assessorato all'ambiente dove si svolgeva una conferenza stampa sul disintegratore. Purtroppo la puntualità è diventata un optional.
Questo è il nome di un gruppo nato e presente su Facebook. L'argomento che tratta è la "salubre" ed "efficiente" discarica comprensoriale di Mazzarrà S.Andrea in prov.di Messina.
Scatta l'emergenza. Iniziativa di Italiano, mediazione di Nania
Barcellona Da stamani saranno nuovamente chiusi i cancelli della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea. Lo ha comunicato con una lettera TirrenoAmbiente, la società mista che gestisce l'impianto di smaltimento, firmata dall'Ad Pino Innocenti. Sono infatti scadute ieri le due settimane di moratoria concesse lo scorso 14 aprile quando fu trovato un accordo transitorio che permise ai 38 comuni dell'Ato Me 2 di tornare a conferire nuovamente nel sito di Mazzarrà i rifiuti da smaltire. I sindaci riuniti ieri per affrontare la nuova emergenza sono pronti a pagare il conferimento corrente (il sindaco di Milazzo Italiano ieri sera ha riunito la giunta per deliberare 60.000 euro per iil pagamento dei conferimenti nei prossimi giorni e ha rivolto al prefetto un appello a intervenire). I sindaci hanno delegato il primo cittadino del comune capofila di Barcellona, Candeloro Nania, affinché conduca la trattativa per arrivare ad una bozza definitiva di transazione per l'estinzione del debito arretrato che ammonta a 27 milioni e 400 mila euro. Già da lunedì il sindaco Candeloro Nania sarà a Palermo per sollecitare ancora una volta – dopo i precedenti fallimenti – un finanziamento regionale che con senta ai comuni di affrontare con maggiore serenità il prossimo futuro. Fino a ieri sera sia il sindaco Nania che il presidente dell'Ato Re, hanno invano tentato di mettersi in contatto con l'Ad di TirrenoAmbiente Innocenti che risultava irreperibile. Il presidente dell'Ato è riuscito a rintracciare solo il sindaco di Mazzarrà Carmelo Navarra e il neo presidente della stessa società mista Francesco Cannone incassando dagli stessi la disponibilità a trattare la questione in termini d'urgenza. Oggi, anche se primo maggio, alcuni servizi di igiene ambientale dovranno essere assicurati e il rischio è quello che invece si blocchi per la chiusura di Mazzarrà. Tutto dipenderà adesso dall'esito dell'incontro che Nania dovrà avere con Innocenti al quale sarà prospettata la bozza di transazione frutto di una intesa tra i sindaci. Nania chiederà a TirrenoAmbiente di rivedere da subito la propria posizione e consentire già da lunedì un nuovo conferimento di rifiuti. La bozza del piano di rientro adottata dai sindaci prevede di liquidare subito la spesa corrente, impegnarsi poi a pagare il 20 per cento dell'importo in tempi rapidi e scaglionare il restante debito con soluzioni rateali pluriennali, si parla dei prossimi 20 anni. Il futuro dei comuni ipotecato dai debiti della spazzatura. Tutti sperano che TirrenoAmbiente possa dare il via libera agli autocompattatori dei 38 Comuni e ciò per scongiurare che i rifiuti invadano strade e piazze d i paesi e città. A confidare in una soluzione transitoria in attesa delle definizioni degli accordi è soprattutto il sindaco Nania che ha assunto il delicato ruolo di mediazione(l.o.)
>Per il dott.Emiliano di Rosa. Sperando di farle cosa gradita,le invio solo alcuni fra i tanti articoli sulla discarica di Mazzarrà reperibili facilmente sul web. Articoli dai quali si evince un passato prossimo non proprio limpido come l'acqua di un ruscello. Mi farebbe piacere se Lei,grazie alla sua professionalità,creerebbe un dossier su questo sito partendo dalle origini fino ai giorni nostri, visto che ci interessa da vicino,essendo diventata anche la discarica dei modicani. Più tasselli si mettono e prima il mosaico si completa. Per dovere di cronaca,per la ricerca della verità e con la presunzione che in Sicilia siamo tutti onesti e la mafia è solo una mera fantasia. Con stima.
La discarica di Mazzarà Sant’Andrea,dista solo 300 metri dal centro abitato di Furnari,(Comune sciolto per infiltrazioni mafiose e quindi commissariato). Ben sette consiglieri comunali,su quindici complessivi,si sono dimessi. Nel paese l’aria è irrespirabile, non sempre, ma spesso, il cattivo odore arriva dalla discarica, ne sono coinvolti anche i comuni limitrofi. La discarica era fin a qualche tempo fa un problema che era meglio tacere, era comoda da tirar fuori in campagne elettorali con promesse, dimenticate subito dopo l’elezione, qual’ è la stranezza? in Italia è prassi, in Sicilia è obbligo. Il 10 Aprile 2008 scatta l’operazione “ Vivaio” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Messina, che porta a provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di varie persone, riconducibili a “ Cosa Nostra” operante nella zona tirrenica. Buona parte dell’operazione è riconducibile all’attività imprenditoriale legata alla discarica ed al suo indotto; il Gip scrive: “ il Comune di Mazzarà allo scopo di allargare la discarica avrebbe dovuto acquisire attraverso la procedura espropriativa, determinati terreni. Di fatto quest’acquisizione è avvenuta per cessione bonarie dei proprietari che si sono rivelate particolarmente lucrose per i precedenti proprietari dei fondi”. La società che si occupa della discarica è la Tirreno Ambiente.
Il Senatore Lumia,in un'interrogazione, chiede: quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare che la discarica di Mazzarà S. Andrea sia ancora soggetta al condizionamento mafioso; se il Ministro dell’interno sia a conoscenza dei gravissimi fatti esposti in premessa e delle ragioni per cui sono, allo stato, mancate conseguenti iniziative da parte delle istituzioni competenti; se, una volta verificata la veridicità di quanto riportato, non ritenga doverosa l'adozione di una procedura di accesso, al fine di poter assumere le eventuali necessarie determinazioni in ordine allo scioglimento dell’amministrazione comunale di Furnari, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000. Il 13 Marzo 2009 si è insediata al comune di Furnari la commissione ministeriale nominata dal Prefetto Alecci di Messina su disposizione del Ministro degli Interni Maroni, per accertare infiltrazioni della criminalità organizzata all’interno dell’ente. La commissione, presieduta dal viceprefetto Contarino, è composta da esponenti delle forze dell’ordine: il dirigente del commissariato di Barcellona, Rodolfo Savio, il tenente colonnello dei Carabinieri, Luigi Bruno, e il Maggiore della Guardia di Finanza, Ugo Rabbuffetti. La commissione avrà tempo novanta giorni per concludere le indagini. La legge deve fare il suo corso, speriamo che a Furnari non accada ciò che già si è verificato in altri comuni, ma intanto il danno ai cittadini è stato fatto, il comune è rinomato per il suo vino e il suo olio, oggi invece ha un danno ambientale causato dalla vicina discarica, che tra l’altro dovrebbe essere ampliata. I Camion carichi di spazzatura la notte attraversano la statale 113, per arrivare alla discarica di Mazzarà, lasciamo perdere la velocità, lo dico perché io personalmente abito sulla statale in territorio Terme Vigliatore, da lì passano; Dai camion cola un liquido che si riversa sulle strade e con l’avvento del caldo lascio al lettore immaginare l’odore che al mattino si sente salire, non oso immaginare l’odore che arrivi a chi si trova vicino alle discariche.
ulteriori informazioni per chi ha tempo e pazienza :
C’è un nuovo collaboratore di giustizia pronto a raccontare parecchi retroscena della vita del clan di Mazzarà Sant’Andrea, in particolare i loro interessi nel business dei rifiuti e in relazione all’omicidio di Antonino Rottino, il fedelissimo di Carmelo Bisognano eliminato a fine agosto 2006 nell’ambito dei contrasti interni al gruppo, tra il boss storico e l’emergente Tindaro Calabrese. Si tratta del marchigiano Enzo Marti, ex dirigente di Tirreno Ambiente, la società che si occupa di raccolta rifiuti nel barcellonese, condannato a 6 anni in abbreviato nel processo Vivaio, l’indagine sugli affari dei mazzaroti sfociata nella retata dell’aprile 2008 che costò le manette anche a lui. I suoi primi verbali sono stati depositati ieri agli atti del troncone principale del processo, in corso davanti ai giudici della Corte d’assise d’appello, dai pm dell’accusa, il sostituto della Direzione distrettuale antimafia, Giuseppe Verzera, e il collega della procura ordinaria di Barcellona, Francesco Massara. Adesso sono a disposizione dei legali che difendono gli imputati alla sbarra. Tra loro anche i Bisognano, Tindaro Calabrese e i loro fedelissimi. Marti ha raccontato agli investigatori come operava la longa manus del clan nel business dei rifiuti. Enzo Marti era legato proprio ai Bisognano. Molte le telefonate intercettate dai Ros dei carabinieri tra il marchigiano e i fedelissimi di Bisognano. Una di queste conversazioni risale all’indomani della notizia dell’inchiesta sulla società TirrenoAmbiente. Marti raccomanda ad uno degli uomini del boss di “stare vigili” sulla faccenda. Ancor più interessanti per gli investigatori quelle intercettate l’indomani dell’omicidio di Rottino, nelle quali il marchigiano si preoccupa di cercar riparo al fratello dell’ucciso, temendo ulteriori ritorsioni. Le conversazioni captate in quei giorni fanno emergere la convinzione, di Marti e dei suoi interlocutori, che dietro il delitto ci sia il capo della frangia “scissionista” Tindaro Calabrese, allontanatosi dal Mazzarrà proprio qualche giorno prima dell’omicidio. Nel marzo 2007, in vista della scarcerazione di Carmelo Bisognano, la sorella Vincenza e i suoi fedelissimi si recano nelle Marche per comunicare a Marti i loro intenti: si preparano possibili ritorsioni nei confronti degli scissionisti e si progetta la vendetta all’omicidio di Rottino. La probabile faida interna fu scongiurata dalle Forze dell’Ordine proprio col bltiz Vivaio. Il contatto tra Enzo Marti ed i mazzarroti risale all’inizio del decennio. Nel 2003 il marchigiano è responsabile della discarica di Mazzarrà per Tirreno Ambiente. E’ lui a siglare gli atti che consentono a Teresa Truscello, moglie del boss Bisognano, di continuare a guadagnare dalla discarica stessa, attraverso l’affitto dei terreni di famiglia alla società che gestisce il sito. Antonino Rottino, invece, era un imprenditore del settore movimento terra che operava nell’indotto delle discariche. E in quest’ambito che nasce l’amicizia tra il marchigiano e l’ucciso.
penso che Lei sia una di quelle persone che fanno finta di "osservare", ma coltivano solo il proprio orticello fottendosene di quello che succede oltre il recinto, senza rendersi conto che prima o poi quel recinto, sempre più debole, si sgretolerà sotto le ruote dei furgoni degli ambulanti che dopo il dito e la mano si prenderanno tutto il braccio.
Ma non le viene minimamente alla luce del suo cervello, che se il mercato viene organizzato in legalità, sicurezza, ordine e igiene in una zona sicuramente attigua al Viale Manzoni (vedi Terreno Carrubbella) tutti ne gioverebbero in salute, immagine e guadagni?
provi a pensare oltre che ad osservare (male direi).
per quanto riguarda i Suoi commenti sul Cons. Migliore stendiamo un pietoso velo.
> Sono convinto che lei osservi poco e male. Il famoso "pezzo di pane" si può sudare onestamente e nella legalità più profonda. Lei parte dalla considerazione egoistica secondo cui il suo pezzo di pane viene prima della legalità, prima dei residenti, prima del rispetto delle regole. Bene, allora trasliamo il suo punto di vista nei residenti di viale Manzoni e nei cittadini modicani. La possibilità di vivere serenamente e civilmente viene prima del suo pezzo di pane. Come la mettiamo? Non crede che il rispetto delle basilari regole di civile convivenza sia un diritto e un valore erga omnes? O vuole ridurre tutto a una primitiva lotta per la sopravvivenza, in cui prevaricazione e mancanza di rispetto siano la base? Lei guarda la pagliuzza nell'occhio degli altri, ma non si accorge della trave che è nel suo.
Sig. Emiliano Di Rosa, in merito al suo passaggio televisivo circa il "disintegratore" del Cons. Galizia ho due opinioni (queste si che sono opinioni e non notizie scevre da partito preso) 1) se Ella vuole dare una notizia di cronaca senza incorrere nel giudizio personale, deve riportare i fatti e non commentarli. 2) se Ella vuole dare inizio ad una "notizia con sfondo satirico" allora sono ben felice di accettarla come tale, e anzi Le faccio i complimenti perchè il servizio era veramente carino. Satirico come pochi nel nostro panorama giornalistico locale. Però non deve farlo passare all'interno di un Telegiornale che ha presunzione di ben altro taglio informativo.
Fa bene il suo nobile mestiere quando si informa sui fatti, ma, per parafrasare un grande politico dei nostri tempi, dubiti, perchè "a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".
(Ascolta
il messaggio)Tema: 4 - Post: 3495 a cura di Un cane che osserva...la legge del taglione .
del
10/05/2010 09:47:15
> Sono uno dei cagnolini che segue il Consigliere. Come tutti i cagnolini,quando mi scappa la pipì,vado a cercare un albero oppure la ruota di un'auto. La prossima volta invece piscerò sul furgone del primo ambulante che capita,uno di quelli che sporca la città e sopratutto la dignità delle persone. Con i cafoni occorre comportarsi da cafoni. Sono stanco di andarmene al mercato delle pulci. Il Prossimo giovedì andrò al mercato degli orrori,quello di modica alta.
1) per l'ATTUALE gestione della discarica di Mazzarrà sono stati chiamati due ingegneri di Vercelli con cui ho verificato l'ATTUALE documentazione su tutto ed è tutto in regola 2) l'inchiesta della magistratura riguarda la precedente gestione e comunque è in corso, non ci sono condanne nemmeno in primo grado e vale la PRESUNZIONE DI INNOCENZA (come per tantissimi politici ...) 3) il sindaco viene eletto e rieletto portando avanti e allargando la discarica, questo è quello che ho detto nel servizio (e ho parlato con alcuni cittadini e 7 su 7 mi hanno detto che a loro va bene la discarica, non pagano tasse, non sentono puzza e non hanno problemi di inquinamento) 4) il garantismo e l'efficenza di una scelta sono principi che si accettano come tali (principi appunto). Nel servizio che ho fatto io li ho applicati, potreste farlo anche voi che commentate 5) aspetto con ansia qualche collega o qualche commentatore che nel merito mi dismostri il coniatrario di tutto quello che ho detto finora per quanto riguarda la questione rifiuti.
> E' strano.Lei è un commerciante e va contro la sua stessa categoria.Va contro quelli che per guadagnarsi un pezzo di pane devono fare i cani,contro quelli che anzichè rubare vanno a lavorare.Sono contento che lei è seguito solo da qualche "cagnolino" mentre la gente perbene e i giornalisti sanno distinguere il bene dal male.Io credo che i suoi video ormai sono superati e credo che lei anzichè sperperare il tempo in modo inutile potrebbe fare qualcosa per la sua città oppure dedicarsi alla sua famiglia.Credo che la politica non fa per lei.Credo che lei non fa altro che prendere fischi per fiaschi.Si rassegni.Sig."vari nomi" solo questo blog ospita le sue rivendicazioni perchè forse solo lei e il consigliere migliore vi scrivete.Alla città siti buffoni come questo credo che non servono.Vada in pace.
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