Giovanni Migliore - Cittadino Modicano


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ReplicaArgomento del Forum: Riflessioni sul "Galilei" Da: Giovanni Migliore

IL “GALILEI”, LA SOCIETA’ CIVILE, LA POLITICA.

Il caso del liceo “Galilei” è chiuso, per la serie “cu n’appi n’appi re cassateddi ri pasqua” !
Sembra incredibile che problematiche di grande rilievo sociale e politico possano essere archiviate pur essendo rimaste irrisolte, lasciando quindi nel disagio gli studenti che hanno manifestato il loro dissenso rispetto a logiche che modificano i loro progetti formativi e provocano uno stato psicologico d’assoluta incertezza per il proprio futuro.
Questa è una vicenda dalla quale, per le modalità in cui è stata gestita, per il modo in cui si è voluta chiudere, si evince un generale appiattimento della società civile, forse rassegnata ad uno stato d’impotenza rispetto agli innumerevoli provvedimenti che Istituzioni, poteri dello Stato, personaggi politici, impongono sic et simpliciter.
In questi giorni, dopo il rientro degli studenti tra i banchi, consapevole dell’amarezza che serpeggia tra studenti e genitori, per nulla rassegnati alle conclusioni della vicenda, ho tentato di capire quale potrà essere l’evoluzione dell’attuale calma apparente ed emerge chiaramente che essendo quanto prima, convinti della validità delle loro tesi, non rinunceranno a manifestarle fino al raggiungimento dei loro giusti obiettivi.
Se questa è la prospettiva, al fine di evitare ulteriore perdita di ore di lezioni che inciderebbe negativamente sulla formazione degli studenti; per evitare che questi ultimi si sentano abbandonati al proprio destino; per far sentire loro la vicinanza della scuola ed il supporto della politica che non esita a mettersi in gioco per combattere le battaglie giuste, non sarebbe auspicabile che la scuola per quanto le compete ed i politici che hanno titoli per intestarsi le battaglie di civiltà, promuovessero dei tavoli ad hoc ?
Io penso che quanto auspicato, sarebbe un atto dovuto poiché continuo a ritenere che la politica, quella buona, saggia, rappresentativa d’un Paese, si misuri attraverso la sua opera di mediazione e d’intervento a favore dei cittadini, comprese le nuove generazioni.
Anche la scuola, se non vuole dare l’impressione a tutta la società ma soprattutto agli studenti ch’essa rappresenta la controparte di chi studia, dovrà adoperarsi affinchè chi sta investendo nel proprio futuro, possa sentirla al proprio fianco con propositività ed atti da cui si possa evincere reale senso di unitarietà e non di contrapposizione.


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