Tutto il materiale separato dal ferro,conseguente all'abbattimento degli scheletri di Treppiedi veniva conferito ed occultato in un terreno privato nele campagne di Scicli. Il titolare dell'impresa,certamente non giovane e non inesperto,ha affermato in buona fede di non sapere che ciò che stava facendo fosse illegale. In pratica,anzicchè conferire in una discarica autorizzata e sborsare circa centomila euro, la strada più breve ed economica era quella di "nascondere" i detriti sotto uno strato di terra in un luogo privato,con la compiacenza della proprietaria. Il fatto è inquietante non solo per l'eventuale e presunto scempio ambientale attuale, ma sopratutto guardando al passato, perchè si giunge ad una riflessione : - ma durante l'arco di una carriera, tutti quegli imprenditori che "in buona fede" non conoscono le leggi o che fanno finta di non conoscerle, quanti scempi ed occultamenti hanno compiuto? Quanti sono stati e quanti sono attualmente i controlli alle aziende edili in merito al conferimento dei rifiuti speciali che producono durante il restauro o la demolizione di un edificio? Per non parlare del privato cittadino o del muratore abusivo che fa lavoretti in economia e che deturpa l'ambiente lasciando recipienti in eternit,lavabi o vasi wc vicino ai cassonetti. Ci vogliono più sanzioni e più controlli,entrambi severi. La Legge non ammette ignoranza.
|