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> "IL CONSIGLIERE GERRATANA HA PER AVVOCATO IL CONSIGLERE AVVOCATO SCARSO E IL COMUNE E' DIFESO DALL'AVVOCATO CONSIGLIERE D'URSO". Da queste parole si può riassumere: Il consigliere Gerratana è del PDL (ha una causa col Comune) Il consigliere Scarso è dell'MPA (difende Gerratana contro il Comune) Il consigliere D'Urso è del PDL (difende il Comune dal Suo collega di partito). Domando: può un Consigliere Comunale fare causa al Comune che rappresenta? può un Avvocato che fa il Consigliere Comunale assistere persone contro il comune che rappresenta? può un Avvocato Consigliere Comunale essere l'Avvocato del comune che rappresenta? Quale fiducia può avere il Cittadino in un sistema che permette tutto ciò? Se il Consigliere Gerratata dovesse risultare, alla fine, il legittimo proprietario, cosa penserebbe il Cittadino? Il tutto, penso che il nostro Camilleri lo potrebbe utilizzare come trama di un nuovo libro.
il cons. Migliore non si smentisce mai e con tanto savoir faire annuncia il suo "Dubito ergo Cogito ergo Sum"
adesso io e Franco, però e poffarbacco, aspettiamo di conoscere l'altra versione della storia e ci attendiamo che Lei, cons. Migliore, sia altrettanto puntuale nello sconvolgerci con notizie inedite
intanto io mi sono riletto il post che segue e che ho trovato nelle "aree tematiche" del nostro blog al numero 9: "il terreno del "triona" a cura di cu cerca trova del 21+01+2010 20.51.02
Amici accolgo i vostri commenti solo se inseriti in una sorta di provocazione. Mi siete stati compagni in vari post e spero di avervi sempre vicino in futuro. Io spero di essere stato chiaro e spero di non aver dato l'idea di essere più o meno partigiano per una causa rispetto ad un'altra. A me piace solo la verità .......e il mio fine è uno solo : concludere il mio mandato sperando di soddisfare le aspettative del cittadino comune e cioè di essere un consigliere della gente, un consigliere comunale della città di Modica.
C.da Carrubbella ha una storia. Fino ad oggi abbiamo conosciuto una versione e secondo me, è interessante conoscere la vicenda anche da un punto di vista diverso. In ogni caso io farò le mie ricerche, cercherò di conoscere più possibile i fatti e se sarà opportuno porterò il caso in Consiglio Comunale. Nel pieno rispetto delle regole della democrazia, non credo che non c'è torto o mancanza alcuna quando si va verso la ricerca della verità.
Quindi amici accolgo con piacere i vostri post come provocazione e vi prego di sollecitarmi sempre in modo così piacevole verso l'analisi di problematiche apparentamente accantonate. Con affetto,saluti.
Il libro mastro dei favori di Raffieli, finito per sbaglio su Emule
I magistrati al lavoro da due anni sul file delle raccomandazioni. Centinaia di nomi di clientes e politici per agevolare pratiche ed esami di ogni genere
Palermo - Un file finito per sbaglio o per vendetta in rete e pieno zeppo di nomi, cognomi, numeri di telefono, cortesie da fare in cambio di voti, segnalatori delle "pratiche" e riferimenti politici o burocratici da contattare. Il sistema Lombardo, se accertato, viaggia sul libro mastro dei favori che da quasi due anni è all'esame della magistratura. Un archivio elettronico dell'elettorato e dei suoi bisogni che sembra fare a pugni con l'autodifesa via satellite pronunciata a Sala d'Ercole dal governatore: "Non ho mai accettato raccomandazioni".
La vicenda è stata ripresa ieri dall'europarlamentare Sonia Alfano. È quella del database di Raffaele Lombardo, spuntato su Internet dopo le regionali del 2008. Venuto fuori dalla segreteria del presidente, da quella del fratello Angelo o di altri esponenti dell'Mpa. L'inchiesta è in mano al pm Alessandra Chiavegatti. Ma anche i colleghi della procura etnea che si occupano dell'indagine per mafia che coinvolge Lombardo stanno valutando se acquisire agli atti il "brogliaccio". Sull'autenticità dell'archivio i magistrati non nutrono molti dubbi. E d'altronde non c'è un solo numero di telefono, o un indirizzo, che non corrisponda al nome indicato. Ivi incluso quello dello stesso Lombardo. Difficile tuttavia verificare se le segnalazioni abbiano avuto esito positivo e se l'eventuale interessamento del presidente - o degli esponenti politici a lui vicini - abbia avuto un ruolo decisivo. Insomma, che ci sia stato o meno reato è tutto da dimostrare.
Di certo, il documento rivela una nuova frontiera, organizzata con mezzi telematici, di un sistema clientelare. Dentro ci sono costanti riferimenti, per la valutazione o la soluzione delle "pratiche", a Maria Bonanno (segretaria di Lombardo) e a numerosi esponenti dell'Mpa. Non mancano, tuttavia, indicazioni di deputati di altri partiti, anche di centrosinistra. Fra i nomi dei file si legge: "Per on. le Raffaele Lombardo", "per l'onorevole Rao", "per il dottor Scavone", "per Di Mauro", "per on. Riina", "per on. Fiorenza".
Ed è vasto, il campionario delle segnalazioni. C'è una lunga lista di impiegati (o aspiranti tali) del call center di Paternò: per ciascuno di essi il nome di un riferimento politico al fianco. Un file contiene dieci candidati a un concorso per autisti, un altro trenta nominativi di insegnanti che puntano a corsi di sostegno per una laurea in scienze agrarie o anche per la scuola materna. In un altro documento è scritto che A. C., assunto da Microelectronics nel marzo del 1999, "aspira al passaggio da operaio a impiegato". G. S. è invece un dipendente del consorzio gestioni ambientali Siet-Ipi di Catania che "chiede di essere incaricato caposquadra".
Ancora: viene segnalata la pratica di S. B., che ha presentato alla Crias una domanda di contributo in conto capitale. Dall'artigianato alla musica: D. R. è un mezzosoprano e chiede aiuto in vista di un colloquio al teatro Massimo Bellini in programma nei primi giorni di dicembre del 2006. Poi c'è un elenco di 52 nomi "da inserire in enti di formazione": fra i segnalatori un attuale dirigente generale della Regione e un deputato dell'Mpa. Dal brogliaccio telematico spuntano due nomi che chiedono una spintarella in occasione dell'esame di abilitazione per dottore commercialista. Quarantasette nominativi fanno parte di un file "inviati Fastweb". C'è chi si rivolge ai dirigenti dell'Mpa per la preiscrizione alla scuola elementare e chi per un trasferimento dall'ospedale di Augusta a quello di Lentini. In un file sono contenute le "richieste di lavoro su Palermo": fra i nomi ci sono quelli di un giornalista, di un ingegnere elettronico e di un altro abitante del capoluogo che, semplicemente, "aspira ad entrare in un ufficio di gabinetto". N. R. V è un dipendente dell'assessorato dei Beni culturali in servizio a Taormina che chiede il trasferimento a Catania. E ci sono i siciliani stanchi di lavorare nel Continente. Come un maresciallo di polizia tributaria che, da Milano, chiede di essere destinato a Catania o Modica: "Ha già fatto richiesta", è sottolineato nell'appunto mediatico. La pratica rubricata sotto la sigla "84F" è quella del trasferimento di una farmacia ad Acireale.
Poi ci sono i problemi medici. Anche per quelli - stando al controverso libro mastro - lo staff del governatore era pronto a intervenire: il caso di G. L. M., ad esempio, viene segnalato in previsione di un esame di clinica ortopedica programmato per il 6 febbraio 2007. E fra le pieghe delle cartelle finite su Internet finisce pure la vicenda di una signora che chiede aiuto perché in lista d'attesa per il trapianto di un rene.
Quella del "brogliaccio" di Lombardo potrebbe benissimo essere una spy-story. Un giornalista di "Centonove" lo scoprì - questa è la versione da lui raccontata - aprendo sul programma E-mule il file zippato "Pinnacle 10 e 11 effetti video. zip". Ne venne fuori una selva di cartella piene di documenti. Fra questi, peraltro, anche un elenco di indirizzi telefonici cui inviare sms: "Ringrazio sentitamente per il nostro comune successo. Raffaele Lombardo". Oppure: "Sabato 5 maggio, 9,30, protesta contro la politica dei trasporti in Sicilia. Ti aspetto spazio antistante torre cilindrica aerostazione Fontanarossa. Lombardo". Quando il Corriere della Sera si occupò del caso, il governatore minacciò querele e attraverso il suo avvocato parlò, anche allora, "di campagna diffamatoria orchestrata con interventi a più puntate e calpestando il diritto di cronaca". La Procura aprì un'indagine conoscitiva, nei giorni in cui accadevano altri episodi poco chiari. Come il furto di due computer nella segreteria politica di Giovanni Pistorio, braccio destro di Lombardo.
Ora quella vicenda torna sotto i riflettori: "Subito dopo la campagna elettorale delle regionali del 2008 io stessa - dice Sonia Alfano - denunciai all'autorità giudiziaria e a quella investigativa l'esistenza di questo archivio che raccoglie e scheda migliaia di personaggi, con accanto la raccomandazione richiesta. Questo sistema vedeva purtroppo coinvolti docenti universitari, anche di sinistra, professionisti, deputati del centrosinistra e perfino medici. Questi sono i fatti che smentiscono le dichiarazioni di Lombardo. Mi dispiace - ha concluso la Alfano - che oggi il Pd democratico continui a sostenere questo governo regionale". "Si tratta di una vecchia vicenda di appunti on line che il presidente Lombardo ha già abbondantemente chiarito essere a lui estranea", replica il parlamentare dell'Mpa Nicola D'Agostino. Ma il mistero del libro mastro non si è ancora chiuso.
Oggi 15.4.2010, dinanzi al Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Modica, il procuratore della Repubblica Francesco Puleio ha precisato i capi di imputazione nei confronti degli indagati. Il giudice Patricia Di Marco, su richiesta degli avvocati, alla quale il pubblico ministero ha espresso parere favorevole, ha concesso un termine per l'esame della precisazione, rinviando il processo al 6 maggio 2010 ore 16.00, per sentire sul punto le deduzioni delle difese. Questi i termini della precisazione, con il nome degli imputati:
DRAGO Giuseppe, APRILE Giorgio, ARRABITO Bruno, ARRABITO Massimo, DRAGO Carmelo, FIORE Carlo, FLORIDDIA GIANCARLO, FRANCIONE Giancarlo, GIANNONE Gabriele, LA PIRA Massimo, LEONE Vincenzo, PILUSO Giuseppe, PITINO Vincenzo, SAMMITO Giuseppe, SARTA Marcello, TORCHI LUCIFORA Pietro, VASILE Giovanni, VASILE Rosario, ZACCARIA Giuseppe sono imputati:
a) del delitto di associazione per delinquere, p. e p. dell’art. 416 c.p., perché, essendo DRAGO Giuseppe, APRILE Giorgio, DRAGO Carmelo, FLORIDDIA Giancarlo, PITINO Vincenzo e TORCHI LUCIFORA Pietro esponenti di vertice delle medesima formazione politica, presente nella compagine di governo regionale ed in quella locale, nonché sfruttando le rispettive pubbliche funzioni e qualifiche professionali:
v DRAGO Giuseppe, di parlamentare nazionale, già presidente della Regione siciliana;
v APRILE Giorgio, di assessore alla viabilità, sicurezza, polizia urbana, protezione civile ed autoparco del Comune di Modica;
v DRAGO Carmelo, di assessore al bilancio ed allo sviluppo economico del Comune di Modica;
v FLORIDDIA Giancarlo, di assessore al territorio ed ambiente della Provincia regionale di Ragusa;
v FRANCIONE Giancarlo, di preposto dell’agenzia di Comiso della Banca Popolare di Lodi;
v PITINO Vincenzo, di componente dapprima del Consiglio comunale di Modica e quindi del Consiglio provinciale di Ragusa;
v TORCHI LUCIFORA Pietro, di sindaco del Comune di Modica;
si associavano (insieme a LEONE Carmelo, successivamente deceduto) allo scopo di commettere più delitti di:
a) concussione in danno dei cittadini che si rivolgevano all’Ufficio Tecnico - Sezione Urbanistica - ed allo Sportello Unico per le Attività produttive del Comune di Modica per il rilascio di concessioni edilizie e di provvedimenti suscettibili di apprezzamento economico;
b) abuso d’ufficio ed altri delitti contro la P.A. connessi alla gestione del Comune di Modica e della Provincia regionale di Ragusa;
c) riciclaggio del denaro e delle utilità provenienti da tali delitti;
rivestendo in particolare:
– DRAGO Giuseppe la qualità di capo e promotore dell’associazione, cui competevano le decisioni più importanti, nonché di principale procacciatore delle tangenti e destinatario finale delle somme di illecita provenienza;
– ARRABITO Bruno la qualità di organizzatore e direttore, con compiti di raccordo logistico tra i componenti del sodalizio, di ripulitura del denaro ricavato dalle tangenti e di collegamento tra i percettori delle tangenti ed i destinatari;
– DRAGO Carmelo la qualità di organizzatore e direttore, con compiti di procacciatore delle tangenti, di raccordo logistico tra i componenti del sodalizio e di collegamento tra i percettori delle tangenti ed i destinatari;
– APRILE Giorgio, FLORIDDIA Giancarlo, TORCHI LUCIFORA Pietro, la qualità di partecipi con compiti, in quanto titolari di pubblici uffici competenti all’adozione di provvedimenti suscettibili di apprezzamento economico, di procacciamento e raccolta delle tangenti;
– ARRABITO Massimo, FIORE Carlo, GIANNONE Gabriele, LA PIRA Massimo, LEONE Carmelo (successivamente deceduto), LEONE Vincenzo, PILUSO Giuseppe, SARTA Marcello, SAMMITO Giuseppe, VASILE Giovanni, VASILE Rosario e ZACCARIA Giuseppe, titolari dei conti correnti sui quali venivano fatte transitare e movimentate le somme di illecita provenienza, la qualità di partecipi con compiti di raccordo logistico e di ripulitura del denaro ottenuto dall’attività illecita, al fine di vanificare le indagini di polizia giudiziaria, ponendo in essere numerosissime transazioni – anche per contanti – per un ammontare cospicuo e del tutto sproporzionato rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati, senza che sussistesse un sottostante rapporto economico;
– FRANCIONE Giancarlo, la qualità di partecipe con compiti di copertura finanziaria (al fine di ostacolare l’applicazione della normativa antiriciclaggio, omettendo di segnalare all’Autorità di vigilanza le operazioni sospette) e di ripulitura del denaro di illecita provenienza (ad esempio consentendo ad ARRABITO Massimo ed a GIANNONE Gabriele, tra gli altri, per mezzo di sottoscrizioni apocrife l’illecita apertura di conti correnti, formalmente intestati a soggetti all’oscuro di tali operazioni bancarie).
Associazione promossa, costituita e diretta da DRAGO Giuseppe; organizzata da ARRABITO Bruno e DRAGO Carmelo.
In Modica, dall’ottobre 2003 fino al settembre 2007
b) del delitto di concussione aggravata e continuata in concorso, p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv., 317, c.p. per avere, in concorso tra di loro e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusando DRAGO Giuseppe, APRILE Giorgio, DRAGO Carmelo, FLORIDDIA Giancarlo, PITINO Vincenzo e TORCHI LUCIFORA Pietro (esponenti di vertice delle medesima formazione politica, presente nella compagine di governo regionale ed in quella locale) della loro qualità e dei loro poteri, ed in particolare sfruttando le rispettive pubbliche funzioni:
– DRAGO Giuseppe, di parlamentare nazionale, già presidente della Regione siciliana;
– APRILE Giorgio, di assessore alla viabilità, sicurezza, polizia urbana, protezione civile ed autoparco del Comune di Modica;
– DRAGO Carmelo, di assessore al bilancio ed allo sviluppo economico del Comune di Modica;
– FLORIDDIA Giancarlo, di assessore al territorio ed ambiente della Provincia regionale di Ragusa;
– PITINO Vincenzo, di componente dapprima del Consiglio comunale di Modica e quindi del Consiglio provinciale di Ragusa;
– TORCHI LUCIFORA Pietro, di sindaco del Comune di Modica;
costretto Aurnia Angelino, Aurnia Rosario nato il 19.2.1935, Cappello Raffaele, Nigro Carmelo e Nigro Salvatore, che avevano in corso delle procedure per il rilascio di concessioni edilizie ed autorizzazioni amministrative presso l’Ufficio tecnico comunale e lo Sportello unico attività produttive di Modica, a versare indebitamente somme (intese a favorire il rilascio da parte dei predetti U.T.C. e S.U.A.P. di Modica di concessioni od autorizzazioni amministrative la cui verifica di conformità a leggi e regolamenti forma oggetto di separato procedimento penale) di ammontare variabile a taluno degli indagati; nonché indotto Amore Riccardo, Aurnia Rosario nato il 21.12.1935, Di Martino Russo Stefano, Giavatto Dario e Tumino Rosario, tutti imprenditori od operatori commerciali sedenti in Modica, a versare somme di vario importo a taluno degli indagati, pubblici ufficiali o privati correi dei medesimi, tutti attivi in settori amministrativi del Comune di Modica, titolari di uffici pubblici competenti alla adozione di provvedimenti suscettibili di apprezzamento economico, secondo il prospetto che segue:
1) AMORE Riccardo (architetto, interessato in pratiche edilizie dell’U.T.C. e dello S.U.A.P. di Modica) la somma di €.8.500 in contanti ad ARRABITO Bruno che gli aveva fatto richiesta – come era già avvenuto più volte in precedenza – di una somma di €.15.000 o €.20.000, artatamente qualificandola come prestito, poi mai restituito, a fronte della consegna di un assegno con data posticipata a firma di DRAGO Giuseppe, assegno non riscosso da AMORE, che non ha mai richiesto la restituzione della somma;
2) AURNIA Angelino (amministratore della Tu.dor. s.n.c., beneficiario di due concessioni edilizie per la realizzazione di n. 24 unità immobiliari nel Comune di Modica e della concessione edilizia nr. 155/2005 per la realizzazione di n. 4 villette a schiera in Marina di Modica) un assegno circolare dell’importo di €.10.000, tratto all’ordine proprio presso il Credito Emiliano di Modica, in data 14.11.2005, assegno poi versato da DRAGO Carmelo sul conto n. 10619 intrattenuto da DRAGO Giuseppe sulla Banca Antonveneta di Modica;
3) AURNIA Rosario nato il 19.2.1935 (imprenditore edile e socio della Cosmo s.n.c. di Modica, della Tu.Dor. s.n.c., della Mo.Expo. Modicana esposizioni s.r.l., della A.G.R. Costruzioni s.r.l., beneficiario di due concessioni edilizie rilasciate dal Comune di Modica per la realizzazione di due palazzine per un totale di n.24 unità immobiliari, delle quali n.15 nella zona di Sorda Sampieri e n.9 nella zona di Cozzo Rotondo; di una concessione edilizia per la realizzazione di n.4 villette a schiera in Marina di Modica; di una concessione edilizia in Marina di Modica, c.da Regilione, per la realizzazione di una villetta), un assegno bancario per l’importo di €.10.000 ceduto a GIANNONE Gabriele; la somma di €.25.000 a DRAGO Giuseppe, un assegno bancario di €.8.000 tratto sul suo conto n. 10262 del Banco di Sicilia di Modica in data 15.11.2005 (ossia il giorno precedente al rilascio della concessione n. 623 del 16.11.2005), versato sul conto n. 10619 intrattenuto da DRAGO Giuseppe sulla Banca Antonveneta di Modica;
4) AURNIA Rosario nato il 21.12.1935, la somma di €.5.000 a DRAGO Giuseppe, portata dall’assegno n. 151200968 tratto sul suo conto n. 10004V della Banca Antonveneta di Modica in data 6.9.2004, negoziato da DRAGO;
5) CAPPELLO Raffaele (socio ed amministratore della Cappello Antonino e C. s.n.c., amministratore della Edil Prestazioni s.r..l., socio della Oasi Residence s.r.l.; beneficiario della concessione edilizia in zona E3 – terreno agricolo – del PRG, come Cappello Antonino e C. s.n.c. per la realizzazione di uno stabile destinato a pubblico esercizio in data 21.03.2005), la somma di €.20.000 a DRAGO Giuseppe in data 27.06.2005, attraverso l’emissione di assegni bancari tratti dal suo conto nr. 10228 della Banca Antonveneta di Modica;
6) DI MARTINO RUSSO Stefano (titolare dell’agenzia Moruka viaggi di Modica), la somma di €.5000 ad ARRABITO Bruno per viaggi e pacchetti turistici;
7) GIAVATTO Dario (socio della Margherita s.r.l. di Modica) somme di vario ammontare ad ARRABITO Bruno, ed in particolare la somma di €.3.000, portata dall’assegno nr. 0144596621 tratto sul conto 1403 BPL di Comiso intestato a BONOMO Monica, con firma apocrifa della stessa apposta da ARRABITO Massimo; assegno post datato poi negoziato da GIAVATTO Pasquale, padre di Dario, presidente della Margherita s.r.l. in data 07.09.2007;
8) NIGRO Carmelo (legale rappresentante della Nigro Catering di Salvatore Nigro & C. s.n.c., con sede in Modica; beneficiario di due provvedimenti autorizzativi dallo S.U.A.P.: il primo in data 27.06.05 e relativo alla realizzazione di un impianto produttivo adibito a “Deposito di prodotti alimentari e materiali da costruzione” su un’area concessa dall’A.s.i. di Ragusa in territorio di Modica; il secondo, n. 81/20.7.2006, relativo alla realizzazione di impianto produttivo da adibire ad “Attività di Catering (lavorazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agro - alimentari)” in Modica sulla via Sorda Sampieri, sito in zona E5 del PRG, su una superficie di mq. 17.960, richiesta presentata nell’anno 2003 e provvedimento rilasciato solo il 20.7.2006), la somma di €.20.000 a DRAGO Giuseppe, portata da due assegni tratti sul conto corrente nr. 32171 in essere presso la Banca Agricola Popolare di Ragusa, agenzia di corso Umberto in Modica, intestato alla moglie ARENA Graziella, attuale revisore dei conti presso il Comune di Modica;
9) NIGRO Salvatore (legale rappresentante della Mediterranea Mangimi s.p.a. di Modica, beneficiario del provvedimento S.U.A.P. n. 57 del 27.06.2005 relativo alla realizzazione di due distinte unità immobiliari costituite da un impianto produttivo da adibire alla “Lavorazione e pastorizzazione delle uova“ ed un impianto produttivo con destinazione “Commerciale”, in Modica alla c.da Quartarella, zona “E5” del P.R.G.), la somma di €.10.000 a DRAGO Carmelo, portata dall’assegno n. 0717145282-09 tratto sul conto n. 8002385 intestato alla moglie DI ROSA Giuseppa del Credito Siciliano di Modica, emesso in data 07.03.2006, da NIGRO Salvatore a favore di se stesso e da questi girato e poi negoziato da DRAGO Carmelo;
10)OCCHIPINTI Angelo (beneficiario del provvedimento S.U.A.P. n. 102 del 9.11.2005, relativo alla realizzazione di un impianto produttivo da adibire a “Struttura Commerciale (Media struttura di vendita non alimentare)”, nell’area distinta in Catasto terreni del Comune di Modica al Foglio 119, particelle 1694, 1696, 1700 e 1702, della superficie complessiva di mq. 1.485, sita a Modica lungo la ex S.S. 115 (Polo Commerciale) zona “E3” ex “F3” del P.R.G.), la somma di €.3.000 a PITINO Vincenzo, portata dall’assegno n. 59084732 tratto sulla Bapr C/C 136577 intestato allo stesso e poi versata dallo stesso PITINO nel proprio conto n. 134777 in essere presso la Banca agricola popolare di Ragusa, agenzia di Modica, in data 18.11.2005;
11)TUMINO Rosario (nominato, dietro indicazione di DRAGO Giuseppe, vice presidente dello IACP di Ragusa, incarico con indennità pari a circa €.1.400 mensili), una somma non inferiore ad €.7.000, portata dall’assegno n. 58030406 tratto in data 05.01.2006 a favore di LA PIRA Massimo, poi girato dallo stesso LA PIRA a DRAGO Carmelo e da questi versato sul conto 10619 della Banca Antonveneta intestato a DRAGO Giuseppe;
somme che, unitamente ad altre la cui provenienza è in corso di accertamento, confluivano nei conti correnti bancari di:
Ä DRAGO Giuseppe per complessivi €.5.106.000,61;
Ä APRILE Giorgio per complessivi €.346.680,04;
Ä ARRABITO Bruno per complessivi €.1.685.416,41;
Ä ARRABITO Massimo per complessivi €.316.610,00;
Ä DRAGO Carmelo per complessivi €.2.511.276,44;
Ä GIANNONE Gabriele per complessivi €.3.050.996,06;
Ä LEONE Carmelo (deceduto in data 22.11.2004) per complessivi €.864.006,71;
Ä LEONE Vincenzo per complessivi €.183.554,72;
Ä PITINO Vincenzo per complessivi €. 134.988,54.
In Modica dall’ottobre 2003 al settembre 2007
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c) del delitto di riciclaggio in concorso, p. e p. dagli artt. 110, 648 bis c.p. per avere, singolarmente ed in concorso tra loro, raccolto somme di denaro di illecita provenienza che unitamente ad altre confluivano nei conti correnti di: DRAGO Giuseppe per €.5.106.000,61; APRILE Giorgio per €.346.680,04; ARRABITO Bruno per €.1.685.416,41; ARRABITO Massimo per €.316.610,00; DRAGO Carmelo per €.2.511.276,44; GIANNONE Gabriele per €.3.050.996,06; LEONE Carmelo (deceduto in data 22.11.04) per €.864.006,71, LEONE Vincenzo per €.183.554,72; PITINO Vincenzo per €.134.988,54; e ciò con movimentazioni di ingente ammontare per contanti, incompatibili con l’attività svolta e con i redditi accertati e dichiarati, cui facevano seguito operazioni di prelevamento tramite emissione di assegni bancari, senza essere a conoscenza dei traenti e dei beneficiari degli assegni e/o senza che sussistesse un rapporto causale sottostante a tali operazioni, così trasferendo ed occultando dette somme in modo da ostacolarne l’identificazione della provenienza, e segnatamente:
Ä DRAGO Giuseppe, parlamentare nazionale, già presidente della Regione siciliana, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad €.5.106.000,61, ed averlo, in parte, reinvestito nella società IMMOBIL D Srl, con sede in Roma, via del Pantheon n. 57, per l’acquisto di immobili;
Ä APRILE Giorgio, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad €.346.680,04, di cui €.68.820, relativi a versamenti di denaro in contante,
Ä ARRABITO Bruno: per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad €.1.685.416,41, di cui €.930.312,00 relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per €.1.431.994,47; e tutto ciò, nel periodo sottoposto ad indagine (2006–2007), avendo dichiarato redditi percepiti inferiori ad €.32.000,00, redditi imponibili inferiori ad €.21.000,00, effettuato acquisti con addebiti su carte di credito per €.136.990,51, e sostenuto in relazione ai cc/cc. predetti spese di tenuta conto, interessi passivi e commissioni per €.19.026,01;
Ä ARRABITO Massimo, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad €.316.610, di cui €.86.460, relative a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per €.310.835,15; e tutto ciò, nel periodo sottoposto ad indagine (2006–2007), avendo dichiarato redditi percepiti pari ad €.0;
Ä DRAGO Carmelo, assessore al bilancio ed allo sviluppo economico del Comune di Modica; per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad €.2.511.276,44, di cui €.554.892, relative a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per € 1.484.617,72;
Ä FRANCIONE Giancarlo, preposto dell’agenzia di Comiso della Banca Popolare di Lodi, per avere permesso il reimpiego delle somme a disposizione di GIANNONE Gabriele, ammontanti ad oltre €.3.050.000, pur essendo consapevole della sperequazione tra le somme movimentate nei conti ed i redditi guadagnati, di cui ben €.886.351,99 relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissioni di assegni bancari, per €.2.832.590,82;
Ä GIANNONE Gabriele, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad €.3.050.996,06, di cui €.886.351,99 relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissioni di assegni bancari per €.2.832.590,82;
Ä PITINO Vincenzo, componente dapprima del Consiglio comunale di Modica e quindi del Consiglio provinciale di Ragusa, per avere raccolto denaro di provenienza illecita pari ad €.134.988,54, di cui €.26.500 relativi a versamenti di denaro in contante, a cui hanno fatto seguito operazioni di prelevamento, quasi tutte tramite emissione di assegni bancari, per €.92.700;
Ä LEONE Vincenzo, per avere effettuato dal 01.01 al 08.10.2004 versamenti per complessivi € 183.554,72, di cui €.30.100 relativi a versamenti di denaro in contante;
Ä SARTA Marcello, per avere permesso a GIANNONE Gabriele, attraverso l’utilizzo del conto 11464 intestato alla Ditta Ideamente di SARTA Marcello di far transitare parte di €.3.050.996,06 nella disponibilità del GIANNONE, somme di illecita provenienza e sperequate ai redditi di questi e di avere permesso, contestualmente, la fuoriuscita di somme dal conto della Ditta Ideamente a favore di terzi senza un sottostante e giustificativo rapporto economico-patrimoniale;
Ä FIORE Carlo, FLORIDDIA Giancarlo, LA PIRA Massimo, LA PIRA Massimo, LEONE Carmelo (successivamente deceduto), LEONE Vincenzo, PILUSO Giuseppe, SAMMITO Giuseppe, TORCHI LUCIFORA Pietro, VASILE Giovanni, VASILE Rosario, ZACCARIA Giuseppe, per aver trasferito ed occultato somme di provenienza illecita emettendo assegni bancari senza essere a conoscenza dei relativi traenti e dei beneficiari e senza che vi fosse, a giustificazione di tali emissioni, un sottostante e giustificativo rapporto economico patrimoniale; In Modica, dall’ottobre 2003 sino al settembre 2007.
Carissimo compagno di "ureddha antrucciniati", se non ricordo male, un pò di tempo fa qualcuno scrisse la storia di questo terreno, ma tutto cadde nell'oblio di un processo di cui tu nomini gli avvocati delle parti. per coerenza il Cons. Migliore dovrebbe farsi assistere dall'avv.to Carpenzano, così quando ci sarà da discutere della questione in consiglio, "la famiglia" si riunirà al completo. Chi vivrà vedrà.
> Sig. Silvio io credo che non dobbiamo "infinocchiarci" nulla. Io credo che il Consigliere Migliore ha sicuramente avuto un appartamento e così sta zitto. Perchè non ha parlato di Carrubbella ??????? Silvio non abbiamo speranze.
Carrubbella......Carrubbella..... evoca una succosa caramella balsamica che solo noi modicani abbiamo il privilegio di produrre. ....e di "sucarannilla". Franco...oooo Frrancoo. Svegliati! Ci sono tante cose che ci dobbiamo "sucare" ... da Sinistra, da Centro e da Destra!!
> CHE SCHIFEZZA!!!!!!!!!UN MINIMO DI VERGOGNA NO VERO???Faccio notare che una parte del muro di cinta del terreno in questione è crollato o qualcuno ha aperto un varco.Circa tre settimane fa,all'interno ci stasvano dei bambini a far non so cosa.Ora mi domando:se qualcuno entra e si fa male chi sarà chiamato hai danni?il comune o il consigliere Gerratana?Consigliere Migliore chieda al Sindaco chi deve intervenire per ripristinare il muro?grazie
> Sistema incredibile. Modicani senza speranza.In Germania ci sono mercati in ogni quartiere e la gente che viene da altre parti nemmeno si accorge che c'è stato il mercato in una zona. Il terreno di Carrubbella che fine ha fatto ? Internauti lo sapete che il terreno di Carrbubbella che rivendica il CONSIGLIERE GERRATANA HA PER AVVOCATO IL CONSIGLERE AVVOCATO SCARSO E IL COMUNE E' DIFESO DALL'AVVOCATO CONSIGLIERE D'URSO. CONSIGLIERE MIGLIORE LE DA QUALE PARTE STA? IO CREDO CHE LEI E' ARRIVATO AD UN BIVIO. O SEGUE LA POLITICA O SEGUE I CITTADINI. BUONA SCELTA********************************************************
> Consigliere Migliore,da video si nota che la maggior parte degli ambulanti ha dei furgoni con tanda o fuoriesce piu del dovuto il posto assegnato con altri banchetti.Ora mi domando:con la nuova organizzazione fatta dall'assessore e i quattro ra cricca ca si ficiunu a riunioni pe fatti suoi,come faranno a sistemarsi in una sola corsia del viale Manzoni dovendo lasciare lo spazio per il pibblico e per le abitazioni??questi signori cambieranno il loro impianto di tende?Occuperanno solo il loro posto assegnato?Oltre a questo faccio che i vigili alla fine del mercato erano di sicuro gia a casa che pieri sutta o taulinu.Lei nel filmato scrive che nel comune di Comiso i vigili controllano che ogni ambulante pulisca il suo posto assegnato,ebbene le sta parando di un comune civilizzato dove l'amministrazione comunale di qualsiasi colore politico ci mette la faccia e rispetta il cittadino.A Modica i politici di quattro soldi che ci amministrano e ci hanno amministrato,hannu a faccia ri cu..e non provano vergogna.
Il quotidiano di sicilia sui servizi delle province "Ragusa" parla della Sua interrogazione sui costoni rocciosi a firma del giornalista Andrea Cassisi. www.qds.it edizione di giovedì 15 aprile
> Nella staffetta della vita il testimone lasciato da Giuseppe Fava non è stato raccolto e quello da Lui detto nel 1981 si è tramutato in tragica realtà. Purtroppo oggi i giornalisti per padrone hanno l'editore e non il pubblico.
Un punto approvato a maggioranza quello relativo alla delibera di variante al Prg della ditta Roulan / Top Edil e consiglio rinviato a giovedì 22 aprile. Presenti diciassette consiglieri il consiglio, presieduto dal vice presidente Salvador Avola, si apre con la ripresa del punto relativo all’approvazione della variante del Prg, ditta immobiliare Caruso sul quale, nella seduta di lunedì, era stata chiesto un approfondimento. Il presidente della commissione urbanistica, Carmelo Cerruto, propone il rinvio in commissione per un ulteriore studio. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ricorda che il rinvio del punto è stato motivato nell’ultima seduta: un confronto tra questo progetto e quello della rotatoria che dovrà realizzare la società che sta costruendo l’ipermercato “La Fortezza”. L’argomento a questo punto viene rinviato in quanto non sussistono le condizioni per esaminarlo. Viene illustrato il punto relativo alla variante al Prg ditta Roulan/Top Edil. Il dirigente illustra il progetto di una media struttura commerciale di 6212 mq . La commissione urbanistica, per bocca del presidente Carmelo Cerruto, ha espresso parere favorevole però con cinque condizioni di carattere tecnico e amministrativo ( modifiche alla costruzione e concessioni di aree a fruizione pubblica). Il consigliere del Pdl Tato Cavallino vuole essere chiarito se, atteso che il progetto porta la firma dell’ex assessore all’urbanistica Elio Scifo, il consigliere comunale rischia qualche problema nel votare l’atto. Il segretario generale chiarisce che non si corre alcun rischio. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ritiene che non si può in maniera semplicistica votare l’atto;in caos analogo non si è entrati nel merito della richiesta e neanche stasera lo si farà. Le stesse identiche ragioni della scorsa volta sono implementate e l’argomento sarà affrontato. Il Sindaco Buscema disse che se c’è un solo atto sostanziale firmato dall’assessore Elio Scifo detentore della delega, questo è il caso, avrebbe ritirato il punto. La pratica in questione è stata presentata il 15 marzo del 2008 quindi ideata e progettata prima dell’elezione del sindaco Buscema ma ci sono diversi atti dal luglio del 2008 sino al 13 gennaio 2010 atti presentati al comune di Modica con la firma dell’ing. Elio Scifo quando questi rivestiva la carica di assessore all’urbanistica e allo sportello unico. La pratica sotto il profilo tecnico urbanistico è ineccepibile ; è discutibile sul piano della legittimità; il grave è che non si possono gravare sulle imprese questi atteggiamenti da parte di chi ha redatto il progetto. Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso rileva che l’abuso presuppone l’illegittimità dell’atto. Se così è bisogna bocciarlo. L’Assessore da indicazioni di carattere politico all’ufficio. Non mi risulta che abbia svolto attività di indirizzo. Sostiene che l’atto non è illegittimo e dobbiamo dare seguito alla votazione del punto. Il consigliere Bartolo Azzaro del Pdl ricorda al Sindaco che si era impegnato a illustrare le motivazioni per le quali l’assessore Scifo si è dimesso. Chiede al segretario generale se un professionista può ricoprire incarichi assessoriali atteso che sentenze sulle incompatibilità sostiene che la norma si applica in Sicilia. Attesa la non chiarezza sull’argomento chiede al segretario generale che bisogna inoltrare un quesito alla Regione Siciliana. Il segretario generale chiarisce che i pareri vanno chiesti dall’amministrazione su istruttoria del segretario. La materia è al momento non pacifica sulla incompatibilità o meno della fattispecie. Il consigliere del Pdl Giovanni Migliore valuta che la questione è politica. Giudica fastidioso che un ingegnere possa portare a compimento la pratica quando svolge l’attività di assessore. E’ solo un fatto che si cataloga come entità morale. La questione suscita dubbi. Il capogruppo del PD Giovani Spadaro ritiene che non c’è nessuna illegittimità; la pratica è stata presentata quando l’ing. Scifo non era assessore; ha avuto una valutazione tecnica positiva della Regione siciliana. Il Sindaco, Antonello Buscema, ritiene che si sta discutendo sulla legittimità dell’atto e sulla compatibilità degli assessori. Ci sono in enti provinciali tecnici che svolgono l’attività di assessori ai lavori pubblici e all’urbanistica. In Sicilia è così. Giudica che il dibattito politico debba fare leva sul confronto; ma a volte degenera oltre il limite. Scifo ha detto che pur non essendoci incompatibilità si è dimesso per evitare strumentalizzazioni e per un atteggiamento di trasparenza. Inutile che si continua su questa falsa riga. Gli atti sono stati formalizzati quando Scifo non era assessore. Si tratta allora di un riferimento personale. Tornare su questo argomento è inutile. Si impegna a formulare comunque la richiesta per il parere alla Regione siciliana. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro rileva il senso di rispetto che il Sindaco ha nei confronti del consiglio con il suo intervento. Dalle parole del Sindaco però viene fuori della contraddittorietà perché l’atto sostanziale che approva il progetto è del 2009 e su questo non è stata data risposta. L’atto viene giudicato viziato e quindi illegittimo se si leggono le sentenze del consiglio di Stato. Il gruppo dell’Udc si astiene per queste ragioni senza voler entrare nel merito del progetto. Il consigliere del Pdl Tato Cavallino voterà l’atto. Si mette nei panni della ditta che ha avuto la sfortuna del fatto che Scifo è diventato assessore e non può pagare per questo. Per una pregiudiziale politica non si può non votare l’atto. Lasciamo fuori i fatti personali e politici. Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso rileva che nessun motivo di illegittimità è stato evidenziato. Per tale ragione non può dire di no al cittadino che ha chiesto la variante e annuncia il voto favorevole. Il consigliere Nino Gerratana del Pdl esprime il voto favorevole e lo avrebbe fatto anche se l’assessore Scifo avesse ancora oggi la delega. Non crede nelle incompatibilità. Al posto dell’assessore Scifo non avrebbe rimesso la delega. Il capogruppo dei Popolari Salvatore Cannata valuta che l’atto ha avuto i pareri e di conseguenza ritiene nel merito che le condizioni espresse dalla commissione possano essere recepite. Il consigliere del Pdl Giovanni Migliore annuncia l’astensione del voto. L’amministrazione aveva annunciato che entro il giugno del 2009 il Prg doveva essere approvato e oggi ci si trova davanti ad un progetto che cambia ulteriormente la variante. Gli emendamenti alla delibera viene adottata con dodici voti a favore con quattro astenuti. Con al stessa votazione viene adottata l’intera delibera. A questo punto il consiglio viene rinviato giovedì 22 aprile alle ore 20.00
Dedico il seguente pensiero del grande Fava al nostro giornalismo locale,quello veramente libero,capace di raccontare dettagliatamente e professionalmente tutti gli avvenimenti di cronaca,anche quelli in cui figura quella parte di politica poco pulita intrecciata con degli affari non proprio corretti. Con autentica ammirazione.
“Io ho un concetto etico del giornalismo."
Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza, la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente all’erta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo. Se un giornale non è capace di questo, si fa carico anche di vite umane. Persone uccise in sparatorie che si sarebbero potute evitare se la pubblica verità avesse ricacciato indietro i criminali: ragazzi stroncati da overdose di droga che non sarebbe mai arrivata nelle loro mani se la pubblica verità avesse denunciato l’infame mercato, ammalati che non sarebbero periti se la pubblica verità avesse reso più tempestivo il loro ricovero. Un giornalista incapace – per vigliaccheria o per calcolo - della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato capace di combattere. Il suo stesso fallimento!
Giuseppe Fava Lo spirito di un giornale, nel Giornale del Sud, 11.10.1981.
Amici del blog circa un'anno fa e precisamente il 29/04/2009 alle ore 21.37.41 il blogger "assembler87" scrisse : caro Gianello, credo che ti farà piacere constatare che per la 1^ volta ti scrivo un E mail ma questo non vuol dire che giornalmente non visito il tuo sito. Lo trovo molto interessante sia dal punto di vista politico che dal punto di vista sociale e che gli argomenti trattati respirano aria di problemi che ci affliggono un pò tutti quotidianamente. A proposito di ciò ti prego di interessarti per dare voce a questa foto con il seguente titolo:
cos' è " PALAZZO DELLA C U L T U R A o PALAZZO DELLE C O L T U R E ?"
come puoi vedere le erbacce non invadono soltanto gli sperduti quartieri di periferia ma anche i pregiati balconi di palazzi pubblici importanti e di rappresentanza (da notare pure la bandiera della Comunità Europea stracciata, rotta e pietosamente riposta sul davanzale del balcone).
Scusa Giannello ma mi vergogno di dire che la mia Città è Patrimonio dell'Unesco se la si abbandona anche per le cose più semplici e risolvibili come quelle di far togliere erbacce dalla facciata del palazzo di rappresentanza della nostra cultura.
Credo poco pure a coloro che dicono che non l'avevano notato (compresi assessori preposti al ramo) perchè sotto quel balcone si ci passa decine di volte al giorno. Faremo una bellissima figura per CHOCOBAROCCO, i turisti che noteranno quanto da me segnalato porteranno con se una immagine di una città , MODICA, che cura il VERDE fino al punto da farlo diventare simbolo del P A L A Z Z O DELLA C O L T U R A :------------------------ Grazie per la tua attenzione e ti prego di continuare così, non mollare e ti auguro ogni bene tuo affettuoso amico
Oggi è cambiato qualcosa ?
il 31/03/2009
il 31/03/2010
Modica : Patrimonio dell'Unesco
non è giusto
In un'anno non si è fatto nulla
non si è provveduto o a rimuovere le bandiere entrambe o inserire quella della Comunità Europea ( è rimasta appoggiata la balcone)
non si è provveduto a rimuovere l'erbacce
Io credo che era ed è necessario solo un po' di buona volontà !!!!!!!!!
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