Si
Approvato
Tutti i presenti siamo stati d''accordo.
Io personalmente ho esternato il mio dissenso a questa riforma che non viene dal basso ma proiettata dall'alto.
Una riforma che ha privilegiato l'aspetto ragionieristico.
222.000 precari in Italia senza lavoro
Il più grande licenziamento della storia.
Critico
Io critico la politica nazionale Io critico la politica locale
La cultura a livello nazionale ha avuto un perdita di 8 miliardi di euro.
......attenzione a livello locale .....non si scherza
La cultura a livello locale (per un bilancio previsionale balordo e privo di senso) ha perso oltre 300.000,00 e oltre 2.000.000 per mancati finanziamenti o meglio per una mancanza di progettualità di questa amministrazione
basti pensare che l'ultima offerta dell'università era quella di avere un finanziamento comunale di 100.000 e invece sono stati inseriti 25000 e quindi la "morte" dell'istituzione e dall'altro garantiamo acquisti di libri o manifestazioni di circa 10.000 per illuminare il sagrato della Chiesa di San Pietro.
ora vi allego l'odg approvato ieri sera
Una riflessione finale
Qualcuno leggerà quest'ordine del giorno?????
Ad oggi mai nessuno ha risposto ad un odg votato dal Consiglio Comunale.
Riflessione finale :
Io credo che per l'ennesima volta, la politica ha strumentalizzato una aspetto triste della nostra società
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Ministro della Pubblica Istruzione Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Ai Presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato Al Presidente della Regione Al Presidente dell’Ars Al Prefetto Al Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale Al Presidente del Consiglio Comunale di Modica Al Sig. Sindaco del Comune di Modica Ai Sigg. Capigruppo Consiliari Agli Organi di Informazione Loro Sede
Oggetto: Rispetto delle norme di sicurezza negli ambienti scolastici e salvaguardia dell’offerta formativa. Tenuto presente che D.P.R. n.81/09 “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utillizzo delle risorse umane della scuola” , approvato dal governo Berlusconi produce classi superaffollate, invivibili, insicure e in contrasto con le norme vigenti in materia di sicurezza. Rilevato che ciò ha determinato, nella formazione delle nuove classi, il verificarsi di situazioni limite per cui, già per l’anno scolastico in corso, in diverse scuole, a causa del sovraffollamento delle classi, non è stato possibile organizzare gli spazi-scuola in maniera accettabile o, peggio ancora, non è stato possibile accogliere, le domande di iscrizione di alcuni alunni (in palese violazione dell’art. 34 della Costituzione Italiana, il quale recita: “La scuola è aperta a tutti.”). Constatato che, anche in presenza di alunni portatori di handicap, il Miur non è disposto a retrocedere dalla sua logica del “risparmio” (tanti ragazzi si sono visti negare o diminuire le ore di sostegno e, in più, si sono visti “stipare”, magari in compagnia di altri due o tre compagni anch’essi portatori di handicap, in classi sovraffollate, con tutti gli svantaggi che potete immaginare in termini di integrazione e di pari opportunità!). Considerato che il D.P.R. n. 81/09, convertendo in effettivo l’orario settimanale dei docenti di ogni ordine e grado e abolendo di fatto le ore di disponibilità, comporta il verificarsi di situazioni assai problematiche che vanno ad aggravare il problema sicurezza (è ormai in uso nelle scuole suddividere gli alunni delle classi in cui manca un’insegnante sulle altre classi, sovraffollando ulteriormente le classi). Valutato che l’aumento a trenta e più alunni per classe (l’anno scolastico che sta per iniziare vede iscritto 20.000 studenti in più con una riduzione di 3.700 classi – da verificare!) comporta altresì un irreparabile scadimento dell’offerta formativa (non sarà più possibile per gli insegnanti instaurare un rapporto personale con i propri studenti; non sarà possibile, se non sporadicamente, ricorrere a verifiche orali; non sarà possibile aiutare chi resta più indietro; non sarà possibile attivare laboratori…insomma nella scuola pubblica non sarà più possibile attivare un percorso didattico serio e condiviso!). Stimato che il drastico taglio delle risorse fornite alla scuola (ben 8 miliardi di euro!) comporta una drastica riduzione degli organici (ossia il trasferimento di sede per molti docenti di ruolo e la mancata riconferma per molti docenti precari!) e rende praticamente impossibile il mantenimento della continuità didattica. Si richiama, urgentemente, l’attenzione della presente assemblea a discutere su dette tematiche di interesse diffuso, evidenziando che: • Il D.M. Lavori pubblici del 18/12/1975, recante “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”, al punto 1 prevede, nelle tabelle annesse al decreto, i seguenti standard minimi di superficie delle aule: - scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado: mq/alunno 1,80; - scuola secondaria di 2° grado: mq/alunno 1,96 oltre 2 mq per persona adulta. (Si precisa che tali standard sono tuttora vigenti così come espressamente richiamato dall’art 5 comma 3 della L. 23/1996 e sono altresì richiamati, in quanto espressamente vincolanti, dal recente Decreto Interministeriale sulla formazione delle classi e degli organici del 13/04/2010.). • Il D.M. Interno del 26/8/1992, recante “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, al punto 5.0 (“Affollamento”) stabilisce che, al fine dell’evacuazione delle aule, il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in 26 persone/aula ed al punto 5.6 (“Numero delle uscite”) che le porte devono avere larghezza di almeno m 1,20 ed aprirsi nel senso dell’esodo quando il numero massimo di persone presenti nell’aula sia superiore a 25. • La Legge 20/08/01 n. 333, il D.M. 24/07/98 n. 331, il D.M. 03/06/99 e lo stesso D.P.R. 81/09 prevedono che, in presenza di uno studente con gravi disabilità, il numero massimo è di 20 alunni per classe.
Preso atto delle suddette leggi, si rileva che: la mancata osservanza degli standard sopracitati può essere di pregiudizio per la validità sia del certificato di agibilità sia di quello di prevenzione incendi, rilasciati in base alla planimetria ed alle dimensioni della scuola (e delle singole aule);
da ciò potrebbe scaturire grave pregiudizio per la salute degli alunni e dei docenti, in caso di necessità di evacuazione dell’edificio e delle aule (si ricorda che la nostra Regione, in particolare, è a forte rischio sismico);
è responsabilità del RLS (ma anche di ogni cittadino!) segnalare, anche presso le autorità competenti (Vigili del Fuoco, Servizio Igiene pubblica dell’ASP, Protezione Civile e Prefettura), la non osservanza delle suddette norme;
ad essere violato non è solo il diritto dei nostri più giovani cittadini a vivere in ambienti sani e sicuri ma anche la qualità della loro formazione e del loro futuro.
Si invitano quindi il Sindaco, l’Amministrazione Comunale, unitamente al Presidente del Consiglio Comunale e ai Capigruppo consiliari, ad avviare le iniziative più opportune al fine di tutelare i diritti e la salute dei propri cittadini facendo rispettare, in tutte le strutture scolastiche del Comune, le norme vigenti in materia di sicurezza e di vivibilità scolastica.
a farsi interprete di tali disagi presso le Istituzioni competenti.
ad avviare la costituzione di un tavolo tecnico, coinvolgendo se possibile i comuni limitrofi e la provincia di riferimento, per monitorare le attuali condizioni delle scuole (di ogni ordine e grado) presenti nel territorio, in modo da evidenziare le situazioni irregolari e/o potenzialmente rischiose e cercare, con tutti i mezzi disponibili, di porvi rimedio. Lo stesso tavolo tecnico dovrà: operare al fine di mettere in campo le iniziative necessarie per mantenere le classi o, se possibile, aumentarle; operare per una riqualificazione dell’offerta formativa rispetto al tempo-scuola; vigilare affinché nei Comuni si predispongano i bilanci al fine di garantire i servizi (trasporto scolastico, mensa, ecc.); operare per la riqualificazione/rifunzionalizzazione degli edifici scolastici; occuparsi dell’accesso ai fondi CIPE; monitorare l’accettazione di iscritti da parte delle scuole, in funzione degli spazi disponibili per la didattica. Ad operare perché si riorganizzi la rete scolastica della Provincia di Ragusa al fine di trasformare tutte le scuole in Istituti Comprensivi per i vantaggio che se ne potrebbero trarre Valutare l’opportunità di dotare la Regione Sicilia di una Legge sul Diritto allo Studio Richiedere la riconferma di tutto l’organico necessario a coprire le ore di sostegno adeguate al numero degli alunni diversamente abili Operare affinché il Governo Nazionale preveda misure per il sostegno della didattica e per accompagnare socialmente gli insegnanti precari. A questo proposito si dovrà varare un Piano di Stabilizzazione del Personale Precario, valutando la possibilità di massicci prepensionamenti.
Ai voti l’ordine del giorno viene approvato all’unanimità.
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Repliche per questo messaggio
- Commento inviato da: Darwin in data 21/09/2010 15:08:57
> Di roforme della scuola hanno fatto cavallo di battaglia sia la destra che la sinistra, e perchè no, anche il centro.
Ad ogni cambio di governo il ministro della Pubblica Istruzione, si è sentito in dovere di lasciare traccia della propria imbecillità.
Berlinguer, Moratti e Gelmini, gli ultimi riformatori, hanno roformato le riforme, col solo risultato di scontentare Tutti, e lasciando inalterato il risultato che produce la scuola, asini con un diploma, asini con laurea breve e asini con laurea specialistica.
Il sistema privilegia gli imbecilli ed esclude gli intelligenti, tranne quelli che si adeguano.
Lo scollamento è totale, l'istituzione scolastica vive in un mondo parallelo, fuori dalla realtà, i burocrati tendono a mantenere il potere, i sindacati vogliono presenvare il presente senza tener conto del furto che fanno alle generazioni future, gli alunni sono incapaci di discernere e utilizzano lo sciopero per fare un giorno di vacanza, i genitori sono latitanti e si lamentano solo se i loro figli non sono promossi, non indagano sul programma formativo e sulla qualità degli insegnanti, inseriamo in questo contesto i bidelli che non fanno più i bidelli, abbiamo le pulizie esterne, i mestolatori abilitati e corbellerie del genere.
Da anni il processo di mediocratizzazione, va avanti e nulla fa prevedere un cambiamento, aspettiamo il prossimo ministro.
Quali risposte ad un ordine del giorno senza senso?
Quante sono le classi affollate a Modica?
Quanti sono gli alunni che non hanno potuto iscriversi a scuola nella nostra città?
Quante sono le classi con più di un disabile?
Quante sono scuole e le classi che rispettano le leggi in materia di edilizia scolastica?
Vorreste essre così gentili da fornirci i numeri?
In caso contrario ci sentiamo autorizzati a dire che i nostri micro politici hanno perso del tempo che potevano impiegare meglio.
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