> Caro Razzio del Diccio, ha già risposto lei, perfettamente. Il moralizzatore non sa a cosa attaccarsi e rispolvera reminiscenze universitarie mal digerite. Questo intervento mi ricorda quello di Giorgio Zaccaria, che il 4 agosto, alle ore 18, 07, in un commento su Radio RTM, a un certo punto afferma : ‘In campo metaetico questa prospettiva è nota come “particolarismo”, in contrapposizione al “generalismo” e al “formalismo” delle teorie basate su principi’. La citazione di Zaccaria è proprio identica a quella del moralizzatore, ma sicuramente è una coincidenza e si tratterà di un’altra persona. Resta il fatto che la scelta dello pseudonimo “moralizzatore” indica che il soggetto si ritiene superiore agli altri; i riferimenti filosofici, assemblati alla meno peggio, tendono a confermare questa molto presunta superiorità a livello culturale. Il soggetto ignora, evidentemente, che la grandezza della comunicazione consiste nella chiarezza invece che nell’ermetismo. Non vale la pena di entrare nel merito di quanto afferma, visto che siamo in presenza di parole in libertà. Prendiamo atto che è pieno di livore e che, nonostante si consideri persona istruita, commette errori anche formali, oltre che sostanziali. C’è solo da ridere, buona giornata.
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