Approvato dopo tre ore e mezza di dibattito dal Consiglio Comunale di Modica il conto consuntivo 2012. Adottato a maggioranza con tredici voti favorevoli, quattro contrari e tre astenuti. L’atto doveva essere approvato entro il 30 aprile. Presenti 16 consiglieri la seduta si apre con una comunicazione del Presidente Scarso che annuncia una serie di convocazioni per affrontare e volate il bilancio di previsione 2013 ( da approvarsi entro il 30 giugno) e poi entro il 14 giugno c’è la necessità di adeguare il piano di riequilibrio pluriennale sul quale il consiglio dovrà esprimersi. La seduta affronta l’adozione del conto consuntivo 2012. Il quadro generale presenta un risultato di amministrazione con un disavanzo complessivo al 31/12/2012 pari a € – 24.003.856,51. La somma è il frutto della differenza tra residui attivi pari € 93.607.448,40 e i residui passivi pari a € 117.615.051,64. La gestione di competenza indica un disavanzo di € – 3.774.626,37. Il dato risulta da un quadro complessivo di riscossioni pari a € 37.859.431,14; pagamenti pari ad € 30.202.107,75, differenza è di € 7.657.323. Residui attivi pari a € 19.975.673,61; residui passivi € 31.407.623,37 che fa una differenza pari a € €-11.431.950 che indicano un disavanzo, se rapportato alla differenza di € 7.657.323, di € – 3.774,626,37. Il parere dei revisori dei conti evidenzia tra l’altro una differenza tra risultato obiettivo e saldo finanziario pari € – 7.440.795,00 sforando in questo modo il patto di stabilità per l’anno 2012. La sanzione prevista è pari al 3% e l’introito della somma da parte dello Stato. E’ in corso di discussione sulla legge che prevede una revisione del Patto di Stabilità e si attendono novità. I debiti certi entro il 31 dicembre 2012 sono di 64 milioni di euro che è la cifra richiesta allo Stato in riferimento al DL 35 / 2013 per ottenere un mutuo con la CC.DD.PP. su base trentennale.
Bocciata una sospensione dei lavori, il presidente dei revisori dei conti rende in aula una relazione tecnica del conto consuntivo 2012 attraverso la quale motiva i numeri in agenda rilevando tra lì’altro come gli accertamenti sono inferiori rispetto alle previsioni indicate nel bilancio di previsione. Evidenzia lo sforamento del Patto di Stabilità per l’anno 2012 come già riferito in consiglio. Sulle partecipate invita l’amministrazione a porre in essere gli atti per la chiusura della Servizi per Modica, oggi in stato di liquidazione, così come previsto dalla legge. L’Ente ha il dovere e il diritto di controllare le società che vengono finanziate dall’Ente.
Dopo un chiarimento del Sindaco sui debiti fuori bilancio si apre il dibattito che ha registrato una serie di interventi che si possono così sintetizzare.
Il rispetto dei termini di approvazione del conto consuntivo e del bilancio di previsione 2013 sono elementi di regolarità finanziaria amministrativa per il riconoscimento del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. C’è da augurarsi l’azzeramento dei debiti dell’ente grazie al DL in fase di riconversione e quindi migliorerà le cose. Necessario rendere coerente l’accertamento con le previsioni di entrata con le riscossioni. I dati sono preoccupanti e mettono in forte crisi l’ente costretto ad anticipare risorse per garantire i servizi. ( Vito D’Antona).
Sulla SPM va fatta chiarezza non solo sui conti ma anche sul suo destino. Necessario porre in essere una strategia utile a recuperare i residui attivi e le previsioni ad oggi non sono confortanti. L’approvazione del piano grazie al DL 35 darebbe una maggiore liquidità per le casse dell’ente, con tutte le ricadute positive, in quanto i debiti possano liquidarsi in trent’anni. Dannoso sulla programmazione avere approvato i bilanci di previsione in grande ritardo, malgrado consentito dalla legge, quasi a fine anno. ( Giovanni Migliore).
Si richiama al senso di responsabilità del consiglio comunale in cui la maggioranza non garantisce il numero malgrado l’impegno costante di diversi consiglieri che registrano anche il richiamo pubblico, attraverso la stampa, del Presidente del Consiglio comunale su assenze e presenze nel civico consesso. Si reclamano la conoscenza dei debiti fuori bilancio che sono stati regolati per cassa e di cui il civico consesso è ignaro. Registra il fallimento della giunta per la politica finanziaria dell’ente che non riesce a riscuotere e dove lo fa non usa metri equitativi di giustizia sociale. Anticipa il voto di astensione per senso di responsabilità e contrario sul piano politico. (Paolo Nigro)
Questa amministrazione ha prodotto un’azione di recupero su accertamenti e riscossione degli anni pregressi. Non esiste oggi una maggioranza ma tutti sono chiamati a rispondere al proprio mandato con senso di responsabilità indipendentemente delle posizioni di ognuno. I debiti pagati dalla giunta sono il frutto di decreti ingiuntivi e pagati per cassa per non caricare di oneri il debito e quindi le casse dell’ente. Esiste un problema di rapidità nell’acquisire il pagamento dei ruoli malgrado sia stato potenziato l’ufficio delle entrate per debellare l’evasione e l’elusione fiscale. Non aver approvato l’aumento dell’Irpef ha creato un problema all’ente peraltro su una tassa progressiva che avrebbe dato respiro alle casse dell’ente. Auspicabile l’approvazione del piano pluriennale di equilibrio che sancirà la bontà della politica dell’ente. (Giorgio Zaccaria)
La Corte dei Conti nel gennaio 2012 con delibera indicava al consiglio la strada da percorrere per dare equilibrio ai conti del nostro ente. Ritiene che le sue preoccupazioni espresse nelle varie sedi per quanto non è stato fatto da parte dell’amministrazione sono rimaste inascoltate. Il decreto Salva Enti ha affrancato il Comune dal dissesto ed è sperabile che la previsione del nuovo patto di stabilità faccia superare le questioni finanziarie presenti oggi. Il mancato rispetto del patto di stabilità del 2012 la dice lunga sullo stato di salute finanziaria dell’ente; Sulle società partecipate non si hanno notizie contabili certe ed è strano che il socio sia unico, il Comune, e laddove c’è un amministratore unico non si garantisca il dato contabile. Su IMU, Irpef non si dichiara d’accordo con il consigliere Zaccaria e quindi contrario all’aumento della pressione fiscale e stigmatizza le modalità di approvazione del piano di riequilibrio fatto in un quarto d’ora il 30 dicembre scorso. ( Silvio Iabichella).
Si passa al voto dell’emendamento proposto dai consiglieri Zaccaria e Carpenzano che nei fatti riconoscono la facoltà del civico consesso, come da legge, che in tema di conto consuntivo può deliberare anche in presenza di apertura dei comizi elettorali per le amministrative 2013 che interessano l’ente.
Il civico consesso approva l’emendamento con tredici a favore, astenuti quattro Il conto consuntivo 2012 viene approvato a maggioranza con dieci favorevoli, quattro contrari e tre astenuti. Il consiglio comunale approva.
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