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ReplicaArgomento del Forum: Re: Re: Metamorfosi societarie (5) Da: Fonte internet

> Piercarlo Scajola, figlio del Ministro dello Sviluppo Economico, 29 anni e una laurea in economia a Milano, dal novembre scorso è socio al 50% della Agena srl, Azienda per la generazione di Energie Alternative con sede a Monza che fino al 2008 aveva come ragione sociale gli studi di promozione pubblicitaria e oggi si occupa di invece di tecnologie per produzione e commercio di energia, dal fotovoltaico all’eolico, alle biomasse, al geotermico, compresa l’importazione o l’esportazione di energia idroelettrica.
Il suo socio è Daniele Santucci*, 60 anni, che nei primi anni ’90 era vicepresidente della Avio Nord guidata dal craxiano Gianfranco Troielli. Oggi Santucci è presidente di Aipa, azienda di riscossione tributi controllata di Aipagest nel cui consiglio del cda siede Rolando Picchioni, ex deputato Dc poi Udc e quindi Pd – il suo nome compare negli elenchi della P2 ma lui ha sempre smentito – e oggi presidente della Fondazione della Fiera del Libro di Torino.
Santucci di energia se ne intende. Fino a settembre era vicepresidente della Simav, società di sistemi di manutenzione della galassia Dalkia, che poi vuol dire colossi dell’energia come Edf e Veolia. Nel collegio sindacale della Simav siede ancora il commercialista milanese Francesco De Stefano, che svolge lo stesso ruolo anche presso la Fondazione Carige e nella Fin Porto di Genova. Prima l’Agena era sua ed è stato lui a cedere le quote a Piercarlo Scajola. L’Agena, probabilmente, vorrà entrare nel ricchissimo business che si apre in questi mesi. Forse per questioni di incompatibilità non potrà mirare ai 500 milioni che saranno stanziati dal Ministero dello Sviluppo da qui al 2015, ma le possibilità non mancano. La Regione Liguria, ad esempio, sta per varare un piano eolico che moltiplicherà da 10 a 150 le enormi pale per catturare il vento.

Tag:Agena, Espresso,

* Daniele Santucci = Aipa s.p.a = Omnia Global srl= Modica Multiservizi

Questo messaggio è replicato da: Re: Metamorfosi societarie (4) da Franco

Repliche per questo messaggio

  • Commento inviato da: Fonte internet in data 25/03/2010 11:49:33
    >La nascita della Modica Multiservizi,da quanto abbiamo appreso,ha parecchi legami con la Catania Multiservizi.
    La Catania Multiservizi è al 51% pubblica (Comune di Catania) e il 49% Italia Lavoro Spa.
    L’amministratore delegato di Italia Lavoro è Natale Forlani
    Ha rivestito anche la carica di amministratore delegato della Gesip SpA, società mista costituita da Italia Lavoro e dal Comune di Palermo.
    Presidente della Gesip, società nata per stabilizzare i precari cittadini, è l’avv.Claudio Gallina che è anche il legale di Cuffaro,guadagna 115.699 euro, lordi, all'anno.
    Palermo,un Comune che sta messo male,come Catania,come Modica,come tanti altri comuni siciliani. Chissà perchè ?

    Cerchiamo di capire meglio cos'è Italia Lavoro.

    "Italia Lavoro,è un ente strumentale del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per la promozione e per la gestione di azioni nel campo delle politiche del lavoro, dell'occupazione e dell'inclusione sociale. Italia Lavoro realizza azioni e programmi in collaborazione con le Regioni, le Province e le Amministrazioni Locali, per migliorare le capacità del sistema paese nel creare opportunità di occupazione, rivolgendosi, in particolare, alle categorie più deboli del mercato del lavoro."

    Ma qualche autorevole giornale italiano non la pensa proprio così,
    leggete questo articolo dello scorso anno :
    (nel frattempo la situazione è sicuramente peggiorata)

    Il venerdì di Repubblica del 10 aprile 2009 dedica la prima pagina dell'inserto "Società, Inchieste, Politica, Cronaca" allo sperpero dei 36 milioni di euro "mangiati" dalla fantomatica Borsa Continua Nazionale del Lavoro. In un Paese normale, qualcuno sarebbe già finito sotto inchiesta.... ma siamo in Italia, anzi: siamo in Italialavoro, dove ogni progetto "costa" circa il 50% di costi aziendali, vale a dire che se l'Amministrazione Titolare (generalmente il Ministero del Lavoro) finanzia 100 euro, soltanto 50 potranno essere spesi realmente a favore delle finalità progettuali, perché gli altri 50 servono a sostenere gli enormi costi dell'apparato. Del resto, con l'enorme numero di dirigenti a cui bisogna pagare lo stipendio...! Poi però si licenziano i lavoratori veri, quelli che hanno mandato avanti la baracca finora, ricattati dai contratti precarizzanti di una legge volgarmente intitolata a Marco Biagi.
    Marco Biagi... se ne riempiono la bocca , abbiamo anche la sala riunioni dedicata a quello che Scajola (e non solo...) definì "rompicoglioni". Si starà rivoltando nella tomba, Biagi, non fosse altro per tutte le volte che il suo nome viene usato a sproposito.
    Italialavoro: ovvero, il paese della cuccagna, per molti... basta avere la tessera giusta, o l'entratura giusta.
    Sarà normale che in una agenzia il cui capitale è totalmente pubblico, l'Amministratore Delegato rimanga in carica per anni ed anni ed anni.. senza alcun ricambio... con il rischio (per carità, solo rischio...) di creare posizioni di rendita, di dar luogo a incancrenimenti gestionali, ad un organizzazione simil-patronale, ad esempio?
    Sarà normale che all'Amministratore Delegato viene anche dato, ad interim, il ruolo di Presidente?
    Sarà normale che un pensionato gestisca per anni, da collaboratore, un'intera area dell'agenzia e venga solo recentemente formalizzato come "dirigente"?
    Sarà normale che a bilancio, l'agenzia presenti ampie plusvalenze derivanti dalla gestione di società partecipate e che a questo non corrisponda alcun fondo ammortamento? Questi soldi saranno stati destinati di sicuro a nobili fini, ma perché non renderlo evidente?
    Ed infine, per Paolo Casicci che firma l'articolo sul venerdì: no, purtroppo non è molto aggiornato neanche questo blog, sa perché? Perché molti dei nostri colleghi sono stati mandati a spasso, da questa agenzia, nel frattempo... Italialavoro o "I tagli al lavoro"... chissà....
  • Commento inviato da: ex fonte internet in data 25/05/2014 00:26:28
    > il figlio di Scajola era socio di daniele santucci ...embèè? gente onesta sono !


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