del
26/05/2010 20:04:21
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> L'importante è che sia riconosciuto dal nostro Sindaco. Un vignettista come Forattini o Vauro, nulla può riguardo alla foto scattata durante il conferimento. Il fotografo ha colto l'attimo. Il Vigile in alta uniforme sembra quasi infastidito, il nostro Sindaco è in estasi, sembra fuori dal mondo, che abbia trovato "nirvana"?
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del
26/05/2010 19:35:07
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Ikeda simbolo del Buddismo? Ma come, ma dove, ma quando? Ho letto, in più siti che trattano del presenzialismo di Daisaku Ikeda nel nostro bel paese, che questo signore sarebbe “l’uomo simbolo del buddismo nel mondo”. Per carità non scherziamo! Da quando questo illustre sconosciuto, conosciuto solo all’interno della sua organizzazione, sicuramente potentissima, sarebbe l’uomo simbolo del buddismo nel mondo? Ma voi ne avevate mai sentito parlare prima della mostra? Prima della attribuzione dell’onorificenza modicana? L’uomo simbolo del Buddhismo nel mondo è Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, ‘Oceano di saggezza’, Premio Nobel per la pace nel 1989. Guarda caso, il Dalai Lama non riconosce né Daisaku Ikeda né la Soka Gakkai.
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del
26/05/2010 14:38:23
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> questo papazicu a mandorla si fà i fatti suoi e nessuno
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26/05/2010 14:31:00
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> Complimenti e grazie. Non solo interessante, interessantissimo!!!
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del
26/05/2010 11:51:27
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fonte : http://www.fiorediloto.org/ikeda.htm
Dossier realizzato con il contributo di ex membri italiani della Soka Gakkai. Prodotto dall'Associazione buddista Sentiero del Fiore di Loto
Informazioni sul fondatore della SGI - Soka Gakkai Internazionale La sètta giapponese che diffonde un falso buddismo Vedi anche: Soka Gakkai - VIDEO
DAISAKU IKEDA UN AFFARISTA CHE HA STRUMENTALIZZATO LA PACIFICA REPUTAZIONE DEL BUDDISMO PER ESALTARE LA PROPRIA PERSONALITA' E PER ESPANDERE LE SUE ATTIVITA' MILIARDARIE
Nel 2001, L'Asia Week Magazine lo metteva già al 19mo posto nella sua classifica degli uomini più potenti dell'Asia. Nella stessa classifica, il presidente della Sony Corporation è al 29mo posto, il presidente della Toyota al 35mo, il primo ministro dell'India al 40mo, il primo ministro dell'Australia al 46mo.
Come ha fatto un ex impiegato ad arricchirsi in modo così notevole?
Grazie al regime fiscale favorevole di cui godono in Giappone tutte le religioni, Daisaku Ikeda ha potuto trasformare la Soka Gakkai in un comitato d'affari quasi esentasse. Non solo: l'asservimento psicologico dei 12 milioni di adepti giapponesi della Soka Gakkai ha potuto creare una sorta di consorzio di consumatori in grado sia di boicottare i prodotti delle persone sgradite al Capo, che di costituire uno zoccolo duro di consumatori fedelissimi, sempre pronti ad acquistare e a regalare innanzitutto i libri del Sensei ("maestro").
Anche supponendo che ogni adepto acquisti sia per sé almeno 4-5 libri l'anno, si tratta di ben 50 milioni di copie tranquillamente vendute nel solo Giappone, senza nemmeno bisogno di investimenti pubblicitari.
Se il Presidente ce l'ha con qualcuno in politica, non gli è difficile rovinarlo economicamente poiché ogni membro sarà lieto di fare qualcosa per la causa di kosen rufu, ad esempio cancellare importanti contratti di fornitura con persone scomode o bloccare la pubblicazione di libri "troppo critici".
Prima di lui, sotto i primi due Presidenti, Makiguchi e Toda, la Soka Gakkai era perlomeno una Associazione seria e devota, ma Ikeda, una volta divenuto Presidente, scopre l'enorme potere che deriva dal poter disporre di milioni di persone disposte a seguire sempre e comunque ogni parola d'ordine, ogni desiderio del Capo, ogni indicazione, ogni suggerimento.
Tale irresistibile ascendente mentale è stato abilmente utilizzato anche per "scendere in campo" sul terreno specificamente politico mediante la fondazione di un partito, il Komeito, che nonostante i suoi risultati elettorali limitati, si è talvolta reso disponibile nella formazione di maggioranze di governo.
Nonostante il Komeito sia oggi formalmente separato dalla SG, tutti i suoi apparati, dai politici fino all'ultimo impiegato, sono membri della Gakkai, e quindi sottoposti al fascino e soprattutto al potere indiscusso e indiscutibile di Ikeda.
Tra l'altro, ogni anno la SG tiene uno speciale meeting di leaders riguardante il sostegno al Komeito.
Di fronte a questi successi, Ikeda ha pensato bene di provare a riproporre a livello mondiale i risultati ottenuti in madrepatria. Fu così che nel 1975 nacque la Soka Gakkai Internazionale. Il sogno di Ikeda è quello di far sì che la Soka Gakkai possa contare in tutti i Paesi del mondo sul consenso di una parte significativa della popolazione.
Per ottenere questo risultato, la Soka Gakkai ha semplificato ed adattato, con qualche deformazione, il buddismo di Nichiren, realizzando una sorta di religione che sembra inventata negli studi della Walt Disney, perché è ingenuamente fondata sulla realizzazione dei propri desideri e delle proprie ambizioni, proprio come le fiabe di Cenerentola e della Bella Addormentata.
In pratica, una fabbrica di fantasie e di illusioni, l'esatto contrario del buddismo tradizionale, che anzi insegna a eliminare l'attaccamento quale condizione essenziale per superare la sofferenza e progredire in saggezza.
Tuttavia, è un fenomeno molto noto che la gente desidera essere ingannata, purché trovi rassicurazione e protezione psicologica. Quindi la Soka Gakkai non poteva certo espandersi velocemente insegnando il buddismo "vero", cioè quello che richiede dedizione, meditazione, ricerca, contemplazione e rinuncia.
Chi desidera il successo in senso propagandistico, nonché la crescita numerica, dovrà piuttosto diffondere le promesse che tutti vogliono sentire, un po' come avviene in campagna elettorale:
"Desidero che voi, membri di Osaka, preghiate davanti a questo Gohonzon e riempiate le vostre vite di benefici. Recuperate la vostra salute se siete malati. Guadagnate abbastanza denaro per vivere confortevolmente se siete poveri. Portate avanti la vostra fede in modo perfetto e diventate felici." (J. Toda, discorso di inaugurazione del primo Centro culturale del Kansai, 4 gennaio 1956)
IKEDA ha sempre saputo curare la sua immagine investendo grosse somme per esaltare le sue ambizioni megalomani.
Nella foto qui a sinistra notiamo la sua foto nella stella al centro, mentre i suoi "uomini azzurri" (toh... sembra un congresso di Forza Italia!) partecipano ad una convention della Soka Gakkai giapponese.
L'esaltazione di sé stessi e l'assoluta mancanza della minima modestia è quanto ci può essere di più estraneo al buddismo, del quale tuttavia il sig. Ikeda si ritiene il maggior interprete contemporaneo.
In Giappone forse più che all'estero, Ikeda continua da anni la sua "guerra santa" contro l'odiato rivale Abe Nikken, patriarca della Nichiren Shoshu, la sètta buddista che ha scomunicato Daisaku Ikeda ritenendolo indegno e ha tolto alla Soka Gakkai ogni tipo di riconoscimento.
Per contro, su ispirazione dell'indiscusso capo Ikeda, vengono tenute abitualmente recitazioni per la distruzione del Tempio Nichiren Shoshu. La campagna di odio pare trovi terreno fertile tra i membri nipponici della Soka Gakkai, che arrivano a dipingere Nikken come "più malvagio di Osama bin Laden". Del resto a chi non si allinea con la campagna vengono profetizzate disgrazie e maledizioni.
IKEDA VIENE OSANNATO DAI FEDELISSIMI SEGUACI IN DIVISA AZZURRA
DAISAKU IKEDA AMA PROMUOVERE IL CULTO DELLA SUA PERSONALITA' ANCHE CON MANIFESTAZIONI IN CUI CAMPEGGIANO SUE FOTOGRAFIE ACCANTO A QUELLE DI PERSONAGGI STORICI E PRESTIGIOSI
Un altro clamoroso esempio della megalomania e dell'indole millantatrice di Daisaku Ikeda è riportato nel giornale buddhista CYBERSANGHA. In questo sito si racconta di come Ikeda ebbe la furbizia di creare un proprio Centro Culturale ad Harvard, con il deliberato scopo di tenervi delle conferenze in modo tale da sfruttare a livello mediatico l'enorme prestigio della sede universitaria americana, considerata la più importante istituzione educativa mondiale.
Le riviste della Soka Gakkai Internazionale descrivevano il "trionfo" di Ikeda ad Harvard. Nessuno ad Harvard ne sapeva niente, ovviamente, eppure nella stampa della SGI si continuava a enfatizzare i presunti inviti di Ikeda ad Harvard ed il rispetto di Harvard per la sua erudizione! Ovviamente non si specificava che Ikeda veniva invitato.... dal PROPRIO centro culturale, e si giocava sull'equivoco per indurre la gente a ritenere che gli inviti provenissero dall'UNIVERSITA' di Harvard.
Un vero capolavoro mediatico che evidenzia la capacità di Daisaku Ikeda di saper ricorrere a sottili astuzie psicologiche: imitare, sostituirsi, millantare, appropriarsi dell'altrui prestigio e dell'altrui fama.
Col tempo, dopo tanti finti riconoscimenti, alla fine c'è chi ci crede, e arrivano anche riconoscimenti veri, anche perché Ikeda non ha mai lesinato donazioni che potessero attirare la benevolenza di Istituzioni, Organizzazioni internazionali, Stati.
Il protagonismo di Ikeda e l'ansia di ingrandire la sua fama lo hanno portato a compiere grossi errori, come le discutibili frequentazioni di dittatori sanguinari. Qui sotto lo vediamo insieme a Nicolae Ceausescu.
DAISAKU IKEDA INSIEME AL SANGUINARIO DITTATORE RUMENO CEAUSESCU
Nonostante la pretesa di apparire come strenuo esponente pacifista, Ikeda non ha mai avuto scrupoli nello stabilire rapporti con i politici compromessi con vari crimini. I suoi sostenitori, avendo generalmente perduto ogni capacità critica, per difendere in qualche modo l'onore del loro padre-padrone-maestro indiscusso, ricorrono ad una risibile giustificazione: Ikeda avrebbe visitato questi loschi dittatori per convertirli alla pace.
Nulla di più assurdo, innanzitutto perché nemmeno lo stesso Ikeda ha rilasciato dichiarazioni di simili intenti, inoltre nessuno di codesti tiranni ha minimamente modificato la sua condotta.
Qui sotto vediamo Ikeda con il dittatore panamense Noriega.
DAISAKU IKEDA E NORIEGA CONVERSANO COME VECCHI AMICI.
Non poteva mancare un incontro con Fidel Castro (vedi foto sotto).
DAISAKU IKEDA INTRATTIENE FIDEL CASTRO, DITTATORE CUBANO CHE HA SEMPRE IMPEDITO IL RISPETTO DEI PIU' ELEMENTARI DIRITTI UMANI, COME LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE E DI PENSIERO.
Ikeda ha saputo coniugare il suo bisogno di apparire, con i bisogni dei capi politici più isolati, come appunto Ceusesku, Noriega e Castro, che avevano tutto da guadagnare ricevendo con tutti gli onori nientemeno che un leader "buddista".
In realtà nei Paesi sottoposti a tali dittatori non c'era una vera libertà religiosa, e anche gli altri diritti democratici erano calpestati.
Ikeda, dando credibilità a questi dittatori, si è dunque reso complice anche delle loro nefandezze, disonorando il nome e la reputazione del buddismo.
Daisaku Ikeda per rendere credibile la sua immagine di pseudo-pacifista impegnato per il bene dell'umanità, ha fatto ampio uso della tecnica di comunicazione che gli esperti chiamano "effetto alone".
Essa è ampiamente usata in pubblicità e consiste nell'accostare due oggetti, due immagini, due concetti o due persone, in modo che la reputazione dell'oggetto 1 sia "trasferita" nell'oggetto 2.
L'esempio più classico è un attore famoso e simpatico che beve un certo aperitivo. La simpatia del personaggio infuenzerà la percezione dell'aperitivo, che finirà per risultare, grazie all'effetto alone, un simbolo di successo, proprio come l'attore.
L'esperienza del centro di Harvard, che abbiamo ricordato in questa pagina, era già una applicazione della tecnica dell'effetto alone.
Ma Ikeda ha cercato di sfruttare la medesima tecnica quando ha ideato la farneticante campagna "IKEDA - GANDHI - MARTIN LUTHER KING" (vedi foto sotto).
Con questa campagna ha raggiunto veramente il colmo dell'impudenza. Un affarista giapponese senza scrupoli che osa accostare la sua figura a quella di 2 martiri della pace e della libertà è veramente un atto privo di qualsiasi scrupolo morale!
Nella rete internet circolano tuttora banner come questi:
Noi vorremmo proporre un altro tipo di paragone, che ci sembra molto più appropriato:
Ikeda non è solo un abile pubblicitario, ma anche un diplomatico scaltro. Per cui la campagna Gandhi-King-Ikeda non è fatta solo a base di fotomontaggi, ma anche distribuendo offerte generose al Gandhi Institute di Nashville e alla M.L. King jr International Chapel di Atlanta.
Ovviamente non è per fare della semplice beneficenza che Ikeda elargisce donazioni e contributi. Per lui si tratta di oculati investimenti, che hanno una enorme ricaduta finanziaria sulle sua attività commerciali e soprattutto sulle sue poco conosciute intermediazioni internazionali che lo vedono al centro di una complessa rete di rapporti, anche politici, sulla cui vera natura resta un certo mistero.
Recentemente Ikeda ha curiosamente arricchito la sua collezione di onoreficenze con il titolo di Ufficiale della Repubblica Italiana. Sarebbe interessante conoscere i retroscena di una così inatteso riconoscimento, ma sapendo come vanno le cose in Italia, questo episodio non fa altro che gettare ulteriori sospetti sulle attività di Daisaku Ikeda.
Vedi anche: SOKA GAKKAI
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2
del
24/05/2010 20:58:07
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>Secondo me non basta. Se lei ha argomenti, questioni, problemi da segnalare lo faccia. Quello del Consigliere Dott. Giovanni Migliore è un forum democratico, aperto al dialogo. A me sembra che lei non sia molto tollerante nei confronti delle cose che interessano agli altri. Provi a pensare che magari, agli altri, non interessano le cose che dice lei. La questione di Daisaku Ikeda e della Soka Gakkai dovrebbe interessarla perchè le sette sono molto pericolose e sanno come manovrare le persone per adescarle. Scommetto che lei parla così perchè non sa nemmeno lontanamente cosa sia un mantra e che effetti produca. Adesso glielo spiego. Per mantra si intende un insieme di sillabe da pronunciare in continuazione, in maniera ossessiva. Questo tipo di "recitazione" stimola, nel nostro cervello,la produzione di adrenalina e serotonina(l'ormone della felicità) che hanno un effetto euforizzante. Dopo la recitazione, per dirla in breve, ci si sente sereni, aperti, generosi, nei confronti di tutto ciò che ci circonda. E' una percezione piacevole ma alterata della realtà, che può farci cadere vittime di manipolatori.Questo effetto chimico, che viene spacciato per mistico,è alla base della pratica della Soka Gakkai, che si fonda proprio sulla recitazione di un mantra: Nam Myoho Renge Kyo. Quindi, per cortesia, abbia un pochino di pazienza. Ne vale veramente la pena. Buona serata.
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del
24/05/2010 20:20:48
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> Ma altri argomenti non ce ne sono??????????è da piu di una setimana che si discute di questa cittadinanza onoraria.BASTA!!!
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1
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24/05/2010 14:59:52
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Vorremmo aggiungere a tutti gli stratosferici meriti del Sig. Ikeda anche qualche "piccolo" ed " insignificante" demerito del grande ed unico maestro del Budd(h)ismo mondiale.
- E' UFFICIALE che Daisaku Ikeda ha guidato il Komeito. Si trovano dappertutto, anche sul sito UFFICIALE della S.G. I. (per chi non lo sapesse ricordo che il Komeito ha sostenuto la guerra in Iraq, il riarmo nucleare del Giappone e non si è MAI opposto alla pena di morte in Giappone. In Italia invece la Soka ha raccolto firme per la moratoria della pena di morte. Non si sa che fine abbia fatto l’iniziativa. Sembra si sia trattato di una mera operazione di immagine).
- Sono UFFICIALI le notizie sul grande bluff dello Sho Hondo, controllate il sito inglese ASSOCIAZIONE VITTIME SOKA GAKKAI e tanti altri.
- E’ UFFICIALE che Ikeda, che sproloquia sui diritti umani, si sia prostrato davanti a Hu Jintao, Presidente della Cina, grande violatore dei diritti umani, non solo in Tibet. La notizia del poema che Ikeda gli ha dedicato è riportata da Nuovo Rinascimento. Più UFFICIALE di così!
- E’ UFFICIALE che Ikeda ha fatto inginocchiare i membri del Kansai perché per colpa loro il Komeito ha perso le ultime elezioni. E’ stato detto l’anno scorso, in occasione di una Consulta della Soka a Roma. Un Buddista, per giunta leader, che impartisce punizioni?
- E’ UFFICIALE, è sotto gli occhi di chiunque, che Ikeda appone la sua firma su tutto, dai trattati filosofici ai consigli vari, dalle spiegazioni ridondanti a parole in libertà definite impropriamente poesie e poemi, fino a tautologie impressionanti. Alla faccia del maestro!
- E’ UFFICIALE che l’ufficio studi della Soka Gakkai, a Tokyo, annovera 2600 persone.
- E’ UFFICIALE che Ikeda ha il copyright del Gosho Zenshu.
- E’ UFFICIALE che Ikeda ha richiesto, ma non ha ottenuto, il copyright di Nam Myo Ho Renge Kyo.
- E’ UFFICIALE che Ikeda è alla ricerca continua di attestati e riconoscimenti vari, visto che sul tanto ambito Premio Nobel può mettersi l’anima in pace, oltre che per le nefandezze del Komeito, per la guerra quasi ventennale che conduce contro Nikken Abe, e non solo a suon di carte bollate.
- Sono UFFICIALI i rapporti di Ikeda con Ceausescu, Noriega e altri discutibili personaggi. Continuate pure a raccontare che lo ha fatto per la pace.
- E’ UFFICIALE la manipolazione dello storico inglese Arnold Toynbee, come testimoniato dalla famosa lettera della nipote Polly.
- E’ UFFICIALE la lettera a Javier Peres-de-Cuellar (1990) Segretario Generale delle Nazioni Unite dove si chiede di “ privare la Soka Gakkai della sua sede alle Nazioni Unite, ottenuta a partire da un'affiliazione immeritata.”
- E’ UFFICIALE che Daisaku Ikeda è stramiliardario. Magari è la conseguenza dello zaimu, visto che non risulta che abbia mai lavorato.
- E’ UFFICIALE che il Gohonzon viene assegnato subito, praticamente senza preparazione, poi chi s’è visto s’è visto.
Devadattak
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del
24/05/2010 14:46:46
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> Sig. Di Petro e Giorgio avete ragione. Se la città di Modica avesse dato la cittadinanza al capo dei buddisti Daila Lama Capo mondiale dei buddisti e questi fosse venuto a Modica,io avrei accettato come cittadina modicana , ma consegnarla ad un capo di una setta "Mai e poi Mai". Bene a detto oggi il direttore di Video Regione Cannata, Modica è una città intera vocata al cattolicesimo. Per quale fine abbiamo dato questa cittadinanza? Chi l'ha chiesta? Vorrei conoscere nomi e cognomi di chi l'ha richiesta. Modica ha debiti, ha tutto quello che volete ma è sempre una citta bella, cristiana dove vi sono feste religiose tutto l'anno: S.Giorgio S.Pietro Madonna delle Grazie Madonna della Lacrime S.Giuseppe Maria Ausiliatrice Ogni contrada ha la sua festa religiosa Ogni frazione ha la sua festa religiosa e ora degli scienzati tuttologici e cosmopoliti hanno dato la cittadinanza ad uno che non conosce nemmeno di si trova la Sicilia e immaginiamoci Modica.
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del
24/05/2010 13:33:20
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> Io mi domando e dico, ma che ci azzecca il presidente della Soka Gakkai con la Città di Modica? Io mi domando e dico, ma che ci azzecca il buddismo con la Citta delle cento Chiese, Città devota alla Modonna delle Grazie, a San Giorgio, San Pietro? Leggendo le informazioni sulla stampa locale apprendo: 1) "Un riconoscimento che premia solo una parte dell’attività del presidente della Soka Gakkai in quanto per conoscere la sua statura intellettuale, culturale e di uomo del mondo si dovrebbero scrivere testi su testi". Stiamo premiando solo una parte, a quanto la prossima? 2) "A NOME DEI PRATICANTI BUDDHISTI DELLA CITTA’ HA PARLATO L’AVVOCATO GIACOMO IOZZIA che ha illustrato il senso dell’iniziativa verso un uomo che porta avanti il grande processo della pacificazione degli uomini e con esso la speranza per un domani migliore fatto di pace e di condivisione". Ma i praticanti buddisti, possono incidere sul tessuto culturale Modicano in tal maniera da indirizzare l'amministrazione a rilasciare un'onorificenza così delicata e prestigiosa? 3) "Il Sindaco ha motivato la scelta del conferimento della cittadinanza onoraria COME UN EVENTO CHE DA’ LUSTRO E ONORE A MODICA PER UN PERSONAGGIO DI CATATURA MONDIALE e darla al rappresentante del buddismo mondiale dimostra come LA CITTA’ SIA PRONTO A RECEPIRLA COME PATRIMONIO DA CONDIVIDERE in quanto sostiene valori e principi che hanno in sé un riconoscimento universale". Forse ha ragione quel genitore che in punto di morte disse al figlio: “fighiu miu fatti anuri picchì disanuri nun ti ni manca”, ma quale ONORE E QUALE LUSTRO? E perchè mai, verso il Buddismo, il Sincado si permette di dire LA CITTA’ SIA PRONTO A RECEPIRLA COME PATRIMONIO DA CONDIVIDERE?
La Città di Modica ha rispetto per il Buddhismo, ma certamente non lo condivide. I Modicani, per quello che ci consta, condividiamo il Cattolicesimo.
E sbaglia chiunque pensa che la questione sia politica, qualsiasi Primo Cittadino non pùo chiamare alla CONDIVISIONE, riguardo alla religiosità, i propri Concittadini.
Colgo l'occasione per fare le rimostranze ai Sacerdoti modicani, per il non aver preso alcuna posizione in merito.
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