> Signor Giorgio Galfo,
avrei piacere che a leggerLa fossero quei politici che per anni hanno fatto disamorare Noi Cittadini della Politica.
Il guasto maggiore che questi signori hanno provocato nella Società Civile è lo scoramento che Lei rappresenta.
Le affermazione da Lei fatte confermano che il sistema ci ha drogati, ci ha tolto l'intelligenza e ci ha rubato l'anima.
Siamo diventati Tutti come dei pendolari che prendono ogni giorno il treno. Scegliamo un posto, ci sediamo e ritenendo che il paesaggio sia sempre uguale, ci appisoliamo o leggiamo un giornale.
Abbiamo perso la curiosità, la curiosità che hanno i bambini, di stare col naso attaccati al finestrino ad osservare quel film che si svolge davanti ai Nostri occhi e così non riusciamo a vedere le diversità, non cogliamo il cambiamento e se ci chiedono se abbiamo notato qualcosa di diverso, rispondiamo di no.
Se il Consigliere Migliore, il Signor Meno Rosa, il Consigliere Nigro e qualcun'altro, possono rappresentare il cambiamento del paesaggio politico, ben vengano, e noi, anziche guardaldi con sospetto, chiediamo Loro trasparenza, sproniamoli a fare di più e sosteniamoli. Se non facciamo questo presto saranno assorbiti dal paesaggio o spariranno nell'oblio.
Scuse accettate dal pseudonimo Sig. Darwin, anche se ritengo altri i responsabili di quanto Lei ha scritto.
Grazie.
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Repliche per questo messaggio
- Commento inviato da: silvio in data 03/04/2011 09:25:28
Sig. Darwin, ho seguito come uno spettatore tutta la diatriba degli utimi 20 o 30 post.
Affascinante.
Lei sembra aver letto (e fatto suo) "Il Piccolo Principe" di Saint-Exupery".
E' vero, i "Grandi" non vedono più la pecora nella scatola, anzi, non vedono più niente che sia lontano più di un palmo dal naso, e applicano regole assurde create da loro servendole e servendosene come se si trattasse di cose dette e scritte da altri.
Quando qualcuno si indigna (vedi Giorgio Galfo o chiunque usi uno pseudonimo qualunque), sembra quasi che sia lui in torto, cioè chi si indigna, per il solo fatto che ha aperto gli occhi del cuore e chiuso per un attimo quelli dell'adulto che "osserva le regole".
Io, pur se in tarda età, rido di chi, osservando le regole, tenta di scavalcarle, superarle, buggerarle, trovarne tornaconto, ignorando che un bambino potrebbe smontare il castello politico e burocratico semplicemente gurdando aldilà delle cose (o aldidentro di esse) come ha fatto fino ad oggi il Cons. Migliore.
Se Nigro e Rosa (dei quali ho tanta stima e fiducia) e altri avranno il coraggio di trascendere l'interesse per le materialità della città, a vantaggio delle interiorità dei cittadini che la compongono, allora avranno anche capito lo spirito buono della vita futura dei nostri figli, ai quali lasciamo QUESTA CITTA' DI MODICA.
Non importa quanto sia GRANDE il Pianeta Modica, ma quanto sia BUONO.
METTIAMOCI IN ASCOLTO.
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