Caro Consigliere, ogni tentativo di opporsi alla libertà di informazione,equivale ad un suicidio politico. Quello che ci comunica è talmente grave che non ha bisogno di commenti. Mi limito a ricordare che gli statuti comunali non possono limitare la libertà d´informazione, anche se qualche sindaco o amministratore locale ancora si arroga il ruolo di poterlo fare. Esiste al riguardo una sentenza del garante della privacy in materia di riprese nei consigli comunali: "Sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell´ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell´esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l´indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute. Lo ha ricordato il Garante rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione locale (continua)". http://www. garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=44094 Interessante anche quello che è successo a Pisa, ma non solo, davanti alle velleità ostruzionistiche della locale Presidente del Consiglio, che aveva cercato di vietare le riprese. Dal dibattito tra i consiglieri: "Eppure, il regolamento del consiglio comunale stabilisce (articolo 25, comma 2) che «le sedute del consiglio comunale sono pubbliche»: e non fa menzione alcuna del divieto di portare telecamere. Da qualche tempo, tutte le sedute del consiglio sono ascoltabili online, su iniziativa della stessa presidenza. E il Garante della Privacy ha spiegato che «gli articoli 10 e 38 del Testo unico enti locali (d.lgs. n. 267 del 2000) garantiscono espressamente la pubblicità degli atti e delle sedute del consiglio comunale. Con specifico riferimento alle sedute consiliari, l'art. 38 citato rinvia al regolamento [del consiglio comunale] per l'introduzione di eventuali limiti al regime di pubblicità sopra descritto». E il Regolamento, a Pisa, non prevede limitazioni di sorta". http://www.pisanotizie.it/index.php/news_20090424_consiglio_comunale_pisanotizie.html Ancora: "Il presidente dell´Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, a nome del Consiglio regionale, ha diffidato il sindaco del Comune di Creazzo, in provincia di Vicenza, invitandolo a revocare immediatamente il Regolamento per la disciplina delle video riprese e trasmissioni delle sedute del Consiglio comunale di Creazzo, approvato lo scorso 28 ottobre".http://www. facebook.com/group.php?gid=287134687298 . Molto interessante anche la discussione accesasi nell´ambito del Consiglio Comunale di Palermo: "Come mai il Presidente del Consiglio Comunale di Palermo e tutti i Capigruppo consiliari, pur ricevendo da parte di cittadini e associazioni una richiesta di audizione sul tema delle telecamere in Consiglio Comunale non rispondono"? http://www.facebook.com/group.php?gid=287134687298#!/topic.php? uid=287134687298&topic=14517&post=76117#post76117
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