> Esimio avvocato D'Urso,premesso per amore di chiarezza che non simpatizzo per nessun partito politico,perchè da tempo disamorato dai metodi di conduzione di chi negli ultimi decenni si è "arruolato" in quella che ormai è divenuta l'unica vera attività che non conosce crisi,l'esempio più plateale dell'ipocrisia più spudorata e la posizione migliore dalla quale molti riescono a pianificare i loro loschi intrecci,quasi sempre impuniti per la connivenza dell'intera casta. A me pare,forse presuntuosamente,che dalla superiore descrizione nessun partito possa ritenersi immune.Ciò detto,non rimango insensibile a quei pochi esempi che al di là del proprio partito di appartenenza,riescono concretamente ad avere una visione della politica che nulla ha in comune con quella appena descritta.Questa sparuta minoranza,proprio perchè non ha chiesto niente a nessuno,va dritta per la propria strada,tutta in salita e molto spesso resa ancora più ripida dai "silenzi" dei propri compagni di partito,che pur condividendo la legittimità delle questioni poste,rimangono colpevolmente alla finestra,nell'opportunistica attesa di valutare le evoluzioni. E' il caso del dottor Migliore,che da mesi affronta diverse tematiche "in solitario",quando in realtà io credo che avrebbe dovuto affrontarle in sinergia con il proprio gruppo,del quale invece non si è visto nemmeno l'ombra. Caro avvocato,condivido interamente il contenuto del suo intervento e però Le chiedo:come mai non ha posto le questioni che Lei stesso cita,per aprire un confronto con la sua controparte politica? Lei sa meglio di me che in politica,forse alcune cose si risolvono con la battaglia,con la denuncia,non certamente con il silenzio! Considerato che la politica non si svolge più nelle sedi istituzionali,ci dovremo tutti accontentare di conoscerla mediante i blog,l'importante che non si stia alla finestra. Cordialmente,Giombattista Ballarò
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