VOGLIO SPERARE CHE TRA D’ANTONA E ABBATE VINCA IL BUONSENSO E L’INTERESSE DELLA CITTA’.
E’ evidente che in politica le cattive abitudini e l’intolleranza al pensiero degli altri siano dure a morire al di là dei buoni propositi delle campagne elettorali. Qualche giorno fa ho letto una nota del Consigliere D’Antona che ricordava alla nuova Amministrazione di Palazzo San Domenico che il rischio dissesto non fosse ancora scongiurato. Non sono riuscito a scorgere alcun tono polemico né il solito atteggiamento di chi vuole strumentalizzare i comportamenti degli avversari politici, l’opportunità semmai, d’intervenire con la dovuta tempestività per evitare che la città potesse ripiombare nell’incubo del dissesto finanziario. Il Sindaco Abbate, recependo forse l’invito di D’Antona come un richiamo a mezzo stampa, replica su un altro quotidiano on line dichiarando in modo fermo e conciso:ce la faremo ! A prescindere dal fatto che tra Consiglieri e Sindaco, spesso è inopportuno questo modo di attaccarsi sui giornali, perché dal cittadino viene letto come un metodo per apparire, credo, per dovere di chiarezza verso i cittadini, va detto che il Sindaco Abbate non dichiara il vero quando all’interno della nota pubblicata sostiene che l’Amministrazione uscente avrebbe potuto, anzi dovuto provvedere alla rimodulazione del piano. Il DL 35 viene alla luce nel mese di aprile ed obbliga i Comuni che hanno aderito al piano di riequilibrio a modificarlo entro i 60 giorni successivi all’erogazione dei fondi, la cui prima tranche viene introitata il 15 maggio e quindi, giusto quanto previsto dal sopraccitato Dl, la modifica dovrà avvenire entro il 14 luglio. Posto che il Consiglio comunale non poteva convocarsi dopo il 15 maggio per la campagna elettorale in corso, piaccia o no, tutto doveva essere rimandato alla nuova Amministrazione, che sarà costretta a correre se non vorrà vedersi sfuggire di mano una grandissima opportunità per la città. Tutto il resto è sterile polemica che non onora i buoni propositi di chi si propone attento alle questioni sostanziali e non di facciata. Si faccia quel che si deve e bando alle chiacchiere che producono semplicemente inutili perdite di tempo ma non risolvono ciò che preme a tutti, al di là delle appartenenze partitiche. Buon lavoro ai nuovi amministratori .
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