LA SANITA’ DALLE NOSTRE PARTI ED IL MANCATO RISPETTO DELLE LEGGI CHE LA POTREBBERO RENDERE PIU’ EFFICIENTE.
Complice la crisi che da circa tre anni rende complicata la vita di tutti, si è consolidata l’incomprensibile abitudine di tagliare risorse anche a quei settori che per l’ importanza che rivestono nella vita di tutti noi, non dovrebbero essere mai sfiorati da politiche di austerità. Si tolgono infatti risorse all’istruzione, alla ricerca, alla sanità, rendendo precaria la tutela della salute dei cittadini, sancita dalla nostra Costituzione ma praticamente inapplicata per quella miopia politica e manageriale che considerano la sanità alla stregua di altri settori nei quali è possibile intervenire senza pregiudicare diritti fondamentali del cittadino e contraddicendo le stesse leggi che dovrebbero regolare la materia. Accade infatti che nelle strutture ospedaliere facenti capo all’ASP 7 di Ragusa, soprattutto nelle ore serali e notturne, ci si possa recare con i propri piedi ed uscire in posizione orizzontale, ma non per problemi legati alla professionalità dei medici o degli infermieri, né per la loro mancanza di abnegazione al servizio, bensì perché i manager, hanno un solo obiettivo che è quello di non sforare la spesa programmata. E se qualcuno ci rimette la vita ? Cosa importa, si troverà una motivazione più o meno plausibile e si aspetterà il prossimo sfortunato. Nel mese di giugno di quest’anno, il dottore Ettore Gilotta, manager dell’Asp 7 di Ragusa, dichiarò in una sua intervista che durante la sua gestione, non ci sarebbero stati infermieri in più negli ospedali minori. Bene ! Eliminare gli sprechi non può che essere elogiato, ma è normale che al pronto soccorso del Maggiore di Modica, nel turno serale e notturno, ci sia solo 1 medico e 2 infermieri ? E’ concepibile che un cittadino vada al pronto soccorso per verificare un sospetto inizio d’infarto e a causa dell’arrivo di molte ambulanze, il personale medico e paramedico non possa controllare l’evolversi delle condizioni di coloro che potrebbero correre seri rischi per la loro vita ? Siamo tutti contro gli sprechi, ma la salute dei cittadini non può essere barattata con esigenze di bilancio e detestiamo al contempo i privilegi e le contraddizioni. Tagliare risorse alla sanità e riconoscere stipendi milionari ad un professionista dello stesso settore, rappresenta una contraddizione che confligge con la tanto osannata razionalizzazione dei costi e costituisce una doppia beffa per il cittadino che non riceve un servizio adeguato, dovendo comunque pagare i privilegi di qualche manager.
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