IL RITORNO AGLI ALBORI DELLA CIVILTA’ NELLE POLITICHE COSTRUTTIVE DELLA NOSTRA CITTA’
Nell’ambito del programma integrato per il recupero e la riqualificazione della città, promosso dal Dipartimento Regionale delle Infrastrutture il 29/06/2010 e pubblicato in G.U.R.S. n° 32 il 16/07/2010, s’inserisce il progetto via fontana che in teoria, per gli interventi contemplati, dovrebbe abbellire la realtà urbana.
La scelta dell’area è stata la più opportuna, tenuto conto delle sue caratteristiche ?
I 6.013 metri di terreno sono situati in zona B1 e ricadono lungo l’alveo compreso tra le vie Gerratana e Fontana e si allunga a partire dall’odierno terminale della via Salvatore Quasimodo, importante alveo viario urbano, posto a copertura del torrente Modica-Scicli, fino quasi all’altezza dell’abbeveratoio da cui inizia l’area dell’ex Foro Boario.
Se anticamente costruire quasi esclusivamente lungo i fiumi, perché costituivano le uniche vie di comunicazione, aveva un senso, oggi qual è la reale motivazione per ritornare a quest’antica concezione ? Ed ancora, un’Amministrazione che si muove per realizzare opere di così rilevante portata, perché non sente il bisogno d’un consulto preventivo con i cittadini che amministra,nella fattispecie con i rappresentanti del popolo ovvero i Consiglieri comunali, per evitare di consegnare alla città qualcosa che i cittadini potrebbero non volere ? Se questo progetto dovesse concretizzarsi, nella zona sopradescritta, sorgerebbero 7 palazzi di edilizia convenzionata con un cofinanziamento regionale di 6 milioni di euro, un contributo comunale di 484.000 euro pari al prezzo del terreno donato ed un intervento d’imprenditori privati pari a 10.600.000 euro.
Al fine di evitare che questo progetto continui il proprio iter tecnico-burocratico e che non riceva invece gli importanti visti della popolazione, come in altri casi è già accaduto, sarebbe a mio parere opportuno che chi governa la città, potesse informare la cittadinanza di quanto l’Ente sta per realizzare.
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