Conviene essere a favore dell'anonimato sulla Rete (nonostante cosa pensi bene il redattore dell'articolo), perché solo così si può conoscere la città. In effetti, diciamolo, si leggono con più fastidio i commenti di chi, pur si firma ma, sproloquia praticamente sempre e comunque, bene o male, su quasi tutto, come se le migliaia di visite quotidiane del blog avessero bisogno del loro parere omnitematico per andare avanti nella vita. Sappiamo comunque quanto interessa il vero sentire della città, più che la notizia in se stessa. Si apre con più "avidità" una notizia commentata pur da anonimi che un'altra glabra e solo ...succo di arida professionalità redazionale. Poi certo, non c'è da garbarsi di chi solo critica malamente e infanga l'azione degli altri: è il limite di gente che non sa costruire e dunque proporre, anziché solo denigrare. Comunque tutti cercano Ragione: chi critica e chi è attaccato anche giustamente, come premio ambito per il proprio Ego puerile; non si cerca l'etica assoluta: questo invece è il vero guaio. Per intenderci, 'na muratura c'è un detto che si usa frequentemente per scherzo. Si rici: "Hai Ragghiuni, sicuru, certu ca hai Ragghiuni!, Havi Ragghiuni iddu!", ma non è A Ragghiuni, ma U Ragghiuni, cioè il grande raglio, chiddu do sceccu! Ecco, a costo di conoscere a forza di pseudonimi e frasi sconce, è bene conoscere tutte le "anime" della città, almeno si conosce meglio la realtà. ...così non ci si stupisce poi di come vanno le cose.
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