Amici questa sera eravamo in 22 al Consiglio Comunale. Unico punto discusso .......la chiusura della caserma a Frigintini. Come poteva essere votato quest'ordine del giorno?
Tutti lo abbiamo votato all'unanimità.
Quanto peso hanno gli odg a Modica? La sfilata di parole che abbiamo espresso un po tutti aiuterà nell'intento?
Me lo auguro di cuore.
Quando parliamo di Frigintini, per qualunque cosa, tutti siamo d'accordo......
nei fatti ...cosa accade ?????
Nulla .........
Frigintini diventa il dimenticatoio di tutto e di tutti.
Frigintini rappresenta il 10% della popolazione Modicana.
Per caso vengono spese a Frigintini il 10% dell'entrate correnti?
No !!!!!!
Frigintini invece è un grande bacino di voti e tutti stanno con la speranza di prendere qualcosa.
Quante cose sono state dette:
Frigintini ------> Comune
Frigintini con un proprio cimitero
Frigintini con una buona condotta fognaria
Frigintini con una buona condotta idrica
maggiori servizi ricreativi
Frigintini e Vigili Urbani -------> gli opposti
Stasera, senza televisione , ....ma con alcuni cittadini in aula .....cosa si poteva dire ....
Siamo tutti per Frigintini, Frigintini è importante
Frigintini ha bisogno della caserma
Tutto vero,...................ma Frigintini ha bisogno di programmazione ha bisogno di tante cose
Speriamo bene ....evviva Frigintini!!!!!
http://www.radiortm.it/2011/06/30/consiglio-comunale-di-modica-votato-ordine-del-giorno-su-soppressione-caserma-dei-carabinieri-seduta-rinviata-a-martedi-5-luglio/
Presenti 21 consiglieri la seduta del consiglio comunale si apre con la discussione sull’ordine del giorno su “soppressione Caserma Carabinieri di frigintini.
Il presidente del consiglio comunale Carmelo Scarso, assente per motivi professionali, ha inviato una nota al civico consesso che il suo vice Salvador Avola legge in aula. Scarso si dichiara allarmato per le motivazioni sconosciute che stanno alla base della soppressione; non può essere per mancanza di lavoro considerato che la sua presenza ha assicurato ordine e serenità nella comunità di frigintini. Considera grave il fatto che i cittadini rispetto a questa decisione non siano stati preventivamente informati. Cittadini che dovrebbero mobilitarsi per conoscere la scelta della soppressione del presidio e sapere quali strutture e mezzi operativi l’Arma intende assicurare la tutela dell’ordine pubblico nella frazione.
Apre il dibattito il capogruppo dei Popolari Salvatore Cannata che fa la cronistoria della istituzione della Caserma dei Carabinieri a frigintini vero presidio a garanzia della sicurezza e della serenità dei cittadini. Il presidio è stato riferimento di progresso della frazione atteso che ha garantito un quieto vivere sociale nel contesto di una presenza imprenditoriale importante. La soppressione non assicurerebbe gli investimenti nel territorio e aprirebbe una falla pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica. La privazione di questa struttura potrebbe avere dei contraccolpi anche sulla Città di Modica per le conseguenze che potrebbero verificarsi. Bisogna determinare una mobilitazione forte per fare in modo che la soppressione sia scongiurata e questo rientro nei compiti del comitato cittadino formatisi per questo scopo. Le soluzioni alternative proposte ( stazione mobile, una pattuglia H24 in zona) non rispondono alle esigenze della domanda di sicurezza dei residenti. Sono soluzioni inaccettabili. Il Sindaco ha dato la disponibilità a concedere dei locali al fine di superare il problema del fitto. A questo punto non ci sarebbero scusanti per non tornare indietro ed evitare così la soppressione della Caserma. La frazione deve molto all’Arma dei Carabinieri per l’azione diuturna svolta a beneficio della collettività. Non si possono cancellare ottanta anni di presenza e si chiede ancora oggi come si stato possibile che tutto questo possa essere accaduto. Fa appello al Sindaco affinché la decisione possa essere rivista atteso anche che il territorio si estende per cento mila metri quadrati con una popolazione considerevole soprattutto nel periodo estivo. Ritiene poi che la frazione è sottoposta ad un processo di impoverimento dei servizi, da almeno un decennio e quindi l’amministrazione deve attenzionare questa situazione a cominciare dal ritorno del vigile di quartiere. Illustra l’ordine del giorno a firma di quasi tutti i consiglieri che vuole diventare un documento di protesta.
Il consigliere del PD Carmelo Falco il quale sostiene che la Caserma dei Carabinieri è stato un deterrente per i rischi di azioni malavitose considerato che si tratta di un vasto territorio. Non viene accettata la proposta della pattuglia H 24 e si reclama la revisione della soppressione della Caserma. Bisogna andare oltre la decisione di sospendere momentaneamente la soppressione. Necessario interloquire con il Ministero per giungere ad una decisione definitiva.
Il consigliere Paolo Nigro ritiene che sarebbe stato opportuno, atteso l’interesse della collettività alla questione, svolgere il consiglio comunale a frigintini consentendo così una partecipazione più ampia dei residenti la frazione. Invita il Sindaco a vigilare perché si possa rinsaldare la sinergia con la Prefettura e le altre istituzioni, vedi parlamentari, per tenere desta l’attenzione su questa questione.
Il capogruppo del Pid Giorgio Stracquadanio rileva che la Città non è la prima volta che si trova a difendere proprie istituzioni vedi Tribunale, di reparti dell’Ospedale. Si chiede del come mai un missile sulla Libia allo Stato costa un milione di euro e si cerca, invece, di risparmiare su cifre irrisorie per mantenere un presidio importante come la Caserma di frigintini. Bisognerebbe, insomma, tagliare i costi della politica e finanziare, invece, le cose utili e necessarie per la collettività.
Il consigliere Giovanni Migliore ritiene che la frazione di frigintini, nel tempo, non è stata sufficientemente attenzionata; anzi è stata oggetto di demagogia e se ne ricorda sotto campagna elettorale. Il problema di frigintini non è solo la caserma. Un territorio laborioso dove i disservizi non sono pochi ma i problemi continuano a rimanere. Invita tutti ad avere maggiore rispetto per la frazione dando un contributo serio perché la frazione possa continuare a produrre.
Il consigliere del PDL Bartolo Azzaro informa il consiglio della nota del Comando Generale dell’Arma inviato all’On. Nino Minardo con il quale si comunica, per conto del sottosegretario Crosetto, che “nell’arco di qualche giorno, l’ordine di chiusura della stazione, anzitempo avanzato dai due Ministeri (Difesa ed Interno) sulla base del piano di razionalizzazione delle forza impiegate sull’intero territorio nazionale sarà riesaminato da un apposito Comitato in ambito Comando Generale dell’Arma al fine di constatare l’effettiva importanza che la stazione in argomento riveste.”. Bisogna mettere da parte tutte le polemiche di questi giorni. L’obiettivo è quello di evitare la soppressione e quindi lavorare di concerto unendo gli sforzi. In questo caso bisogna avere interlocuzione con Roma e quindi con il parlamentare di riferimento. La realtà di fondo rimane il fatto che le amministrazioni, passate e presenti, non attenzionano frigintini con i necessari investimenti. Quel territorio è abbandonato.
Il capogruppo dell’Mpa Silvio Iabichella giudica che i tagli della spesa indiscriminati non possono giustificare una decisione di soppressione. L’autonomia della frazione è una vocazione spontanea di quel territorio che ha sicuramente un futuro importante e per tale ragione non può convivere senza una Caserma dei Carabinieri. Fa appello al Sindaco perché venga sventato il pericolo della soppressione e saluta con positività il rinvio della decisione a dopo l’estate. Il consiglio comunale è vicino ai residenti, al Sindaco, al comitato e al Prefetto che sta facendo un lavoro straordinario. L’obiettivo rimane l’unico possibile ovvero evitare la soppressione.
Il consigliere dell’Udc Massimo Puccia punta sull’importante azione svolta dalle forze dell’ordine e malgrado non invitato a firmare il documento lo voterà con convinzione. Afferma che da frigintini bisogna far partire un segnale forte per contrapporsi alla decisione assunta. Necessaria la presenza dei Carabinieri nel nostro territorio oggi più che mai atteso il fenomeno della immigrazione che consiglierebbe invece un potenziamento degli organici dei Carabinieri. Invoca una condizione di pari opportunità rispetto ad altre aree del Paese. Chiede non solo un mantenimento del presidio nella frazione ma un potenziamento degli organici perché ci si trova in una terra di frontiera.
Il capogruppo del PD Giorgio Zaccaria la soppressione della Caserma è una sconfitta di tutti; la ragione che sta alla base dei comportamenti è quella di abbandonare le polemiche e agire concretamente. E’ indubbio che la Caserma dei Carabinieri significa non solo il controllo ma la conoscenza del territorio e le problematiche che in esso insistono. Abbandonare quindi gli interessi di schieramento e fare un’azione congiunta tra le istituzioni che possono incidere sulla decisione ultima.
Il consigliere di “Nuova Prospettiva” Nino Cerruto giudica importante in questi casi la mobilitazione popolare che fa capo al Sindaco, democraticamente eletto, e non ad un parlamentare peraltro nominato e non eletto. Scatta puntuale la propaganda con i manifesti, ma la gente, dice Cerruto, è vaccinata. Necessarie invece la vigilanza e l’attenzione. I Ministeri dell’Interno e della Difesa hanno voluto la soppressione della Caserma sulla scorta delle informazioni avute. La presenza delle forze dell’ordine è utile per prevenire azioni a delinquere.
Il consigliere del SEL Vito D’Antona ritiene che l’arma vincente è la forte mobilitazione dei cittadini; sia chiaro che il provvedimento, malgrado il rinvio, della soppressione è ancora in vita. Bisogna mettere insieme i motivi che uniscono e lasciare quelli che dividono. Non può mai pensare che il Comando generale dei Carabinieri decide la soppressione senza che il Governo ne sapesse nulla. Ci saranno dei parametri sui quali si è assunta la decisione come accade in questi casi. La differenza la fa la mobilitazione che si basa su altri argomenti che non sono quelli aritmetici. Sulla Caserma di frigintini bisognava agire prima e non potevano essere i consiglieri a farlo. Il consiglio comunale con l’approvazione del documento si intesta, a nome della Città, la battaglia per il mantenimento del presidio. Nulla toglie di coinvolgere i sindaci dei comuni confinanti. Propone di emendare il documento, datato 22 giugno, nel senso che non si vada ad alternative proposte quindi l’unico obiettivo è confermare il mantenimento della Caserma dei Carabinieri. Invita il Sindaco in sede di riunione in prefettura, interpretando il pensiero del consiglio, di riferire di non accettare ipotesi alternative e la proroga concessa utilizzata per mantenere il presidio.
Il consigliere del PDL Michele D’Urso denuncia l’atteggiamento del consigliere Nino Cerruto che non ha mancato di attaccare il Governo, il parlamentare Nino Minardo rispetto all’importanza del problema in discussione. Si è davanti ad un provvedimento di carattere nazionale con una politica di tagli rispetto a chi non conosce la realtà locale. Al di là di qualche dibattito di basso profilo politico c’è la necessità attraverso il parlamentare Minardo di fare intendere a chi decide cosa è la frazione di frigintini e la necessità di mantenere il presidio. Frigintini non è una comunità sperduta ma una sorta di cittadina con 340 aziende agricole operanti e cinquemila abitanti e quindi non è una frazione rurale. Bisogna fare conoscere al Comando generale dei Carabinieri, attraverso una relazione, questa realtà. La soluzione deve essere spontanea perché è nelle cose. Non è questa la sede per pontificare.
Il consigliere dell’Mpa Piero Covato illustra un documento del comitato di crisi; si tratta di una descrizione del territorio nelle sue articolazioni: il tessuto produttivo, alberghi e agriturismo, servizi pubblici, aziende e imprese. Il documento respinge l’ipotesi di una stazione mobile o un presidio mobile H 24. L’atto va allegato all’ordine del giorno.
Il Sindaco chiudendo il dibattito ribadisce che si tratta di una battaglia difficile che si può vincere: le istituzioni sono compatte, parlamentari regionale o nazionale compresi. Quando si parla del territorio non ci possono essere divisioni. Gradirebbe però, atteso che il Sindaco non attacca alcuno, di non essere attaccato politicamente. Ci sono motivazioni forti per mantenere il presidio, poi c’è un territorio molto vissuto e la presenza dello Stato non può essere solo repressiva ma preventiva sulle eventuali azioni a delinquere. Il Sindaco infine conferma l’impegno di dare un locale. Considera positivo e utile la motivazione civile e democratica della gente che dimostra senso e spirito di appartenenza non solo al territorio ma all’Arma dei Carabinieri. Si impegna a seguire la vicenda in tutte le sedi. Ribadirà al Prefetto e al comandante provinciale dei Carabinieri la necessità di una presenza costante della Caserma come condizioni necessaria per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico e la serenità della collettività.
Il consiglio approva l’emendamento D’Antona all’unanimità con ventidue voti.
(Non si accettano le alternative proposte e quindi l’unico obiettivo è quello di confermare il mantenimento della Caserma dei Carabinieri. Invita il Sindaco, in sede di riunione in Prefettura, interpretando il pensiero del consiglio, di riferire di non accettare ipotesi alternative e la proroga concessa utilizzata per mantenere il presidio.) L’Ordine del giorno viene votato all’unanimità con ventidue voti a favore.
La seduta del consiglio viene rinviata a martedì 5 luglio p.v. alle ore 20.00.
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