Come Sindaco di Modica, Antonello Buscema esprime amarezza per l’intervento, inopportuno nei tempi e confuso nei contenuti, del parlamentare modicano del PdL Nino Minardo , sul consuntivo 2010 approvato dalla Giunta. Egli, infatti, prima è stato per tre anni alla finestra e non ha dato, anche se interpellato, un seppur minimo contributo alla soluzione della crisi finanziaria dell’Ente non riuscendo a fare arrivare a Modica e al suo territorio alcuna risorsa nè finanziaria né infrastrutturale (aspettiamo ancora i finanziamenti del CIPE per la rotatoria di c+da Gisirella, il finanziamento del nuovo carcere di Modica in contrada Catanzarello, il raddoppio della SS.194, la firma del Decreto da parte di Tremonti per l’apertura dell’aeroporto di Comiso, ecc. ecc ). Anzi, prosegue Buscema nella nota contro l’onorevole Nino Minardo, ha contribuito, a creare ulteriori difficoltà alle Amministrazioni locali ed ai loro territori, ora assistendo passivamente ( vedi soppressione non paventata ma già definita della Caserma dei Carabinieri di Frigintini ) ora partecipando attivamente col suo voto ( vedi la continua e scellerata riduzione dei trasferimenti statali ai Comuni, che nel caso di Modica ammonta a diversi milioni di euro, voluta dal suo Governo e tale definita da tutti gli amministratori locali di entrambi gli schieramenti ) alle scelte penalizzanti del governo Berlusconi. Non pago di tutto ciò, improvvisamente ed inopinatamente, tenta di screditare i risultati ottenuti con grande fatica e sacrificio da tutti coloro ( amministratori, funzionari e cittadini ) che stando in trincea e non comodamente seduti a Montecitorio, hanno lavorato per risanare l’Ente. Probabilmente non conoscendo bene dati e numeri, si è fatto trarre in inganno dai suggerimenti di coloro che hanno lasciato il Comune sull’orlo del dissesto; infatti, pur riservandosi di replicare punto per punto a quanto confusamente asserito nella nota, balzano subito all’occhio alcune grosse inesattezze ( per usare un eufemismo ): a) i 21 milioni di euro di disavanzo di amministrazione del consuntivo 2007 non furono “frutto della volontà di presentare una situazione drammatica per screditare la precedente amministrazione”, ma per oltre 14 milioni di euro erano contenuti nel consuntivo approvato dal Commissario Bologna ( quando ancora non si sapeva chi sarebbe stato il nuovo Sindaco ) e per oltre sei milioni derivarono dalla necessità, verificata dallo stesso On. Minardo durante una visita al Ministero della Giustizia, di eliminare 6 milioni di residui attivi previsti, con una scelta di finanza creativa tanto ostinata quanto azzardata, per il fitto del nuovo Tribunale. b) si fa una estrema confusione tra disavanzo di amministrazione e debiti, in gran parte fuori bilancio, emersi in questi anni e saldati in gran parte da questa Amministrazione ora con risorse proprie dell’Ente che abbiamo dovuto sottrarre, ahimè, ai servizi e agli investimenti, ora grazie a favorevoli transazioni ( come quelle con la telecom e l’Università) che non solo hanno permesso di non riconoscere ulteriori debiti fuori bilancio ma addirittura hanno permesso di eliminare residui passivi ( per esempio l’On. Minardo non si è accorto che circa tre milioni di euro di disavanzo in meno sul consuntivo 2010 rispetto al 2009 derivano dall’avanzo di esercizio dell’anno e dagli effetti della transazione con l’Università; risultati ottenuti col “sangue e le lacrime “ di tutti : altro che bluff o artfifizi contabili !!!) c) questa Amministrazione non ha emesso alcun ruolo illegittimo; se così risulta all’On. Minardo lo denunci a chi di competenza! Stiamo solamente cercando, progressivamente e prudentemente, di recuperare ruoli pregressi dell’acqua e della Nettezza Urbana, che con fare disinvolto ed incosciente qualcuno aveva omesso o ritardato a riscuotere. Siamo infatti convinti che mettersi in linea coi ruoli, fare pagare in tempo, raggiungere l’evasione e l’elusione sia l’unica strategia, equa e socialmente sostenibile, per garantire entrate certe e liquidità all’Ente nell’immediato e conti in equilibrio nel medio-lungo periodo. Ritardare gli incassi, parlare di ruoli illegittimi, speculare sul naturale malcontento e sulle difficoltà del cittadino che deve pagare le tasse può portare qualche facile ed effimero consenso ma, come dimostra la storia recente di questa città, conduce alla lunga al dissesto dell’Ente ed alla “rovina” politica dei responsabili! d) Se è vero che persiste una difficoltà di cassa, lo si deve innanzitutto alla miriade di decreti ingiuntivi che ci sono piovuti addossa in questi anni e che per legge hanno priorità assoluta di pagamento, pena l’insediamento dei commissari ad acta, anche rispetto al pagamento degli stipendi e dei fornitori che stanno tanto a cuore all’On. Minardo. Nonostante ciò, abbiamo con una certa regolarità pagato gli stipendi alle varie categorie di lavoratori; lo dimostra il fatto che i ritardi nelle mensilità sono inferiori, o al massimo uguali , a quelli trovati al momento del nostro insediamento. Ci vorrà scusare l’On. Minardo che se in questi tre anni oltre a pagare le mensilità maturate non siamo stati ancora cosi bravi da riuscire a recuperare pure il pregresso. Speriamo a breve di riuscire anche in questo e saremmo più fiduciosi nell’impresa se anche Lui, da Parlamentare di governo ci desse una mano, anziché dimostrarsi prima distratto e ora improvvisamente attento e insoddisfatto di quanto realizzato. Ci fermiamo qui per brevità, conclude Buscema, ma siamo disponibili anche ad un confronto più serrato e puntuale su altri aspetti superficialmente sollevati nella nota, come anche su aspetti invece, stranamente, non citati come la gestione precedente delle società pubbliche del Comune e la ristrutturazione perseguita da questa Amministrazione; argomento certamente non secondario per la valutazione della situazione finanziaria dell’Ente, di ieri e di oggi!
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