http://www.radiortm.it/2011/05/02/l’osservazione-dal-basso-di…-direttore-modica-e-“la-politica-che-non-vuole-crescere”
L’OSSERVAZIONE DAL BASSO DI…. DIRETTORE. MODICA E “LA POLITICA CHE NON VUOLE CRESCERE”
Il Consiglio Comunale di Modica del 28 aprile scorso ha esitato una pratica dell’Imprenditore Edile Avola Salvador nonché consigliere comunale del PD e Vice presidente della Civica Assise, che ha determinato uno screzio tra il sindaco Buscema e i consiglieri dell’opposizione Migliore e Nigro, i quali, a causa della loro meticolosità nell’esaminare l’incartamento, si sono sentiti dire dal primo cittadino “…manca solo che ci facciamo l’analisi del sangue”. Leggendo i commenti sul nostro blog a questo episodio, mi convinco che la politica a Modica, come ovunque del resto, non riesce a far emergere elementi di crescita per due motivi divenuti ormai una cancrena. Primo motivo: il batti e ribatti sui debiti del Comune. Un batti e ribatti inutile, perché la città ormai ha perfettamente chiaro che i debiti del Comune sono frutto di un processo amministrativo iniziato nel 1985 e che ha raggiunto l’apice nel 2007; dunque i responsabili del debito, certamente con livelli e responsabilità diversi, sono sia i politici di centrosinistra che di centrodestra. Gli amministratori di spicco, di ambedue gli schieramenti, che hanno avuto in mano la città dal 1993 al 2007, sono stati Carmelo Ruta, Antonello Buscema, Vito D’Antona, Giuseppe Sammito, Giuseppe Barone, Franco Di Martino, Meno Rosa, Giovanni Di Rosa, Giorgio Sparacino, Tiziana Serra, Piero Torchi, Paolo Nigro, Giorgio Aprile, Giorgio Cavallo, Tato Cavallino e a livello di deputazione gli onn. Riccardo Minardo e Giuseppe Drago. Tutti costoro hanno avuto demeriti ma anche meriti; ogni cittadino potrà autonomamente attribuire più demeriti che meriti, potrà stigmatizzare comportamenti più o meno limpidi, esternare lodi e indignazioni, ma non c’è dubbio che se la situazione finanziaria del Comune di Modica si trova nello stato in cui è, c’è, direttamente o indirettamente, volontariamente o involontariamente, una responsabilità trasversale. Certo, il fatto che solo alcuni politici di centrodestra abbiano vicende giudiziarie in corso può aumentare sicuramente le loro dirette responsabilità nel momento in cui la magistratura si pronuncerà, ma non annulla le oggettive responsabilità anche degli uomini di centrosinistra che hanno governato la città. Stando così le cose, a che serve allora questo batti e ribatti? Secondo motivo. La città, che dal 2002 al 2007 ha dato il suo consenso al centrodestra, è consapevole degli errori commessi dagli amministratori ai quali ha affidato, in questo arco di tempo, il timone della città, ma mal sopporta l’ atteggiamento di “superiorità morale e intellettuale” ostentato, magari inconsapevolmente, da esponenti della maggioranza che appoggia l’attuale amministrazione, per cui chiede ai consiglieri di opposizione di Palazzo san Domenico di stigmatizzare tale atteggiamento di supponenza. Detto questo, ritorno al fatto iniziale: esitare favorevolmente la pratica dell’imprenditore modicano Salvador Avola, che è anche consigliere comunale del PD, potrebbe far pensare ad un conflitto di interesse, ma se la pratica ha seguito una via regolare ed ha tutte i crismi di legge, non si capisce perché non debba essere approvata. Questo accadeva anche con le amministrazioni di centrodestra, quando approvava, con la regolarità dei procedimenti di legge, pratiche che non riguardavano direttamente consiglieri comunali, ma che erano presentate da imprenditori vicini al centrodestra. La diatriba nasce dunque solo per un pregiudizio di fondo di natura etica: le pratiche che esitava il centrodestra non erano, per la opposizione di allora capeggiata da Buscema, un atto amministrativo dovuto, ma erano “solo”, “sempre” e “soltanto”( prego fare attenzione al “solo”, “sempre” e “soltanto”) operazioni clientelari, illegalità sommersa, propaganda elettorale, tanto da mettere in un unico fascio tutta la classe imprenditoriale modicana e non. Potrà pur essere stato vero per alcune, viste le indagini giudiziarie in corso, ma supporle per tutte le pratiche è stato ed è un atto di accusa abbastanza grave. Ora che l’opposizione passata governa, accade invece che mal sopporta i rilievi di consiglieri del centrodestra, e così , stando alla pratica di Avola, la maggioranza di Palazzo di città sostiene, al contrario del passato, che è un atto dovuto, limpido e lineare, tanto da indurre il sindaco Buscema a dire ai consiglieri Nigro e Migliore, nell’esercizio della loro funzione, onesta per loro, strumentale per il primo cittadino,“ manca solo che ci facciamo l’analisi al sangue”. Se la politica a Modica vuole continuare su questo terreno è destinata non solo a non crescere ma a divenire irredimibile!
Commenti
* Basettoni 2 maggio 2011 alle 11:36
Credo che nell’elenco dei politici responsabili dell’amministrazione di Modica in tempi recenti vada inserito anche l’ex assessore Carmelo Drago.
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