Si combatte da anni ,troppi anni, una battaglia di civiltà e di legalità per risolvere il problema del mercato rionale di Modica alta, che tanti problemi ha provocato ai residenti della zona e tante iniquità ha fatto emergere tra coloro che hanno operato in regime di legalità e quelli che, cavalcando le inefficienze della macchina amministrativa, hanno operato in spregio delle più elementari norme di rispetto delle regole.
Ora finalmente, grazie all’impegno dell’amministrazione ed in particolare alla sensibilità mostrata dall’assessore Frasca Caccia, sebbene la soluzione adottata non rappresenti l’optimum rispetto agli auspici dei cittadini, costituisce certamente un passo notevole verso il ripristino delle regole democratiche e del rispetto verso i diritti dei cittadini.
Sebbene sia noto a tutti che mai nessuno potrà accontentare le aspettative di ognuno, appare contraddittorio e populistico l’atteggiamento di chi oggi, con un risultato che i residenti di viale Manzoni e zone limitrofe, attendevano da tanti anni, discuta sul numero degli ambulanti che opereranno a Modica alta e giudica negativamente il piano adottato dall’assessore Caccia Frasca.
A quanti oggi dichiarano il proprio dissenso al piano che presto sarà operativo, chiedo se fosse meglio la situazione durata anni, che tanti limiti evidenziava, o quella che sta per decollare che regolamenta problematiche che attengono alla legalità, questioni che rendono equo il rapporto dell’ente con tutti gli operatori, risolve non pochi problemi a cittadini ch’erano nelle giornate di mercato agli arresti domiciliari, pur non avendo commesso alcun reato, oltre quello di risiedere in quella zona in cui si svolgeva il mercato.
Chiedo inoltre quale differenza sostanziale possa esserci tra l’ipotesi che in viale Manzoni rimanessero 50 ambulanti o 45 come è stato detto successivamente.
Personalmente auspico che in detta via, in futuro non abbia ad operare nessuno, perché ciò significherebbe che si sarebbe individuato un diverso sito più idoneo per i commercianti ed anche per i cittadini.
La critica, indubbiamente è un elemento che ravviva la vita democratica in una comunità, tuttavia perché abbia ragion d’essere, bisogna che sia coerente con gli interessi della collettività e per essere credibile non deve mai essere mossa per partito preso.
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