Giovanni Migliore - Cittadino Modicano


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ReplicaArgomento del Forum: Le tasse Da: Fonte Internet

E' luogo comune quello di lamentarci(a ragione) del fatto di pagare tasse troppo alte ed istintivamente ce la prendiamo inveendo contro lo Stato, come se fosse l'unico colpevole di ciò.
Ed invece no. Una parte di colpa possiamo attribuercela tranquillamente noi stessi.
Esistono categorie conosciute dal fisco(la maggioranza per fortuna),che pagano puntualmente tutte le tasse,tributi e contributi previsti dalla legge e che se "sgarrano" vengono intercettati dagli esattori e puniti con dolorose sanzioni ed interessi.
Questa tipologia di categoria è quella che purtroppo deve sobbarcarsi il carico del peso contribuitivo anche per quella parte che invece evade parzialmente o totalmente le tasse.
Siamo in presenza delle cosidette categorie " sconosciute dal fisco",che,paradossalmente,al contrario delle altre,risultano pure avvantaggiate rispetto alle prime,beffando oltre all'erario anche quella parte sana di società che paga le tasse.
A questa categoria appartengono i cosidetti lavoratori "in nero",cioè quelli non alla luce del sole,fiscalmente nascosti,quelli che non hanno l'assillo di versare contributi inail ed inps,quelli senza partita iva,quelli senza corsi di sicurezza vari (anti infortunistici o alimentari),quelli che non detengono registri vari,come corrispettivi,acquisti o carico scarico merce,quelli che non versano Iva,quelli non iscritti all'artigianato od alla camera di commercio,quelli non oggetto di studi del settore,insomma quelli che non hanno nemmeno un commercialista.
Ebbene questa categoria, definiamola "furbetta",(ma verrebbe da dire ladra e disonesta), come detto prima,riceve addirittura vantaggi fiscali e conseguentemente anche economici.
Come? Semplice: chi non paga le tasse,cioè il lavoratore o l'imprenditore "in nero" non adempie ad un obbligo importante,cioè la dichiarazione dei redditi,in quanto tutto il guadagno percepito finisce dritto nelle sue tasche,ed ogni operazione avviene in contanti per non essere rintracciabile.
Non effettuando dichiarazione dei redditi,o nella migliore delle ipotesi dichiarando una cifra irrisoria,avviene oltre al danno,
la beffa. Cioè automaticamente essi diventano soggetti svantaggiati e quindi scattano misure a loro favore,come esempio banale l'esenzione del ticket,i buoni libro,sussidi ed incentivi vari,inaccessibili per chi invece pagae dichiara le tasse.
In pratica sono i "falsi poveri" che inverosimilmente tolgono ricchezza ai veri poveri ed ai cittadini onesti.
Ultimamente c'è la tendenza e la volontà di combattere seriamente il lavoro nero da parte dello Stato,in quanto sottrae miliardi di euro alle casse dell'erario.
Io aggiungo che se non c'è un minimo di collaborazione dalla parte sana della società, non si va da nessuna parte.
Collaborare non è solo denunciare,ma anche semplicemente parlarne,scuotere le coscienze,informare la gente,il vicino di casa,lo zio,i figli,i genitori.
Prendere coscienza del fatto che se per una riparazione o prestazione d'opera,chiamo un'impresa che opera lecitamente,innesco un meccanismo che porta vantaggi a tutti.
Se tutti pagassero le tasse,tutti pagheremmo di meno e raggiungeremmo brevemente quell'equità fiscale che al momento non abbiamo.
E se tutti i professionisti,compresi i medici specialisti, facessero a tutti le ricevute fiscali,molti malesseri scomparirebbero velocemente,primi fra tutti l'ingiustizia e la povertà.

Fonte: la voce della coscienza.



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