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Tra non poche difficoltà di diversa natura, siamo comunque arrivati agli sgoccioli d'un anno che sicuramente molti di noi auspicano che non abbia a ripetersi. Il 2010, piaccia o no, è stato il secondo anno che ha fatto tribolare la maggior parte dei cittadini per una serie di problematiche connesse alla crisi che non accenna ad invertire la tendenza, continuando a determinare scarso potere d'acquisto, preoccupazione per il mantenimento del posto di lavoro, impossibilità a nuovi sbocchi lavorativi,incertezza per il domani.
A rendere il quadro, già a tinte fosche, ulteriormente più grave, è una situazione politica che ad ogni livello pone altra incertezza per i noti dissidi tra le diverse espressioni politiche e cosa ancor più grave, all'interno degli stessi partiti, rendendo difficile se non impossibile il normale incardinamento delle leggi che il Paese, sempre più disorientato, attende.
Viviamo in pratica, un momento storico che nega ai cittadini ogni elementare certezza per il futuro, ponendoli nella condizione psicologica di non poter organizzare il proprio futuro.
Ciò che noi cittadini vorremmo, è una classe politica dirigente che sappia davvero guardare alle istanze dei cittadini, che si sforzi d'essere meno rissosa e più rispettosa del sentire dei propri avversari politici, che sappia predisporsi all'ascolto d'ogni componente sociale, per evitare l'esasperazione dei toni che può preludere a violenza e a disordini su cui certa politica specula.
E' pretendere troppo ?
Personalmente ritengo di no, tuttavia mi piacerebbe che alcuni amici, al di là del loro convincimento ideologico, esprimessero la loro opinione al riguardo, convinto come sono che alcune proposte debbano scaturire dalla base sociale e fatte recepire dai nostri rappresentanti politici.
Intanto, vogliate gradire tutti, il mio sincero augurio per un 2011 ricco di tanta serenità.
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giovanni migliore