"Fece causa a Berlusconi sul "contratto con gli italiani": perde e deve pagare 8 mila €"
Andrea Casamassima accusava il premier di aver fatto a «Porta a Porta» dichiarazioni poi non rispettate .
MILANO - «Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi nel "Contratto con gli italiani" non hanno valore contrattuale». Con questa motivazione il Tribunale civile di Milano ha dato torto a un cittadino che aveva citato in giudizio il premier per mancato mantenimento di promesse elettorali.
La firma del "Contratto con gli italiani" da Vespa
La singolare causa era stata avviata da Andrea Casamassima, che accusava Berlusconi di aver fatto dichiarazioni non rispettate nel corso della trasmissione «Porta a Porta» dell'8 maggio 2001. In quella occasione, Berlusconi aveva dato lettura del «Contratto con gli italiani», in cui si impegnava a non ripresentare la propria candidatura se al termine dei cinque anni di governo non fossero stati raggiunti i traguardi enunciati. Malgrado tali promesse non fossero state realizzate, Berlusconi sarebbe rimasto in lizza nelle successive elezioni politiche. Da qui una richiesta di risarcimento simbolico formulata nella misura di 5 mila euro. Richiesta però resopinta dalla prima sezione del Tribunale civile, secondo la quale - come detto - quelle dichiarazioni non potevano avere valore contrattuale. Per effetto di questa decisione, il promotore della causa è stato condannato a pagare 500 euro al presidente del Consiglio oltre alle spese di giudizio fissate in 7.551 euro.
21 gennaio 2009 Corriere della sera.it
IL CONTRATTO CON GLI ITALIANI per chi lo avesse dimenticato ERA IL SEGUENTE: Silvio Berlusconi, nel caso di una vittoria elettorale della Casa delle Libertà, si impegna, in qualità di Presidente del Consiglio, a realizzare nei cinque anni i seguenti obiettivi:
1.Abbattimento della pressione fiscale:
2.Attuazione del "Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini" che prevede tra l'altro l'introduzione dell'istituto del "poliziotto o carabiniere o vigile di quartiere" nelle città, con un risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.
3.Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.
4.Dimezzamento dell'attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro.
5.Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal "Piano decennale per le Grandi Opere" considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche, e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.
Nel caso che al termine di questi 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.
In fede, Silvio Berlusconi
Il contratto sarà reso valido e operativo il 13 maggio 2001 con il voto degli elettori italiani.
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