La bocciatura del Centro Commerciale Naturale, che doveva essere linfa per il commercio di Modica, è l’ulteriore conferma del fallimento di questa amministrazione anche su cose semplici, laddove bisognerebbe solo seguire i dettami di legge e calarli sul territorio.
Ci risulta, infatti, che la proposta non sia passata alla Regione (e ovviamente la bocciatura, quelli dell’amministrazione, se la sono tenuta ben chiusa nei cassetti per la pessima figura fatta…) solo perché l’area individuabile per il Centro era molto superiore a quella possibile per legge!
Insomma il Polocommerciale non è accreditabile come Centro Commerciale Naturale perché i negozi che ne dovrebbero far parte, secondo il documento redatto dall’amministrazione Buscema/Minardo, non risultano aderenti fra loro e non ricadono in un ambito urbano definito.
Dopo quasi cinque mesi, scopriamo (sulla scorta di servizi televisivi di qualche settimana fa e su carta stampata e on line di oggi), che il progetto del Centro Commerciale Naturale di Modica (città che fonda la sua economia sulla straordinaria capacità imprenditoriale dei suoi operatori), è l’unico bocciato dalla Regione.
E il 22 luglio scorso…
Un errore di una banalità disarmante nella proposta redatta dal Sindaco (o da chi per lui) e ratificata dalla maggioranza del consiglio.
Un errore che però va a cadere, con tutte le conseguenze del caso, su quel tessuto economico vitale per la città che è il Polocommerciale e gli addentellati ad esso. Un settore vivace e vivido, di economia fresca, fatto da imprenditori che si scommettono in proprio e che, nella circostanza, avevano chiesto all’ente pubblico solo il supporto cartaceo necessario all’ottenimento di un riconoscimento vitale. Invece le cose sono state fatte male (non è una novità…), senza osservare i requisiti del bando ed il risultato è una sonora bocciatura.
Hanno individuato un’area di quasi 3 chilometri quadrati per il Centro Commerciale Naturale - quando il limite sarebbe stato di uno - e con attività non contigue…
Dilettanti allo sbaraglio!
Una topica che, in fondo, fa il paio con ognuna di quelle che Modica continua a pagare per l’inconsistenza di questi amministratori, incapaci di dare lustro alla Città e a questo punto, incapaci, a questo punto, anche di osservare semplici indicazioni di bandi. Ma molto abili a nascondere i loro fallimenti (se la proposta del Centro Commerciale Naturale fosse stata approvata alla Regione, avremmo visto manifesti in ogni dove); incapaci di chiedere scusa per i loro sbagli (vedremo adesso di chi è stata la colpa…) e completamente assenti dai reali bisogni di Modica e, in questo caso, della bella classe imprenditoriale che abbiamo.
Un’ulteriore conferma che le dimissioni sono l’unica strada da seguire per chi continua a sbagliare il possibile e, questa volta, anche l’impossibile!
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