Convegno su Campi elettromagnetici non ionizzanti e loro effetti sanitari sull’uomo.
Ieri, in data 06+10+2010 alle ore 15,30, sotto il patrocinio gratuito dell’Università di Messina, della Provincia Regionale di Messina, dell’Arpa Sicilia e dai vari Ordini professionali della città di Messina,si è svolto un Convegno che ha avuto come tema “L’inquinamento da campi elettromagnetici non ionizzanti e loro effetti sanitari sull’uomo”.
L’incontro tecnico, ad alto livello scientifico, è stato organizzato dallo stesso Comune della ridente cittadina Tirrenica e dall’associazione Abitare bio di Messina (associazione non profit), in collaborazione con Sati Italia e Polab. - Il Dott. Giuseppe Pappalardo, che è un medico chirurgo, si è soffermato in modo particolare sulla sua osservazione personale, che gli deriva dalla sua esperienza professionale, relativa all’aumento delle neoplasie ed anche delle malattie maligne dell’epidermide, che con molta probabilità devono essere messe comunque in relazione all’inquinamento ambientale, causato dai campi elettromagnetici che scaturiscono dalle 7 antenne dislocate nel territorio di Spadafora, nel quale proprio 2 ricadono nel centro abitato, mentre 1 antenna ricade sull’asilo e sul liceo. Pertanto, questa situazione deve rappresentare un campanello d’allarme e quindi non può assolutamente essere presa sottogamba, in quanto vengono colpiti tutti gli organi, pur non manifestando una preponderanza di casi specifici.
- Dopo la conclusione del Dott. Giuseppe Pappalardo, interviene il Prof. Angelo Gino Levis, già Ordinario di Mutagenesi Ambientale, membro del Comitato Scientifico ISDE, Vice Presidente Apple-PD e Socio Honoris Causa Abitare Bio Messina, il quale mette in risalto i dati ufficiali riportati dalla Agenzia Internazionale per le Ricerche sul Cancro+OMS, che sono in contrasto con le affermazioni trionfalistiche sulla imminente sconfitta dei tumori da parte di eminenti oncologi, in quanto nel 2008 sono stati diagnosticati invece 12 milioni di nuovi casi, mentre 7 milioni di persone sono morte ed altri 25 milioni di persone, ancora viventi, erano malati di cancro. Si stima che a causa di questi inquinamenti di campi elettromagnetici non ionizzanti entro il 2030 ci saranno 26 milioni di nuovi casi. Quanto appena detto, da parte degli oncologi si presenta come una posizione conservativa, che non tiene assolutamente in conto effetti a lungo termine, come anche aumenti di leucemia infantile e tumori cerebrali per l’utilizzo continuo dei cellulari.
-Il Dott. Alfio Turco (Fisico), nella qualità di Amministratore unico della Polab laboratorio Elettromagnetico, ente accreditato nello studio dei fenomeni di propagazione ed interferenza elettromagnetica ed esperto di Problem Solving nell’ambito della Compatibilità di Sistema Elettromagnetica, mette in risalto che questa società nasce per sperimentare una struttura tecnica al di fuori degli Organi Istituzionali per la realizzazione di piani territoriali per potere pianificare la telefonia mobile ed esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, regolata dalla legge del 22+02+2001, resa attuabile il primo luglio 2003 (Gazzetta Uff. n. 199) che predispone i limiti di esposizione a tutela della salute, generate a frequenze comprese tra 100 Khz e 300 Ghz. La stessa viene modificata con l’ulteriore legge n.73 del 22+05+2010 ed anche in base a leggi Regionali secondo l’art. 8 della legge quadro 36+01 nei poteri delle Regioni. - Sig. Sergio Buriano, nella qualità di Product Manager della SATI Italia, esplicita il suo intervento tecnico sui “Sistemi di schermatura in bassa ed alta frequenza” in funzione alla collocazione dei posti di lavoro ed abitative contro le radiazioni elettriche che provengono da fonti elettromagnetici non ionizzanti che possono provocare effetti sanitari indesiderati. Il progetto prevede la realizzazione di impianti di schermatura anche dove esistono buche e giunti (cavi interrati e laterali) che mediante opposizioni di piastre multistrato e multi materiale, garantiscono l’elevato accoppiamento per una maggiore sicurezza. Come pure per le abitazioni che si trovano esposte proprio in direzione delle radiazioni è stato sperimentato un tipo specifico di stoffa che collocata davanti alle finestre o delle vetrate, come tendaggio, riesce a respingere le radiazioni e quindi si traduce in uno schermo protettivo.
FONTE http:++magazine.messinaweb.eu+?p=8151
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