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ReplicaArgomento del Forum: “Falso ideologico”. Modica, nota di solidarietà ai consiglieri coinvolti Da: Giovanni Migliore

Un ringraziamento a Saro Cannizzaro per aver ripreso i ns. commenti e per trasformarti in notizia.

http://www.radiortm.it/2010/10/19/72906/

“Falso ideologico”. Modica, nota di solidarietà ai consiglieri coinvolti

I consiglieri comunali di minoranza solidali con i 17 colleghi di maggioranza che il prossimo 9 dicembre saranno processati dal Gup dopo che il Giudice per le Indagini Preliminari ha rigettato la richiesta di archiviazione del pubblico ministero, per falsità ideologica in concorso continuata. Giovanni Migliore, di Idea di Centro, e Paolo Nigro del Pid, vanno oltre la solidarietà e fanno un’attentata riflessione sulla vicenda. “Questa decisione – dice il primo – ci deve far capire che tutti i documenti che passano dal consiglio hanno bisogno di grande attenzione e grande studio. Dobbiamo renderci conto tutti che abbiamo la possibilità anche di disattendere un parere di un dirigente quando questo non ci dà le opportune tranquillità. Nel 2008, in consiglio, io avevo presentato proprio un emendamento per risolvere questo problema e mi ricordo di aver lavorato oltre 2 giorni per trovare le somme non ancora impegnate per coprire questa spesa. Allora l’emendamento anche con il parere positivo dei revisori e del dirigente, fu bocciato. In quella sede mi resi conto che il metro di valutazione non è l’oggettività ma l’appartenenza politica.

Una proposta della minoranza ha una valenza prossima allo zero. Spero che questa vicenda sia archiviata, anche perché l’errore è stato sanato, e possa servire da monito nel prossimo futuro per un lavoro consiliare sempre più concertativo e non pregiudiziale verso le appartenenze politiche.”. Paolo Nigro è sulla stessa linea del collega. “Condivido le riflessioni di Giovanni Migliore – dice in merito alla responsabilità di ciascuno di noi e alla necessità di studiare bene gli atti che ci sono sottoposti in consiglio. Non dobbiamo mai, dico mai, trascurare neanche minimamente gli aspetti di carattere sia formale che sostanziale delle delibere consiliari. Il nostro voto in consiglio non può e non deve essere solo politico, prima di ciò deve essere soprattutto un voto riflessivo, ragionato, obiettivo, senza mai dimenticare che su tutto deve prevalere l’interesse generale della collettività nel pieno rispetto della Legge. Fatti come questo devono farci riflettere e devono indurci ad avere la consapevolezza dell’importanza e della delicatezza che riveste il nostro voto in aula, proprio sugli effetti prodotti ed alle conseguenze”.

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