Un albero di trenta piani (1972)
Adriano Celentano
Per la tua mania di vivere in una città guarda bene come "cià" (ci ha) conciati la metropoli. Belli come noi ben pochi sai ce n'erano e dicevano quelli vengono dalla campagna. Ma ridevano si spanciavano già sapevano che saremmo ben presto anche noi diventati come loro. Tutti grigi come grattacieli con la faccia di cera con la faccia di cera è la legge di questa atmosfera che sfuggire non puoi fino a quando tu vivi in città. Nuda sulla pianta prendevi il sole con me e cantavano per noi sui rami le allodole. Ora invece qui nella città i motori delle macchine già ci cantano la marcia funebre. E le fabbriche ci profumano anche l'aria colorandoci il cielo di nero che odora di morte. Ma il Comune dice che però la città è moderna non ci devi far caso se il cemento ti chiude anche il naso, la nevrosi è di moda: chi non l'ha ripudiato sarà. Ahia. non respiro più, mi sento che soffoco un pò, sento il fiato, che va giù, va giù e non viene su, vedo solo che qualcosa sta nascendo... forse è un albero sì è un albero di trenta piani.
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