Oggi, 15 settembre, ore 11 circa: Corso Principessa Maria del Belgio,Modica Alta. Davanti a me un camion con tanti bei meloni,profumatissimi, gialli,stracarico. La sua andatura era intorno ai 10-15 Km.orari. Io e tanti altri,dietro a lui, in coda. Non tanto per l'intralcio alla circolazione,già fatto grave e sanzionabile,ma quello che mi fa rabbia è la mancanza di rispetto verso gli altri. In quel momento il cafone alla guida si sentiva il proprietario della strada,non gli sfiorava minimamente l'idea che qualcuno dietro a lui,magari potesse avere un tantino di fretta per cose sue personali o lavorative. Questa si chiama strafottenza e maleducazione. Mi libero dell'ostacolo burbero e lumachevole,prendo la scorciatoia denominata "a calata ra putiùla",ringrazio me stesso per la geniale soluzione,....ma all'improvviso davanti a me una visione? No! La realtà,ancora più lumachevole della precedente,con la variante che questa volta il lentissimo procedere del mezzo era accompagnato da un fetore nauseabondo di pesce malconservato. Era un furgoncino bianco con toppe di ruggine in bellavista,con un altoparlante che ruttava musica napoletana:(è superfluo fare il nome). Mi sono congratulato con me stesso per l'autocontrollo dei nervi,mi son detto:tanto finirà questo calvario,questione di 4 o 5 minuti,resisti. Nel frattempo,durante il disdicevole andamento lento,il mio pensiero andava agli ispettori sanitari ed agli organi di controllo in genere. Arrivo a Modica Bassa,e che vedoono i miei occhi? Auto in doppia fila per oltre i tre quarti del C.so Umberto. Percorro la via Tirella,arrivo al ponte di S.Giuliano,dovrei svoltare a destra per raggiungere la Sorda ma,... sorpresa: strada chiusa per rifacimento dell'asfalto. Azz...mi son detto,se era segnalato a valle evitavo tale percorso. Ma siamo a Modica, certe cose ...neanche a pensarle. Morale del discorso? Modica Alta - Modica Sorda,percorso urbano in 45 minuti circa,tra meloni di paceco,auto in doppia fila e pesce puzzolente. Un modo come un altro per godersi gli odori,le cattive abitudini e le maleducazioni del territorio,sempre in costante e graduale aumento. Quand'ero ventenne in 50 minuti raggiungevo Catania via Monte Lauro-Buccheri-Vizzini. In quel caso però non avevo davanti nè il camion "che muluna", nè il pittoresco ed impareggiabile "Piettru u pisciaru".
|