Egregio Sig. Migliore incuriosito dal dibattito sull'Istituto Buddista Italiano, segnalo questi due articoli apparsi in internet. Una persona di mia conoscenza mi ha segnalato che il Signor Gaetano Adragna è un membro dell' IBISG. Penso che in questo movimento ci siano persona anche serie ma sicuramente non queste.
Giorgio
dal sito: http://palermo.repubblica.it_zia_mesi_maxipensione
Nel congelatore il cadavere della zia per mesi riscuote una maxipensione Incredibile vicenda a Catania. Il corpo della parente, vedova di un generale, nascosto in un freezer casalingo. A denunciare il nipote di 43 anni i vicini della donna
Mette nel congelatore il cadavere della prozia, vedova di un generale in pensione, per continuare a riscuotere la significativa pensione di reversibilità. L'incredibile vicenda si è verificata a Catania. Fermato il nipote 43enne,Gaetano Adragna, tecnico grafico, esperto in informatica, che, messo alle strette, ha confessato. Tutto era partito dalla segnalazione dei vicini dell'anziana, Annita Bonnici, di 95 anni, che non vedevano da tempo. Hanno avvertito la polizia che si è rivolta al pronipote che è crollato e ha detto agli agenti che potevano trovare il corpo nel congelatore della casa della donna. Ma avrebbe negato la sua responsabilità nel decesso. L'uomo è stato fermato, infatti, per abbandono di persona incapace, aggravato dalla morte, e occultamento di cadavere. Prevista l'autopsia per accertare le cause della morte.
In base a un primo esame del medico legale, il decesso della donna risalirebbe almeno all'ottobre dell'anno scorso, cioè a circa undici mesi fa. Ai poliziotti della Squadra mobile il nipote fermato ha detto che era deceduta per morte naturale, ma che aveva deciso di nascondere il corpo nel congelatore dell'abitazione dell'anziana, nel centro di Catania, per continuare a incassare la cospicua pensione in forza di una delega che aveva da tempo. Per tutto quel periodo il 43enne ha continuato la sua messinscena: continuava a frequentare l'abitazione della prozia e a chi gli chiedeva notizie offriva la sua versione. Non sempre la stessa. Sono state alcune incongruenze a mettere in allarme i vicini che hanno allertato la polizia. Per l'autopsia però bisognerà aspettare il lento scongelamento del corpo.
(01 settembre 2010)
E ANCORA DAL SITO
http://www.verdinavigli.org/2010/07/23/1112/
23 Luglio 2010 Cascina Guardia di Sopra di Corsico… le irregolarita’ nella ristrutturazione Archiviato in: - Ko, Navigli gap Stampa - Segnala articolo
Alcuni cittadini del Comune di Corsico sono molto scontenti dell’affidamento a privati della ristrutturazione della Cascina Guardia di Sopra. Fra l’altro, nel cantiere, hanno rilevato alcune irregolarita’ .
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata all’ASL Milano 1, distretto 3 di Corsico, al Sindaco di Corsico e all’ufficio tecnico della Cascina Agostoni di Corsico.
ASL Milano 1 Distretto 3 Ambulatorio certificazioni medico legali - Corsico Via Marzabotto 12 20094 Corsico (MI)
PC: Segreteria Sindaco Palazzo comunale via Roma, 18 20094 Corsico (MI)
Ufficio tecnico Cascina “Agostoni” via Vecchia Vigevanese, 15 20094 Corsico (MI)
Oggetto: irregolarita’ situazione cantieristica ristrutturazione Cascina “Guardia di Sopra” - Corsico (MI)
Siamo un gruppo di cittadini che, scontenti dell’affidamento a privati della Cascina “Guardia di Sopra”, vogliono segnalare presunte irregolarita’ nel cantiere preposto alla sua ristrutturazione.
A tal fine si inseriscono le seguenti foto che sono state analizzate da esperti del settore.
Corsico 031Corsico 052Corsico 070
Dalle foto si puo’ capire che ci sono delle gravi irregolarita’ che possono mettere in serio pericolo l’incolumita’ dei lavoratori dell’azienda appaltatrice e non solo. Partiamo dal tipo di recinzione utilizzata per delineare il perimetro del cantiere. Come si puo’ vedere la recinzione e’ accessibile (chiunque ragazzino si potrebbe arrampicare e muoversi liberamente dentro il cantiere); la recinzione e’ fatta con materiale altamente infiammabile (la recinzione e’ di legno!!!) il cantiere non e’ munito di un dispositivo anti intrusione posto sul ponteggio della facciata; il ponteggio e’ puntellato da sbarre di tubo innocente che dovrebbero servire a tenere fermo durante i lavori quando si sa perfettamente che il ponteggio deve essere fissato mediante l’uso di tasselli chimici (anche se devo dire sono un po’ esagerati, ma come ben so e’ meglio esagerare contro il demone del sesto cielo). I tubi innocenti posti in quel modo potrebbero avere un cedimento perche’ appoggiati sulla terra. mentre si svolgono i lavori, potrebbero cedere mettendo a rischio la vita dei lavoratori; stata creata una gabbia di ponteggio con relative corde di sostegno per far lavorare i lavoratori in sicurezza: non oso immaginare come porteranno su il materiale a quell’altezza dato che se successivamente sara’ deciso di mettere una gru per sollevare i bancali non so proprio dove li appoggeranno e supponendo che il materiale venga tirato su attraverso i sistemi motorizzati (montacarichi elettrici) il ponteggio non essendo fissato adeguatamente potrebbe cedere mentre le persone lavorano, ma supponendo che passino il materiale c’e’ sempre il discorso del non superamento dei 25 Kg per la tutela della salute dei lavoratori che non possono sollevare piu’ di 25 Kg per non andare incontro, con il passare del tempo, ad ernie al disco della colonna vertebrale.
Il diametro del tubo innocente utilizzato dalla ditta appaltatrice mi sembra troppo piccolo se confrontato con i tubi innocenti utilizzati per il dopo terremoto all’ Aquila per sostenere case danneggiate dal sisma; faccio questo esempio perche’ il nostro kaikan e’ un rudere ecco perche’ lo paragono ad una casa dell’ Aquila.
Non ci sono delle paratie adeguate affinche’ nessun operaio gli venga in mente di arrampicarsi da fuori anziche’ da dentro. Il ponteggio doveva, sin da subito, essere realizzato affinche’ nessuno gli poteva avere questo tipo di idea malsana e poi mettere delle paratie adeguate affinche’ nessun operaio possa scivolare e cascare di sotto.
Non ho visto sistemi edili per lo smaltimento delle macerie (sono ricorrenti dei tunnel di plastica per lo smaltimento delle macerie).
I pannelli di informazione dovrebbero essere messi anche in prossimita’ del ponteggio e non soltanto della cancellata di ferro che chiunque potrebbe aprire con un flessibile a batteria anche se la notte passa un sorvegliante, questo a mio avviso non basta.
Il ponteggio sulla facciata non e’ completo. Come faranno a eseguire i lavori sull’estremita’ della torre posta al centro della facciata? I lavoratori saranno messi in condizione di lavorare in sicurezza per la tutela della loro salute e della loro vita?
Sicuri di un vostro intervento a riguardo
Porgiamo cordiali saluti
Cittadini scontenti
02-07-2010
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