Consiglio comunale.Approvati a maggioranza il bilancio di previsione 2010 e il Piano triennale delle OO.PP
Approvati a maggioranza il piano triennale delle opere pubbliche 2010/2012 integrato con un maxi emendamento proposto dalla commissione urbanistica e da alcuni consiglieri nel corso del dibattito e il bilancio di previsione per l’anno in corso dopo sette ore di dibattito e una sospensione dei lavori di 45 minuti.
Presenti 19 consiglieri il civico consesso si apre con la relazione, da parte dell’assessore ai LL.PP. del Piano triennale delle Opere pubbliche 2010/2012.
La pianificazione globale del territorio in sintonia con il programma elettorale è stata già adottata dalla giunta il 14 aprile scorso. L’obiettivo è quello di dragare quanto più risorse finanziarie destinate a infrastrutture utile a rilanciare lo sviluppo economico e occupazionale.
Ai fondi FIST e PIS ha partecipato il Comune di Modica le cui opere sono state inserite nel Piano. Le opere: la riqualificazione del palazzo della Cultura con destinazione museo multimediale, intervento di recupero dell’ex mattatoio comunale da destinare al progetto “La città dei bambini” centro ludico ricreativo, intervento di recupero dell’ex Foro Boario da destinare alla realizzazione di una area verde attrezzata protetta per i giochi dei bambini all’aperto, la riqualificazione centro anziani di frigintini e dell’asilo di Via Muzio Scevola, realizzazione di un terminal parcheggio intermodale con aree attrezzate per autobus, camper e con sistemi di ascensori di collegamento con il centro storico e la stazione ferroviaria da realizzarsi a Monserrato, completamento del centro congressi al castello dei Conti, progetto per il completamento dei lavori di recupero, restauro, riqualificazione e sistemazione dell’area esterna del castello dei Conti e realizzazione di attrezzatura polifunzionale e servizi, riqualificazione, ammodernamento ed adeguamento energetico della piscina comunale.
La somma complessiva è di trenta milioni di euro.
Altre opere inserite: la messa in sicurezza dei costoni rocciosi, quali la collina di Monserrato e la Giacanda, nonché l’alveo S. Liberale, la rotatoria tra ex SP 32 e la Via Crocevia Catanese e la Via Michelica e relativa pubblica illuminazione ed il completamento auditorium Campailla. Per il reperimento di fondi privati, finanza di progetti, il piano prevede investimenti di 25 milioni di euro di cui 15 milioni per realizzare un piano parcheggio e potenziamento e adeguamento di quelli esistenti. Ampliamento e adeguamento alla normativa di sicurezza del parcheggio di scambio di Viale Medaglie D’Oro, parcheggio S. Francesco la Cava, riqualificazione piazza e parcheggio interrato nuovo Tribunale e un altro non intermodale a Marina di Modica.
Altre risorse importanti sono destinate all’edilizia scolastica per5 milioni di euro: costruzione della scuola S.Marta nell’area del mercato ortofrutticolo, completamento scuola R. Poidomani. Sette milioni di euro da destinare per il piano energetico. Il piano triennale, secondo l’assessore, potrà dare uno sviluppo reale e sensibile al territorio della città. Il parere della seconda commissione è positivo.
Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro giudica inadeguata e insufficiente la relazione sul piano triennale delle Opere Pubbliche. In questa relazione dimostra di non essere stato coerente rispetto agli impegni assunti, sempre da assessore ai LL.PP., nel corso degli anni e con sindaci diversi. Perché tutte quelle opere che superano una determinata soglia non sono state inserite nel Piano triennale. Sono sedici opere che vanno dai 70 ai 190 mila euro. Su questo c’è la piena discrezionalità dell’assessore su quale fare e non fare. Il consiglio avrebbe potuto dare il contributo in ordine a questa scaletta non inserita. Ancora una volta il civico consesso è spogliato da una sua prerogativa. Basti pensare il criterio con il quale si è deciso l’ordine d’intervento sulle strade urbane. Si sarebbe aspettato che prima del Piano delle Opere Pubbliche una decisione condivisa sulle manutenzioni. Sulla rinegoziazione dei mutui dell’ordine di 870 mila euro si era stabilito di destinarli a completamento di importanti opere pubbliche; decisione disattesa. Nel piano triennale non c’è traccia di quelle opere sulle quali erano stati assunti impegni. Chiede sui quesiti espressi dei chiarimenti da parte dell’amministrazione.
Il consigliere del Pdl Bartolo Azzaro rileva che per frigintini è stato riservato lo 0,75% di spesa, rispetto ai 55 milioni di euro previsti, a una frazione dove risiede il 10% della popolazione. Per questo motivo non voterà il piano. Non è stato inserito l’adeguamento della Via Gianforma.
L’Assessore Giorgio Cerruto ritiene che nei fondi di cui si è parlato non sono comprensibili le opere viarie. A Frigintini sono state destinate somme per il completamento della rete fognaria e idrica che saranno attivare quando saranno resi noti i bandi.
Il consigliere Giovanni Migliore rileva rispetto alle opere programmate nel 2009 non ne sono state fatte il 93,92%. Lo scostamento del 2008 è del 97%. Chiede di capire la coerenza dei numeri del piano triennale, titolo secondo, rispetto al pluriennale. Sul piano triennale non comprende il criterio della priorità sulle opere da realizzare. Rileva che il piano pluriennale presenta interventi su opere, vedi S. Marta con il mercato ortofrutticolo, che sono poste in modo confusionario e incomprensibile visto che gli interventi collidono tra di loro. Sono state inserite nel piano scuole in zone non ci sono bambini frequentanti.
Il capogruppo dei popolari Salvatore Cannata denuncia che per il territorio di frigintini non c’è stata l’adeguata attenzione quando invece la frazione serve in momenti di campagna elettorale. Nessuna opera pubblica è stata prevista. Si è perso troppo tempo per intervenire sull’adeguamento della Via Gianforma. Asse viario fondamentale per il collegamento per la parte montuosa. Chiede all’assessore Cerruto di assumere impegno in questa direzione. Rileva lo stato pietoso del centro anziani di frigintini oggetto di azioni vandaliche.
Il consigliere del Pdl Tato Cavallino manifesta disappunto perché la relazione dell’assessore è sempre la stessa; si dicono sempre le stesse cose. Rispetto agli anni passati non ci sono novità. Il piano rimane il libro dei sogni. Stigmatizza l’atteggiamento dell’amministrazione che non è stato coerente sulla scelte delle strade da asfaltare. Si sarebbe aspettato dall’assessore Cerruto la previsione della realizzazione della strada che collega Via Sacro Cuore con Piazzale Fabrizio. Chiede del come mai alcune pubbliche illuminazione sono state fatte e altre no pur essendo state inserite nel piano degli anni precedenti.
Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso non crede nell’utilità del piano; solo previsioni sulle cose da fare. Necessario un respiro strategico sull’argomento. Le opere inserite che rilanciano lo sviluppo della città. Ritiene che sia possibile razionalizzare le scelte del piano con risparmio d’impegni di spesa, circa otto milioni di euro, che potrebbero essere utilizzati nel collegamento ciclabile e pedonale tra Marina di Modica e Maganuco. Bisogna dare al piano una visione strategica di sviluppo.
Il consigliere dell’Udc Massimo Puccia chiede lumi sul criterio delle priorità scelte dall’amministrazione nell’inserire gli interventi. Non trova la sistemazione di Via del Laghetto che si trascina da anni.
Il consigliere Giovanni Spadaro del PD si dichiara favorevole al piano perché il documento programmatico si rivolge allo sviluppo della Città. Rileva che manca il progetto di collegamento, tramite ascensore, tra Modica bassa e alta e quindi ne chiede l’inserimento. Poi la realizzazione della zona D di Modica Alta, smaltimento acque piovane di Via Pluchino e altre opere.
Il capogruppo di SEL Vito D’Antona ritiene che il piano triennale delle Opere Pubbliche sia un documento che lega la sua filosofia negli anni; non è un atto politico legato all’attuale amministrazione, quindi dargli una caratura, eccessivamente, politica è fuori luogo. Giudica pretestuoso il dato secondo il quale l’amministrazione comunale debba ascoltare il consiglio sulle opere viarie da sottoporre a manutenzione. Non è ipotizzabile che l’amministrazione in tre possa realizzare le opere inserite nel piano. Allora lo strumento assume una caratura diversa secondo la quale le opere finanziabili, con progetto realizzato, possono essere coperte da reale finanziamento proveniente da bandi regionali, nazionali o misure europee atteso che la porta della Cassa depositi e prestiti per Modica è chiusa da quattro anni. I consiglieri di minoranza, possono integrare il piano e votarlo serenamente. Propone di inserire l’allargamento della zona D di Michelica come emendamento ove non ci siano impedimenti di carattere tecnico.
Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano ritiene che il Piano triennale contempli sempre le stesse opere; cambiano le priorità. In questo anno e mezzo non si fatto niente compreso opere pubbliche da completare come la rete idrica di Zappulla. Trova difficile e poter dare un voto positivo al piano. Non si può chiedere la collaborazione con i consiglieri di minoranza quando gli impegni di coinvolgimento sono stati disattesi. Il Pdl dovrebbe votare contro. Ma per rispetto nei confronti della Città e dei cittadini il gruppo del Pdl si astiene.
Il consigliere dell’Mpa Diego Mandolfo ritiene che l’amministrazione ha lavorato sodo sul piano delle manutenzioni e nel riprendere iniziative al fine di garantirle con i residui sui mutui e sostiene che il piano triennale rispetto al passato programma nel medio e nel lungo periodo.
L’Assessore Giorgio Cerruto ritiene che ci sia un nesso tra pianificazione e risorse finanziarie possibili e su questo l’amministrazione traccia le priorità. Il rapporto di priorità non è legato alle esigenze di avere le opere ma dipende dalla possibilità del loro finanziamento. Il Sindaco, concludendo il dibattito, replicando al capogruppo del Pdl Carpenzano, che quando sostiene che in due e mezzo non si è fatto niente bisognerebbe, ancora volta, rivolgersi al passato cosa che il primo cittadino non vuole fare. Il piano illustrato dall’assessore Cerruto presenta importanti novità che sono legati al finanziamento dei fondi comunitari e dei fondi privati. Si stanno asfaltando le strade che non sono quelle dei nostri amici, non si tanno illuminando le vie dei nostri parenti. Si sono fatte scelte di strade che attengono alla viabilità principale della Città. Non è vero che la minoranza non ha avuto la possibilità di poter incidere sul piano visto il lavoro svolto all’interno delle commissioni come è stato detto.
L’emendamento tecnico presentato dall’ing. Capo Patti passa a maggioranza con 19 voti a favore e 5 astenuti
Il maxi emendamento della seconda commissione e dei consiglieri Scarso, D’Antona e Spadaro. completamento scuola media De Amicis di Modica Alta, realizzazione zona artigianale Modica Alta, messa in sicurezza ponte Via Occhipinti e Vico Gennaro, progetto per lo smaltimento acque piovane di Via Pluchino, messa in sicurezza strada ex SP S. Angelo-Pozzo cassero – Passo Parrino, completamento adeguamento e sistemazione Via Gianforma Margione, realizzazione rotatoria tra la Via Trebalate – Serrapero e realizzazione lungomare attrezzato pedonale e ciclabile dalla spiaggia di Maganuco a quella di Marina di Modica, ampliamento zona artigianale di Michelica, collegamento con ascensore verticale S. Maria – S. Teresa)
Ai voti 18 favorevoli, 5 astenuti, 1 contrario. L’emendamento è approvato.
Viene votato a maggioranza un suggerimento proposto dal consigliere Carmelo Cerruto di inserire in delibera che prevede in allegato la cartografia delle opere inserite nel piano.
Il suggerimento passa a maggioranza con 18 favorevoli e sei astenuti.
Nelle dichiarazioni di voto il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano conferma l’astensione sul punto; il capogruppo dei popolari Salvatore Cannata si ritiene insoddisfatto delle risposte dell’amministrazione e invita a finanziare con fondi propri quelle opere pubbliche che ricadono nel territorio di frigintini e non inserite nel piano. Il suo voto di astensione. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro marca il fatto che l’amministrazione non ha mantenuto gli impegni con il consiglio comunale in ordine alle scelte sulle manutenzioni stradali. Sule illuminazione pubbliche ammette che con andava fatte con maggiore accortezza. Ai suggerimenti dei consiglieri dell’allora opposizione oggi maggioranza non si è permesso mai di additare quelle scelte per motivi personali o peggio clientelare. Nessuno vuole puntare il dito. La Città deve sapere che si sono persi finanziamenti per edilizia scolastica destinati alla sicurezza per oltre 700 mila euro. Chiede la verifica di inserire opere pubbliche sino a cento mila euro cosi come prevede la nuova normativa sul paino triennale. Vota contrario il piano triennale perché si evince l’assenza di una strategia e di una programmazione del territorio. Favorevole il voto del capogruppo del Sel Vito D’Antona. Annuncia l’astensione, il consigliere del Pdl Tato Cavallino rimarca il non rispetto dell’impegno del Sindaco di coinvolgere il consiglio nelle scelte delle strade di asfaltare. Si è scoperto che il progetto di ammodernamento della SS 115 non era pronto malgrado l’on. Nino Minardo avrebbe potuto farlo inserire nei fondi Cipe. Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso annuncia il voto favorevole rileva che l’opposizione tutela intereressi di parte quando invece andrebbero supportati interessi di tutta la comunità in un’operazione di convergenza politica. La delibera del piano triennale delle opere pubbliche 2010/2012 è votata a maggioranza con 16 favorevoli, tre contrari e cinque astenuti.
BILANCIO PREVISIONE I lavori sono sospesi per mezz’ora per consentire la discussione su un emendamento sul bilancio di previsione. Ala ripresa dei lavori sono 25 i consiglieri presenti. Su richiesta del capogruppo dei popolari Salvatore Cannata e del consigliere Giancarlo Poidomani chiedono lumi su due richieste: la convocazione di due consigli urgenti. Piano paesistico e crisi del mondo della scuola. Il Presidente del consiglio comunale informa che convocherà una conferenza dei capigruppo per lunedì 13 settembre p.v. alle 12.00 sulla calendarizzazione dei lavori d’aula.
L’Assessore al Bilancio Giuseppe Sammito illustra il punto relativo al bilancio di previsione 2010. Ritiene che il documento finanziario deve essere una sede di garanzia per tutta la Città e il consiglio comunale. Abbiamo di fronte strumenti che sono stati imperfetti e che si cerca di portare a miglioramenti progressivi e adeguato alla situazione attuale dell’ente: una base affidabile di dati e di scelte utili per tutti. Il problema è come venire fuori da situazioni che sino determinati nel tempo. Ritiene che il disavanzo ha origine antiche ma è stato accentuato nel corso degli ultimi anni. Il problema, oggi, è quello di individuare i nodi cruciali e ragionare su questi ovvero le questioni fondamentali che stanno alla base della crisi finanziaria. I nodi di fondo sono l’entità del disavanzo già nota e entità passive che sono le grandi situazioni debitorie. L’Università di Catania ha notificato un atto di precetto che potrebbe metterlo in difficoltà con l’intimazione di un pagamento di nove milioni di euro. Ci sono altre posizioni per i quali il Comune non ha nel proprio bilancio risorse tali da fronteggiare le richieste dei creditori. Questo potrebbe essere causa di situazione di dissesto. A questo punto non ha più importanza chi lo ha fatto; è importante che si risolva. Si stanno seguendo giornalmente queste questioni e con i creditori trattando possibili transazioni con risorse che sono compatibili con la situazione dell’ente. Queste vicende se non si chiudono andranno avanti con tute le conseguenze del caso. Pone il problema all’attenzione del consiglio. La risoluzione di questo impone scelte e avere le risorse per mandare avanti accordi transattivi. Le fonti di risorse importanti che possono fronteggiare la questione dei grandi creditori vanno valutate caso per caso: interventi regionali di intervento ad hoc come la dilazione in dieci anni, anziché in tre, sul piano del rientro del debito dell’ente sei milioni settecento cinquanta mila euro. Invita il consiglio ad affrontare nel merito questo nodo cruciale perché per la gestione della competenza c’è una speranza nel senso che potremmo avere il prossimo anno un consuntivo con avanzo di amministrazione utili a diminuire il disavanzo. Poi c’è la questione dei residui attivi che se risolta consentirebbe di uscire dalla condizione di ente strutturalmente deficitario. Sulla riscossione dei residui attivi si è indietro. Si deve accelerare il processo di riscossione operando, magari, in modo impopolare. Se non riusciamo a fare questo l’Ente sarà sempre in una condizione deficitaria. Se non si attiva questa condizione non si possono diminuire i residui passivi. Si deve uscire da questa condizione. Preannuncia che l’amministrazione a breve porterà in consiglio una delibera per esternalizzare la riscossione dei servizi dei tributi. Sugli oneri di urbanizzazione si fa un uso per pareggiare i numeri di bilancio. Ha un fondamento il rilievo che non sono state fatte opere, ma la motivazione sta nel fatto che le somme sono state utili per evitare il disastro nei conti ad inizio di legislatura. Oggi la situazione è cambiata e quindi si può tornare ad investire con gli oneri di urbanizzazione.: il 25% per opere di urbanizzazione, il 25% per investimenti e il 50% per spese correnti. La situazione può migliorare con la lotta all’evasione e di elusione dei tributi. Per le uscite la loro diminuzione presenta il problema della rigidità soprattutto a spese di personale. Non si possono fare operazioni contro le persone. La logica è scontata: aumentare le entrate e diminuire le uscite. La questione degli swap va affrontata con grande prudenza atteso che ci sono indagini in corso. In una setenza della Corte dei Conti ala fine di un’indagine che aveva obiettivo nel valutare se gli swap corrispondono ad esigenze di sana gestione finanziaria. Gli swap sono operazioni finanziarie non obbligatorie ma hanno un rischio lungo legato alla variazione dei tassi di interesse che dipendono dall’andamento della finanza internazionale. Questa la sequenza dei numeri per variazione di tasso e per anno di riferimento nel totale dal 2003 ad oggi si registra un delta positivo di 45.158,79 euro; ma il futuro è assai incerto. La normativa permetteva un vantaggio come l’immediata disponibilità che per l’ente è stata dell’ordine di poco più di un milione di euro; ma proprio lì la norma è cambiata. Per uscire oggi dal sistema swap bisognerebbe sborsare 793.323 euro. Non ci sono le risorse per farlo. Su tutta la questione economica finanziaria bisogna fare tre cose: • si deve agire come se fossimo in dissesto; • necessario essere aiutati per la restituzione delle somme per debiti; • nel frattempo bisogna operare per lo sviluppo e la crescita. Il Presidente della commissione bilancio illustra il parere favorevole a maggioranza al documento finanziario. L’emendamento illustrato in aula prevede maggiori entrate per cento mila euro, minori spese per centosei mila euro che sommano duecentoseimila euro che coprono le maggiori spese per pari entità.
Il consigliere Giovanni Migliore evidenzia nel suo intervento maggiori spese in settori come l’anagrafe e pesa in tutta la gestione contabile il fatto che il bilancio di previsione è utile solo per i quattro mesi dell’anno che rimangono. Rileva che ci sono delle spese bloccate ma le entrate sono inferiori rispetto a quelle previste come nelle sanzioni amministrative. Così le entrate dei fitti attivi e i canoni delle pubblicità. Gli incassi al 1 settembre sono decisamente scoraggianti. Gli oneri concessori poi subiranno una contrazione ad effetto del piano paesistico. E auspica che quelli esistenti al 25% possano essere destinati per investimenti. Per i residui attivi l’ente deve incassare 15 milioni di euro di canone idrico, 12 milioni di Tarsu, 4 milioni di Ici, 124 mila euro dai box del mercato. E lì che bisogna incidere. Ritiene che un bilancio varato nei tempi e quindi utile all’apparato amministrativo sarebbe stato auspicabile ma questa deficienza lo pone nella condizione di dare un voto contrario. Si vota l’emendamento della commissione bilancio che viene votato a maggioranza con 15 favorevoli e tre contrari Nelle dichiarazioni di voto il consigliere Tato Cavallino pur annunciando il voto contrario ha apprezzato il modo e l’impostazione con cui il bilancio è stato illustrato dall’assessore Sammito. Un bilancio di previsione non si può portare a settembre pur comprendendo le difficoltà ma offre un margine di incertezze sulle entrate certe. Pone alcune questioni irrisolte come qella elgata alla Multiservizi e alla coesistenza di appalti esterni. Il capogruppo del Sel Vito D’Antona condivide l’analisi dell’assessore Sammito ma è necessario che il prossimo bilancio venga presentato nei primi mesi dell’anno. Discutere oggi del bilancio è frutto di una necessità oggettiva. Si registra una inversione di tendenza rispetto al passato nel modo di gestire il bilancio. Il documento finanziario è un equilibrio tra esigenze economiche e sociali. Bisogna fare una lotta all’evasione ed elusione dalla quale si potrebbero introitare somme consistenti. Ritiene necessario un aiuto per l’Ente. Sono stati date risorse ad altri comuni. Modica ha bisogno di anticipazioni per fronteggiare una situazione debitoria pesante con restituzioni della somme con ratei sostenibili nel tempo. Devono essere i parlamentari a farsi carico di questa questione. Alla discussione sugli equilibri di bilancio dovranno emergere i punti di crisi finanziaria per affrontarli e risolverli. Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso si ritiene d’accordo con cavallino quando ha puntualizzato che già da tre anni si occupa della vicenda finanziaria e vota contro perché in questi due si potevano creare le premesse per anticipare il risanamento. Si poteva e si doveva fare. Ma però da atto all’Assessore Sammito di avere smussato tante angolature finanziarie e oggi avere un progetto finanziario sano e ricco di prospettive. Ritiene costruttivo l’intervento del consigliere Giovanni Migliore che entra nel merito delle questioni. La soluzione è legata nei tempi rapidi di uscita dallo status di ente strutturalmente deficitario. Modica, poi non è Catania né Roma capitale d’Italia. L’ente deve fare affidamento sulle sue forze. Ritiene,poi, che la gestione del personale deve essere produttiva. Valuta che i sacrifici li devono fare tutti. C’è contezza che si cambi il passo, è stato garantito un atteggiamento più deciso nell’organizzazione e nell’amministrazione dell’ente per cui annuncia il voto positivo del gruppo. Il capogruppo dei popolari Salvatore Cannata registrasi d una correzione nell’atteggiamento dell’amministrazione aprendo un momento di cambiamento che può portare a risultati positivi. Questo bilancio arriva alla fine dell’anno ed è auspicabile che il prossimo possa essere veramente preventivo e costruito da tutti con senso di partecipazione. Come è sperabile che il documento contabile possa essere utile nel processo di risanamento dell’ente. Ma nel merito del bilancio esprime il voto contrario. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro registra delle contraddizioni nel linguaggio del dire non dicendo. Prendiamo atto del tentativo di approccio nel non fare polemiche. In queste settimane si sono fatte troppe polemiche sui giornali sulla situazione economica che non sono servite a nulla. Su questo documento non c’è un’apertura leale e sincera da parte dell’opposizione. Bisognava dare risposte prima ai segnali di apertura dati alla maggioranza, sarebbe stato più utile ad agevolare un miglior clima tra le parti. Si prende atto di questa disponibilità al dialogo istituzionale e sarà verificata nel futuro con le nostre proposte. Auspica l’avvio di un processo concertativo. Il voto dell’Udc è contrario. Il capogruppo di Nuova Prospettiva, Nino Cerruto annuncia il voto favorevole perché si continua nella fase di risanamento reale e questo con il conforto del parere dei revisori dei conti. Lo sorprende il voto contrario dell’Udc visto che il suo leader Drago in una seduta di consiglio aperto aveva annunciato il voto favorevole al bilancio se non fosse stato toccato un solo posto di lavoro. Così è stato, ma il voto rimane negativo. Il consigliere del Pd Giancarlo Poidomani esprime il voto favorevole al bilancio; uno strumento di grande responsabilità. Stasera per l’opposizione si è persa l’occasione di partecipare a votare un bilancio importante verso la strada del risanamento. Ai voti la delibera relativa al bilancio di previsione per l’anno 2010 viene votata a maggioranza con 16 voti favorevoli e sette voti contrari. La delibera viene dotata di immediata esecuzione ( 17 voti favorevoli e sei contrari ). Il consiglio comunale viene aggiornato a giovedì 16 settembre alle 20.00.
Modica lì 9 settembre 2010 Il capo ufficio stampa
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