Il tanto atteso Consiglio comunale di oggi per l'approvazione del bilancio consuntivo 2009 viene rinviato al 2 settembre per alcuni rilievi mossi dai revisori dei conti, condivisibili e pertanto non può stupire la decisione del rinvio, semmai ancora una volta, possiamo legittimamente criticare l'inadeguatezza d'una maggioranza che non riesce in nessuna occasione ,per un motivo o per un altro, a rispettare i tempi per affrontare le questioni e definirle, per poter passare ad altre tematiche. Da qualche giorno, avevamo la forte sensazione che gli esponenti del MpA non fossero più disponibili ad avallare comportamenti e dichiarazioni che, evidentemente non si sentivano di condividere, al punto di far intervenire su un quotidiano on-line l'avvocato Scarso per affermare: "Il debito del Comune di Modica? Colpa di tutti, amministratori passati e presenti"; oggi, in seno al Consiglio, la prova che la nostra sensazione fosse fondata, ci viene fornita da una più che giusta arrabbiatura dell'esponente delle autonomie, che senza giri di parole, attacca a muso duro l'Amministrazione che non rispetta gli accordi programmati, le decisioni assunte, in totale mancanza di rispetto dei Consiglieri.
Condividiamo interamente l'analisi del collega Carmelo Scarso e ne apprezziamo l'obiettività per la denuncia, al contempo però, auspichiamo che abbia la forza di andare fino in fondo in un'analisi del percorso fatto assieme al PD per oltre due anni e con la stessa onestà intellettuale mostrata oggi, sappia ammettere il fallimento d'una coalizione sempre più palesemente confusa ed incapace di muoversi in un'ottica di normalità che possa dare speranza alla cittadinanza, sconfortata dalla più assoluta inesistenza di programmazione per il futuro di questa nostra città.
Ammettere un fallimento conseguente ad un accordo politico sbagliato, prendere atto che non è giusto penalizzare un'intera città per l'incapacità d'un partito legittimato a governare solo dal risultato delle urne ma non certo per l'azione amministrativa svolta in oltre due anni, non è certamente un segno di resa, bensì un atto di grande coraggio politico e di reale affetto alla città che si amministra. Caro collega, ne tragga le conclusioni in maniera definitiva, perchè se continua a farlo ad intermittenza,il grado di credibilità che ne deriva, è chiaramente diverso.
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