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ReplicaArgomento del Forum: Consiglio Comunale del 27/08/2010 ore 9:23 Da: Giovanni Migliore

Consiglio rinviato, dopo quattro ore di seduta, a giovedì 2 settembre alle 20.

La motivazione del rinvio illustrata dal Presidente del consiglio Comunale, Paolo Garofalo, attese le risultanze del dibattito, trova fondamento sul fatto che l’atto “sull’integrazione del piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio del Comune” debba essere completato sulla scorta di una precedente delibera votata dal civico consesso e che il parere sul bilancio è stato reso noto stamani ai capigruppo e che quindi l’argomento va approfondito e analizzato dai singoli consiglieri.

Presenti 24 consiglieri, il civico consesso si apre con un minuto di raccoglimento in ricordo della madre del consigliere Nino Cerruto deceduta qualche settimana fa.

L’Assessore al bilancio Giuseppe Sammito relaziona sui documenti contabili- finanziari. Ritiene che il clima politico surriscaldato, atteso il dibattito della vigilia riportato dai media, non lo preoccupa; quello che preoccupa sono i dati finanziari che leggono lo stato di salute dell’ente. Il riferimento è il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2009 che è l’argomento che viene posto al dibattito d’aula.

Per quanto riguarda il conto consuntivo 2009 dai dati del collegio dei revisori l’ente presentava nel 2007 ventuno milioni di disavanzo, nel 2008 in aumento di 500 mila euro a conclusione del 2009 il disavanzo di diciotto milioni e duecento mila euro.

Già nel 2008 il trend di recupero del disavanzo era già evidente e oggi si registra un calo di tre milioni di euro. Questo è il segnale di un’inversione di tendenza. Hanno contribuito a questi risultato spese effettuate dal’ente per riconoscimento di debiti fuori bilancio dell’ordine di quattro milioni di euro. Il conto consuntivo presenta oggi un pareggio finanziario e avendo finanziato quattro milioni di euro provenienti da bilanci precedenti annualità. Se non ci fosse stata la necessità di coprire i debiti fuori bilancio nella competenza il conto consuntivo avrebbe registrato un avanzo di quattro milioni di euro che sarebbero stati utili: a diminuire il disavanzo per altri quattro milioni di euro o fare investimenti per la città.

Il problema serio rimane il disavanzo di amministrazione. Sono stati rimodulati i residui attivi che hanno portato via alcuni milioni di euro che erano insussistenti procurando un risultato negativo nel bilanciamento con i residui passivi dando un recupero di tre milioni di euro sul disavanzo. Nel 2009 non si è creato disavanzo e quindi nella competenza il risultato di più 479 euro.

L’Assessore Sammito sulla scorta delle indicazioni di una relazione della Corte dei Conti ha la patologia finanziaria dovuto al disavanzo più pesante d’Italia. Il disavanzo dei comuni italiani è oggi un fatto fisiologico. Il Comune è strutturalmente deficitario perché c’è un disavanzo di amministrazione dovuto ai residui passivi che sono più dei residui attivi che fanno ad oggi la differenza di un delta negativo di diciotto milioni di euro. I fatti sono questi.

Rimangono aperte due problematiche: l’ente non funziona in modo fluido ( abnorme che il conto consuntivo possa essere discusso ad agosto); la struttura organizzativa del Comune non funziona in modo fluido; la funzionalità della macchina amministrativa è molto appesantita dal governo delle emergenze e dei debiti da onorare. Necessario una decantazione del disavanzo in atto. Bisogna intervenire sulla formazione e sugli strumenti essenziali utili a mandare avanti la macchina amministrativa. La situazione finanziaria condiziona negativamente il suo finanziamento.

Su tre indicazioni il comune si può salvare: un’amministrazione consapevole ( sindaco, giunta e consiglio comunale) dello stato delle cose e non interessata a nascondere le cose e quindi capace di trarne conclusione di ordine operativo; una struttura burocratica fluida e riformata con dirigenti capaci, professionali e autonomi; un sistema di controlli adeguato a cominciare dal collegio dei revisori dei conti che ha accertato la gestione che porta ai risultati indicati. Da atto ai revisori dei conti e del dirigente del settore finanziario del grande lavoro svolto. Il collegio ha fatto dei rilievi sulle cose che non vanno come l’assenza di un inventario aggiornato che non da completezza al patrimonio immobiliare dell’ente. Questo determina che i dati del patrimonio non possono essere messi in chiaro nel bilancio in modo conclusivo. I revisori rilevano una discrepanza tra i dati finanziari e quelli economici finanziari. Necessario dunque aggiornare i dati patrimoniali perché coincidano con i dati economici finanziari. Il rilievo dei revisori può costituire un premessa da superare prima della approvazione del conto consuntivo che dal punto di vista strettamente finanziario riporta dati certi. L’amministrazione è pronta a superare il rilievo prima della adozione del conto consuntivo 2009 che verrebbe rinviato in avanti.

E’ il consigliere del PD, Giancarlo Poidomani, a formulare al consiglio la proposta di rinvio del punto.

Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano sulla proposta di rinvio per i rilievi dei revisori dei conti riflette che dopo tre anni dall’insediamento del consiglio e dell’amministrazione e oggi sarebbe stato opportuno trovare tutti i riferimenti in ordine. Rileva i ritardi sull’approntamento dell’atto. La proposta di rinvio sul punto è logica ma il Pdl non si può assumere nessuna responsabilità e chiede il termine entro il quale il patrimonio può essere adeguato.

Il capogruppo del Sel Vito D’Antona condivide l’idea di rinviare il punto per completare l’inventario.

Sul dato politico il dato è chiaro. I numeri sono corretti al di là del dato patrimonio e danno l’esatta contezza della situazione economica finanziaria. I dati positivi sono evidenti e prende atto dei rilievi dei revisori e quindi si dichiara d’accordo a rinviare il punto.

Il consigliere Giovanni Migliore precisa che nel 2007 parte del disavanzo è dovuto ai residui attivi che dovevano essere aggiornati; se sul piano della competenza riusciamo a fare un recupero di questo tipo significa che nell’arco di tre anni l’ente si risana. Il problema rimane nella struttura dell’ente in quanto non c’è la piena capacità di riscossione di quanto necessario e opportuno. La velocità di riscossione, ad oggi, è del 47%. Non c’è una meccanismo sinergico per aumentare il grado di riscossione in quanto i maggiori introiti sono condizione indispensabile per il recupero.

Sul rinvio ritiene che sia un dato di fatto coerente con il rilievo del collegio.

Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso sulla questione tecnica riguarda l’opportunità del rinvio e una amministrativa che si connette alle grandi potenzialità della Città. Necessario un coinvolgimento complessivo su questa materia senza distinzione di gruppi. Quindi propone di fare una verifica sul rinvio e iniziare poi la discussione sul bilancio di previsione.

Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro rileva una confusione sul da farsi. Sospensione o rinvio. Capire se il punto deve essere ritirato dall’amministrazione. Dall’incontro i revisori si deduce che la definizione dell’inventario non sarà breve. I tempi tecnici non sono giorni. Il consiglio decida il da farsi ma è chiaro che i tempi di discussione, per fare un dibattito su un parere completo dei revisori comprendente l’inventario aggiornato, dovranno essere fissati a data lunga. La questione da capire e del come mai sinora non è stato fatto un inventario aggiornato o forse c’era l’intenzione di proporre l’approvazione il conto consuntivo privo del parere sull’inventario ?

Al voto il rinvio del punto per questione tecnica e pregiudiziale, che rimane però incardinato per essere discusso in una prossima riunione, viene approvato a maggioranza, diciassette voti a favore, con l’astensione dei gruppi di opposizione.

Il Presidente pende atto del sit-in in aula dei dipendenti comunali che protestano per lo stipendio di luglio non ancora liquidato e che comunque ringrazia per la civiltà della protesta e per il fatto che dipendenti hanno reso possibile la discussione del bilancio in quanto hanno lavorato anche in presenza di una protesta.

L’Assessore al personale Silvio Iabichella illustra il resoconto dell’incontro avuto ieri con i sindacati sostenendo che la Regione ha trasferito i fondi e i mandati di pagamento sono nella banca tesoriera per avere lo stipendio. Ha anche detto che con gli emolumenti di agosto sarà liquidato il pregresso dell’anno 2008 e con gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre tutto il 2009.

Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro si chiede se è possibile approvare il bilancio di previsione 2010 senza che sia approvato il conto consuntivo 2009 ?

Il consigliere del Pdl Tato Cavallino chiede la possibilità di visionare gli atti del documento finanziario. Il capogruppo dei popolari Salvatore Cannata giudica che il bilancio preventivo non può essere affrontato se prima non vengono adottati gli atti di corredo.

Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso ritiene logico e cronologico l’adozione di quei punti che sono necessari approvare in via propedeutica al bilancio di previsione.

Il consigliere Michele Colombo giudica il sindaco inadeguato al ruolo in quanto non si possono affrontare gli argomenti in scaletta con questa approssimazione.

Si passa al punto relativo l’integrazione del piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio del Comune, approvazione dell’elenco degli immobili.

L’Assessore Sammito illustra che alcuni immobili non possono stare nel piano in quanto non sono alienabili e quindi l’elenco va reso coerente.

Alcuni di questi beni sono stati posti in vendita. Le gare di queste vendite non hanno avuto esito positivo. Il dirigente ha rifatto le gare proponendo importi di vendita al ribasso e quindi vanno inseriti nell’elenco con l’aggiornamento.

Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso rileva che il cespite del plesso Santa Marta che non è compreso nell’elenco e trattasi di un bene appetibile. Il Plesso deve essere dismesso in quanto non è in condizione di offrire in modo adeguato i servizi per i quali è destinato. Si unirebbe così l’utile e il dilettevole. Quindi il bene va indicato.

Il consigliere del Pdl Tato Cavallino giudica approssimativo l’argomento di cui si discute in quanto incompleto. Manca in aula il dirigente responsabile. Riguardo il punto rileva che non è stato venduto nessun cespite; il suggerimento dello spin off non è stato recepito dall’amministrazione provandosi in questo modo di uno strumento capace di fare cassa.

Il Sindaco respinge l’accusa di approssimazione con cui è stato presentato l’atto. Le procedure di vendite sono state create per molti immobili e dobbiamo al momento prendere atto che a Modica non ci sono imprenditori di fare investimento su quanto si propone.

Abbiamo attivato anche la procedura secondo la quale si deve identificare l’immobile di valore storico che non può essere alienato.

Riferisce che esiste un elenco ufficiale degli immobili da alienare e che è coerente con gli emendamenti che sono stati approvati in consiglio per alcuni cespiti.

L’Assessore Sammito ritiene che l’atto in discussione deve necessariamente comprendere la delibera con la quale il consiglio introduceva altri immobili nell’elenco. Il dirigente deve riportare tutto questo sistemato e ordinato per portare in consiglio atti certi.

Il dirigente Patti dichiara in consiglio che il plesso di Santa Marta non può essere inserito in quanto scuola pubblica che continua a svolgere il suo compito. Tranne che non si trovano soluzioni alternative.

Il capogruppo Carmelo Scarso ritiene che la decisione doveva essere assunta dal consiglio e non fuori di esso. Un esempio di anarchia, sovversione che si attua alle spalle di questo consiglio.

Andava inserito nell’elenco e doveva essere il civico consesso a non inserirlo. Il consiglio così non conta nulla, il futuro di questa città è nella mani del corridoio. Invita il sindaco attesa la pericolosità del plesso a non adibirla a sede scolastica.

Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro registra cosa sta succedendo in aula e rileva come si cerca di minimizzare gli atteggiamenti e ciò che succede. Critica come non si tenga conto delle proposte dell’opposizione sulle cose da fare; c’è invece una posizione pretestuosa dell’amministrazione nei confronti della minoranza, viene considerato meno di niente. Fanno fede le proposte di merito e di metodo sugli immobili da alienare per renderli appetibili al mercato. Dopo l’intervento di Scarso si rileva un malessere e un disagio tant’è che il gruppo si è riunito in corso d’opera.

Il capogruppo del Sel Vito D’Antona giudica esagerata la manifestazione di un proprio modo di vedere le cose. Dovrebbe dimostrare in modo evidente le cose che ha detto che qualcuno ha lavorato proditoriamente per non rendere gli atti coerenti . Ritiene l’atto in discussione di buona trasparenza in quanto si intende aggiornare.

Il consigliere del Pdl Michele D’Urso accusa il consigliere D’Antona che definisce politicamente frustrato . Accusa l’opposizione di non sapere fare nulla; egli da integralista ha dovuto fare compromesso con l’on. Riccardo Minardo suo peggior nemico. Lo consiglia di essere meno acido e cattivello.

All’amministrazione dice. Il Sindaco deve dare direttive che devono essere rispettate; la volontà del consiglio doveva essere trasferita nell’atto in discussione oggi. E’ mancata autorevolezza. All’Assessore Sammito dice che si è bravi a giocare a rimpiattino con i dirigenti e la giunta approva un atto senza l’inserimento di alcuni cespiti andando contro la volontà di un alleato. Cosa è, un errore allora è pressapochismo oppure proditoriamente non si sono voluti inserire. Pone alcuni quesiti di merito e di metodo e tra questi si chiede se c’è qualcuno che possa garantire una procedura corretta per avere in consiglio un atto approvabile.

Il capogruppo di “Nuova Prospettiva” Nino Cerruto dichiara di non avere percezione di non essere rispettato dall’amministrazione; è mancanza di rispetto quello invece di fare votare al consiglio, come accadeva nella precedente amministrazione, bilanci non veritieri.

Chiudere Santa Marta senza avere un’alternativa gli appare assurdo. Quasi tutte le scuole di Modica a rischiare la chiusura.

Il Presidente del consiglio comunale

Per ristabilire a volontà politica del consiglio comunale, dichiara Carmelo Scarso, va rimesso in elenco il plesso di Santa Marta e altri immobili come il Palazzetto della Scherma con un cambio di destinazione atteso che è possibile l’alternativa. Chiede il rinvio di carattere politico dei lavori del consiglio in quanto non intendono, come gruppo, soprassedere con quanto avvenuto in quanto si rileva dolo e premeditazione.

Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano dice che si è in presenza di una crisi pressoché costante in questa maggioranza. Questo atteggiamento a sottratto tempo ai lavori del consiglio. Il rinvio va bene tecnicamente ma politicamente vanno prese decisioni serie, compreso le dimissioni.

Il capogruppo dei popolari Salvatore Cannata ritiene che il rinvio è condivisa in quanto non tutte le carte propedeutiche al bilancio sono pronte. Sulle motivazioni politiche del consigliere Scarso ritiene che l’amministrazione vivacchia e in crisi di produzione di lavoro e di atti tutto a danno della Città.

Il consigliere del PD Giancarlo Poidomani ritiene che si sono perse quattro ore senza concludere nulla; non crede a sotterfugi o azioni dolose o azioni di malafede come è stato detto. Opportuno fare le integrazioni e rinviare il consiglio.

Il Sindaco che chiude la serie di interventi e chiede scusa al consiglio perché l’atto presentato non era completo. Si impegna a portare gli atti completi inserendo le opere di cui si è parlato compresi tutti i limiti e gli allegati ai punti. Il Sindaco garantisce che siano stati fatti atti in contrasto con il consiglio e non c’e alcuna volontà di non rispettare il volere del civico consesso anche perché questa era anche la volontà dell’amministrazione. Gli errori, se ci sono, fatti in buona fede. Sul dibattito registra alcuni limiti. Bisogna avere rispetto per le persone e non usare l’offesa verso il Sindaco. In anni di opposizione non ha mai offeso Piero Torchi Sindaco della Città pur mantenendo un dibattito vivace e duro. E’ la pubblica opinione a giudicare l’operato dei Sindaci, né le maggioranze e né l’opposizione sono a farlo. Quindi invita tutti a mantenere un dibattito nell’alveo di una dialettica che abbia rispetto della persona.

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