COMUNICATO STAMPA
“ L’Assessore Comunale al bilancio, forse anche a causa del poco tempo che dedica alla Città ed al suo incarico,, non ha avuto modo di leggere con attenzione il mio comunicato. Impossibilitato ancora una volta a dare le risposte che la Città, gli operatori economici e commerciali, le categorie più deboli, i dipendenti, chiedono a gran voce, rispetto alle grandi emergenze che Modica vive, e per risolvere le quali, spesso, non servono soldi, ma solo volontà, capacità e buon senso, continua ad insultare ed a recitare gli unici slogan che conosce: quelli sull’indebitamento. Peccato che dopo tre anni abbia annoiato tutti, insieme ai suoi compagni di lamento, nella sua triste elencazione di colpe e responsabilità, ma mai di soluzioni. Però visto che insiste, una prima risposta suffragata dai dati gliela diamo subito: per sua sfortuna Modica non ha alcun triste primato italiano del debito. Lo certifica lo studio della Corte dei conti, autorevolmente ripreso ieri da un inchiesta del Corriere della sera. Il debito medio per cittadino accumulato dai comuni italiani ammonta a 1.100 euro pro capite, a fronte dei circa 400 che grava su ogni cittadino modicano, se i 21 milioni di disavanzo fossero reali, quindi ben al di sotto della media nazionale, e vicino ai 357 di Modena che risulta essere la città più virtuosa in Italia. Modica non rientra nella classifica dei primi 50 enti per indebitamento, presa in considerazione dall’inchiesta, nella quale, oltre Roma che da sola ha un disavanzo certificato in 6,8 miliardi di euro, compaiono peraltro le città più vitali e produttive del sistema italiano dei comuni, da Alessandria a Torino, da Foggia a Catania, da Pistoia a Viareggio, da Orvieto a Potenza, da Milano a Caserta e via discorrendo. Per essere più precisi, visto che alle bugie vanno contrapposti i dati, e visto che è nostro costume studiare prima di parlare, ogni cittadino di Torino è gravato di un debito di 5.564 euro rispetto al disavanzo del proprio comune, ogni cittadino di Milano per 4.012 euro,ogni cittadino di Genova per 2735 euro, e di Ancona per 2.085 euro. Città non scelte a caso per esempio, ma fra le più importanti ed avanzate per servizi e crescita economica in Italia, fra le più vive e vitali e fra le più indicate quale esempio di buona amministrazione, a dimostrazione che ovunque, tranne che a Modica da qualche anno a questa parte, la discriminante tra il buon governo e quello meno buono, è la qualità e la quantità dei servizi, la capacità di crescita e di occupazione, e non mere somme ragionieristiche da grigio contabile. Tra l’altro, non mi pare che il dibattito politico in queste prestigiose ed importanti città, sia fossilizzato da tre anni sui debiti, o sulle accuse alle amministrazioni precedenti, come accade a Modica, ma si articoli sulle logiche di sviluppo e di crescita dei rispettivi territori, con amministratori che preferiscono rimboccarsi le maniche per lavorare ed affrontare, risolvendoli, i problemi, piuttosto che lamentarsi. Il clima è cambiato, Assessore, e gli slogan non basteranno più perché verranno travolti dai dati certi e verificabili. A proposito di dati, approvi il suo bilancio e poi torneremo a parlare di soluzioni creative, di bugie e di storia recente, come al solito con cifre e dati e non con sensazioni. Ma, per favore, risparmi alla Città, ai dipendenti comunali, agli operatori ecologici, agli imprenditori, ai fornitori, queste valutazioni, visto che prima erano pagati con ritardo ma sempre rispettati, cosa che oggi non avviene come testimoniano le recenti vicende sulla gestione del personale, ed il latente grado di insoddisfazione che serpeggia tra la struttura.. Sulla validità del progetto di sviluppo immaginato dalla mia amministrazione e dalla maggioranza che mi sosteneva e sui suoi paragoni con il presente, per carità di patria, stendo un velo pietoso, perché alimentare paragoni con la situazione attuale equivarrebbe a sparare sulla Croce Rossa. Se poi insiste sugli esempi delle cose fatte negli anni scorsi per questa Città, e sulle infrastrutture programmate e realizzate, basta chiedere al collega Cerruto, oppure farsi un giro ed apprezzare gli oltre 100 milioni di euro di opere programmate ed appaltate in sei anni, e confrontarle con i numeri di questi tre anni.
Modica 26/08/2010
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