Questi, per la tradizione modicana, sono giorni dedicati alle conserve di pomodoro, ai capperi di pomodoro, all'estratto di pomodoro; La politica modicana, tutta conservatrice dei buoni saperi e sapori degli "antichi", ha sempre tenuto conto di questi consigli. Il calderone è pieno di bottiglie e l'acqua sta ribollendo; la legna si spreca sotto "u tribbuolu" e appena l'acqua del calderone si asciugherà tutta accadrà l'irreparabile: "i buttigghi scoppiunu"!
Abbiate pazienza, ferragosto è vicino, presto sentiremo i botti che per una volta non saranno di festa per i modicani, che vedranno perso tutto il loro lavoro di semina, di cura dei pomodorini a suon di solfato di zolfo, di sudore, di raccolta, di lavaggio, di spremitura, di imbottigliamento, di cottura.
Prepariamoci a fare la raccolta differenziata di ciò che resta della conserva: cocci di bottiglie, tappi "malumisi" e tanto tanto pomodoro inservibile.
Prepariamoci, per l'ennesiam volta, a pagare di persona per l'imprevidente massaia.
Ci consoli che, salvando i "ciappiri" e "u strattu", avremo un nuovo punto di partenza, una speranza per affrontare un lungo e gelido inverno politico.
dedicato a chi vuol capire. silvio
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