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ReplicaArgomento del Forum: “LA POLITICA , LE BUGIE, LE OFFESE : IL BATTI E RIBATTI DI MIGLIORE E BUSCEMA”………………………….La riflessi Da: Giovanni Migliore

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“LA POLITICA , LE BUGIE, LE OFFESE : IL BATTI E RIBATTI DI MIGLIORE E BUSCEMA”………………………….La riflessione di Spectator
scritto il 31 lug 2010
Pubblicata alle ore 10:34:48 - Fonte: spectator


La riflessione che intendo condividere con i lettori di Rtm on line voglio incentrala su “la politica e le bugie”. Prendo spunto, ancora una volta, dal batti e ribatti tra il consigliere Migliore e il sindaco Buscema. Sono rimasto sorpreso della reazione del primo cittadino alla lettera del consigliere Migliore. Forse Migliore, ma io non lo credo perché è l’unico consigliere che sta facendo seria opposizione, vuole ancora di più essere visibile, ma è altrettanto vero che il sindaco Buscema ha dato l’idea di voler togliere a Migliore il diritto alla critica, peraltro documentata e puntuale, anche se di parte e parziale. Forse che il sindaco vuole mettere il bavaglio all’opposizione del consigliere del Pdl, facendo altresì passare l’idea che dargli del bugiardo è “lesa maesta”? Ma come mai il sindaco non si offende per le cattive figure che gli fa fare qualche consigliere della sua stessa maggioranza , cattolicamente a lui vicino, visto che continua con le sue interrogazioni a mostrare “dissenso”?
Se Migliore lo ha definito “politicamente” un bugiardo, perché il sindaco si è offeso? Io credo che tutti i politici, di destra, di sinistra, di centro sono tutti “politicamente bugiardi” perché non danno quasi mai ciò che promettono; anzi, dico di più: tutti gli uomini siamo bugiardi , anche i preti dicono bugie: gli uomini, in buona o in mala fede, convivono con bugie quotidiane.
Addirittura l’offesa è tale che il sindaco dichiara di aver perso la stima di Migliore, quasi a dire che perdere la stima di Buscema equivale alla perdita di qualcosa di importante.
Signor sindaco, lei poiché ci pare persona perbene, non doveva lasciarsi prendere dal nervosismo, ma credo debba svolgere il suo ruolo con la consapevolezza che chi si espone è sempre soggetto a critiche, a volte anche ingiuste e irreali, dato che esiste la libertà e la libertà consente, purtroppo, di poter dire anche cose sbagliate che a noi non piacciono, e ai giornalisti, in virtù di “sua maestà il diritto di cronaca”, di poter riportare sui giornali cose che spesso distruggono la dignità della persona. Mi viene il dubbio che lei pensa che il diritto alla libertà di critica e di espressione possa essere condizionato: quando ci si trova all’opposizione è sacrosanto, quando invece si governa diventa lesa maestà.
Egregio sindaco, veramente nessuno di quelli che l’abbiamo votata si aspettava questa caduta di stile. La sua moralità nessuna vuole discuterla, ma tenga conto che esiste una “moralità dell’essere”, che è personale, ed una “moralità del fare” che coinvolge la collettività. Queste non sono contrapposte, ma spesso prendono strade diverse, per cui un comune mortale spesso “fa il male che non vuole” e “non fa il bene che lui vuole”, e allora si trova a navigare nelle acque delle bugie. Se ogni cittadino le dicesse bugiardo, supponiamo anche in modo demagogico, perché tante cose da lei annunciate in campagna elettorale non le ha realizzate, cosa farebbe: si offenderebbe? Toglierebbe il saluto ai suoi concittadini?
La città, il Comune non è paragonabile alla gestione di una piccola parrocchia, dove si è , a parole, tutti fratelli e sorelle, ma una realtà complessa dove avviene tutto e il contrario di tutto, dove spesso il sacrificio che lei fa non viene apprezzato, dove anche il suo impegno viene reso vacuo da meccanismi burocratici difficili ed intricati. Lei guardi nel suo passato di consigliere di opposizione e verifichi se qualche volta non le sia capitato di fare ricorso dal punto di vista politico a “bugie” pur di guadagnare il consenso. Se non l’ha fatto mai, allora appartiene ad una categoria di persone ideali, se l’ha fatto, non permetta al suo risentimento personale di erodere la stima verso il consigliere Migliore( questo perché è anche bello e positivo “umanizzare la politica” e perché, come ho già detto altre volte siete entrambe persone perbene, pur se con ruoli diversi.). Al consigliere Migliore suggeriamo di continuare in una opposizione come quella che sta conducendo, e di togliere, se mai ce ne fosse di bisogno, qualche infiltrazione faziosa nella sua azione politica.

Repliche per questo messaggio

  • Commento inviato da: Fausto Righi in data 31/07/2010 18:04:22
    > Buonasera a tutti, avrei bisogno di chiarimenti in merito alla questione del bando di gara plurirevocato e ringrazio fin d’adesso chi, cortesemente, vorrà fornirmeli.
    Su questo forum, al post 4868 del 29 luglio 2010, a cura di Giovanni Migliore, si legge:
    “Recatomi a palazzo San Domenico, mi accerto che alla bacheca dell' albo pretorio il bando della gara è ancora bene in vista e nel frattempo incrocio il dirigente, la Dottoressa Marzia Sammito. La fermo sulle scale e le chiedo notizie in merito alla gara e Lei gentilmente mi comunica che la determina di revoca in autotutela è stata proprio in quel momento portata al protocollo del Comune, erano le 10,45”.
    Sempre su questo forum, al post 4887 del 31 luglio 2010, relativo alla risposta del Sindaco Buscema, si legge: “ … ritengo doveroso confermare che la determina di revoca del bando di gara è stata redatta ben prima che l’interrogazione del consigliere Migliore comparisse sul sito RTM ( 28 luglio ore 14.34) e che il sottoscritto ne venisse conoscenza . Infatti già nella mattina del 27 era stata trasmessa all’ufficio di Ragioneria e registrata con protocollo n. 2338 del 27 luglio 2010″.
    Siamo in presenza di due versioni differenti. Nel cercare di compatibilizzarle riesco a formulare solo un paio di ipotesi, per questo invito chi ne sapesse di più, a smentirle o a confermarle, l’una, l’altra o, magari, entrambe. Parto dal presupposto che sia il Consigliere Migliore che il Sindaco Buscema stiano dicendo la verità. Ricapitoliamo: alle ore 10,45 del 29 luglio il bando di gara è ancora esposto e una dirigente comunale, la Dr.ssa Sammito, dichiara che la relativa determina di revoca è stata appena portata all’ufficio di protocollo. Mi chiedo e vi chiedo: cosa avremmo pensato se ci fossimo trovati noi in un contesto del genere? Né più né meno che quello che ha pensato il Consigliere Migliore. Apprendiamo successivamente che la determina di revoca, che a detta della Sig.ra Sammito era stata trasmessa al protocollo nella mattinata del 29 luglio - suppongo per essere registrata - in realtà era stata registrata il 27 luglio. Suppongo anche che si parli di registrazioni dello stesso bando ma di oggetto diverso.
    DOMANDA: perché, la mattina del 29 luglio è ancora esposto in bacheca un bando di gara che non ha valore, in quanto oggetto di revoca già dal 27 luglio? Ecco le spiegazioni che mi vengono in mente:
    Prima ipotesi:
    -Indifferenza dell’apparato burocratico comunale davanti all’esigenza di trasparenza. L’esposizione di un bando di gara non valido può creare molti problemi. Basta che il rappresentante di una ditta interessata lo vada a leggere entro le prime ore del 29 luglio e si regoli in base a quello che vi trova scritto. Il pasticcio è fatto.
    Seconda ipotesi:
    -Scelta calcolata. La bagarre era già esplosa e forse se ne poteva trarre qualcosa. Se così fosse, e ci tengo a sottolineare che la mia è solo un’ipotesi, saremmo in presenza di qualcosa di molto simile a un tranello. Difficile pensare che Giovanni Migliore non sarebbe andato a controllare di persona la situazione. E trovandola come l’ha trovata, difficile pensare che non si sarebbe indignato. A quel punto, infangarlo sarebbe stato un gioco da ragazzi. Chi ha l’asso nella manica, in genere vince. Anche se in modo molto poco ortodosso. Grazie delle considerazioni.
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