Oggi, mio malgrado, ho dovuto prendere atto che anche i sentimenti d'amicizia, di stima, per alcune persone sono subordinati ad altri aspetti della vita, mentre invece nulla dovrebbero avere in comune.
Negli ultimi giorni, la contrapposizione politica tra il Sindaco ed il sottoscritto, è divenuta aspra, relativamente ad alcune tematiche e tuttavia non ho mai pensato che la diversità d'opinione e la conseguente critica politica, potessero dar luogo a quell'erosione dell'amicizia e della stima che ha caratterizzato il nostro rapporto umano.
Personalmente, se nel mio ruolo di Consigliere vengo criticato,e capita quotidianamente, non penso mai che l'altro mi stia attaccando a livello personale ma per ciò che rappresento politicamente.
Perchè non dovrebbe essere così anche per il Sindaco?
Se muovo delle critiche all'operato dell'Amministrazione, ritengo che il mio interlocutore debba essere il suo massimo rappresentante che non è l'uomo Buscema, bensì colui che per mandato, è chiamato a dar conto alla città.
Se non ci fosse questa visione della politica, per evitare di compromettere i buoni rapporti che esistono tra colleghi,pur nella diversità di ruolo e d'opinione, dovremmo a priori, rinunciare a quella dialettica politica che sta a fondamento della democrazia. Ma se il confronto tra chi governa e chi sta all'opposizione, dovesse essere privato dell'elemento che rende interessante la politica stessa, che senso avrebbe farla?
Peraltro,senza alcuna vena polemica, Le voglio rammentare che in più di un'occasione ha ribadito che il ruolo dell'opposizione sia quello di controllare l'operato della maggioranza. A me pare, che questo stia facendo,essendo stato eletto così come Lei,sebbene con ruoli diversi.
Spero che il Sindaco nelle prossime ore, abbia modo di riflettere su queste mie valutazioni e possa concordare almeno sul fatto che nessun contrasto politico debba minare rapporti d'amicizia e reciproca stima.
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