Giovanni Migliore - Cittadino Modicano


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ReplicaArgomento del Forum: IL SUPERBO FAZIOSO E IL BUGIARDO: IL BOTTA E RISPOSTA TRA IL CONSIGLIERE MIGLIORE E IL SINDACO BUSCE Da: Giovanni Migliore

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“IL SUPERBO FAZIOSO E IL BUGIARDO: IL BOTTA E RISPOSTA TRA IL CONSIGLIERE MIGLIORE E IL SINDACO BUSCEMA”. La riflessione di Spectator……………….
scritto il 30 lug 2010
Pubblicata alle ore 15:59:31 - Fonte: redazione -

Se c‘è una prova a dimostrazione del fatto che quel scrive il consigliere comunale del PDL Giovanni Migliore a proposito del bando di gara relativo ai servizi sociali a Modica, risulta rispondente a criteri di verità, è proprio l’intervento del sindaco Buscema sul giornale on line di RTM, emittente che veramente sta offrendo a quanti lo desiderano,(per questo grazie RTM!) di potersi esprimere, spero sempre civilmente e in modo dignitoso, su ciò che accade nel nostro territorio.
Che un sindaco si prenda cura di intervenire su un vicenda del suo Ente attraverso parole di commento in un blogger, è, da una parte, inusuale, ma dall’altro indice del fatto che Buscema è uno che ama, come Migliore, la verità, e siccome sa che Migliore dice in qualche modo, anche se dal suo punto di vista, delle verità, cerca di intervenire perché teme il giudizio morale dell’opinione pubblica, altrimenti lascerebbe correre, magari con l’affermazione : che Migliore scriva pure quel che vuole! I due esponenti politici sono entrambi persone perbene, intendono la politica come servizio, e questo fa loro onore, e cercano di agire in veritate. La differenza sta però nei loro ruoli e nel loro modo di essere. Buscema, per i suoi principi religiosi, si mostra come una persona intransigente, moralmente sempre vergine e ineccepibile, ma, di fatto, non lo è perché egli ha persone alleate che hanno una concezione della politica diametralmente opposta alla sua e alle quali, obotorto collo, deve dare conto e con le quali deve scendere a compromessi; insomma, come dice Migliore, predica bene ma è “costretto” – direi io – a razzolare male. Migliore è un consigliere puntuale, serio, intellettualmente onesto, che coglie l’essenza degli atti amministrativi, ma il suo tallone di Achille cui l’amministrazione si aggrappa strumentalmente è la sua appartenenza politica, dove la questione morale è oggi fortemente al centro di una pesante discussione. Insomma, entrambi hanno i loro talloni di Achille, ma del suo tallone Migliore non ha colpa, perché l’errore è sempre personale, non è un peccato originale che si trasmette automaticamente; e, qualora fosse un peccato originale, con il suo operato corretto e leale sta mostrando di esserne abbastanza lontano. Buscema, invece, il suo tallone di Achille se lo è scelte con “scienza e coscienza”.
L’oggetto della controversia tra i due è una gara nel settore dei servizi sociali relativa all’assistenza igienico-personale agli alunni diversamente abili, che comporta una spesa complessiva di circa 650.000 euro.
Tale gara, pur essendo ad evidenza pubblica, secondo Migliore conterrebbe un escamotage: in pratica non metterebbe tutte le ditte partecipanti nella stessa posizione di partenza, ma prevedrebbe la richiesta di requisiti, valutabili con un punteggio, che solo la ditta uscente,vicina politicamente all’amministrazione, avrebbe nel proprio incartamento.
Il sindaco Buscema si dice meravigliato e scrive: “E’ incredibile che proprio ora che per la prima volta un’Amministrazione, in nome della trasparenza, sta indicendo un bando pubblico, si debba essere accusati di voler favorire qualcuno amico di qualcun altro”. Buscema dice la verità perché prima la gara si faceva a trattativa privata, ma dice la verità anche Migliore perché avere reso pubblica la gara tarpando però le ali ad altre ditte e creando meccanismi di punteggio che solo chi, di fatto, svolge attualmente il servizio può avere in possesso, trasforma il bando pubblico in una mera formalità burocratica e non risponde a quel criterio di trasparenza di cui fa bella mostra l’Amministrazione. E poi, c’è la questione del ritiro del bando per alcuni errori nel calcolo dei costi in esso presenti. Purtroppo, l’orario del ritiro, 10,45 di mercoledì 28 luglio, se Migliore afferma il vero, proverebbe la malafede di Buscema, il quale avrebbe mentito poiché quel bando egli aveva sì intenzione di ritirare, ma nei fatti era ancora lì a disposizione di chi volesse concorrere e sarebbe stato ritirato probabilmente a seguito del controllo del consigliere di opposizione Migliore. Se Buscema accusa Migliore di “distorcere la verità e assurgere al ruolo di moralizzatore”, nonché “di emettere sentenze o di spargere sospetti” mostrandosi dunque fazioso e dando versioni assolutamente parziali dei fatti, il buon sindaco cattolico Buscema non è poi quel santarellino che vorrebbe apparire, perché è costretto a dover fare qualche “peccato veniale” dicendo piccole bugie per uscire, forse, da qualche difficoltà nella quale gli uffici lo hanno cacciato e per far contento il proprio partner politico.

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